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Necrotemus
14-01-18, 05:29
Premessa, non so piu' quale e' il topic adatto (Economia, Governo X, Crisi Globale), spostate pure se possibile. Sul vecchio forum c'era la sezione lavoro che ogni tanto (poco) raccoglieva spunti, aggiornamenti e consigli degli utenti.

Complice aver sentito un amico in una situazione stabile ma non felice, mi e' capitato di leggere questo articolo sul Corriere: Dai tecnici specializzati agli addetti al turismo. Quando il lavoro c’è, mancano i profili giusti (http://www.corriere.it/cronache/18_gennaio_14/dai-tecnici-specializzati-addetti-turismo-quando-lavoro-94860762-f8ad-11e7-b497-894846c7f2f7.shtml)

La parte che mi ha dato da pensare e' la seguente, piu' o meno a meta' pagina:

Le cause del disallineamento? Una miscela che potremmo sintetizzare così: pochi candidati con formazione adeguata, molti senza nemmeno le competenze di base necessarie e, ancora, tanti aspiranti con caratteristiche personali giudicate poco adatte alle mansioni richieste. Spesso poi le professionalità richieste ci sono ma in una regione distante. Se dai profili si passa alle singole abilità quella maggiormente richiesta è «la flessibilità» (termine quanto mai ampio) seguita dalla capacità di lavorare in gruppo e dall’autonomia. Ma allora è legittimo avanzare il dubbio che gli imprenditori non trovino «le persone giuste» più che i profili giusti? Ovvero non trovino giovani disponibili a cambiare mansione, ai turni, a coprire il sabato o la domenica se necessari e che si accontentino di una paga sotto i mille euro.

Le cose che mi son venute in mente sono state:

Perche' invece di usare fondi per tenere i corsi, non si crea una "borsa formazione" alla quale l'impresa ha accesso per formare il dipendente che ha assunto, durante il suo periodo di inserimento (induction?)?
Ci saranno mille personalizzazioni sotto lo stesso profilo, quindi trovo impossibile che un titolo di studio sia specifico per quell'impresa. Perche' si continua a puntare il dito sulla parte educativa, con il rischio di scindere ancora di piu' i percorsi educativi.
Perche' la famosa esperienza deve essere in quantita' pari al periodo di studi (mai letto di almeno 1 anno di esperienza in un ruolo, e qui nei lavori a livello base/junior e' piu' che sufficiente, tanto poi si progredisce in azienda)
Come si puo' ritenere accettabile una paga sotto i mille euro come stipendio di ingresso?



Posto che secondo me, senza considerare l'eta' di partenza, la giusta maturazione del carattere per lavorare la si ottiene dopo almeno un annetto di lavoro iniziando con la giusta umilta', l'esperienza la si ottiene solo facendo, quindi se uno non viene assunto come cavolo la ottiene?
Corsi di formazione, internship, stage o simile difficilmente contano come esperienza se dietro non c'e' una struttura aziendale che gia' forma il dipendente al suo interno. La formazione in se dubito abbia poi lo stesso stato dell'arte richiesto in azienda, dato che i costi per aggiornare le strutture/macchinari/formatori non si coprono con i soli iscritti al corso, motivo per il quale solitamente si vedono bandi e corsi piu' sul sapere che sul fare e anche qui a quanto ricordo difficilmente si vedeva un corso sovvenzionato per avere certificazioni industriali che normalmente costano almeno un millino a studente, esame escluso. Tralascio poi il business dietro alle aziende di formazione/consulenza e ai bandi (avuto esperienza con colelgate di CL).

Se tizio domani vuole/deve cambiare lavoro, come fa a reinventarsi, complice anche la discrimante dell'eta'?
Anche la formazione continua in eta' adulta sembra non avere successo, quanti vorrebbero proseguire/migliorare il proprio bagaglio culturale per accedere a una migliore occupazione o potersi riqualificare? Eppure se le aziende chiudono o alcuni settori entrano in crisi, questo e' l'unico modo per ritornare nel mondo del lavoro e sarebbe anche una risposta all'automazione.
Posto che fondi legati alla formazione gia' ci sono, compreso se non ricordo male una quota prelevata dalla busta paga (e' passato quasi un decennio, non ricordo bene, in Lombardia credo fosse legato alla quota regionale), spingere l'azienda alla formazione del dipendente con una contribuzione diretta per sostenere le spese andrebbe al vantaggio di entrambe le parti:

azienda ottiene un lavoratore qualificato a costi ridotti, con le specifiche desiderate
lavoratore ottiene un lavoro stabile, meglio retribuito (dopotutto e' specializzato) e rimarra' attaccato al suo posto di lavoro
Stato/Europa risparmia sugli sprechi della formazione fittizia


Concludo con lo stipendio di ingresso a meno di mille euro per un lavoro di 40/ore a settimana, che non invogliera' mai nessuno a essere flessibile, sostenere/aver sostenuto formazione o che nel caso di cambio di carriera e' troppo penalizzante per chi ha gia' esperienza in un lavoro differente.
E' vero che "piuttosto e' sempre meglio di niente", ma credo che chiunque abbia un diploma tecnico possa ambire a una retribuzione che lo porti a pagarsi l'affitto di un monolocale/condividere un appartamento (dipende anche dall'eta') e le spese di trasporto, per spingerlo fuori di casa e metterlo in necessita' di adeguarsi al mercato del lavoro.
Pagare sotto i mille euro lordi significa andare a galla con la soglia di poverta' assoluta secondo i dati Istat sul 2013, i piu' recenti che ho trovato (http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCV_REDNETFAMFONTERED#), sul Sole24 trovate (http://www.infodata.ilsole24ore.com/2017/08/27/calcola-la-tua-soglia-poverta/)un tool piu' amichevole e un articolo al riguardo.



Tipo dato (http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCV_REDNETFAMFONTERED#)
soglia mensile di povertà assoluta


Misura (http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCV_REDNETFAMFONTERED#)
valori medi


Tipologia familiare (http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCV_REDNETFAMFONTERED#)
1 comp. 18-59


Seleziona periodo (http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCV_REDNETFAMFONTERED#)
2013


Ampiezza del comune (http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCV_REDNETFAMFONTERED#)
area metropolitana
grandi comuni
piccoli comuni


http://dati.istat.it/Images/up_blue.gifhttp://dati.istat.it/Images/down_blue.gif
http://dati.istat.it/Images/up_blue.gifhttp://dati.istat.it/Images/down_blue.gif
http://dati.istat.it/Images/up_blue.gifhttp://dati.istat.it/Images/down_blue.gif


Territorio (http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCCV_REDNETFAMFONTERED#)






Nord

820.19
781.22
736.20


Centro

798.76
756.93
708.62


Mezzogiorno

602.81
582.21
546.36




Link vari

http://www.corriere.it/cronache/18_gennaio_14/dai-tecnici-specializzati-addetti-turismo-quando-lavoro-94860762-f8ad-11e7-b497-894846c7f2f7.shtml
http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2018-01-04/dall-alimentare-lusso-ce-posto-12mila-giovani-210638.shtml?uuid=AEwy07bD
http://www.ilsole24ore.com/impresa-e-territori/lavoro.shtml?refresh_ce
simpatica contrapposizione fra il Sole24 (http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-12-14/palestre-spa-e-resort-mondo-welness-fa-pieno-assunzioni-202506.shtml?uuid=AEsdKeQD)ore e il Corriere (http://www.corriere.it/economia/18_gennaio_14/palestre-centri-sportivi-lavoro-sommerso-un-milione-persone-dc06d00a-f88d-11e7-b497-894846c7f2f7.shtml)

Ottone Erminio
14-01-18, 14:09
quelle della maggior parte dei/gli (im)prenditori italioti è il solito chiagni e fotti pretendono la flessibilità dai dipendenti, da parte loro manco per il cazzo, ovvero la flessibilità col culo degli altri.
se proprio avessero bisogno delle figure professionali che dicono di "cercare" i piagnoni divoratori della pappa pronta potrebbero formarsele loro tali figure, poi eventualmente detrarre dai primi stipendi durante la fase di training le eventuali spese di formazione e nel caso sia vietato dalla legge fare lobbyng per far cambiare le leggi, tanto partiti dei lavoratori sono estinti e con loro i sindacati.

in realtà ai chiagnioni il mercato delle vacche va bene così, disoccupazione alta ---> paghe da fame ---> massimo profitto monti & company style.

meanwhile... (http://www.huffingtonpost.it/2018/01/13/in-america-non-si-trova-piu-un-disoccupato_a_23332607/?utm_hp_ref=it-homepage)

NoNickName
14-01-18, 20:02
pensa che una mia amica ha dovuto rifiutare un lavoro per una grossa impresa perchè non voleva lavorare gratis

Necrotemus
15-01-18, 04:41
pensa che una mia amica ha dovuto rifiutare un lavoro per una grossa impresa perchè non voleva lavorare gratis

Il classico lavoro pagato in visibilita'?

Secondo me si e' rimasti troppo al discorso della gavetta o del ragazzo da bottega che pagava (lavorare a gratis) per imparare, come se il praticare non portasse di per se un vantaggio al negozio.

Lo Zio
15-01-18, 12:38
:pastax:

Necrotemus
16-01-18, 05:24
Riguardo agli stipendi, riporto in ritardo la proposta (sparata) elettorale di Renzi (e pare apprezzata da Salvini (http://www.corriere.it/economia/18_gennaio_11/salario-minimo-quasi-tutti-favore-gia-previsto-jobs-act-mai-partito-07c6e29a-f6b1-11e7-b0f9-ae3913959e9e.shtml)) di un salario minimo per le categorie non coperte dalla contrattazione nazionale (circa il 15% dei lavori).

Tralasciando il discorso elettorale, se il corrispettivo da considerare dovrebbe stare sui 5-6 euro, questo andrebbe a formare uno stipendio full time (40 ore settimanali?) vicino ai 1000 euro, rendendo ancora stridente il ricercare personale specializzato offrendo un salario basso.

