Quando è il cinema che bussa alla porta dei videogiochi

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Uno dei tanti argomenti che tengono banco gli appassionati di videogiochi e di cinema riguarda le dirette trasposizioni cinematografiche dei più famosi videogame. Non nascondiamoci dietro un dito e accettiamo la realtà: la stragrande maggioranza di tali prodotti a malapena fatica ad essere lontanamente mediocre, non soltanto per il basso standard che ci imponiamo, ma anche se li confrontiamo con qualche produzione cinematografica di media ambizione. Esistono senza ombra di dubbio casi eccezionali, che mi sento di racchiudere in pellicole come quel Silent Hill del 2006 diretto da Christophe Gans, un’opera che racchiude nel suo piccolo il grande problema – arginato – che attanaglia queste produzioni, ovvero la mancata destrutturazione del plot di partenza per ricostruirlo e contestualizzarlo nelle regole cinematografiche.

Tanti ci hanno provato e pochi ci sono riusciti, ma se il matrimonio in questa direzione non è andato nel migliore dei modi, con bruschi divorzi appena si esce dalla sala, tacitamente le due realtà si sono avvicinate prendendo un’altra via, silenziosa e mai elogiata che si sviluppa proprio all’interno del processo di creazione di un videogioco, a partire da tutte quelle sequenze che compongono le cutscene di un titolo che vengono registrare in studio, con un set base e degli attori veri, per poi rimodellare il tutto in motion capture.

Questa contaminazione ha portato ad almeno due grandi rami che potremmo definire facilmente con titoli quali Beyond: Two Souls e Remothered. Il titolo Quantic Dream non nasconde niente fin dalla copertina: la ragazza protagonista è Ellen Page, mentre il co-protagonista è Willem Dafoe ed entrambi hanno recitato e prestato la voce alle loro controparti videoludiche. Opere come Remothered, invece, non nascondono le forti influenze cinematografiche, omaggiando la protagonista con lineamenti che rimandano subito al primo colpo d’occhio alla Jodie Foster protagonista de Il Silenzio degli Innocenti.

Due strade e due modi di vedere questa contaminazione che viene sempre più abbracciata proprio dagli attori stessi. Ero presente quando David Cage nell’ottobre 2013 venne a Roma a presentare Beyond: Two Souls e intervenne anche Willem Dafoe (l’attore abita nella Capitale); nonostante fosse in piena modalità promozionale, motivo per cui ogni parola veniva gonfiata all’inverosimile, fece una dichiarazione quasi lungimirante, elogiando il settore videoludico e la relativa, impressionante evoluzione, applaudendo alla possibilità che un attore di Hollywood potesse davvero interpretare ulteriori ruoli anche in questo medium.

Vediamola così: almeno venti anni fa un attore che finiva in un serial televisivo partendo dal cinema poteva interpretare la cosa come una sorta di declassamento. Oggi questo non avviene più e, anzi, grandi nomi quasi si contendono i migliori ruoli per produzioni da piccolo schermo ma dalle grosse aspettative. In un simile cambio di percezione si inserisce anche il mondo dei videogiochi, e questo cambiamento così concreto lo stiamo vivendo in prima persona, dal supercast messo assieme da Kojima per il suo Death Stranding (Guillermo Del Toro, Norman Reedus, Mads Mikkelsen tanto per citare i primi tre che mi sono venuti di getto) o a ruoli leggermente più piccoli, nascosti e che si fanno apprezzare durante il gioco (Lance Reddick che interpreta Sylens in Horizon: Zero Dawn). Il resto lo abbiamo tacitamente scoperto al recente E3: Jon Bernthal in Ghost Recon Breakpoint e l’immortale Keanu Reeves in Cyberpunk 2077.

All’alba del videoludo era impensabile che attori di grosso calibro potessero avere nel loro curriculum anche lavori nel campo videoludico (anche con la motion capture, sempre di recitazione si tratta), e per quanto ci siamo scannati attorno a un tavolo per decretare quale potesse essere il miglior film tratto da un videogame, non ci siamo accorti che ad oggi è proprio il cinema che si sta amalgamando al videogioco, in un matrimonio che riesce a rendere Keanu Reeves ancor più figo in un videogame che non nei panni di John Wick.

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E infine riuscimmo a terminar l'RPG...

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