Aiutiamo Mr. Rhino ad affrontare tutti i cattivi del prologo di Exit Limbo, un gioco ispirato ai rullakartoni classici degli anni Novanta!
Sviluppatore / Publisher: Visual Craft Studio / IndieGala Prezzo: 5,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: ND (ma di sicuro non basso) Disponibile Su: PC (Steam)
Mamma me lo diceva sempre: non devi andare in giro a picchiare la gente per strada, perché solo gli animali lo fanno. Ma io non ci volevo credere, perché in tante ore passate a giocare a Double Dragon e Final Fight in sala giochi, non avevo mai visto un animale. Anzi, ci avrei giurato, gli avversari erano tutti umani! Certo, il giorno che ho afferrato il joystick di Street Fighter II e ho visto Blanka per la prima volta, qualche dubbio mi è venuto, ma mi sono ricordato che anche i cattivi di Daitarn 3 possono avere forme animalesche ma, in realtà, sono solo esseri umani trasformati in megaborg da un bizzarro macchinario alieno.
Poi però Mario mi ha assegnato Exit Limbo: Opening da recensire e, improvvisamente, tutte le mie certezze sono crollate: in questo gioco sono tutti animali! Allora mia mamma aveva ragione! Mi domando se valga anche per quelle volte che mi diceva «smettila di giocare, che diventi scemo!»…
MEGLIO DI UN VECCHIO COIN OP
Se vi siete mai chiesti come sarebbero potuti diventare, al giorno d’oggi, i picchiaduro a scorrimento orizzontale se solo non fossero caduti nell’oblio, allora Exit Limbo potrebbe essere una valida teoria in proposito.
I grandi ispiratori di questo gioco sono stati Streets of Rage e Street Fighter, con anche un pizzico di Metroid
L’impostazione del gameplay è sostanzialmente quella a cui siamo abituati fin dal Doppio Dragoniano (era geologica in cui le sale giochi di tutto il mondo erano invase da arcade in cui bisognava sostanzialmente fare a botte), con il nostro eroe che deve avanzare in una direzione dello schermo e prendere a mazzate tutti i nemici che incontra. La differenza sostanziale, però, è che in questo caso a gestire la grafica c’è una scheda video moderna, per cui definizione, velocità, colori ed effetti speciali sono molto, molto più elaborati e scenografici di quelli di un tempo.
PER GLI AMANTI DEL GORE
A mano a mano che Mr Rhino procede nella sua missione, lo schermo si riempie di frattaglie, schizzi e pozze di sangue. I ragazzi del Visual Craft Studio, in quanto a crudezza, non si sono fatti mancare davvero niente.
Exit Limbo è un allegro splatterìo che fa sembrare Ken il Guerriero un cartone da educande svizzere
L’EROE CRESCE CON L’ESPERIENZA
Exit Limbo non sarebbe un gioco moderno se non prevedesse qualche forma di crescita del personaggio. E infatti c’è anche questa, con nuove mosse e abilità tutte da imparare strada facendo. Ma l’aspetto migliore del gioco è proprio la varietà di mosse e di situazioni che andremo a incontrare, con brevi sessioni di fuga alternate a risse pazzesche, boss finali giganteschi apparentemente impossibili da battere (ma si tratta solo di capire la strategia giusta per affrontarli) e tanta, tantissima scena mentre si svolge la mattanza, adeguatamente sottolineata dalla colonna sonora heavy metal.
L’audio è forse uno degli aspetti più interessanti, essendo stato realizzato da una band che si chiama anche lei Exit Limbo e che, in pratica, è composta dagli stessi realizzatori del gioco (a proposito: hanno annunciato anche la pubblicazione dell’OST, sebbene per il momento su Steam non ce ne sia ancora traccia). Tutta questa varietà, ahinoi, si paga con un sistema di controllo tutt’altro che intuitivo e piuttosto laborioso da metabolizzare: preparatevi a contorcere le dita sul vostro joypad e no, non pensateci neanche a usare la tastiera, in un caso del genere è davvero sconsigliabile. Usare le mosse giuste, fra l’altro, può fare la differenza tra un nemico maciullato e l’ennesimo Game Over. Exit Limbo: Opening è un gioco breve ma intenso, che vale certamente l’esigua somma richiesta per l’acquisto, solo sei euro.
In Breve: Splatter, violento, carismatico e brutale. Sono questi i quattro aggettivi più adatti a descrivere l’Opening di Exit Limbo, un picchiaduro di “nuova generazione” che non è solo un videogioco ma anche una rock band. Proprio ciò che serve per scaricare i nervi dopo una giornata di lavoro o, peggio ancora, di prigionia domestica per il lockdown. Immergersi nella sua cruenta ultraviolenza ha qualcosa di liberatorio e poco importa se procedere, sulle prime, sarà molto faticoso: una volta presa la mano col complesso sistema di controllo e con l’ampia rosa di mosse a disposizione, smembrare tutti i nemici sarà un vero spasso. Inadatto al pubblico più sensibile.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Ryzen 5 1600, 16 GB di RAM, GeForce GTX 980 Ti, HDD
Com’è, Come Gira: Perfetto su qualunque PC degli ultimi sei anni, purché dotato di una scheda video e un processore decenti. Assicuratevi di avere un bel paio di cuffie o un sistema di casse a cui pompare il volume!