Tanto per avere un'idea, mi sono andato a cercare quali sono tipicamente i lavori da salario minimo (messo sotto spoiler): sono lavori dove di solito assumi la persona guardando piu' come si presenta e desiderabile un anno di esperienza, se ha titoli adeguati meglio ancora, ma lo sai a prescindere che il primo mese le devi insegnare il mestiere e pazientare un po'.




Rank
Occupation
Median weekly earnings


1
Waiters
£266.40


2
Theme park attendants
£273.30


3
Bar staff
£274.00


4
Hairdressers
£274.10


5
Dry cleaners
£275.40


6
Kitchen assistants
£280.00


7
Cashiers
£282.00


8
Carers
£285.50


9
Lollypop lady
£286.50


10
Cleaners
£290.40


11
Hairdressers
£290.70


12
Sales assistants
£292.40


13
Nursery nurses
£295.70


14
Pharmacy
£296.90


15
Sewing machinists
£297.10


16
Administration
£298.00


17
Florists
£298.70


18
Shelf fillers
£300.70


19
Cooks
£302.80


20
Childcare
£306.60


21
Valets
£309.30


22
Housekeepers
£310.40


23
Playworkers
£311.00


24
Teaching assistants
£311.10


25
Beauticians
£312.40


26
Fishmongers
£314.10


27
Window cleaners
£320.50


28
Receptionists
£325.30


29
Home carers
£327.60


30
Call centre workers
£326.10



Fonte Indipendent 2015 (http://www.independent.co.uk/news/business/news/the-30-best-and-worst-paid-jobs-in-the-uk-a6740731.html)



Riguardo a Renzi, ho scritto sparata perche' una delle prime obiezioni mosse e' legata al costo per le aziende, per renderlo sostenibile dovrebbero tagliare le imposte. Non passerebbe comunque ad ogni modo grazie ai sindacati.

lollazenapalm
16-01-18, 10:04
A sto punto tanto vale "abolirlo il lavoro".

Tanto nessuno paga. Tanto vale non lavorare. L'Italia è il paese più assurdo assurdissimo. Non che le cose siano poi tanto migliori negli altri. Beh, sì, e tanto invece.

Ronin
16-01-18, 18:52
Tanto nessuno paga. Tanto vale non lavorare.

chiedo scusa se c'entra poco con il topic. ma secondo me è così che l'italia va in malora: stipendi bassi in cambio di bassa produttività. vi pago poco, tanto siete poco specializzati, vi cambio quando voglio con mille altri di altrettanto scarso valore dice l'imprenditore. guadagno poco e possono cambiarmi domani, così non mi impegno più del minimo per non essere licenziato, dice il lavoratore.
risultato: migliaia di imprenditori con fatturati e organizzazione sotto la soglia di sopravvivenza che stanno aperti solo grazie al nero. e milioni di lavoratori che non si costruiscono una professionalità rimanendo carne da cannone tutta la vita.
l'idea che non solo quando si apre un'attività, ma anche quando si crea una professionalità (che in fondo è sostanzialmente la stessa cosa) si fa un investimento inizialmente in perdita è così strana? (soprattutto al giorno d'oggi, che quando arrivi alla fine del percorso di studi ci hai già investito 10+ anni con 100.000+ € di spese)
per fortuna non tutti tra i giovani la pensano così :boh2:

Lo Zio
16-01-18, 18:56
minchia ronin, se non ci fossi tu non ci saremmo mai arrivati :lul:

:asd:

scherzus, eh... cmq l'imprenditore medio italiota si aspetta il guadagno subito perchè siamo più furbi degli altri... per lui tutto è un costo di cui si può fare a meno

Ronin
16-01-18, 20:06
No ma appunto non occorre essere iscritti al mensa per arrivarci. E allora com'è che tanti fanno la scelta del marito che si evira per dispetto alla moglie?

Lo Zio
16-01-18, 20:39
perchè piuttosto è meglio che niente :bua:

mentalità contadina, arrivare a fine giornata, domani si vedrà

stuckmojo
17-01-18, 09:41
chiedo scusa se c'entra poco con il topic. ma secondo me è così che l'italia va in malora: stipendi bassi in cambio di bassa produttività. vi pago poco, tanto siete poco specializzati, vi cambio quando voglio con mille altri di altrettanto scarso valore dice l'imprenditore. guadagno poco e possono cambiarmi domani, così non mi impegno più del minimo per non essere licenziato, dice il lavoratore.
risultato: migliaia di imprenditori con fatturati e organizzazione sotto la soglia di sopravvivenza che stanno aperti solo grazie al nero. e milioni di lavoratori che non si costruiscono una professionalità rimanendo carne da cannone tutta la vita.
l'idea che non solo quando si apre un'attività, ma anche quando si crea una professionalità (che in fondo è sostanzialmente la stessa cosa) si fa un investimento inizialmente in perdita è così strana? (soprattutto al giorno d'oggi, che quando arrivi alla fine del percorso di studi ci hai già investito 10+ anni con 100.000+ € di spese)
per fortuna non tutti tra i giovani la pensano così :boh2:

E' anche vero che per alcuni deve essere durissima arrivare a 30+ anni e vivere coi genitori senza una lira in tasca. Piuttosto meglio prendere spiccioli e cercare qualsiasi lavoro.

Given
17-01-18, 10:37
Vi dico solo che conosco qualcuno che voleva assumere come programmatore un ingegnere informatico uscito da una università del sud e voleva pagarlo così poco che il commercialista gli ha detto che per legge non poteva dargli uno stipendio così basso :asd:

Lo Zio
17-01-18, 11:02
voleva pagarlo in visibilità? :fag:

balmung
17-01-18, 11:53
voleva pagarlo in visibilità? :fag:

magari aggiungendoci esperienza.

Il choosy ha rifiutato.

Lo Zio
17-01-18, 12:05
magari richiedendo esperienza.

Il choosy ha rifiutato. :fag:

balmung
17-01-18, 12:18
:fag:

:asd:
ricerche per posizioni junior "ma con 4-5 anni di esperienza nel settore"

Lo Zio
17-01-18, 12:23
http://www.orticalab.it/sites/ortica/local/cache-vignettes/L562xH349/arton2098-aa3d3.jpg?1485040956

Given
17-01-18, 12:34
voleva pagarlo in visibilità? :fag:

No però andando a controllare sul CCNL voleva pagarlo come un magazziniere :asd:

Lo Zio
17-01-18, 12:46
pensa che per i laureati nel ccnl metal si dovrebbe partire dal 5 livello (se non oltre) :asd:

sacramen
17-01-18, 14:20
A cosa sono servite le battaglie "Più università per tutthiiii!!!"? A salvaguardare le lauree?
Ormai in molti settori i neolaureati sono costretti a svendersi che tanto di gente libera ce n'è...

TeoN
17-01-18, 14:33
Non ho salvato un annuncio bellissimo per una figura entry level che aveva requisiti ahahahahah tipo 4 lingue fluenti e conoscenze per tre lauree in tre campi. La gente è scema

Inviato dal mio SM-G920F utilizzando Tapatalk

Lo Zio
17-01-18, 15:24
A cosa sono servite le battaglie "Più università per tutthiiii!!!"? A salvaguardare le lauree umanistiche?

:jfs:

stuckmojo
17-01-18, 16:15
A cosa sono servite le battaglie "Più università per tutthiiii!!!"? A salvaguardare le lauree?
Ormai in molti settori i neolaureati sono costretti a svendersi che tanto di gente libera ce n'è...

A tenere gente fino a 30 anni fuori dalle liste dei disoccupati ed a carico di genitori che vivono della rendita dei nonni del dopoguerra. Easy.

caesarx
17-01-18, 17:31
A tenere gente fino a 30 anni fuori dalle liste dei disoccupati ed a carico di genitori che vivono della rendita dei nonni del dopoguerra. Easy.Quanta verità.

Ronin
17-01-18, 18:37
A cosa sono servite le battaglie "Più università per tutthiiii!!!"? A salvaguardare le lauree?
Ormai in molti settori i neolaureati sono costretti a svendersi che tanto di gente libera ce n'è...

Qualche politico (è caterve di NON laureati) aveva pensato: la laurea ha un valore, se le lauree vengono rese più facili si distribuisce quel valore a tanti. Il risultato ovviamente è stato che quel valore si è disperso diventando sostanzialmente pari a zero.

Lo Zio
17-01-18, 18:55
e grasso propone di togliere le tasse universitarie :fag:

cosa potrà andare storto

:bua:

dinofly
18-01-18, 09:29
Qualche politico (è caterve di NON laureati) aveva pensato: la laurea ha un valore, se le lauree vengono rese più facili si distribuisce quel valore a tanti. Il risultato ovviamente è stato che quel valore si è disperso diventando sostanzialmente pari a zero.
Il problema dell'istruzione non sono certo lauree troppo facili.
Il problemi sono:
- il costo della formazione umanistica, che secondo me non dovrebbe neanche sobbarcarsi lo stato, ma rimanere una roba appannaggio di ricchi nullafacenti
- i numeri chiusi che servono da misura di protezione per stipendi elevati (e quindi una mancanza sistemica e voluta di offerta)
- la formazione delle scuole superiori, agghiacciante e ferma a 70 anni fa e fuori da ogni buon senso (questo é a mio parere uno delle cause principali della scarsa produttività degli italiani)
- le performance tutt'altro che straordinarie, al di là dei proclami farlocchi, dell'Università italiana in diversi aspetti, ad esempio il tto.

In Italia abbiamo una mancanza totale di nuova imprenditorialità, che poi é crescita economica e nuovi posti di lavoro.
Dove sono le Spotify, SoundCloud, Deliveroo italiane?
Negli Stati uniti gran parte della crescita economica degli ultimi 20 anni é stata causata dalla crescita di nuove società che poi hanno preso la consistenza di Uber, Google e Tesla.
In Italia ricercatori e individui sono completamente avulsi dalle logiche imprenditoriali e di mercato, forse per un impostazione che arriva dalle superiori, e ci troviamo con un sacco di ricerca a basso valore aggiunto (mille mila brevetti per mercati e bisogni insignificanti).

