La Rikkomba Vivente
30-03-17, 21:46
Leggo con raccapriccio:
"Che senso ha valutare il sonoro di Football Manager?"
Da Shea:
http://www.thegamesmachine.it/editoriali/74384/demone-della-longevita/
Ora, io non ho mai avuto a che fare con Shea e non so cosa faccia dalla mattina alla sera.
Pero' una cosa va segnalata: l'incompetenza.
Scrivere una stupidaggine come "Che senso ha valutare il sonoro di Football Manager" suggerisce che la tanto voluta professionalita' sia una chimera.
A me sinceramente dispiace, ma qualcuno deve dirlo: la professionalita' del redattore non consiste nel fare il verso a Bittanti.
L'infelicissima frase di cui sopra ha una contraddizione tristissima, nel contesto in cui:
Osservazione: Football Manager appartiene a un genere specifico
Ipotesi: il sonoro e' piu' importante per altri generi che per quello di Football Manager
Giudizio: per Football Manager il sonoro e' secondario
Purtroppo qui cascano asino e principessa.
Un redattore alla Paglianti, specializzato in un genere specifico (nel suo caso, RPG), sa benissimo quale sia il ruolo e il peso del sonoro in un RPG.
Cosi' come un redattore specializzato nei gestionali saprebbe benissimo quali siano il ruolo e il peso del sonoro in un gestionale.
Perche' un gestionale ha un suo sonoro, cosi' come Guitar Hero o Tetris hanno il loro. E benche' la categoria sia la stessa, i risultati sono e devono essere diversi, proprio perche' si tratta di opere multimediali interattive differenti.
Sostenere che il sonoro non meriti attenzione per Football Manager e' come dichiarare di non avere la minima competenza per recensirlo.
Un altro editoriale sul sito racconta addirittura di un redattore che si ritiene "onnivoro".
Purtroppo, carissimi amici, delle due l'una:
- o il redattore e' una professione, e quindi si continua a migliorarsi e specializzarsi;
- oppure non si da' il voto al sonoro di Football Manager, senza stupirsi se il figlio del macellaio su youTube ha piu' seguito dei "professionisti".
E' sinceramente un peccato dover leggere certe cose: la maturita' professionale non si raggiunge con l'agguantare il piu' possibile, ma nello scegliere cosa lasciarsi alle spalle.
"Che senso ha valutare il sonoro di Football Manager?"
Da Shea:
http://www.thegamesmachine.it/editoriali/74384/demone-della-longevita/
Ora, io non ho mai avuto a che fare con Shea e non so cosa faccia dalla mattina alla sera.
Pero' una cosa va segnalata: l'incompetenza.
Scrivere una stupidaggine come "Che senso ha valutare il sonoro di Football Manager" suggerisce che la tanto voluta professionalita' sia una chimera.
A me sinceramente dispiace, ma qualcuno deve dirlo: la professionalita' del redattore non consiste nel fare il verso a Bittanti.
L'infelicissima frase di cui sopra ha una contraddizione tristissima, nel contesto in cui:
Osservazione: Football Manager appartiene a un genere specifico
Ipotesi: il sonoro e' piu' importante per altri generi che per quello di Football Manager
Giudizio: per Football Manager il sonoro e' secondario
Purtroppo qui cascano asino e principessa.
Un redattore alla Paglianti, specializzato in un genere specifico (nel suo caso, RPG), sa benissimo quale sia il ruolo e il peso del sonoro in un RPG.
Cosi' come un redattore specializzato nei gestionali saprebbe benissimo quali siano il ruolo e il peso del sonoro in un gestionale.
Perche' un gestionale ha un suo sonoro, cosi' come Guitar Hero o Tetris hanno il loro. E benche' la categoria sia la stessa, i risultati sono e devono essere diversi, proprio perche' si tratta di opere multimediali interattive differenti.
Sostenere che il sonoro non meriti attenzione per Football Manager e' come dichiarare di non avere la minima competenza per recensirlo.
Un altro editoriale sul sito racconta addirittura di un redattore che si ritiene "onnivoro".
Purtroppo, carissimi amici, delle due l'una:
- o il redattore e' una professione, e quindi si continua a migliorarsi e specializzarsi;
- oppure non si da' il voto al sonoro di Football Manager, senza stupirsi se il figlio del macellaio su youTube ha piu' seguito dei "professionisti".
E' sinceramente un peccato dover leggere certe cose: la maturita' professionale non si raggiunge con l'agguantare il piu' possibile, ma nello scegliere cosa lasciarsi alle spalle.