“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.” – Dante Alighieri (Inferno, Canto I)
Sviluppatore / Publisher: Bungie / Bungie Prezzo: € 39,99 Localizzazione: Completa Multiplayer: Online PEGI: 16+ Disponibile su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, Stadia
Partiamo dalle conclusioni: quale scusa si può addurre per giustificare il mezzo disastro di Oltre la Luce? Se l’anno scorso, in occasione del lancio di Ombre dal Profondo, si poteva dire che Bungie veniva dalla separazione da Activision, e che dunque per forza di cose lo studio di Bellevue dovette provare a salvare in corsa Destiny 2 offrendo un’espansione con pochi contenuti spalmati nel corso di varie stagioni, questa volta la situazione è di gran lunga diversa.
Sarà colpa del Covid? La pandemia ha costretto gli sviluppatori a lavorare da casa sin dall’inizio di questa terribile emergenza globale. È possibile: questo potrebbe in qualche modo motivare la scarsità di contenuti dell’ultima aggiunta all’universo persistente di Destiny 2, con una campagna ancora più corta di quella introdotta un anno fa e pochissime attività inedite; eppure il peccato originale di Oltre la Luce giace altrove, nella rimozione di circa il 70% dei contenuti e nell’obsolescenza programmata di quelli ancora presenti (ancora per poco).
TENTACOLI OSCURI
Facciamo un passo indietro. L’abbiamo attesa per anni ma alla fine l’Oscurità, nemica giurata della Luce e del Viaggiatore, è arrivata nel sistema solare inghiottendo quattro delle location che hanno fatto parte dell’esperienza di Destiny 2 sin dall’Anno 1 (Io, Marte, Mercurio, Titano), ben cinque Incursioni, numerosi Assalti, alcune modalità di gioco alternative e mappe delle principali attività PvP, senza dimenticare tutte le armi e armature correlate ai contenuti rimossi. Di fatto la godibilità dell’esperienza si riduce considerevolmente, laddove le novità introdotte non vanno a coprire nemmeno un decimo delle cose rimosse.
L’ago della bilancia, dunque, pende dalla parte del piatto dei contenuti scomparsi da un giorno all’altro. Contenuti, è bene precisarlo, che molti utenti hanno acquistato con moneta sonante e che ora risultano inaccessibili. Chi invece non li ha mai acquistati, poiché facente parte della platea avvicinatasi al gioco con la versione free-to-play, non ha più alcuna ragione di continuare a giocare. Una ragione che si dissolve come neve al sole anche per chi non vorrà comprare l’ultima espansione, giacché buona parte dei nuovi contenuti è bloccata dietro un paywall.
Le novità introdotte non vanno a coprire nemmeno un decimo delle cose rimosse
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