Ronin
18-01-18, 10:11
Numero chiuso e costi sono legati tra loro: fino a che le tasse universitarie coprono solo una parte della spesa, accettare studenti vuol dire perdere soldi, e quindi può essere fatto soltanto nell'ambito delle risorse rese disponibili dallo stato, che sono finite.
L'alternativa è il sistema usa: costi 20x e università private ad accesso illimitato.

Francamente non mi sembra il caso di adottare una rivoluzione completa del sistema, è anche la visione high tech o morte mi pare alquanto sbilanciata rispetto alla realtà (alla balla della New economy come nuovi posti di lavoro a prescindere comunque non credo, guarda proprio Uber e i servizi delivery quanto precariato e sottooccupazione semmai nuove opportunità per i consumatori).
Non so giudicare la qualità della ricerca scientifica italiana, ma è un fatto che nel settore tecnico c'è stato un tempo in cui un laureato era il risultato di una selezione che aveva già scartato il 90% dei candidati e faceva emergere non soltanto competenze culturali o professionali ma anche proprio capacità auto-organizzative indipendenti senza le quali non si superavano le difficoltà, mentre oggi la % è rovesciata sicché forniamo sì competenze, ma non più quella capacità di resilienza se così posso dire. Probabilmente è stato un passaggio anche giusto e necessario per adeguarsi alla modernità che sempre più richiede team di specialisti mono-disciplina (non perché non piacciano le capacità multidisciplinari, ma semplicemente perché non c'è il tempo materiale di seguire l'evoluzione di più discipline).
Non ho la pretesa di avere "soluzioni", né tantomeno penso che si possa tornare a un passato ormai passato in modo definitivo. Mi limito a constatare che è illusorio attendersi un riconoscimento economico e sociale pari a quello di quel passato, perché la selezione che all'epoca si faceva dentro l'università non è certo scomparsa, semplicemente oggi la si fa fuori, mentre invece vedo troppi (anche se per fortuna non tutti) che da laureati pensano di aver finito, invece di dover cominciare.
Sull'esagerata preponderanza di laureati umanistici sono d'accordo, non li ritengo uno sfizio da ricchi ma è indubbio che i numeri attuali siano eccessivi e finiscano per diventare forme di parcheggio per chi se lo può permettere (e che quindi lo stato non dovrebbe favorire).

stuckmojo
18-01-18, 10:17
Il problema dell'istruzione non sono certo lauree troppo facili.
Il problemi sono:
- il costo della formazione umanistica, che secondo me non dovrebbe neanche sobbarcarsi lo stato, ma rimanere una roba appannaggio di ricchi nullafacenti
- i numeri chiusi che servono da misura di protezione per stipendi elevati (e quindi una mancanza sistemica e voluta di offerta)
- la formazione delle scuole superiori, agghiacciante e ferma a 70 anni fa e fuori da ogni buon senso (questo é a mio parere uno delle cause principali della scarsa produttività degli italiani)
- le performance tutt'altro che straordinarie, al di là dei proclami farlocchi, dell'Università italiana in diversi aspetti, ad esempio il tto.

In Italia abbiamo una mancanza totale di nuova imprenditorialità, che poi é crescita economica e nuovi posti di lavoro.
Dove sono le Spotify, SoundCloud, Deliveroo italiane?
Negli Stati uniti gran parte della crescita economica degli ultimi 20 anni é stata causata dalla crescita di nuove società che poi hanno preso la consistenza di Uber, Google e Tesla.
In Italia ricercatori e individui sono completamente avulsi dalle logiche imprenditoriali e di mercato, forse per un impostazione che arriva dalle superiori, e ci troviamo con un sacco di ricerca a basso valore aggiunto (mille mila brevetti per mercati e bisogni insignificanti).

Fuck me sideways, sono d'accordo. Gelera' l'inferno.

A parte la questione degli studi umanistici. Da una parte capisco il principio: se non fa business, non e' universita', che si fotta la cultura. Dall'altra, vedendo come i social justice warriors stanno prendendo piede e addirittura dominando in certi campi, direi che e' auspicabile che anche gli studi umanistici vengano tenuti ad alto livello ed accessibili a tutti.

Che poi ce n'e' di gente al top con lauree umanistiche:

http://time.com/3964415/ceo-degree-liberal-arts/

(non dico solo perche' la mia prima laurea e' in lingue e letterature straniere eh) :smugranking:

Frappo
18-01-18, 11:26
piccolo dettaglio: se c'è un paese ostico per fare impresa è proprio l'Italia, per i soliti n motivi che è noioso elencare.

A prescindere dalle mentalità fallimentari e/o dalla scarsa preparazione qui sono cazzi acidi per chiunque.
Al netto degli alibi e delle lamentele tout court, ce la puoi fare (solo) se hai un margine oltre la media

sacramen
18-01-18, 11:28
Numero chiuso e costi sono legati tra loro: fino a che le tasse universitarie coprono solo una parte della spesa, accettare studenti vuol dire perdere soldi, e quindi può essere fatto soltanto nell'ambito delle risorse rese disponibili dallo stato, che sono finite.
L'alternativa è il sistema usa: costi 20x e università private ad accesso illimitato.

Francamente non mi sembra il caso di adottare una rivoluzione completa del sistema, è anche la visione high tech o morte mi pare alquanto sbilanciata rispetto alla realtà (alla balla della New economy come nuovi posti di lavoro a prescindere comunque non credo, guarda proprio Uber e i servizi delivery quanto precariato e sottooccupazione semmai nuove opportunità per i consumatori).
Non so giudicare la qualità della ricerca scientifica italiana, ma è un fatto che nel settore tecnico c'è stato un tempo in cui un laureato era il risultato di una selezione che aveva già scartato il 90% dei candidati e faceva emergere non soltanto competenze culturali o professionali ma anche proprio capacità auto-organizzative indipendenti senza le quali non si superavano le difficoltà, mentre oggi la % è rovesciata sicché forniamo sì competenze, ma non più quella capacità di resilienza se così posso dire. Probabilmente è stato un passaggio anche giusto e necessario per adeguarsi alla modernità che sempre più richiede team di specialisti mono-disciplina (non perché non piacciano le capacità multidisciplinari, ma semplicemente perché non c'è il tempo materiale di seguire l'evoluzione di più discipline).
Non ho la pretesa di avere "soluzioni", né tantomeno penso che si possa tornare a un passato ormai passato in modo definitivo. Mi limito a constatare che è illusorio attendersi un riconoscimento economico e sociale pari a quello di quel passato, perché la selezione che all'epoca si faceva dentro l'università non è certo scomparsa, semplicemente oggi la si fa fuori, mentre invece vedo troppi (anche se per fortuna non tutti) che da laureati pensano di aver finito, invece di dover cominciare.
Sull'esagerata preponderanza di laureati umanistici sono d'accordo, non li ritengo uno sfizio da ricchi ma è indubbio che i numeri attuali siano eccessivi e finiscano per diventare forme di parcheggio per chi se lo può permettere (e che quindi lo stato non dovrebbe favorire).

Diciamo pure che nel corso del progresso tecnologico l'impatto di 1000 laureati sul mercato di 40 anni fa si faceva sentire, adesso molto meno oppure in un modo talmente elevato da andare completamente OLTRE.
Faccio un paio di esempi di laureati tecnici:
1- Qui a Vicenza c'è un'acciaieria che tiene a libro paga circa una ventina di ingegneri pensionati. Questi ogni mattina vanno in ufficio, timbrano il cartellino e si mettono a giocare a briscola o chiacchierare fra loro. Perchè? Perchè sono quelli che 30/40 anni fa hanno fatto fare fortuna a questa azienda sperimentando leghe che non c'erano nel mercato e che adesso la fanno da padrone. Saran pure vecchi ma mica rimbambiti e piuttosto che vadano dalla concorrenza se li tengono sul groppone fino a seppellirli. Gli altri nuovi ingegneri in proporzione servono ad un cazzo perchè ATTUALMENTE all'azienda non serve chissà cosa e vive di rendita di quanto fatto dai vecchi.
2- Un mio amico dopo le superiori ed un paio di anni di lavoro nell'azienda di famiglia s'è inventato di fare ingegneria meccanica a Padova. Dopo un altro paio di anni sceglie di specializzarsi nelle nano-tecnologie, sfancula Padova e punta per Lancaster. Le cose prendono una piega assurda, si ritrova in un laboratorio con altri 4 studenti e 2 tecnici e si mettono a "giocare" col grafene. Dopo 10 anni doveva ancora prendere il dottorato ma in compenso aveva ben 7 pubblicazioni scientifiche di ricerche proprio sul grafene mai scoperte prima (roba che molti fanno fatica ad ottenerne 1 di pubblicazione).
Un paio di anni fa porta a termine il dottorato ma....... nonostante un curriculum della madonna si trova a non avere sbocchi lavorativi in quel campo perchè le loro ricerche sono talmente avanti che attualmente non hanno alcuna applicazione pratica se non alla NASA (un pò lo stesso discorso dei laboratori IBM/Intel/AMD che facevano ricerche sulle tecnologie da immettere nel mercato 10 anni dopo).

30 anni fa se guardiamo bene era un altro mondo: c'era il tubo catodico, la telefonia era fissa, i computer iniziavano la miniaturizzazione, le automobili erano ancora senza elettronica e progettate per non disintegrarsi dopo tot anni. Al giorno d'oggi si punta alla figheria, il tubo catodico è scomparso, i computer sono ovunque, i telefoni sono diventati una comoda opzione di oggetti progettati per fare qualsiasi cosa tranne che telefonare, le automobili girano ancora con motori concettualmente di 100 anni fa (però puoi collegarci i telefoni), ecc....

Insomma il vero balzo tecnologico è già stato fatto 20 anni fa e adesso ci si ritrova nella posizione di aver poco da sviluppare. Senza considerare che i giovani che 20 anni fa hanno fatto il balzo sono ancora lì, mica sono scomparsi, e i nuovi arrivati si trovano a dover attendere che i vecchi se ne vadano...

