Cesarino
11-06-16, 22:13
Lui è uno studente di 26 anni, pentito di non aver fatto niente quella sera, nel gennaio 2015, quando ha visto in un bar un «sorriso dolcissimo». Ora si rivolge ai bolognesi
http://corrieredibologna.corriere.it/media/foto/2016/06/11/[email protected]?v=20160611101948
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BOLOGNA - Cogli l’attimo diceva il saggio. Ma quel giorno di fine gennaio 2015 dopo una serata passata in un bar in piazza San Francesco, a Bologna, un ragazzo non ha seguito il consiglio. E se ne è pentito amaramente. Oggi a distanza di più di un anno il «sorriso dolcissimo» della bella col cappellino nero che lo fissava al tavolo di fianco non lo abbandona e gli è rimasto talmente impresso che ha deciso di cercarla. Il giovane, 26enne studente fuori sede di arti visive all’Università di Bologna, non sa molto della ragazza: «Potrebbe avere tra i 19 e i 25 anni».
L’ANNUNCIO - In tempi di internet e social network se non si conosce il nome della donna che ti ha stregato il cuore resta una sola cosa da fare: il caro e vecchio annuncio appeso alla fermata del bus. «Ho iniziato ad appenderli due settimane fa – racconta il ragazzo - ovviamente ho puntato sul luogo in cui la vidi la prima volta. Piazza san Francesco, via del Pratello e via Belvedere. Ma ho cercato di metterli anche vicino alle università nel caso lei ne frequentasse una». «Aiutami a trovarla» si legge a caratteri cubitali sul volantino accanto a un ritratto della giovane fatto a mano. Il ricordo deve essere così indelebile nella mente dell’innamorato che è riuscito persino a dargli forma in un disegno. Segue un’accurata descrizione dell’amata: «Eravamo al De Marchi, eri una ragazza bruna e un po’ formosa. Indossavi un cappello nero, un cappotto scuro e dei jeans. Eravamo entrambi molto timidi». «Mi sono accorto che mi guardavi sorridendomi - prosegue il giovane – Quando uscii dal locale guardai per un’ultima volta verso di te che eri dietro la porta e ancora mi guardavi con quegli occhi dolcissimi».
IL COLPO DI FULMINE - Ma quello sguardo non riuscì a incatenare il giovane Romeo, il colpo di grazia fu la smorfia triste della giovane quando lo vide allontanarsi con i suoi amici verso via del Pratello. «Non sono mai riuscito a togliermelo dalla mente!». Colpito e affondato. Quella smorfia fece cambiare idea al giovane che mentre si avviava con gli amici, preso il coraggio a due mani, decise di tornare indietro e cercare di parlarle. «Ma tu eri già andata via» conclude l’innamorato scusandosi per non essere riuscito a fare il primo passo e definendo il suo annuncio: «Un ultimo disperato tentativo» dopo anni di ricerche.
LA RICERCA - La speranza di rivedere i suoi dolci occhi viene affidata ora ai passanti bolognesi che potranno segnalare la giovane Giulietta tramite una mail o la pagina Facebook «Aiutami a trovarla». «Diverse persone hanno condiviso il mio messaggio su Facebook. Più di trenta per ora. Ma so che non basta», dice il giovane. Un ultimo aiuto lo potrebbe dare la sua descrizione: «Sono alto 1,80, capelli castani e porto accessori vintage anni 70, sono magro e quella sera indossavo una giacca verde scuro». Se potesse tornare indietro? «Farei tutto ciò che non ho fatto. Le darei un appuntamento al De Marchi per rimediare. Ma quello che conta è che sappia che l’emozione che mi ha regalato non la dimenticherò mai».
http://corrieredibologna.corriere.it/media/foto/2016/06/11/[email protected]?v=20160611101948
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BOLOGNA - Cogli l’attimo diceva il saggio. Ma quel giorno di fine gennaio 2015 dopo una serata passata in un bar in piazza San Francesco, a Bologna, un ragazzo non ha seguito il consiglio. E se ne è pentito amaramente. Oggi a distanza di più di un anno il «sorriso dolcissimo» della bella col cappellino nero che lo fissava al tavolo di fianco non lo abbandona e gli è rimasto talmente impresso che ha deciso di cercarla. Il giovane, 26enne studente fuori sede di arti visive all’Università di Bologna, non sa molto della ragazza: «Potrebbe avere tra i 19 e i 25 anni».
L’ANNUNCIO - In tempi di internet e social network se non si conosce il nome della donna che ti ha stregato il cuore resta una sola cosa da fare: il caro e vecchio annuncio appeso alla fermata del bus. «Ho iniziato ad appenderli due settimane fa – racconta il ragazzo - ovviamente ho puntato sul luogo in cui la vidi la prima volta. Piazza san Francesco, via del Pratello e via Belvedere. Ma ho cercato di metterli anche vicino alle università nel caso lei ne frequentasse una». «Aiutami a trovarla» si legge a caratteri cubitali sul volantino accanto a un ritratto della giovane fatto a mano. Il ricordo deve essere così indelebile nella mente dell’innamorato che è riuscito persino a dargli forma in un disegno. Segue un’accurata descrizione dell’amata: «Eravamo al De Marchi, eri una ragazza bruna e un po’ formosa. Indossavi un cappello nero, un cappotto scuro e dei jeans. Eravamo entrambi molto timidi». «Mi sono accorto che mi guardavi sorridendomi - prosegue il giovane – Quando uscii dal locale guardai per un’ultima volta verso di te che eri dietro la porta e ancora mi guardavi con quegli occhi dolcissimi».
IL COLPO DI FULMINE - Ma quello sguardo non riuscì a incatenare il giovane Romeo, il colpo di grazia fu la smorfia triste della giovane quando lo vide allontanarsi con i suoi amici verso via del Pratello. «Non sono mai riuscito a togliermelo dalla mente!». Colpito e affondato. Quella smorfia fece cambiare idea al giovane che mentre si avviava con gli amici, preso il coraggio a due mani, decise di tornare indietro e cercare di parlarle. «Ma tu eri già andata via» conclude l’innamorato scusandosi per non essere riuscito a fare il primo passo e definendo il suo annuncio: «Un ultimo disperato tentativo» dopo anni di ricerche.
LA RICERCA - La speranza di rivedere i suoi dolci occhi viene affidata ora ai passanti bolognesi che potranno segnalare la giovane Giulietta tramite una mail o la pagina Facebook «Aiutami a trovarla». «Diverse persone hanno condiviso il mio messaggio su Facebook. Più di trenta per ora. Ma so che non basta», dice il giovane. Un ultimo aiuto lo potrebbe dare la sua descrizione: «Sono alto 1,80, capelli castani e porto accessori vintage anni 70, sono magro e quella sera indossavo una giacca verde scuro». Se potesse tornare indietro? «Farei tutto ciò che non ho fatto. Le darei un appuntamento al De Marchi per rimediare. Ma quello che conta è che sappia che l’emozione che mi ha regalato non la dimenticherò mai».