Destiny 2 : Oltre la Luce – Recensione

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L’impianto narrativo di Oltre la Luce è proprio ciò che è mancato a Destiny 2 in tutti questi anni

Il resto dei contenuti – qualche altra missione e le quest legate agli immancabili Esotici stagionali – verrà aggiunto col contagocce nei prossimi mesi, peccato che nel frattempo non solo siano venute a mancare tutte quelle attività che fino all’uscita di Oltre la Luce hanno garantito una certa varietà nel loop dell’ottimizzazione della build, ma sono scomparse anche le ricompense giacché pure il numero di oggetti portati in dote dall’espansione è risibile.

UN’OCCASIONE SPRECATA

Al danno si aggiunge la beffa visto che l’impianto narrativo di Oltre la Luce è proprio ciò che è mancato a Destiny 2 in tutti questi anni. Finalmente si ha l’impressione che la trama stia andando avanti: al termine della campagna e delle missioni seguenti sappiamo molto di più sull’Oscurità e sul Viaggiatore. Il ritorno di personaggi storici come la Straniera e Variks dona maggiore profondità alla narrazione, permettendoci di svelare ulteriori retroscena che faranno la felicità dei fan più accaniti.

Destiny 2 Oltre la Luce Recensione 04

Una delle tre nuove tipologie di elite, alla bisogna diventa anche boss.

Sul versante narrativo, quindi, l’espansione rappresenta un passo in avanti importantissimo che spalanca definitivamente la porta a ulteriori rivelazioni che – si spera – arriveranno con l’avvicendarsi delle stagioni di Destiny 2. Tuttavia la struttura della campagna segue l’ormai consolidata formula che alterna (molte) fetch quest a (poche) missioni lineari in cui ci ritroviamo a combattere sempre i soliti nemici, principalmente Caduti e Vex. Questa volta riproposti senza nemmeno un banale reskin, sebbene siano state aggiunte tre nuove tipologie di mod d’elite.

Destiny 2 Oltre la Luce Recensione 03

Anche nel caso della nuova sottoclasse è possibile personalizzare ogni abilità.

Tra le novità degne di nota, poi, spicca la presenza di una nuova sottoclasse per ognuno dei tre Guardiani. Dopo aver brandito la Luce per oltre sei anni, i nostri personaggi verranno tentati dall’Oscurità: al termine della campagna avremo così imparato a padroneggiare il potere della Stasi, che aggiunge ulteriore varietà alle build e richiede un minimo di rielaborazione delle tattiche utilizzate in battaglia. Se per esempio con questo nuovo potere riusciamo a congelare i nemici, ecco che diventa utile impiegare con maggior frequenza un lanciagranate per mandare rapidamente in frantumi gruppi di avversari intrappolati nel ghiaccio. Di contro, però, la Stasi ha letteralmente rotto gli equilibri del PvP, mandando a ramengo il già precario bilanciamento del Crogiolo, tant’è vero che Bungie ha dovuto rinviare il ritorno delle Prove di Osiride e ha sospeso alcune armi. Di fatto qualsiasi modalità PvP è al limite dell’ingiocabile, in attesa che il team risolva quanto prima le numerose criticità che affliggono il Crogiolo e – marginalmente – Azzardo. Oltre la Luce risulta un’espansione straordinariamente deludente, spesso addirittura oltraggiosa nei confronti di tutti quei fan che hanno investito centinai e centinaia di ore nell’MMO targato Bungie e che ora si ritrovano con un pugno di mosche in mano in attesa che in futuro, forse, la situazione migliori. Nel frattempo, però, ciò che resta è solamente un guscio vuoto di ciò che era e che avrebbe dovuto continuare a essere Destiny 2.

In breve: In condizioni normali, Oltre la Luce sarebbe stata un’espansione discreta con pochi contenuti davvero inediti ma con un comparto narrativo che finalmente fa avanzare la trama di Destiny 2, piagata però da pesanti problemi di bilanciamento nel PvP. Tuttavia, la scomparsa di gran parte dei contenuti introdotti negli anni passati, molti dei quali pagati dagli utenti con moneta sonante, rappresenta uno sgarro imperdonabile nel momento in cui le novità introdotte in Oltre la Luce non riescono ad avvicinarsi minimamente alla quantità di attività e oggetti rimossi. Proseguendo su questa linea autodistruttiva, Bungie rischia di compromettere irrimediabilmente il futuro di Destiny 2.

Piattaforma di Prova: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, GeForce RTX 2070 Super, SSD
Com’è, Come Gira: Con la configurazione di prova il gioco è spesso andato ben oltre i canonici 60fps giocando a risoluzione 1440p e al massimo livello di dettaglio. Prevedibile dal momento che il motore di gioco non ha subito modifiche.

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Pro

  • La trama finalmente va avanti. / Colonna sonora eccellente. / Europa è affascinante.

Contro

  • Solito riciclo di asset e attività. / I nuovi contenuti non controbilanciano i vecchi scomparsi. / Un vero e proprio affronto all’utenza storica.
5

Insufficiente

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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