Ronin
18-01-18, 12:20
l'esempio 2 ovviamente è destinato a una carriera nel mondo universitario (o comunque in settori con grandi aziende con grandi reparti R&S tipo 3M insomma), dopo esserci rimasto per più di 2-3 anni dopo la laurea era inevitabile

per il resto il mondo non si esaurisce con l'hardware/ICT e la grande industria che lo produce, in realtà la maggior parte degli occupati è occupata in attività di piccola/media dimensione.
in queste attività la sola capacità di prendere l'innovazione degli ultimi 20 anni (mica solo tecnologica di prodotto: anche organizzativa, di processo, ambientale, ecc.) e portarla a sistema è uno sbocco rilevante. a livello di media impresa (50-500 dipendenti) c'è lo spazio per figure dedicate che entrino in staff permanentemente, a livelli inferiori c'è comunque lo spazio per figure consulenziali (temporary manager o simili), ovviamente un consulente ogni N*100 aziende, ma in questo settore le aziende sono appunto centinaia di migliaia.

è vero che hanno già inventato gli smartphone, insomma, ma la percentuale di aziende che ha gli smartphone dei propri agenti direttamente collegata all'ERP aziendale per ordini real-time con verifica delle scorte e dei tempi della produzione programmata (per dire un esempio relativamente "basico") non è poi così alta, e anche se fosse maggioritaria, nella minoranza ci sarebbero comunque migliaia di aziende e/o professionisti organizzati (=cioè con studi con dipendenti) che avrebbero vantaggio a farlo ed ancora non lo fanno.
scommetto che perfino l'acciaieria vicentina ha processi dove lean, 6sigma, kanban, JIT, TOC e altre forme riorganizzative (anche più moderne, non ho la pretesa di essere up-to-date nel campo) della moderna logistica possono portare dei vantaggi economici rilevanti, anche senza bisogno di inventare una nuova lega della quale non c'è necessità perchè quelle attuali sono già ottimizzate a livello di costo/prestazioni, o che comunque ha spazi per progetti di energy/waste management che 30 anni fa sarebbero stati scartati perchè inutili o comunque non remunerativi e coi prezzi energetici di oggi invece sono diventati essenziali (e che quindi non fanno parte del patrimonio di competenze della "vecchia scuola").

avremo forse poco da sviluppare nel senso di "innovare radicalmente con una nuova scoperta/invenzione". ma da sviluppare nel senso di "applicare razionalmente a un livello organizzativo ottimizzato" ce n'è a iosa. il problema è che, tra giovani senza autonomia e vecchi con mentalità da specchietto retrovisore ("abbiamo sempre fatto così") manchiamo delle persone in grado di cogliere queste potenzialità.

Lo Zio
18-01-18, 12:45
mentalità da specchietto retrovisore ("abbiamo sempre fatto così")

questa te la copio :asd: :bua:

sacramen
18-01-18, 13:56
l'esempio 2 ovviamente è destinato a una carriera nel mondo universitario (o comunque in settori con grandi aziende con grandi reparti R&S tipo 3M insomma), dopo esserci rimasto per più di 2-3 anni dopo la laurea era inevitabile

per il resto il mondo non si esaurisce con l'hardware/ICT e la grande industria che lo produce, in realtà la maggior parte degli occupati è occupata in attività di piccola/media dimensione.
in queste attività la sola capacità di prendere l'innovazione degli ultimi 20 anni (mica solo tecnologica di prodotto: anche organizzativa, di processo, ambientale, ecc.) e portarla a sistema è uno sbocco rilevante. a livello di media impresa (50-500 dipendenti) c'è lo spazio per figure dedicate che entrino in staff permanentemente, a livelli inferiori c'è comunque lo spazio per figure consulenziali (temporary manager o simili), ovviamente un consulente ogni N*100 aziende, ma in questo settore le aziende sono appunto centinaia di migliaia.

è vero che hanno già inventato gli smartphone, insomma, ma la percentuale di aziende che ha gli smartphone dei propri agenti direttamente collegata all'ERP aziendale per ordini real-time con verifica delle scorte e dei tempi della produzione programmata (per dire un esempio relativamente "basico") non è poi così alta, e anche se fosse maggioritaria, nella minoranza ci sarebbero comunque migliaia di aziende e/o professionisti organizzati (=cioè con studi con dipendenti) che avrebbero vantaggio a farlo ed ancora non lo fanno.
scommetto che perfino l'acciaieria vicentina ha processi dove lean, 6sigma, kanban, JIT, TOC e altre forme riorganizzative (anche più moderne, non ho la pretesa di essere up-to-date nel campo) della moderna logistica possono portare dei vantaggi economici rilevanti, anche senza bisogno di inventare una nuova lega della quale non c'è necessità perchè quelle attuali sono già ottimizzate a livello di costo/prestazioni, o che comunque ha spazi per progetti di energy/waste management che 30 anni fa sarebbero stati scartati perchè inutili o comunque non remunerativi e coi prezzi energetici di oggi invece sono diventati essenziali (e che quindi non fanno parte del patrimonio di competenze della "vecchia scuola").

avremo forse poco da sviluppare nel senso di "innovare radicalmente con una nuova scoperta/invenzione". ma da sviluppare nel senso di "applicare razionalmente a un livello organizzativo ottimizzato" ce n'è a iosa. il problema è che, tra giovani senza autonomia e vecchi con mentalità da specchietto retrovisore ("abbiamo sempre fatto così") manchiamo delle persone in grado di cogliere queste potenzialità.

Guarda, mi sono fermato alla parola "JIT".
Perchè dopo "Lean" e "kanban" stavo per mollare due cristi in ufficio :bua:
Lavoro per 2 aziende con quasi 500 dipendenti l'una, entrambe organizzate secondo lean management e gestite da plotoni di ingegneri che hanno come unico modo di mantenere il posto di lavoro il "troviamo fuori un problema".
L'ultima volta che ne ho avuto a che fare (poi hanno capito che è meglio evitarmi) abbiamo perso 7 mesi 7 di tempo per stabilire come dovevamo procedere per la realizzazione di una staffa di alluminio che doveva sorreggere un dispositivo nascosto in alcuni impianti da installare in Cacatoiostan. Prezzo di vendita 3,5 euro compreso materiale, lavoro e trattamento. Non andavano bene perchè erano rigate...
Quando si sono trovati con 700 dispositivi da assemblare e mancavano queste staffe hanno iniziato a rompere i coglioni perchè "dovevamo farle bene". Io ho risposto che se non sono a disegno mi facciano pure la non conformità. Loro hanno risposto che "a volte dobbiamo andare oltre il disegno". Io ho risposto che faccio quello che mi chiedono secondo disegno tecnico e che se vogliono un soprammobile al posto di una staffa pagata a prezzo di fame facciano pure rischiesta di modifica al loro ufficio tecnico e commerciale visto che avevano pure il preventivo per tutte le lavorazioni extra richieste.
IL GIORNO DOPO arriva mail del direttore ufficio qualità che accetta le staffe così come sono sempre state fatte.

Indovina che fine ha fatto quel personaggio lì? :fag:

Non per vantarmi ma negli ultimi 5 anni ho già fatto fuori 4 ingegneri che si credevano fenomeni :facepalm:

Lo Zio
18-01-18, 14:00
tutti gestionali, non ingegneri

:asd:

ormai ogni ing ha almeno 2-3 gest sopra di lui che gli dicono cosa e come :bua:

sacramen
18-01-18, 14:34
tutti gestionali, non ingegneri

:asd:

ormai ogni ing ha almeno 2-3 gest sopra di lui che gli dicono cosa e come :bua:

No no, sto parlando di ingegneri meccanici. Fossero stati gestionali mi mettevo il cuore in pace :asd:

Altro esempio sempre della stessa azienda: mio zio ci lavorava dentro da 40 anni ed era caporeparto. Un anno prima della pensione gli hanno chiesto di visionare i lavori di "miglioramento" del suo reparto, un modo elegante per dire "controlla che non facciano troppi casini". Insomma, doveva controllare i controllori :facepalm:
Ad un certo punto gli chiesero di eliminare un'attrezzatura per un lavorazione perchè "Se si usa una volta l'anno allora occupa solo spazio e si può buttare via". Lui gli chiese un'autorizzazione firmata dallo stesso per eliminare l'attrezzatura visto che quando sarebbe servita (e serviva) dovevano rifarla da zero.
D'un tratto è tornata utile ed è rimasta là :facepalm:

Ronin
18-01-18, 14:37
ingegneri che si credevano fenomeni :facepalm:

non mi sembra che siamo particolarmente in contraddizione con quello che diciamo.
peraltro la presenza di uno o più deficienti (in italia!) non sminuisce la validità di un sistema adottato da decine di migliaia di industrie a livello mondiale: anche sulla qualità si possono raccontare innumerevoli aneddoti da approccio "ISO 8000" (per dire, di chi se ne è persi 1000 per strada prima di arrivare a 9000, e per cui l'approccio alla qualità rappresenta soltanto un modulo da compilare pedissequamente): quelle sono storture di chi non ha capito, non difetti sistematici; poi ci sarà anche il limite del sistema-paese (del tipo che se il 90% dei fornitori italiani buca la data di consegna, non è che ti puoi intestardire col JIT perchè sì), ma quelli sono aspetti specifici che l'esperto deve saper padroneggiare, il JIT è una cosa tra molte di quelle che si possono implementare (peraltro non è una religione neppure per i gestionali: vedi l'approccio TOC), e il kanban non è che sia poi così "ingegneristico" nel senso di astruso, semmai il contrario, è alquanto basico come metodo di ordine, ed è per quello che funziona.
l'errore dei casi che racconti non è nel Lean, è nel mandare avanti un pischello che ha solo letto "lean for dummies in 24 hours" e non ha capito niente di come si fa un audit :boh2:

abbiamo un po' deragliato dal topic, ma credo rimanga il senso che lo spazio per nuove professionalità c'è, purchè il nuovo non pensi di stare dettando ai miscredenti un libro sacro, ovviamente (alla fine il sapere logistico è un po' come quello del sommelier: se credi a tutte le str*nzate del sapore fruttato e retrogusto di colline in fiore sei un demente, ma che il bicchiere vada roteato per vedere se il vino è troppo giovane e "lascia il segno alle pareti" ha una sua verità di base).

