Cesarino
20-03-17, 16:45
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«Gli errori vanno riconosciuti sempre, senza se e senza ma. Chiedo scusa a tutti per quanto visto e sentito a #Parliamonesabato» ha scritto stamani su Twitter il direttore di Rai1, Andrea Fabiano dopo le polemiche per l’«approfondimento» sui «meriti» delle donne dell’est andato in onda due giorni fa durante la trasmissione «Parliamone sabato» di Paola Perego. Giustissimo.
Viene da chiedersi però come nessuno abbia potuto accorgersi dell’errore prima, visto che il tema prevedeva la presenza nel programma di numerosi ospiti ed era in scaletta in piena fascia protetta. E c’è da sperare che in presenza di bambini gli adulti abbiano spento la tv, perché il messaggio che ne usciva è intollerabile. Il punto più basso l’ha toccato Fabio Testi, con l’aneddoto del suo carissimo amico a cui la «bellissima» fidanzata di Mosca ha regalato per il compleanno una notte al «bordello» di sesso a tre. «Come fai a non innamorati di una donna così? — chiede l’attore —. È difficile che una donna italiana ti faccia un regalo così». Al che ci pensa Paola Perego a rimettere le cose su un piano di «parità»: «Perché un uomo italiano lo farebbe questo regalo a una donna?». C’è da non credere alle proprie orecchie.
È semplicemente inammissibile che il servizio pubblico, pagato con i soldi del canone, possa spacciare una simile concezione delle donne e in particolare delle donne straniere. Dietro c’è ancora l’idea della «femmina» come un oggetto fungibile al servizio del maschio, che deve essere sempre pronta a compiacerlo, senza «frignare» — come puntualizza uno dei punti della lista mostrata in trasmissione. E visto che quelle italiane hanno l’ardire di pretendere la parità e non prestarsi più a rapporti del genere, allora se ne può ordinare una «dell’est» da apposita agenzia. E così agli stereotipi sessisti si aggiungono quelli razzisti. E il direttore di Novella 2000 Roberto Alessi arriva a sostenere che le donne esteuropee vengono in Italia perché lì non c’è la pensione di reversibilità.
Se una simile trasmissione può andare in onda significa che nella tv pubblica c’è un serio problema. E di fronte a una cosa del genere le scuse non bastano: servono provvedimenti perché «incidenti» del genere non possano più ripetersi.
«Gli errori vanno riconosciuti sempre, senza se e senza ma. Chiedo scusa a tutti per quanto visto e sentito a #Parliamonesabato» ha scritto stamani su Twitter il direttore di Rai1, Andrea Fabiano dopo le polemiche per l’«approfondimento» sui «meriti» delle donne dell’est andato in onda due giorni fa durante la trasmissione «Parliamone sabato» di Paola Perego. Giustissimo.
Viene da chiedersi però come nessuno abbia potuto accorgersi dell’errore prima, visto che il tema prevedeva la presenza nel programma di numerosi ospiti ed era in scaletta in piena fascia protetta. E c’è da sperare che in presenza di bambini gli adulti abbiano spento la tv, perché il messaggio che ne usciva è intollerabile. Il punto più basso l’ha toccato Fabio Testi, con l’aneddoto del suo carissimo amico a cui la «bellissima» fidanzata di Mosca ha regalato per il compleanno una notte al «bordello» di sesso a tre. «Come fai a non innamorati di una donna così? — chiede l’attore —. È difficile che una donna italiana ti faccia un regalo così». Al che ci pensa Paola Perego a rimettere le cose su un piano di «parità»: «Perché un uomo italiano lo farebbe questo regalo a una donna?». C’è da non credere alle proprie orecchie.
È semplicemente inammissibile che il servizio pubblico, pagato con i soldi del canone, possa spacciare una simile concezione delle donne e in particolare delle donne straniere. Dietro c’è ancora l’idea della «femmina» come un oggetto fungibile al servizio del maschio, che deve essere sempre pronta a compiacerlo, senza «frignare» — come puntualizza uno dei punti della lista mostrata in trasmissione. E visto che quelle italiane hanno l’ardire di pretendere la parità e non prestarsi più a rapporti del genere, allora se ne può ordinare una «dell’est» da apposita agenzia. E così agli stereotipi sessisti si aggiungono quelli razzisti. E il direttore di Novella 2000 Roberto Alessi arriva a sostenere che le donne esteuropee vengono in Italia perché lì non c’è la pensione di reversibilità.
Se una simile trasmissione può andare in onda significa che nella tv pubblica c’è un serio problema. E di fronte a una cosa del genere le scuse non bastano: servono provvedimenti perché «incidenti» del genere non possano più ripetersi.