Il cross play è ormai in tutti i giochi on-line, uno standard diffusissimo e irrinunciabile. Ma ne siamo sicuri?
Con l’uscita dell’ultimo Call of Duty, qualche mese fa, si è ricreato un vecchio gruppo di amici con cui giocavo quando eravamo praticamente da ragazzini. Al tempo eravamo tutti su PlayStation 3, il gioco online non era ancora evoluto come oggi e ricordo che molti di noi giocavano con quell’auricolare con microfono singolo per l’audio del party, mentre l’audio di gioco usciva dalla TV. Sono passati quindici anni, qualcuno ha del tutto smesso di giocare, molti sono passati al PC, qualcuno è su Xbox. Però nessun problema, tanto Call of Duty è cross play da anni ormai. L’ultimo è perfino sul Game Pass, chi poteva ha fatto un mese di abbonamento a dieci euro e spicci e via, giochiamo tutti insieme. All’improvviso la chat vocale ribolle di vecchie battute, i meme tornano a galla, le partite si susseguono fino a orari indecenti.
Il problema è che di fatto non è lo standard in senso assoluto, e l’ho scoperto con grande amarezza.
E ora a cosa giochiamo?
Dopo Call of Duty buona parte di questo gruppo si è spostato su Marvel Rivals, appena uscito e con tantissimi giocatori all’attivo. Al netto delle discutibili qualità del gioco, che di fatto è una brutt(issim)a copia di Overwatch da ogni punto di vista, per un po’ ci siamo divertiti a giocarci. Però in questi giochi si sa: dopo un po’ o ti butti sul competitivo ad avvelenarti e cercare quella scarica di adrenalina in più, o ti annoi e li posi. Inspiegabilmente però Marvel Rivals offre il cross play, ma solo nelle partite rapide. Il competitivo è a compartimenti stagni: giocatori PC con PC, Xbox con Xbox, PlayStation con PlayStation. E quindi… Ci siamo annoiati e lo abbiamo posato. Quasi tutti almeno.
Qualcuno è tornato a giocare a Rust, da PC, e mi avrebbe fatto piacere andare con loro. Ma anche qui: io gioco da Xbox e non ho un PC in grado di far girare quasi nulla. Ovviamente Rust non supporta il cross play. Quindi niente, metto l’anima in pace. Qualcuno è andato su Risk of Rain, sempre da PC, e anche quello non supporta il cross play. Abbiamo pensato di giocare a Deep Rock Galactic, che ci sembrava una scelta anche rilassante. Ma il cross play ce l’ha o non ce l’ha? Boh, impossibile capirlo.
Chi aveva già il gioco su Steam, se vuole giocare con me da Xbox deve ricomprare il gioco (o abbonarsi al Game Pass) e ripartire da zero
È davvero così difficile implementare il cross play?
Ma perché? Perché oggi siamo ancora bloccati da queste robe strane? Perché il cross play è ancora un’eccezione e non la norma? Chiaramente non è scontato dire “colpa degli sviluppatori”. Spesso non è affatto facile implementare il cross play, servono infrastrutture server dedicate, pianificazione dello sviluppo per essere multipiattaforma e cross play fin dall’inizio, costante allineamento tra le versioni, in alcuni casi sincronizzazione dei progressi.
Per i team più piccoli, soprattutto quelli indipendenti, aggiungere il cross play è un lavoro enorme
Per i team più piccoli, soprattutto quelli indipendenti, aggiungere il cross play è un lavoro enorme. Non è solo una questione di budget, ma anche di gestione tecnica e know-how: ogni piattaforma ha le sue API, i suoi servizi online, le sue politiche di sicurezza. In alcuni casi, il problema è politico: Sony, ad esempio, per anni ha fatto resistenza al cross play, lasciando fuori certi giochi fino a quando l’insistenza del pubblico non ha cambiato le cose.
Amaro cross play
Devo ammettere però che mi rimane l’amaro in bocca. Di fatto la maggior parte degli amici con cui spesso avrei il piacere di giocare assieme sono (o sono passati) su PC. E al di fuori di produzioni maggiori e mainstream, come appunto Call of Duty, Fortnite, Apex Legends, Overwatch o anche giochi recenti come Helldivers 2 o Monster Hunter Wilds, il cross play rimane una funzionalità per nulla scontata.
La verità è che il cross play per i grossi titoli multiplayer non è più un’opzione, ma una necessità
Alla fine, il nostro gruppo di amici ha trovato un equilibrio, almeno per ora. Qualcuno è su Rivals, qualcuno è su Rust, noi stiamo facendo i nani minatori nello spazio. Per un po’ va bene così, fino a quando ci verrà voglia di qualcos’altro e scopriremo con amarezza che qualche altro bel gioco multiplayer non supporta il cross play. Giuro che prima o poi lo compro il PC, ma non oggi, non ancora.