VIdeogiochi in biblioteca (parte due)

videogame biblioteca

Qualche giorno fa mi ha scritto Emanuele Cabrini, responsabile di Gamesearch.it, che in passato ho già avuto modo di incontrare in diverse occasioni, legate soprattutto alle splendide iniziative culturali di promozione del videogioco nell’ambito delle biblioteche (e non solo), di cui peraltro abbiamo parlato quasi due anni fa. Il motivo contingente della sua mail era segnalarmi l’apertura di una nuova mediateca nella biblioteca comunale di Novellara, con un’area dedicata espressamente ai videogiochi, l’ultima di una serie di biblioteche “contagiate” dall’entusiasmo di Emanuele: al loro interno si trovano vere e proprie postazioni console, e in alcune di esse è addirittura attivo il prestito di videogiochi (che, come nel caso dei film, possono essere messi a disposizione dell’utenza solo diciotto mesi dopo la loro uscita sul mercato).

videogame biblioteca

In particolare, parliamo di:

  • Milano (biblioteca Valvassori Peroni e biblioteca Cassina Anna)
  • Albairate (MI)
  • Vernate (MI)
  • Cisliano (MI)
  • Cerchiate (MI) – biblioteca PuntoCerchiate
  • Cavriago (RE) – centro culturale Multiplo
  • Biblioteca del carcere di Milano-Opera

per fortuna, iniziative come quelle di gamesearch.it non esistevano quando andavo a studiare in biblioteca

Ci tengo molto, in questo piccolo spazio, a ringraziare Emanuele per diversi motivi: per essere così giovane, innanzitutto, e aver quindi avviato questo progetto da (relativamente) poco tempo. Avesse cominciato, che so, venticinque fa, quando frequentavo assiduamente le biblioteche per studiare, probabilmente sarei ancora qui a impazzire con i sistemi di equazioni lineari a coefficienti costanti invece che a dirigere la più importante – e longeva – rivista di videogiochi italiana. Più seriamente, mi piace un sacco l’idea di dare spazio a iniziative come la sua che, in piccolo, senza troppi proclami, si muovono attivamente e in maniera concreta per accompagnare le realtà culturali italiane che cercano di aprirsi a un mondo per loro abbastanza sconosciuto, quello dei videogiochi. Posso solo immaginare quanto sia complicato, e non solo logisticamente.

videogame biblioteca

Troppo spesso, anche noi diamo risalto alle “brutte” notizie e ci lasciamo sfuggire iniziative belle e importanti come queste

Più di tutto, però, voglio ringraziarlo per avermi ricordato una cosa importantissima, e sulla quale ha ragione da vendere: troppo spesso, di videogiochi si parla poco, e male. Anche noi, stampa di settore, abbiamo la brutta abitudine di concentrarci sui “mali” dell’industria (le microtransazioni, per dire la più recente che mi viene in mente), o su quanto siano brutte e cattive la stampa e la televisione (vedi il “caso Malagò” di un paio di settimane fa), e non diamo la giusta importanza alle belle notizie, a iniziative come quelle portate avanti da Emanuele. A volte, intenti come siamo a indignarci per questo o quell’altro scandalo, perdiamo di vista occasioni e momenti più belli, magari meno “rumorosi” di altri, ma più arricchenti e affascinanti.

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