Eyes on Me e le altre canzoni che sono diventate ossessioni

Eyes on Me - canzoni dei videogiochi

Era da un po’ che una delle canzoni di un videogioco non mi entrava in testa, monopolizzando il cervello. È successo con un gioco di cui oggi pomeriggio leggerete la recensione, che sui titoli ti lascia di stucco, un po’ intontito, commosso, grazie anche alle parole del testo. Mi ha talmente colpito che l’unica cosa da fare è stata poi scrivere ascoltandola in loop. Il problema è che – ahimé – un po’ come il gioco in questione, non è stata ancora pubblicata, né leakata su YouTube, e quindi un po’ come ai tempi delle musicassette della radio, mi sono munito di pazienza e l’ho registrata a volo dai titoli di coda, per poi spararmela in cuffia felicemente.




Non mi vergogno affatto di essere uno di quelli che, se parte Eyes on Me, ha i lucciconi assicurati

Finita la recensione in orari più o meno imbarazzanti, sono collassato male, ma ovviamente ho sognato di ascoltare la canzone, anche perché due minuti e mezzo ripetuti per un paio d’ore in loop fanno il loro effetto. Stamattina, oltre a svegliarmi di soprassalto con l’ansia dell’editoriale da scrivere, per levarmi dalla testa quel brano ho iniziato a pensare a quali sono gli altri, cantati, di colonne sonore di videogiochi che mi hanno preso così bene. Ho quindi richiamato alla memoria il mio jukebox personale, tornando tra l’altro a bomba sull’argomento “serve necessariamente uno Spotify dedicato alle colonne sonore dei videogiochi”.

Probabilmente, le canzoni a cui sono più legato sono, chiaramente, quelle composte appositamente, perché, soprattutto nel caso il videogioco in questione mi sia piaciuto, l’associazione emotiva che scatta è di quelle potenti. Per di più, è evidente che, un po’ come accade in generale alle canzoni del cuore, l’adolescenza gioca brutti scherzi in termini di ricordi musicali, ma nonostante ciò non mi vergogno affatto di essere uno di quelli che se parte Eyes on Me, cantata da Faye Wong, ha i lucciconi assicurati. Final Fantasy VIII, pur con la sua trama sgangherata e una scrittura a tratti confusa, è un gioco che mi ha segnato molto perché, giocato a quattordici anni, riesce comunque con la sua ambientazione collegiale a lasciarti un bellissimo senso di compimento; è a tutti gli effetti un viaggio di formazione, e la storia d’amore tra Squall e Rinoa è proprio di quelle che vuoi vivere pure tu, magari con paio di cicatrici in meno. Al di là del fatto che è uno dei giochi di cui ricordo con più piacere il finale, grazie al video in stile festa del liceo sui titoli di coda, Eyes on Me è di fatto il mio primo amore musicale con i videogiochi e, oltre a non poterlo dimenticare per ovvie ragioni sentimentali, secondo me resta uno dei connubi più funzionanti, anche più di quella Suteki Da Ne che mi avrebbe fatto comunque battere il cuore qualche anno dopo, in Final Fantasy X (la prossima volta che non mi citi To Zanarkand ti vengo a prendere a casa, ndKikko).




Saltando di palo in frasca, c’è poi lo strano caso di due canzoni che hanno lo stesso nome, e secondo me funzionano bene entrambe, ma sono radicalmente diverse. Sto parlando di Still Alive, con il brano di Lisa Miskovsky a fare da colonna sonora del primo Mirror’s Edge che restituisce perfettamente la sensazione di libertà e vertigine che si prova sul ciglio dei palazzi a saltare senza avere paura del vuoto.

Una canzone con lo stesso titolo, però, è anche, probabilmente, uno degli esempi meglio riusciti, dal punto di vista “oggettivo”, di theme song, perché cantata dall’antagonista del gioco: sto parlando ovviamente di Still Alive cantata da GLaDOS. Purtroppo, in questo caso, il mio ricordo è stato devastato da un’interpretazione in playback del nostro Kikko, e ora ogni volta che la sento ricordo la sua faccia in primissimo piano durante una diretta su Facebook. Non ve lo linko perché non è una cosa bella (Pfui. ndKikko).




La perfetta theme song è quella che riesce a essere un bignami dell’intera esperienza

Siccome avere un podio con due canzoni con lo stesso nome non mi piace, chiude questa personalissima hit parade The Poet and The Muse ascoltata in Alan Wake, cantata dal gruppo Old Gods of Asgard, che poi è un nome fittizio usato dalla band finlandese Poets of the Fall. Intanto la scena del concerto è una delle mie preferite della storia dei videogiochi, ma poi anche in questo caso si tratta di una canzone che sintetizza in maniera perfetta lo spirito dell’opera, motivo per cui a volte mi trovo a riascoltarla proprio per rievocare quelle sensazioni. È questo, secondo me, il potere di una theme song perfetta: riuscire a comunicare, in pochi minuti, tutte le emozioni che abbiamo provato durante l’avventura. Un bignami dell’intera esperienza, da ascoltare quando abbiamo necessità di un surrogato di quei ricordi, di qualcosa che ci porti esattamente in quel momento, proprio come accade a tutte le canzoni che segnano la nostra esistenza. D’altronde, i videogiochi ben riusciti, cosa sono se non momenti della nostra vita che vogliamo custodire gelosamente?

Potrei citare altre canzoni molto belle, da Simple and Clean di Kingdom Hearts a Snake Eater dell’omonimo capitolo di Metal Gear Solid, che sarebbero sicuramente parte integrante della mia playlist, ma che sono in ogni caso un gradino sotto nella classifica del cuore. Chiudo, invece, con tre pezzi non originali che, secondo me, hanno fatto tantissimo nell’economia dei giochi in cui sono stati utilizzati: Song 2 dei Blur in FIFA 98 ebbe un impatto devastante, This is War dei 30 Seconds to Mars in Dragon Age: Origins era tipo un dispenser di epicità notevole (ma io sono di parte, perché amo il gruppo di Jared Letho) e, infine, il piano sequenza di apertura di Ground Zeroes non sarebbe stato niente senza Here’s to You di Ennio Morricone. Potere della musica, e di chi la sa usare per regalarci emozioni. Nel vostro jukebox, invece, quali brani ci sono?

Articolo precedente
nier automata recensione ps4 xbox one pc

La lunga barra della salute

Articolo successivo
far cry 5 lancio

L’insostenibile leggerezza del cattivo

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata