Dreamscaper – Recensione

PC Switch

Chi dorme non piglia pesci. In Dreamscaper, però, decapita, fulmina, trafigge e infligge pene indicibili a chiunque capiti a tiro.

Sviluppatore / Publisher: Afterburner Studios / Freedom Games, Maple Whispering Limited Prezzo: 20,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), Nintendo Switch

Proviamo a immaginare cosa accadrebbe se ogni notte sognassimo di essere all’interno di un roguelike. Non solo potremmo giocare ore e ore ininterrottamente a uno dei generi che stanno riscuotendo più successo negli ultimi mesi, ma non dovremmo nemmeno preoccuparci di configurazioni hardware, personalizzazioni dei controlli e acquisto di nuovi titoli.

Detto così parrebbe – letteralmente – un sogno, ma di ben altro avviso sono gli Afterburner Studios che nel loro primo impegno Dreamscaper, interessante mix tra adventure e roguelike distribuito da Freedom Games, dipingono l’esperienza come un – altrettanto letteralmente – incubo.

LA SOLITUDINE, COS’È

Cassidy è una giovane artista che in seguito a un trauma inenarrabile che nemmeno riesce a ricordare dettagliatamente, fugge dal suo piccolo paesino e si trasferisce nella metropoli Red Haven. Sola, spaventata e incapace di relazionarsi con le persone, ogni volta che prende sonno sprofonda in una serie di incubi ambientati nel suo tormentato passato. Luoghi una volta amichevoli, come la casa natale o il minimarket in cui era solita fare la spesa sono ora pericolosi e infestati da mostri. E proprio in questi tormenti onirici la nostra protagonista dovrà vincere le proprie paure. Come? Dispensando poderosi calcioni nelle abominevoli terga dei nemici, per cominciare. Entra così in scena la sezione dungeon crawler.

I SEI TRAUMI CAPITALI

Dreamscaper è suddiviso in sei capitoli, ognuno dei quali ambientato in un triste evento della vita di Cassidy. Da buon roguelike, i livelli sono generati proceduralmente come insiemi di stanze – anche se qui si gioca in spazi aperti – collegate tra loro in modo da formare una sorta di labirinto. La sconfitta del boss ci permette di accedere al mondo successivo. Nonostante sia possibile incontrarlo piuttosto velocemente, date le non generose dimensioni della mappa, uno scontro immediato porterà a morte quasi certa.

Dreamscaper Recensione

Luoghi un tempo tranquilli ora sono ostili e distorti dall’incubo.

Molto più saggio quindi visitare ogni casellina dell’immancabile minimap, confidando in loot e shop per dotarci di un equipaggiamento degno di questo nome, e solo una volta armati fino ai denti provare a sistemare il cattivone. Esplorare minuziosamente tutti gli scenari ci consente inoltre di trovare dei frammenti di ricordi utili al progredire nella storia, che affronta temi piuttosto delicati come depressione e solitudine.

TANTO VALE SOGNARE DA SUPEREROI

Se nel mondo reale Cassidy ha l’adrenalina di un tasso in letargo e l’andatura di un bradipo, nei sogni si trasforma in una guerriera che potrebbe dare ripetizioni a Wonder Woman. Corre, schiva con la classica capriola, colpisce a mani nude o con qualsiasi arma da mischia, para con scudi di tutti i tipi, porta attacchi a distanza, attiva due abilità speciali soggette a cooldown, ed entra in modalità bullet time grazie al “lucid”, energia dal nome evocativo che in realtà è il classico mana. Ogni artefatto recuperato dai loot, che dispensano guantoni da boxe, martelli di guerra a due mani, spade, pistole, protezioni, archi, balestre e uno sterminato numero di magie, ha le sue statistiche sia fisiche che elementali e una propria animazione.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • Veste grafica ispirata, sia nel roguelike che nell’adventure / Sistema di combattimento coinvolgente / Boss di fine livello carismatici.

Contro

  • Banalissimi puzzle disseminati per allungare il gioco / Design dei nemici a volte frettoloso.
8.2

Più che buono

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