sacramen
18-01-18, 15:52
non mi sembra che siamo particolarmente in contraddizione con quello che diciamo.
peraltro la presenza di uno o più deficienti (in italia!) non sminuisce la validità di un sistema adottato da decine di migliaia di industrie a livello mondiale: anche sulla qualità si possono raccontare innumerevoli aneddoti da approccio "ISO 8000" (per dire, di chi se ne è persi 1000 per strada prima di arrivare a 9000, e per cui l'approccio alla qualità rappresenta soltanto un modulo da compilare pedissequamente): quelle sono storture di chi non ha capito, non difetti sistematici; poi ci sarà anche il limite del sistema-paese (del tipo che se il 90% dei fornitori italiani buca la data di consegna, non è che ti puoi intestardire col JIT perchè sì), ma quelli sono aspetti specifici che l'esperto deve saper padroneggiare, il JIT è una cosa tra molte di quelle che si possono implementare (peraltro non è una religione neppure per i gestionali: vedi l'approccio TOC), e il kanban non è che sia poi così "ingegneristico" nel senso di astruso, semmai il contrario, è alquanto basico come metodo di ordine, ed è per quello che funziona.
l'errore dei casi che racconti non è nel Lean, è nel mandare avanti un pischello che ha solo letto "lean for dummies in 24 hours" e non ha capito niente di come si fa un audit :boh2:

abbiamo un po' deragliato dal topic, ma credo rimanga il senso che lo spazio per nuove professionalità c'è, purchè il nuovo non pensi di stare dettando ai miscredenti un libro sacro, ovviamente (alla fine il sapere logistico è un po' come quello del sommelier: se credi a tutte le str*nzate del sapore fruttato e retrogusto di colline in fiore sei un demente, ma che il bicchiere vada roteato per vedere se il vino è troppo giovane e "lascia il segno alle pareti" ha una sua verità di base).

Il problema del JIT è semplice: se lo fanno i giapponesi è un conto, se lo facciamo noi italiani diventa una porcata.
Magari non è così ovunque, magari sono l'unico sfigato che lavora per aziende che l'hanno modificato il JITAC (Just In Time A Cazzo), però è proprio grazie a certi geni della produttività creativa (convinti che fare 10 volte 10 pezzi costa meno che farne 100 una volta sola) se si sono incasinati l'esistenza e la incasinano pure a me.
Perchè se siamo passati dall'esportare il "Modello Veneto" :asd: a chiudere baracca in meno di un amen è per quel motivo lì...

gmork
07-02-18, 18:50
Lavoro, storico accordo in Germania: settimana di 28 ore e aumento di stipendio
Secondo l'intesa la settimana di 28 ore potrà essere utilizzata per un periodo comunque limitato tra 6 e 24 mesi (https://quifinanza.it/lavoro/lavoro-storico-accordo-in-germania-settimana-di-28-ore-e-aumento-di-stipendio/170091/?ref=libero)

facciamoci invadere, dico io :asd:

Lo Zio
07-02-18, 18:59
non ci toccherebbero nemmeno con un grosso bastone nodoso :asd:

Ottone Erminio
07-02-18, 20:33
...a ragione.
un popolo di dodo, di lemmings, da darwin awards insomma.

Cek
07-02-18, 20:38
Lavoro, storico accordo in Germania: settimana di 28 ore e aumento di stipendio
Secondo l'intesa la settimana di 28 ore potrà essere utilizzata per un periodo comunque limitato tra 6 e 24 mesi (https://quifinanza.it/lavoro/lavoro-storico-accordo-in-germania-settimana-di-28-ore-e-aumento-di-stipendio/170091/?ref=libero)

facciamoci invadere, dico io :asd:

Non è questo il punto :asd:
Li ci sono le condizioni per farlo,anzi non mi stupirei delle 45 ore qui se ci invadessero
altro che 28 :asd:

citizen5
08-02-18, 00:31
Qualche politico (è caterve di NON laureati) aveva pensato: la laurea ha un valore, se le lauree vengono rese più facili si distribuisce quel valore a tanti. Il risultato ovviamente è stato che quel valore si è disperso diventando sostanzialmente pari a zero.

Lo stesso vale per le licenze commerciali. Lo stato ha pensato che, siccome i liberi professionisti erano benestanti, di liberalizzare le licenze convinto di creare eserciti di benestanti. L'unica cosa ottenuta che tanta gente si è bruciata un tfr per aprire una attività che poi si è trovata inflazionata perchè comunque i consumatori sono quelli e se si dividono i clienti crollano gli incassi

Ronin
08-02-18, 11:39
Lo stesso vale per le licenze commerciali. Lo stato ha pensato che, siccome i liberi professionisti erano benestanti, di liberalizzare le licenze convinto di creare eserciti di benestanti. L'unica cosa ottenuta che tanta gente si è bruciata un tfr per aprire una attività che poi si è trovata inflazionata perchè comunque i consumatori sono quelli e se si dividono i clienti crollano gli incassi

mi sa che stiamo facendo confusione. i liberi professionisti sono quelli iscritti negli albi professionali e sono sempre stati liberi (cioè, devi avere un titolo di studio e superare un esame di stato ed iscriverti ad un albo per esercitare la professione, ma non ci sono mai stati vincoli di numero massimo di geometri, geologi, ingegneri, ecc. in una provincia: una volta che dimostri di essere idoneo, puoi accedere).

la liberalizzazione delle licenze commerciali è una cosa completamente differente, e attiene alla libera concorrenza tra imprese: in quel caso si tratta di rendite di posizione che non aveva senso mantenere, e anzi la liberalizzazione è stata solo parziale mentre avrebbe dovuto colpire le attività più lucrose (in prima fila le farmacie). stabilire per legge quanti panettieri (edicolanti, baristi, ecc.) possono esserci in un quartiere è una cosa medievale (o comunista, come preferite), e giustamente è stata rimossa, e non c'entra assolutamente niente. il problema nel caso delle lauree non è il numero di abilitati (in questo la riforma è stata benefica, perchè di fatto sono aumentati, anche se non di molto), ma la qualità degli abilitati.

cioè, se c'è un problema di sicurezza e/o capacità dei panettieri per cui si rischia che i cittadini mangino pane avariato, stabiliamo pure un corso obbligatorio con esame finale, senza il cui diploma non puoi diventare panettiere (così è per i professionisti, appunto, in considerazione del loro ruolo critico per la pubblica sicurezza).
prevedere un controllo pubblico dei grandi centri commerciali (se non sbaglio il limite libero è 300 m2) a me sembra ragionevole, per evitare che si creino problemi di traffico e di urbanizzazione selvaggia, ma da lì a dire che dev'esserci un numero limite di panettieri, beh, ce ne passa.

per piacere non confondetemi con chi vuole difendere un privilegio di corporazione (di cui tra l'altro, non faccio neppure parte).

NoNickName
12-02-18, 12:26
la liberalizzazione delle licenze commerciali è avvenuta grazie a una normativa europea che in sostanza diceva che lo stato non è assolutamente in grado di stabilire quante panetterie e librerie debbano esserci su una data popolazione e che tutto ciò debba avercelo detto uno stato invasore è semplicemente vergognoso

Ronin
12-02-18, 15:06
la liberalizzazione delle licenze commerciali è avvenuta grazie a una normativa europea che in sostanza diceva che lo stato non è assolutamente in grado di stabilire quante panetterie e librerie debbano esserci su una data popolazione e che tutto ciò debba avercelo detto uno stato invasore è semplicemente vergognoso

uno stato invasore? era il 1998, non c'era neppure l'euro :facepalm:

Tyreal
16-02-18, 11:52
Lavoro, storico accordo in Germania: settimana di 28 ore e aumento di stipendio
Secondo l'intesa la settimana di 28 ore potrà essere utilizzata per un periodo comunque limitato tra 6 e 24 mesi (https://quifinanza.it/lavoro/lavoro-storico-accordo-in-germania-settimana-di-28-ore-e-aumento-di-stipendio/170091/?ref=libero)

facciamoci invadere, dico io :asd:

Ma quindi tutta la faccenda della globalizzazione e della malvagia concorrenza dei paesi stranieri che ci costringeranno a lavorare sempre di più per essere pagati sempre di meno che fine ha fatto? Direi che la Germania è abbastanza globalizzata, no?

Necrotemus
16-02-18, 13:04
Ma quindi tutta la faccenda della globalizzazione e della malvagia concorrenza dei paesi stranieri che ci costringeranno a lavorare sempre di più per essere pagati sempre di meno che fine ha fatto? Direi che la Germania è abbastanza globalizzata, no?

Credo che il discorso generale sia legato alla produttivita' ( http://stats.oecd.org/Index.aspx?DataSetCode=PDB_LV# ), ma nel caso tedesco e' anche bene capire quale sia l'accordo:


Under the deal, workers will be allowed to reduce their working week to just 28 hours for a temporary period of up to two years. Employers will not be able to block individual workers from taking up the offer.
Those who take advantage of the deal will only be paid for the hours worked and at the end of two years they will have to return to the current 35-hour working week.

fonte (http://www.telegraph.co.uk/news/2018/02/07/german-workers-win-right-28-hour-working-week/)


L'accordo copre meno di 1 milione di lavoratori legati al settore della metallurgia e sembra un part-time temporaneo, probabilmente da usare per formazione o impegni familiari.

Sul tuo punto finale, sono i governi al momento a dettare le politiche di occupazione, in maniera diretta (legislazioni in merito) che indiretta (tassazioni, sviluppo delle imprese, formazione). Su questo ovviamente devi poi spargere lo zucchero a velo dei sindacati e dell'atteggiamento della popolazione.

