Prego, definire “requisiti minimi di sistema”

requisiti minimi di sistema editoriale

Compici i regali di GOG.com, sempre benaccetti, avevo aggiunto alla mia libreria, circa tre mesi or sono, il coloratissimo Saints Row 2, derivazione “acida” dei titoli à la Grand Theft Auto, e ho pure pensato che un po’ di sano divertimento caciarone e di psichedelia mi avrebbero fatto bene, reduce com’ero dagli aspri territori di alcune ostiche avventure grafiche. Tuttavia, niente da fare: il secondo lavoro di Volition – pur essendo il mio (ora ex) PC dotato di una scheda grafica da 256 MB, contro i 128 della richiesta minima – non risultava fruibile nemmanco a costo di sacrifici indicibili. HDR? Disattivato. Ombre? Al minimo. Antialiasing? Nemmeno a parlarne. Anisotropico? Un misero 2x! Anche così, Saints Row 2 si rifiutava di girare a più di 8-13 fotogrammi al secondo, raggiungendo sovente picchi negativi di 5-6 fps.

Eppure, sui lidi del mio fu compagno di giochi giravano “tranquillamente” titoli come il primo Assassin’s Creed, Mirror’s Edge, Far Cry 2, Dead Space e S.T.A.L.K.E.R. (e relativi seguiti); certo, molti slider erano settati al minimo o tenuti rigorosamente su “off”, ma i titoli sopraccitati si presentavano ancora gradevoli all’occhio, magari nello “splendore” dei 1152x720p, e “abbastanza” fluidi. Orbene, chiunque giochi con un PC da almeno qualche annetto lo sa, ma credo non sia ancora venuto a patti con la questione: in sede di requisiti minimi di sistema, i publisher ci mentono. Spudoratamente. E francamente, non ho mai capito cosa gli sviluppatori intendano per “requisiti minimi”. Forse che un PC dotato della configurazione minima indicata è in grado di produrre una collezione di foto, belle a vedersi, ma foriere di epilessia? Oppure parlano di un sistema che, effettivamente, consenta di giocare al loro titolo (compromessi non esclusi, evidentemente)? Indubitabilmente, con la mia configurazione passata – decisamente improponibile non solo oggi, nel 2017, ma già nel 2008, anno d’uscita dei titoli summenzionati – mi muovevo sul filo di lana, e quindi bastava un “semplice” effetto come il moto delle onde o il meteo variabile per gettare nel panico RAM, processore e scheda video insieme. Eppure vi stupirebbe il numero di videogiochi che – a oggi – risulta fruibile con la vetusta configurazione che vi ho descritto (Darkest Dungeon e Invisible Inc., giusto per citarne un paio).

requisiti minimi di sistema editoriale

In sede di requisiti minimi di sistema, i publisher ci mentono

Cambia il computer, grazie al munifico prestito di una redazione impietosita, ma non muta – tristemente – lo scenario. Da ghiotto appassionato della saga di Myst, spunto avido dalla lista dei “I need to play” Obduction di Cyan Inc. L’esperienza inizia fluida con una schermata spaziale (inteso letteralmente, ovvero immersa nello spazio) gravida di asteroidi rotanti e con una configurazione del menu minimale, come da tradizione. Spuntati alcuni setting, avvio il gioco… e inizia il disastro: scatti, “sputi” e singulti; una luna di stagnola appiccicata lassù nel cielo stellato e anonimi tavoli da picnic mi lasciano perplesso sulle difficoltà incontrate dal sistema nel gestire l’opera di Cyan. Intendiamoci, il colpo d’occhio è notevole, appena giunti ad Hunrath, la prima location degna di nota, ma quegli arbusti simil pianta grassa che non si muovono nemmeno se gli passi sopra m’intristiscono (e penso che nemmeno la mano callosa del Gladiatore potrebbe smuoverli!), e mi chiedo come mai l’engine sia così pesante. C’è poi il problema dell’ottimizzazione, quella cangiante belva che se la guardi sul fianco destro scatta felina a 40 fps, altrimenti, sul versante di manca, la vedi arrancare a 14 istantanee al minuto. Indi, a seguire, arriva l’immancabile freeze con una stringa di testo a spiegazione dell’errore in cui l’unica parola comprensibile risulta essere “Jenkis” (trattasi forse di un celeberrimo troll, non so).

Una giungla, dunque, quella dei requisti minimi di sistema, in cui stormisce un fogliame di asterischi che portano a minuscole scritte ad indicare che proprio la scheda nel vostro case non è supportata, oppure che occorrono – forse – i driver più recenti per avere una qualche, flebile speranza di giocare. Tutto questo “senza” citare il tristemente noto caso di Gothic 3, o RPG isometrici contemporanei che richiedono specifiche superiori a quelle di The Witcher 2, per esempio. In definitiva, e so di parlare a vuoto, vorrei che i requisiti minimi di sistema rappresentassero un barometro della giocabilità, quando invece si dimostrano sovente al pari di una pubblicità ingannevole. Un aspetto positivo, comunque, c’è: col nuovo computer, ora posso giocare a Saints Row 2!

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