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Visualizza Versione Completa : MOLOCCHIO, finalmente mi hanno spiegato la parola FEMMINICIDIO (kinda)



Cesarino
12-06-16, 09:15
Michela Murgia

A Taranto Federica De Luca è morta perchè l'uomo da cui si stava separando non accettava la sua libertà: così ha ucciso lei, il loro figlio di 4 anni e poi si è suicidato.
A Spilimbergo Michela Baldo è morta perché l'uomo che aveva appena lasciato non accettava la sua libertà: le ha sparato e poi si è suicidato.
Molti continuano a dirmi: "a cosa serve chiamarlo femminicidio? La parola omicidio comprende già i morti di tutti i sessi!"
No.
La parola "femminicidio" non indica il sesso della morta.
Indica il motivo per cui è stata uccisa.
Una donna uccisa per caso durante una rapina non è un femminicidio.
Sono femminicidi le donne uccise perché si rifiutavano di comportarsi secondo le aspettative che gli uomini hanno delle donne.
Dire omicidio ci dice solo che qualcuno è morto.
Dire femminicidio ci dice anche il perché.

Decay
12-06-16, 09:17
basta

Lux !
12-06-16, 09:32
« Il femminicidio implica norme coercitive, politiche predatorie e modi di convivenza alienanti che, nel loro insieme, costituiscono l'oppressione di genere, e nella loro realizzazione radicale conducono alla eliminazione materiale e simbolica delle donne e al controllo del resto. Per fare in modo che il femminicidio si compia nonostante venga riconosciuto socialmente e senza perciò provocare l'ira sociale, fosse anche della sola maggioranza delle donne, esso richiede una complicità ed un consenso che accetti come validi molteplici principi concatenati tra loro: interpretare i danni subiti dalle donne come se non fossero tali, distorcerne le cause e motivazioni, negarne le conseguenze. Tutto ciò avviene per sottrarre la violenza contro le donne alle sanzioni etiche, giuridiche e giudiziali che invece colpiscono altre forme di violenza, per esonerare chi esegue materialmente la violenza e per lasciare le donne senza ragioni, senza parola, e senza gli strumenti per rimuovere tale violenza. Nel femminicidio c'è volontà, ci sono decisioni e ci sono responsabilità sociali e individuali. »


Poi però le statistiche le calcolano così:

Il 2013 è stato un anno nero per i femminicidi, con 179 donne uccise, in pratica una vittima ogni due giorni. Rispetto alle 157 del 2012, le donne ammazzate sono aumentate del 14%. A rilevarlo è l'Eures nel secondo rapporto sul femminicidio in Italia, che elenca le statistiche degli omicidi volontari in cui le vittime sono donne.

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/11/19/femminicidi-ogni-due-giorni-viene-uccisa-una-donna_cc33c7e8-81c2-46fa-b1d6-f577eedfb727.html

Moloch
12-06-16, 10:11
quindi è un rebrandig di "delitto passionale" :asd:

Zuma
12-06-16, 11:30
A Spilimbergo Michela Baldo è morta perché l'uomo che aveva appena lasciato non accettava la sua libertà: le ha sparato e poi si è suicidato.

http://starsmedia.ign.com/stars/image/article/853/853701/senor-spielbergo-20080220055603144.jpg

Mr.Cilindro
12-06-16, 11:40
madonna che palle sti copia incolla

Ginzo
12-06-16, 11:41
1) Mi hai rotto il cazzo
2)La definizione di femminicidio non è univoca per un cazzo a quanto pare

Cesarino
12-06-16, 11:43
madonna che palle sti copia incolla

mettimi in ignore :fag:

macs
12-06-16, 11:45
ma vaffanculo

Rot Teufel
12-06-16, 11:45
quindi è un rebrandig di "delitto passionale" :asd:


This + cescarlino basta copia incollare

Ginzo
12-06-16, 11:47
« Il femminicidio implica norme coercitive, politiche predatorie e modi di convivenza alienanti che, nel loro insieme, costituiscono l'oppressione di genere, e nella loro realizzazione radicale conducono alla eliminazione materiale e simbolica delle donne e al controllo del resto. Per fare in modo che il femminicidio si compia nonostante venga riconosciuto socialmente e senza perciò provocare l'ira sociale, fosse anche della sola maggioranza delle donne, esso richiede una complicità ed un consenso che accetti come validi molteplici principi concatenati tra loro: interpretare i danni subiti dalle donne come se non fossero tali, distorcerne le cause e motivazioni, negarne le conseguenze. Tutto ciò avviene per sottrarre la violenza contro le donne alle sanzioni etiche, giuridiche e giudiziali che invece colpiscono altre forme di violenza, per esonerare chi esegue materialmente la violenza e per lasciare le donne senza ragioni, senza parola, e senza gli strumenti per rimuovere tale violenza. Nel femminicidio c'è volontà, ci sono decisioni e ci sono responsabilità sociali e individuali. »



Praticamente non c'è un solo caso di femminicidio in Italia