Picard
20-02-18, 11:04
mi sa che stiamo facendo confusione. i liberi professionisti sono quelli iscritti negli albi professionali e sono sempre stati liberi (cioè, devi avere un titolo di studio e superare un esame di stato ed iscriverti ad un albo per esercitare la professione, ma non ci sono mai stati vincoli di numero massimo di geometri, geologi, ingegneri, ecc. in una provincia: una volta che dimostri di essere idoneo, puoi accedere).

la liberalizzazione delle licenze commerciali è una cosa completamente differente, e attiene alla libera concorrenza tra imprese: in quel caso si tratta di rendite di posizione che non aveva senso mantenere, e anzi la liberalizzazione è stata solo parziale mentre avrebbe dovuto colpire le attività più lucrose (in prima fila le farmacie). stabilire per legge quanti panettieri (edicolanti, baristi, ecc.) possono esserci in un quartiere è una cosa medievale (o comunista, come preferite), e giustamente è stata rimossa, e non c'entra assolutamente niente. il problema nel caso delle lauree non è il numero di abilitati (in questo la riforma è stata benefica, perchè di fatto sono aumentati, anche se non di molto), ma la qualità degli abilitati.

cioè, se c'è un problema di sicurezza e/o capacità dei panettieri per cui si rischia che i cittadini mangino pane avariato, stabiliamo pure un corso obbligatorio con esame finale, senza il cui diploma non puoi diventare panettiere (così è per i professionisti, appunto, in considerazione del loro ruolo critico per la pubblica sicurezza).
prevedere un controllo pubblico dei grandi centri commerciali (se non sbaglio il limite libero è 300 m2) a me sembra ragionevole, per evitare che si creino problemi di traffico e di urbanizzazione selvaggia, ma da lì a dire che dev'esserci un numero limite di panettieri, beh, ce ne passa.

per piacere non confondetemi con chi vuole difendere un privilegio di corporazione (di cui tra l'altro, non faccio neppure parte).

No.
Nel quartiere 4 di Firenze c'era un negozio di cibo per animali. Ci vivranno in zona n mila persone e nessuno attraversa Firenze per cercare un negozio, quindi il bacino di utenza è quello (mettiamo 100 persone con animali in casa). Andavano tutti lì.

Ne aprirono immediatamente altri 3 post Monti. Mettiamo che in quello di prima ci vanno alcuni fidelizzati, mettiamo anche la maggior parte (il 60%), mentre gli altri per comodità di spartiscono 10, 10, 20 %

Stanno chiudendo tutti, ci lavora una persona dove prima ce n'erano tre e la qualità del servizio è peggiorata in tutti.

No ma bella la libertà di scelta eh.

Lo Zio
20-02-18, 11:07
vuoi che ti sia imposto cosa dove e come fare? :pippotto:

Picard
20-02-18, 11:35
Ma andava veramente tanto male prima delle liberalizzazioni selvagge?

Ma lo vedi la rabbia repressa della gente che lavora 18 ore al giorno e la sfoga in modi sempre più assurdi? O credi che i casi di cronaca che sentiamo siano TUTTI legati a machismo, fascismo, terrorismo e qualsiasi cosa includa ismo compreso il catechismo?

La gente ha livelli di stress paurosi, che derivano da vite di merda passate sempre di corsa a far contento il capo (che sia un umano o il danaro poco importa).

Lo Zio
20-02-18, 11:37
la gente vive di merda perchè è più facile lamentarsi che impegnarsi

Leizar
20-02-18, 11:57
Io ancora mi chiedo perché farmacie, notai e taxi non siano ancora liberalizzati e qui leggo di gente che vorrebbe licenze a numero chiuso per le botteghe di croccantini per gatti :facepalm:

E per internet, facciamo licenze a numero chiuso per gli shop online?

Ghost
20-02-18, 12:11
Io ancora mi chiedo perché farmacie, notai e taxi non siano ancora liberalizzati e qui leggo di gente che vorrebbe licenze a numero chiuso per le botteghe di croccantini per gatti :facepalm:

E per internet, facciamo licenze a numero chiuso per gli shop online?Te lo dico da tassista. Fai entrare cani e porci in questo mestiere e finiamo tutti in mezzo ad una strada, per il semplice motivo che se il numero al momento è bilanciato in base al bisogno dell'utenza, dopo avremmo qualche migliaio di persone in più senza alcun controllo a fare lo stesso numero di corse. Contando che i prezzi li stabilisce il comune per tenerle vantaggiose sia per l'utenza che per i tassisti, dopo o bisognerebbe alzare di molto le tariffe o bisognerebbe farci lavorare 18 ore al giorno, come fanno i tassisti New York, che infatti sono quasi tutti immigrati schiavi delle compagnie che hanno loro le licenze.
E il permettere di aprire bar ovunque io non l'ho vista come una grande conquista. Mi sta bene che tu possa ottenere la licenza, ma se in una zona ci sono già quattro bar, io ti obbligo ad aprirlo in un'altra zona meno fornita. Altrimenti inevitabile qualcuno finirà per chiudere, se i clienti non bastano

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L21 utilizzando Tapatalk

Ronin
20-02-18, 12:28
i liberisti votatori del centrodestra vengono sempre a mancare nel momento del bisogno :bua:

in tutte le cose è una questione di rapporti di forza: voi tassisti/farmacisti/ecc. siete i forti, quelli che hanno la rendita di posizione garantita dalla legge. legittimamente fate pressioni perchè la legge vi difenda. difendervi però implica che si viola il diritto di chi sarebbe perfettamente in grado di svolgere la stessa vostra attività, ma non può, e ciò è evidentemente ingiusto.
ma è altrettanto evidente che a liberalizzare si dovrebbe cominciare dalle attività molto ricche (come le farmacie, o le concessioni demaniali turistiche, o le autostrade, o...), e che nel caso dei tassisti essendoci stato il mercimonio delle licenze fino a ieri si dovrebbe prevedere una forma di indennizzo parziale e apertura progressiva.

d'altro canto non risolvere il problema conviene a tutte le forze politiche (che lucrano sul voto difensivo o viceversa sulle generiche dichiarazioni cui non seguono mai le "condizioni politiche" per tradurle in pratica).

Leizar
20-02-18, 12:28
Te lo dico da tassista. Fai entrare cani e porci in questo mestiere e finiamo tutti in mezzo ad una strada, per il semplice motivo che se il numero al momento è bilanciato in base al bisogno dell'utenza, dopo avremmo qualche migliaio di persone in più senza alcun controllo a fare lo stesso numero di corse. Contando che i prezzi li stabilisce il comune per tenerle vantaggiose sia per l'utenza che per i tassisti, dopo o bisognerebbe alzare di molto le tariffe o bisognerebbe farci lavorare 18 ore al giorno, come fanno i tassisti New York, che infatti sono quasi tutti immigrati schiavi delle compagnie che hanno loro le licenze.
E il permettere di aprire bar ovunque io non l'ho vista come una grande conquista. Mi sta bene che tu possa ottenere la licenza, ma se in una zona ci sono già quattro bar, io ti obbligo ad aprirlo in un'altra zona meno fornita. Altrimenti inevitabile qualcuno finirà per chiudere, se i clienti non bastano

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Perché i tassisti dovrebbero finire in mezzo ad una strada? :uhm: In Irlanda la licenza si compra liberamente, rispetti i vincoli (patente, assicurazione, revisione, etc) e lavori. Ho avuto decisamente più problemi a prendere il taxi a Roma.
Non vedo tassisti disperati e nemmeno clienti insoddisfatti, anzi.

E se 10 bar aprono sulla stessa piazza, sticazzi, chiuderanno quelli meno frequentati. Come succede con qualunque cosa in tutto il mondo ma sempre meglio di avere da elemosinare una licenza e chiedere il favore di poter lavorare.

Tra l'altro con la concorrenza di internet come la mettiamo?

stuckmojo
20-02-18, 12:31
i liberisti votatori del centrodestra vengono sempre a mancare nel momento del bisogno :bua:

sara' che hanno da lavorare per mantenere quelli che sono sui forum/social 24/7

Ronin
20-02-18, 12:55
sara' che hanno da lavorare per mantenere quelli che sono sui forum/social 24/7

se è così, aumenta il gusto :backstage:

Picard
20-02-18, 13:41
la gente vive di merda perchè è più facile lamentarsi che impegnarsi

Cazzata elitaria.

E te lo dice uno che si fa un gran culo e ne vede grazie al cielo i risultati. Ma non tutti siamo ugualmente dotati o ugualmente fortunati, ed è preciso dovere della collettività (o almeno dovrebbe) non tanto aiutare gli altri (ognuno sono convinto debba cavarsela da sè), ma quantomeno non provare a metterglielo in culo a ogni numero pari.

- - - Aggiornato - - -


Te lo dico da tassista. Fai entrare cani e porci in questo mestiere e finiamo tutti in mezzo ad una strada, per il semplice motivo che se il numero al momento è bilanciato in base al bisogno dell'utenza, dopo avremmo qualche migliaio di persone in più senza alcun controllo a fare lo stesso numero di corse. Contando che i prezzi li stabilisce il comune per tenerle vantaggiose sia per l'utenza che per i tassisti, dopo o bisognerebbe alzare di molto le tariffe o bisognerebbe farci lavorare 18 ore al giorno, come fanno i tassisti New York, che infatti sono quasi tutti immigrati schiavi delle compagnie che hanno loro le licenze.
E il permettere di aprire bar ovunque io non l'ho vista come una grande conquista. Mi sta bene che tu possa ottenere la licenza, ma se in una zona ci sono già quattro bar, io ti obbligo ad aprirlo in un'altra zona meno fornita. Altrimenti inevitabile qualcuno finirà per chiudere, se i clienti non bastano



This.

Non c'è lavoro per tutti, parlate di chiudere attività come si parla di chiudere un topic sul forum, senza considerare cosa c'è dietro. Poi mi raccomando, andate a incatenarvi ai cancelli della Embraco. A parte che qui si aprirebbe un discorso enorme su come la gente debba smetterla di aspettarsi il sussidio statale e debba rimboccarsi le maniche, e qui va bene fino a un certo punto.

