“Cosa c’è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserva sempre il suo profumo”. Mettendo da parte la scena del balcone, questa è forse una delle citazioni più famose e ripetute di Romeo e Giulietta di tutti i tempi. Praticamente chiunque nel mondo l’ha sentita o detta almeno una volta, diventando uno dei pochi proverbi a essersi diffuso quasi omogeneamente in ogni angolo del mondo. Eccetto, a quanto pare, dalle parti di Electronic Arts. Nell’ultimo periodo sempre più governi europei hanno iniziato a indagare nelle acque torbide delle microtransazioni. Il Regno Unito ha deciso di prendere in mano la situazione come già successo, ad esempio, in Belgio. Il Digital, Culture, Media and Sport Committee ha chiamato in causa i rappresentanti di Electronic Arts ed Epic Games di fronte al parlamento, proprio per discutere pubblicamente di una pratica che sempre più spesso viene associata al gioco d’azzardo: le lootbox. Molti si sarebbero aspettati di sentire qualche vaga castroneria in uno di quei classici discorsoni da mega corporation. Ma nemmeno nelle più… rosee delle aspettative ci si sarebbe potuti aspettare la perla tirata fuori da Kerry Hopkins, vice presidente della sezione legale e affari governativi di Electronic Arts. Siccome un riassunto non renderebbe giustizia a quanto avvenuto, ecco un estratto dello scambio di battute tra la executive di EA e il parlamentare scozzese Brendan O’Hara:
O’Hara: considera [la presenza di] lootbox eticamente corretta nei vostri giochi?
K. Hopinks: beh, tanto per iniziare non le chiamiamo lootbox…
O’Hara: Qualsiasi termine applichiate… le considerate etiche?
K. Hopinks: Quello di cui parliamo sono “surprise mechanics” ma penso sia un argomento importante di cui discutere. Se andate in… non so quale sia la vostra versione di Target, un negozio che vende parecchi giocattoli, e cercate “surprise toys”, quello che troverete è che questo è qualcosa che alla gente piace. A loro piacciono le sorprese e quindi è qualcosa che fa parte dei giocattoli da anni, che si tratti di uova Kinder o [altro]… Noi pensiamo che il modo in cui abbiamo implementato questo tipo di meccaniche in giochi come FIFA, uno dei nostri titoli di maggior successo dove si trovano le grandi star nei pacchetti per creare gli Ultimate Team, sia in realtà piuttosto etico e abbastanza divertente, piacevole per le persone.
A detta di mamma EA, non troveremo mai più nulla di simile in un un suo prodotto
AVVOCATI DI ULTIMA GENERAZIONE
Nello specifico, di controverso nella questione delle loot box c’è ben poco. Queste sono usate spesso per integrare orribili microtransazioni all’interno dei videogiochi che, nel caso del publisher americano, non hanno nemmeno la “scusante” di essere dei free-to-play.
“Il modo in cui abbiamo implementato questo tipo di meccaniche è in realtà piuttosto etico e abbastanza divertente, piacevole per le persone.”