Buon Compleanno Anthem! Un anno di atroci sofferenze

Da tempo non mi capitava una situazione del genere: arrivare quasi alla fine del pezzo e trovarmi improvvisamente di fronte a qualcosa che, inconsciamente, avevo pronosticato in quelle stesse righe: “chissà se, con l’avvicinarsi del primo anno di vita di Anthem, BioWare ci farà sapere qualcosa sulle sorti di questo progetto, apparentemente morto già nella culla”. Ed ecco puntuale l’aggiornamento sul futuro del titolo. Con mia somma gioia evidenzio quasi due cartelle di elaborato e cancello tutto.
Respiro profondo. Ricominciamo.

Il prossimo 22 febbraio Anthem compirà un anno: un anno di delusioni senza fine, di piccoli sussulti, vagiti di speranza che si sono tramutati in armi a doppio taglio devastanti. Si passa oltre il lancio disastroso, passiamo sopra anche ai diversi bug su PS4, che hanno addirittura portato alla rottura delle console di diversi utenti nel globo.
Anthem si presentò tutto ben vestito, per poi scoprire che sotto quell’abito non c’era un adulto, bensì due bambini uno sopra l’altro. Bellissima la road map iniziale, suddivisa in tre atti, con il primo che avrebbe dovuto vedere luce a marzo 2019 con relativo Cataclisma, evento cruciale per ampliare end game, narrazione e drop alla fine di ogni missione (o Roccaforte), oltre che per introdurre i Raid.

anthem convinction

Tutte vane speranze, con gli stessi Raid spariti dal radar, e tutto il programma di upgrade cancellato a data da destinarsi. Poi, senza nessun tipo di avviso, verso agosto, BioWare pubblica Cataclisma, così, di colpo e senza senso. Un aggiornamento corposo, interessante, ma arrivato troppo tardi, dopo ben sei mesi dal lancio iniziale, mentre dopo appena una trentina di giorni l’utenza era già altrove.

Ricordate che belle le promesse in piena gravidanza? “Anthem sarà Destiny, ma fatto meglio”. Un tonfo micidiale, tanto che mi duole ammettere di essere stato tra quelli che attendevano Anthem non tanto per sostituire Destiny 2 o The Divison 2, quanto per poter macinare almeno un centinaio di ore verificandone le potenzialità, un corposo rodaggio che almeno avrebbe dato un minimo di senso all’acquisto. E invece nulla. Dio benedica il rimborso che mi ha evitato l’esaurimento nervoso.

dopo il primo mese, tutta la roadmap di eventi e aggiornamenti era stata già cancellata

Insomma, a ridosso del suo primo anno di vita (?), con producer e director che hanno abbandonato una barca con più buchi che assi intatte, EA corre ai ripari, togliendo metà team al lavoro su Star Wars: Battlefront 2 per curare Anthem. Una mossa fuori da ogni logica, considerato che Battlefront 2 ha continuato la sua politica di aggiornamenti gratuiti aggiustando tantissimo il tiro dalla bufera del lancio iniziale, laddove dopo mesi e mesi di lavoro, provando a reinstallare Anthem , non si può non rilevare che il titolo è ancora lì, vuoto, vacuo, senza sale, una pasta senza condimento, una roba atroce, una colla difficile da mandare giù anche con un fiasco di vino sottobraccio.

In questo mesi ne abbiamo sentite di tutti i colori, tutti rumor che hanno trovato forte conferma, dalla difficoltà di lavorare sul Frostbite ai tempi ristretti di lavoro e un gioco, al lancio, completato appena nel suo 50% del potenziale. Perché il potenziale, Anthem, ha sempre dimostrato di averlo, nel suo shooting, nel sistema di volo che aggiungeva verticalità – anche se nel modo sbagliato, quantomeno da aggiustare. Il resto era ed è davvero dimenticabile, con una trama mai approfondita e mai appassionante, un sistema di drop assolutamente mal calibrato (BioWare ha sempre ammesso di non avere figure professionali esperte in quel campo, per quanto incredibile) e quell’aggiornamento con effetto boomerang delle Casse Elisio , lo stesso sui cui l’utenza social, a ogni aggiornamento dei canali ufficiali, riversa fiumi di ironia nei commenti. Per chi non conoscesse il fattaccio: appena percepita la gravità della situazione, BioWare ha pubblicato un aggiornamento per introdurre Chiavi e relative Casse Elisio, con la promessa di far trovare armi inedite e pezzi interscambiabili di armature. Inutile dire che anche queste dichiarazioni si rivelarono vane, con le casse che contenevano semplici risorse provocando una rivolta ancora più accesa dei giocatori, con l’abbandono massiccio del titolo neanche quaranta giorni dopo e l’eliminazione degli stessi contenitori in un successivo aggiornamento… Un altro disastro, insomma.

anthem bioware rilancio

Ecco, infine, che proprio una manciata di ore fa, Casey Hudson, General Manager di BioWare, ha confermato la mossa disperata di cui si è rumoreggiato non molto tempo fa: rifondare tutto il gioco.
Anthem muterà ancora e la comunicazione dalla scorsa estate ad oggi è sempre la stessa: siamo grandi, siamo forti, vi daremo quello che vi abbiamo promesso. Il problema è che il gioco sembra tenuto in vita da una macchina.

nei prossimi mesi Anthem verrà profondamente rifondato, quasi ricreato da zero

Arrivato alla fine di questa corsa, vorrei veramente spendere i miei 2 cents: un po’ ci credo. Gli ostacoli da affrontare in questa rifondazione saranno molti, in particolare ciò che serve ora a BioWare è una comunicazione schietta e trasparente della situazione, cosa che ancora non hanno fatto e, anzi,  stanno di nuovo faticando ad ammettere il disastro, anelando a qualcosa che deve ancora sbocciare. No, dico io. Partiamo da alcune basi solide per poi costruire una scala che possa sorreggersi da sola. L’Anthem che verrà dovrà essere molto diverso dall’Anthem che abbiamo odiato – o anche amato, sebbene nelle tradite fondamenta.

Il mio delirio di fede è influenzato anche dalle recenti rivoluzioni e salvataggi di prodotti quali Final Fantasy XIV o No Man’s Sky. La base di partenza era ben diversa, e in nessuno dei due casi si veniva da qualcosa di paragonabile a Mass Effect Andromeda, e nemmeno dalla condizione di uno studio sull’orlo del baratro; allo stesso modo, però, il “nuovo” Anthem dovrà avere una marcia in più, Quale non lo so, magari proprio mutare quella vocazione “anti-Destiny” per lavorare senza bisogno di confronti, o concentrarsi sulle cose che si sono dimostrate migliori del quadro complessivo  (tra cui il citato sistema di combo, il volo e altri aspetti dello stesso calibro), cambiando tutto il resto. Quel poco pubblico che è rimasto come potrebbe rispondere a un simile stravolgimento? E soprattutto: la rinascente creatura sarà gratuita per chi ha già acquistato il gioco, vero BioWare? Lo do per scontato, ma non si sa mai.

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