Ma a chi fino a ieri non faceva "i milioni" col suo bar e non viaggiava in porsche ma si limitava a condurre un'esistenza dignitosa con un bel localino tranquillo cosa gli dici? E bon dai, ora siete in 10 a contendervi il circolo del Burraco, se chiudi pace, avevi a essere più bravo. Tanto hai la partita IVA, puoi vendere la Ferrari e campi di rendita uguale.

balmung
20-02-18, 14:08
Te lo dico da tassista. Fai entrare cani e porci in questo mestiere e finiamo tutti in mezzo ad una strada, per il semplice motivo che se il numero al momento è bilanciato in base al bisogno dell'utenza, dopo avremmo qualche migliaio di persone in più senza alcun controllo a fare lo stesso numero di corse. Contando che i prezzi li stabilisce il comune per tenerle vantaggiose sia per l'utenza che per i tassisti, dopo o bisognerebbe alzare di molto le tariffe o bisognerebbe farci lavorare 18 ore al giorno, come fanno i tassisti New York, che infatti sono quasi tutti immigrati schiavi delle compagnie che hanno loro le licenze.
E il permettere di aprire bar ovunque io non l'ho vista come una grande conquista. Mi sta bene che tu possa ottenere la licenza, ma se in una zona ci sono già quattro bar, io ti obbligo ad aprirlo in un'altra zona meno fornita. Altrimenti inevitabile qualcuno finirà per chiudere, se i clienti non bastano

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I tassisti di New York sono tutti pakistani perchè è un lavoro che gli americani non vogliono più fare. Per fortuna che ci sono loro, altrimenti chi guiderebbe i taxi di New York?

Lo Zio
20-02-18, 14:09
Cazzata elitaria.
e vabbè :smug:

Ghost
20-02-18, 14:10
I tassisti di New York sono tutti pakistani perchè è un lavoro che gli americani non vogliono più fare. Per fortuna che ci sono loro, altrimenti chi guiderebbe i taxi di New York?E perché non lo vogliono più fare? Gli unici a licenza libera, ma messi bene, sono quelli di Londra. Perché sono l'elite dell'elite, solo per superare l'esame ci vogliono un paio d'anni.

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balmung
20-02-18, 14:17
E perché non lo vogliono più fare? Gli unici a licenza libera, ma messi bene, sono quelli di Londra. Perché sono l'elite dell'elite, solo per superare l'esame ci vogliono un paio d'anni.

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perchè sono choosy

Ronin
20-02-18, 14:20
Per fortuna che ci sono loro, altrimenti chi guiderebbe i taxi di New York?

il fior fiore di silicon valley sta lavorando per risolvere il problema in modo definitivo :asd:

Necrotemus
20-02-18, 14:21
Quindi la soluzione potrebbe essere un sistema senza quote contigentate ma con il requisito di una certificazione da rispettare?

balmung
20-02-18, 14:42
Quindi la soluzione potrebbe essere un sistema senza quote contigentate ma con il requisito di una certificazione da rispettare?

il problema ,tornando seri, è prima di tutto ideale. O meglio, dell'idea di Stato, inteso come comunità sociale, che si vuole creare.

Se ci si vuole ispirare a principi liberali, dove ad essere premiata è la libera iniziativa economica e la proprietà è vista come una manifestazione della libertà individuale.

O a logiche socialiste.
Dove a risultare preminente è l'interesse della collettività, nonché i diritti fondamentali dell'individuo.

Il sistema senza quote contingentate, ma con il requisito di una certificazione, sarebbe conciliabile con un atteggiamento liberale. Ma solo laddove la certificazione fosse strumentale all'esigenza di tutela accordata ad un interesse di rilievo pubblico. E, quindi, non deve diventare un modo per limitare la concorrenza attribuendo un indebito vantaggio a chi la certificazione la ottiene, ma deve essere teso a garantire la qualità di un servizio.
Si pensi, ad esempio, all'esame di stato per l'accesso a talune carriere. Non vi è un numero massimo predeterminato dal legislatore, ma un giudizio di idoneità a numero aperto :boh2:

Il problema è che il sistema attuale è un ibrido. Dove, ad essere tutelati non sono gli interessi della collettività

Picard
20-02-18, 14:49
e vabbè :smug:

Sì, mi dispiace ma una frase lapidaria come la tua, che non tiene conto della realtà umana delle persone, non può che essere bollata come tale.

E' un tantino più difficile la vita del "se ti impegni e sei costante il successo arriverà" eh. :boh2:

"Se non sei capace è colpa tua" è un'altra bella minchiata. Tanto vale tornare alla società medievale, dove ognuno se la cavava un po' come poteva. Progresso sociale zero.

Lo Zio
20-02-18, 14:53
lo shdado aiuterà chi non ce la fa... ma prima devi almeno provarci con mezzi tuoi

Picard
20-02-18, 14:57
il problema ,tornando seri, è prima di tutto ideale. O meglio, dell'idea di Stato, inteso come comunità sociale, che si vuole creare.

Se ci si vuole ispirare a principi liberali, dove ad essere premiata è la libera iniziativa economica e la proprietà è vista come una manifestazione della libertà individuale.

O a logiche socialiste.
Dove a risultare preminente è l'interesse della collettività, nonché i diritti fondamentali dell'individuo.

Il sistema senza quote contingentate, ma con il requisito di una certificazione, sarebbe conciliabile con un atteggiamento liberale. Ma solo laddove la certificazione fosse strumentale all'esigenza di tutela accordata ad un interesse di rilievo pubblico. E, quindi, non deve diventare un modo per limitare la concorrenza attribuendo un indebito vantaggio a chi la certificazione la ottiene, ma deve essere teso a garantire la qualità di un servizio.
Si pensi, ad esempio, all'esame di stato per l'accesso a talune carriere. Non vi è un numero massimo predeterminato dal legislatore, ma un giudizio di idoneità a numero aperto :boh2:

Il problema è che il sistema attuale è un ibrido. Dove, ad essere tutelati non sono gli interessi della collettività

Quoto tutto


lo shdado aiuterà chi non ce la fa... ma prima devi almeno provarci con mezzi tuoi


E io sono d'accordo con te. E sono il primo che quando mia moglie non trovava lavoro siamo stati a un passo da cambiare città, non siamo di quelli che aspettano il biscotto dallo stato, dal babbo o dal signore.

Il problema è che per certa gente l'impegno non basta, perché è lo Stato stesso con le sue leggi (vedi appunto liberalizzazione selvaggia) a impedirti di farcela, e tra l'altro a impedirlo a tanti altri stronzi come te illusi che aprire un'attività identica ad altre duecento confinanti possa portarli a fare i $$$$$

Leizar
20-02-18, 15:23
Dai, quella dei negozi e bar a licenza fa ridere oggi.
Perché nella maggior parte dei casi la concorrenza non arriva tanto dal negozio che apre sul marciapiede di fronte ma dal sito di e-commerce che offre prezzi (e spesso servizi) migliori.

Per bar e ristoranti sticazzi. Non voglio nemmeno pensare a come funzioni il meccanismo di assegnazione quando si tratta di scegliere a chi dare la licenza dei bar davanti al Vittoriano :bua:

dinofly
21-02-18, 09:27
Te lo dico da tassista. Fai entrare cani e porci in questo mestiere e finiamo tutti in mezzo ad una strada, per il semplice motivo che se il numero al momento è bilanciato in base al bisogno dell'utenza, dopo avremmo qualche migliaio di persone in più senza alcun controllo a fare lo stesso numero di corse. Contando che i prezzi li stabilisce il comune per tenerle vantaggiose sia per l'utenza che per i tassisti, dopo o bisognerebbe alzare di molto le tariffe o bisognerebbe farci lavorare 18 ore al giorno, come fanno i tassisti New York, che infatti sono quasi tutti immigrati schiavi delle compagnie che hanno loro le licenze.
E il permettere di aprire bar ovunque io non l'ho vista come una grande conquista. Mi sta bene che tu possa ottenere la licenza, ma se in una zona ci sono già quattro bar, io ti obbligo ad aprirlo in un'altra zona meno fornita. Altrimenti inevitabile qualcuno finirà per chiudere, se i clienti non bastano

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Ok ma lasciano che sia il mercato a deciderlo, e non la tua cricca.
Tanto è inevitabile, avete scampato, ingiustamente, Uber.
Ma con le auto autonome come credete di fare?

La quota contingentati non garantisce nessuna qualità, perché i criteri di selezione sono scorrelati dalla stessa, ma finalizzati unicamente a proteggere gli incumbent.

Non c'è nessun vantaggio "socialista" nelle quote o nei mercati contingentati. Ma solo una limitazione della concorrenza che compromette qualità, efficienza e surplus dei consumatori.

dinofly
21-02-18, 09:32
I tassisti di New York sono tutti pakistani perchè è un lavoro che gli americani non vogliono più fare. Per fortuna che ci sono loro, altrimenti chi guiderebbe i taxi di New York?
Ovviamente il mercato porterebbe ad un aumento di salario fino a renderlo un lavoro attraente agli americani.
Non conoscere i meccanismi di mercato, o meglio non intuirli, porta a sovraregolazione.

stuckmojo
21-02-18, 09:39
E perché non lo vogliono più fare? Gli unici a licenza libera, ma messi bene, sono quelli di Londra. Perché sono l'elite dell'elite, solo per superare l'esame ci vogliono un paio d'anni.

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Si ma a Londra ci sono anche Uber e taxi privati in competizione con i black cabs. L'ultima volta che ho preso un black cab a Londra e' stato nel 1997. Ma come dici tu, guadagnano bene e usano questa roba atavica del "knowledge", che e' un difficilissimo test di memoria per codici postali etc. Un po' superfluo nell'era di Google maps e waze.

