La notte si dice che porti consiglio, ma a me ha portato un guasto generalizzato alla linea telefonica e una serie di dubbi. Mi riferisco, ovviamente, al PlayStation Meeting. In un giorno che poteva essere storico per l’azienda giapponese, invece di dare seguito alle ultime conferenze si è deciso di cambiare direzione, con risultati abbastanza discutibili. Pensate alle ultime uscite mediatiche e sul come siano state sempre basate su un paio di colpi di teatro. A Los Angeles avevano trovato anche la formula giusta di epicità ed essenzialità, mentre ieri, nonostante i soli quarantacinque minuti di evento, hanno ricominciato a parlarsi addosso senza ritmo, con spiegoni su spiegoni che, per quanto cercassero di fare luce in maniera abbastanza chiara sul significato di 4K e HDR, non ci hanno detto così tanto sui nuovi prodotti.
Che senso ha farmi la pappardella sul quanto le nuove risoluzioni porteranno la pace nel mondo se poi non mi spieghi effettivamente “cosa” succederà ai giochi? Per dirmi che saranno più fighi bastava la metà dei trailer – un Mass Effect: Andromeda a caso poteva tipo durare 10 secondi e sarebbe stato meglio per noi e per EA – e un quarto delle parole: saremmo stati più entusiasti, tutti. La cosa assurda è che, in termini puramente di marketing, gli elementi per fare una comunicazione eccellente c’erano tutti: Sony nei prossimi due mesi avrà una line up di console accessibili, a prezzi iper-concorrrenziali, con un parco titoli più che buono, apparentemente compatibile in maniera verticale e il supporto per le nuove tecnologie, 4K, HDR e VR. Tutte cose, che a vederle in un comunicato stampa sono assolutamente positive, e dunque perché ci siamo guardati un po’ tutti perplessi? Perché, a differenza delle ultime volte, Sony non ha saputo vendere i suoi valori, ma ha pensato a mascherare le mancanze, come l’inspiegabile scelta di non inserire un lettore per i Blu-Ray 4K neanche su PS4 PRO, che magicamente trasforma Xbox One S da “oggetto bellissimo ma aspetto Scorpio” in “oggetto bellissimo che vicino alla mia TV 4K sta proprio bene” (this, ndKikko).
Sony non ha saputo vendere i suoi valori, ma ha pensato a mascherare le mancanze
Mi chiedo, dunque, se questa strategia dello stillicidio comunicativo che rimanda l’hype sempre alla prossima puntata non stia davvero iniziando a scricchiolare: che senso ha avuto il meeting di ieri, quando, qualche settimana fa, a Colonia c’era tutto lo spazio e il tempo per far innamorare giornalisti e videogiocatori del nuovo hardware? Se il punto di ieri era soltanto espandere la famiglia PS4 per presentare l’intera line-up di questa generazione, quale occasione migliore se non uno degli eventi più importanti del mondo? Quella sequenza montata di pochi secondi alla fine di tre quarti d’ora senza picchi, dove anche uno splendido Horizon: Zero Dawn sembrava buttato un po’ a caso, è tutto fuorché marketing delle emozioni. Non sono i simbolini e le specifiche tecniche a rendere desiderabile un prodotto, ma la capacità di generare un valore simbolico. Ecco, Sony ha fallito in questo, e il meeting di ieri rischia di essere la miglior conferenza Microsoft degli ultimi tempi.
Che piaccia o meno, probabilmente, i supporti andranno a sparire e blu ray 4K non se ne vedono molti all'orizzonte nè, mi pare, esista particolare interesse del pubblico.
Magari il lettore della nuova PS4 è anche compatibile e Sony potrebbe riservarsi un futuro aggiornamento software se intravedesse nuove opportunità di business anche dai Blu Ray.
Avere il supporto della PS4 pro sarebbe stato un gran colpo !
(sospetto che a suo tempo la PS3 ha avuto la sua parte nel successo dei blu ray)