Caro backlog, ti scrivo (così mi distraggo un po')

caro backlog

Caro backlog, ormai ci conosciamo da tanto, ma la mia passione per i videogiochi viene da molto prima che ci incontrassimo, anche se adesso sembra difficile immaginarlo. Non so se te ne ho mai parlato, ma quando ero piccolo compravo un solo gioco alla volta, telefonavo ai negozi che mettevano la loro pubblicità su TGM (e dovevo passare mia madre al negoziante perché si accertasse che lei approvasse!) e aspettavo con trepidazione che il postino si fermasse davanti a casa mia nella speranza che quel giorno avrebbe portato il prezioso pacchetto. Uno a Natale, uno al compleanno, e poi in qualche altra occasione particolare, tipo la promozione a giugno. Erano tempi lontani, che adesso mi fanno sorridere di nostalgia.

caro backlog

All’inizio del nostro rapporto frequentavamo ambienti poco raccomandabili

Poi ci siamo conosciuti. All’inizio frequentavamo ambienti non troppo raccomandabili: era la fine del liceo e, con la paghetta che andava via tra il calcetto e l’uscita del sabato, ci eravamo avvicinati alle crew di pirateria più in voga, che parevano avere ogni ben di dio fin dal day one (se non prima). Era divertente, e ci ha anche permesso di scoprire meglio come funzionava il nostro PC, ma dopo un po’ di anni abbiamo conosciuto altri amici: Steam e GOG, innanzitutto. Con loro siamo passati a canali più legittimi, che pure non è male, ma l’amicizia tra noi due non ne ha risentito per niente. Anzi, i loro frequenti sconti erano (e sono tutt’ora) grandi feste dove abbiamo indissolubilmente consolidato il nostro rapporto, e da allora non riesco a pensare alla mia vita da videogiocatore senza di te.

caro backlog

Caro backlog, é inutile nasconderci che abbiamo affrontato momenti difficili, e ammetto che per lo più il responsabile sono stato io: tu te ne sei stato lì, placido, sempre a disposizione quando mi andava di provare uno dei tanti giochi che mi ero perso nel corso degli anni.

Abbiamo passato diversi momenti difficili, e solo per colpa mia

Io, invece, ti ho spesso ignorato per lunghi periodi. Capisco che devi esserci stato male, specie perché non ho mai avuto il coraggio di affrontarti e darti una spiegazione chiara. Te lo dico ora, con tutta l’onestà di cui sono capace: un po’ mi vergognavo. Però ecco, fammi chiarire subito che non era di te che mi vergognavo, ma di me stesso. Sì, perché ho sempre voluto passare un sacco di tempo con te, e poi alla fine non lo facevo. E questo mi faceva sentire come se venissi meno a una promessa e ti tradissi.

caro backlog

D’altra parte, ti sarai reso conto che ultimamente sono più sereno e siamo tornati a spassarcela alla grandissima, caro backlog. Da dove viene questo cambio? Ho avuto un’epifania, non ricordo bene quando: tu non mi hai mai chiesto di finire ogni singolo gioco, specie quelli di tanti anni fa. A te basta che ci divertiamo un po’ ogni tanto.

ultimamente sono più sereno e siamo tornati a spassarcela alla grandissima

Hai visto con Warhammer 40K, no? Sconti folli su GOG, e ho comprato mezza dozzina di titoli in un amen… Nessun problema, abbiamo fatto un paio di missioni di ciascuno per poi approfondire (un po’) solo Armageddon! E anche con Stellaris… Quanto ci piace quel gioco! Eppure siamo ben lungi dall’avere una federazione interstellare guidata dai nostri Pisciriani vicina agli obiettivi di vittoria. Pazienza, ci giocheremo un’altra dozzina d’ore più avanti, magari dopo un playthrough a Nier: Automata, che giustamente mi hai fatto notare essere in sconto in questi giorni.

Sono contento di essermi aperto con te, e di averti raccontato con trasparenza come mi sento. Spero apprezzerai questa mia lettera, che vorrei chiudere con la conclusione sulla mia vita da videogiocatore cui sono giunto dopo tanto riflettere: caro backlog, tu sei il mio migliore amico!

A presto,
Nico

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