La stragrande maggioranza del tempo viene trascorsa dialogando, il che non sarebbe affatto male se non fosse che il gioco segue un iter rigidissimo
In entrambi i casi la localizzazione è assente, un fattore cruciale da considerare vista la natura estremamente verbosa delle indagini, mentre se siete familiari con le avventure originali apprezzerete la nuova veste grafica a tutto schermo, un netto passo avanti rispetto alle opere su Famicom, che mostravano l’interazione con ambienti e personaggi attraverso piccole finestre su fondo nero.
AVREI ANCORA UNA DOMANDA…
Anche il sonoro svolge il suo compito egregiamente grazie a un inedito doppiaggio in giapponese, assieme a tracce che che sanno come accentuare la tensione esattamente al momento giusto, selezionabili tra versioni originali (nel secondo capitolo sono disponibili anche quelle del remake per Super Famicom) e remixate; quello che mi fa storcere il naso sono le meccaniche investigative, che probabilmente non incontreranno i favori di tutti. In questo gioco si parla tanto, addirittura troppo: la stragrande maggioranza del tempo viene trascorsa dialogando, il che non sarebbe affatto male se non fosse che il gioco segue un iter rigidissimo, dove la stessa domanda deve essere chiesta più volte al medesimo interlocutore per procedere, magari presentando un oggetto apparentemente scollegato o usando il comando “Remember” (sostituito da “Think” nel secondo gioco) per effettuare una deduzione.
QUESTO INEVITABILE LABIRINTO VERBALE FINISCE PER ESSERE IL DIFETTO PIÙ GROSSO DI FAMICOM DETECTIVE CLUB
In Breve: Famicom Detective Club non è un gioco per tutti. La nuova presentazione audiovisiva compie un enorme (quanto scontato) passo avanti rispetto all’originale, ma le meccaniche investigative sentono davvero il peso degli anni e potrebbero non incontrare il favore del pubblico meno paziente. Due belle storie, da vivere però con il freno a mano tirato, condannate a una narrazione letargica nonostante gli oggettivi pregi. Raccomandato agli amanti delle visual novel e ai fan duri e puri di Nintendo.
Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Famicom Detective Club non è certo il gioco che metterà Switch in ginocchio, anche perché le animazioni su schermo sono ridotte all’osso, per quanto piacevoli.
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