Su queste pagine affrontiamo spesso il problema del backlog, uno dei nemici più potenti del videogiocatore incallito che, sappiamo molto bene, non può essere sconfitto. A volte ci armiamo di belle speranze, magari innanzi a un lunghissimo weekend di inaspettata libertà, e come diceva il buon Keiser qualche giorno addietro, ci prepariamo a una specie di guerra, con tanto di elenco numerato in cui è registrata – in ordine di priorità, interesse e durata – gran parte dei titoli acquistati negli ultimi mesi duranti i soliti saldi. Nella più triste delle ipotesi passiamo la prima giornata a controllare più e più volte quel dannato elenco, cercando il titolo perfetto, mentre, in realtà, buttiamo nel WC ore preziose di gioco e divertimento; altrimenti non è raro cominciare un videogioco per poi ritrovarsi, dopo poche ore, a rimuginare se la nostra scelta sia stata o meno giusta, mentre una vocina nella testa ci suggerisce che siamo ancora in tempo a cambiare titolo a cui dedicare il nostro meraviglioso tempo libero.
Io, ammetto tristemente, spesso e volentieri scelgo la terza ipotesi: quella non contemplata ma che, gira che ti rigira, fa capolino nella mente di tutti. A cosa mi riferisco? Nel dubbio, mi ributto su un gioco vecchio che già conosco e che, con tutta probabilità, ho già terminato. Questa è indubbiamente la scelta più codarda: con un videogioco che non conosco rischio troppo, potrebbe non piacermi, annoiarmi o – ancora peggio – rivelarsi troppo lungo per essere concluso in un unico weekend.
con un videogioco nuovo rischio troppo, potrebbe non piacermi, annoiarmi o rivelarsi troppo lungo
Alcuni potrebbero giustamente chiedere il motivo di tale follia, e trovare una risposta sensata non è affatto semplice, ma in quei giorni si accende una specie di fiammella nostalgica che può essere equiparata in tutto e per tutto a quando, facendo zapping tra i canali, scopriamo per caso che stanno trasmettendo I Goonies. In quel momento sai che c’è solo una cosa da fare: staccare il telefono, svaccarti sul divano e fare il tifo per Super Sloth.
Codardo? Sì, assolutamente, ma quando sai per certo che un titolo è in grado di farti salire al settimo cielo, perché rischiare con qualcosa di nuovo e sconosciuto? Ogni giorno è perfetto per le nuove scoperte, al costo di giocare anche solo mezz’ora prima di andare a dormire, ma quando sai di poter dedicare svariate ore a un videogioco è meglio andare sul sicuro, evitando qualsiasi tipo di rimpianto futuro. Al resto ci giocherò… prima o poi. E il backlog ringrazia!
Ad esempio, quasi una volta all' anno mi rigioco daccapo Half Life 2 ed episodi 1 e 2, pur avendo molti altri titoli ancora da "provare".
E' rassicurante e piacevole rigiocare ad un gioco cosi' familiare (con i cheat ovviamente, ormai quasi introvabili nei giochi attuali).