Pinhead81
21-02-18, 10:49
Sicuramente ne avrete già parlato o anche no. Che ne pensate della vicenda Embraco/Whirlpool? Io avendo ora i murican in azienda ho chiesto il loro parere, vediamo se indovinate cosa hanno risposto :asd:

Ronin
21-02-18, 11:11
chi sono i murican?

Pinhead81
21-02-18, 11:13
Dialettale per americani :asd:

Ottone Erminio
21-02-18, 12:23
Sicuramente ne avrete già parlato o anche no. Che ne pensate della vicenda Embraco/Whirlpool? Io avendo ora i murican in azienda ho chiesto il loro parere, vediamo se indovinate cosa hanno risposto :asd:

nella mia ex azienda dopo l'acquisizione dei mangiamerda alla fine degli anni 90 ci hanno fatto fondere un paio di volte con altre due loro aziende acquisite, da circa 2500 sono rimasti in circa 800, l'ultima procedura di mobilità lo scorso anno compreso il sottoscritto.
adesso hanno aperto una nuova azienda parallela dove assumono gente a quattro soldi, immagino la fine che farà la vecchia.

Chiwaz
21-02-18, 12:35
Sicuramente ne avrete già parlato o anche no. Che ne pensate della vicenda Embraco/Whirlpool? Io avendo ora i murican in azienda ho chiesto il loro parere, vediamo se indovinate cosa hanno risposto :asd:

Avranno detto "perché non lo hanno fatto prima?".

Pinhead81
21-02-18, 12:42
Mah, sostanzialmente non capiscono per quale ragione, se un'attività è in perdita oppure se potrebbe essere più profittevole spostandola in altro sito, non sono liberi come proprietà di effettuare le azioni del caso. Ma, vi giuro, non lo capiscono seriamente eh :asd: conoscono e comprendono benissimo le normative nostrane, ma gli riesce difficile immaginare un business redditizio e duraturo nel tempo tranne pochi casi eclatanti.

- - - Aggiornato - - -


nella mia ex azienda dopo l'acquisizione dei mangiamerda alla fine degli anni 90 ci hanno fatto fondere un paio di volte con altre due loro aziende acquisite, da circa 2500 sono rimasti in circa 800, l'ultima procedura di mobilità lo scorso anno compreso il sottoscritto.
adesso hanno aperto una nuova azienda parallela dove assumono gente a quattro soldi, immagino la fine che farà la vecchia.
Domandona: la tua ex azienda era fiorente ed è andata in malora dopo fusione con relitti oppure essa stessa navigava in acque tristi?

Ottone Erminio
21-02-18, 13:12
andava bene, l'hanno affossata loro con tutte le loro regole burocratiche e burocrati del cazzo e conseguente lievitazione dei costi.
alla fine sembrava di stare a lavorare in un ministero dimmerda con relativa competitività andata a troie e tariffe improponibili nelle gare d'appalto, tariffe che peraltro decidevano i cervelloni a tavolino e i nostri ex commerciali divenuti dei meri esecutori.
lammerda sciolta.

Pinhead81
21-02-18, 14:46
Perfetto, mi fa ben sperare :chebotta:

MrVermont
21-02-18, 20:57
Gli americani mi sembrano meglio dei francesi dai :asd:

Pin alla fine che partito voti? ce ne sta qualcuno abbastanza fascista o è tutto troppo moderato? :uhm:

ZTL
22-02-18, 11:11
Riguardo i taxi, qui si parla di Estonia e Svezia.


HOW TO REFORM A BROKEN TAXI MARKET?

Estonia, a neighbouring country to Sweden, is a prime example of how to encourage the sharing economy. Estonia has already liberalized their taxi market in order to reap the benefits of new technology, since it solves many of the traditional problems regarding third party verification, safety, payments and efficient matching between driver and passenger. Another interesting point is that the Estonian tax authority cooperates with new actors: data on mileage and fares is reported directly to the authority and the tax is deducted thereafter. Quick and simple.

http://www.epicenternetwork.eu/blog/how-to-reform-a-broken-taxi-market/

Picard
22-02-18, 16:19
Il problema di Embraco non è il volersi spostare, è che un paese in via di sviluppo come Romania, Repubblica Ceca, Polonia, che per questo ha costo del lavoro bassissimo (e costo della vita idem) può accedere al mercato europeo esattamente come gli altri e ottenere così un vantaggio sleale nei confronti di altri paesi membri.

Perché gli sgravi fiscali promessi per portare attività da loro non dovrebbero figurare come aiuti di stato? Il punto è tutto lì.

Fai questo esempio agli americani e senti che ti rispondono. Non credo che da loro lo Utah abbia questo tipo di problemi con l'Arkansas o chissà cosa. Per loro è molto più facile cambiare stato quando cambia il lavoro: stessa lingua, stessa moneta (qui quasi ovunque), stessa nazionalità/cultura, guerra civile finita da secoli mentre noi ancora ricordiamo vividamente i crucchi nazisti, i romeni zingari e gli jugoslavi), stesso costo della vita e stipendi molto simili se non uguali.

Da noi non esiste niente di tutto questo.

Trump vuole riportare le aziende americane a investire in America, se non fosse percepito come un problema il fatto che se ne vanno fuori non credo si sforzerebbe tanto...

Pinhead81
26-02-18, 12:23
Il problema di Embraco non è il volersi spostare, è che un paese in via di sviluppo come Romania, Repubblica Ceca, Polonia, che per questo ha costo del lavoro bassissimo (e costo della vita idem) può accedere al mercato europeo esattamente come gli altri e ottenere così un vantaggio sleale nei confronti di altri paesi membri.

Perché gli sgravi fiscali promessi per portare attività da loro non dovrebbero figurare come aiuti di stato? Il punto è tutto lì.
Aspetta però: il vantaggio consiste in sgravi fiscali promessi oppure nel mero costo della vita/lavoro inferiore? Il primo punto è sleale, illegale o sarcazzo ma il secondo è una fattispecie, non credo lo facciano di proposito.

Ronin
26-02-18, 13:07
calenda è volato a bruxelles proprio per sostenere il primo punto, che gli slovacchi hanno decisamente negato. dove stia la verità lo sapremo... troppo tardi :bua:

Picard
01-03-18, 14:31
«Con i Paesi dell’Europa dell’Est la concorrenza si gioca su un diverso stadio di sviluppo, sul costo del lavoro e dell’energia più basso, perché molti di questi Paesi usano ancora le centrali a carbone, sulla possibilità di avere incentivi: è un problema di sistema, complesso, che coinvolge anche l'armonizzazione fiscale»

La sintesi è tutta lì. E ancora:

"Non sarebbe certo la prima volta che gli Stati Ue fanno a gara a chi allarga di più il portafoglio agli investitori stranieri. La Commissione europea verifica decine di casi simili. Nel 2014, ad esempio, è stata aperta un'indagine - non ancora conclusa - sul finanziamento da 145 milioni di euro con cui Bratislava si era impegnata a sostenere l’apertura di un impianto di auto della Jaguar Land Rover. In quel caso la Slovacchia sosteneva che si trattasse di incentivi leciti senza i quali l'azienda avrebbe investito in Messico, la Commissione ipotizza invece fosse concorrenza sleale contro altri Stati dell'Unione."

Necrotemus
21-04-18, 03:55
Il quadro presentato in questo testo illustra i risultati dell’approfondimento sui dati Piaac contenuto nel rapporto “Focus Piaac: i low skilled in literacy. Profilo degli adulti italiani a rischio di esclusione sociale (http://oa.inapp.org/bitstream/handle/123456789/121/INAPP_Mineo_Amendola_PIAAC_low_skilled_literacy_20 18.pdf?sequence=1&isAllowed=y)” (a cura di Simona Mineo e Manuela Amendola), Inapp gennaio 2018.
Tutto il lavoro dimostra bene come in Italia si sommino tre criticità:1) la debolezza della formazione iniziale rivolta ai giovani (bassa percentuale di diplomati, evasione scolastica, fenomeno dei Neet, limitato numero di laureati, inesistente il ruolo di orientamento della secondaria superiore, che pure per i primi due anni è, almeno sulla carta, obbligatoria); 2) la stasi di un sistema produttivo che non chiede competenze elevate e, laddove le richiede, non le trova neppure tra le giovani leve; 3) l’assenza di un “sistema” di lifelong learning, che, sul territorio e a livello centrale, sia capace di sollecitare motivazione e dare supporto a chi non trova lavoro, lo perde e non riesce a ricollocarsi.
Il Rapporto sulla conoscenza (https://www.istat.it/it/archivio/209513) pubblicato dall’ Istat nei primi mesi del 2018 si colloca nella stessa prospettiva e appare quasi un testo complementare, che arricchisce il quadro e la lettura dei vari fenomeni precedentemente esposti. I diversi capitoli contengono infatti un’ analisi molto ricca e illuminante sui diversi intrecci che si determinano nel nostro Paese tra debolezza di sviluppo e debolezza di conoscenza, o meglio di cultura. Il rapporto infatti dedica gran parte allo studio ai vecchi e nuovi sistemi di informazione e formazione che, oggi, definiscono la cultura e le prospettive di sviluppo di un Paese, e che non possono non coincidere.

http://www.greenreport.it/leditoriale/non-ce-sviluppo-tantomeno-sostenibile-senza-cultura-unanalisi-dei-low-skilled-italiani/


Nei programmi dei partiti in lista per il governo, quali sono le proposte legate al mondo del lavoro in merito di formazione/educazione, ricerca e sviluppo e formazione continua?

M5S (https://www.movimento5stelle.it/programma/wp-content/uploads/2018/02/Lavoro.pdf)


2 miliardi per i centri per l'impiego (punto 9)
Osservatorio nazionale del Mercato del Lavoro (punto 11) che mi sembra una fuffa per creae nuove poltrone, in quanto la sua funzione la si potrebbe integrare nelle universita' (legata alla formazione che offrono)
fuffa sulla robotica mischiata alla cybersecurity e alle AI


LEGA(https://www.leganord.org/il-movimento/politiche-2018)

usando anche leve fiscali, riqualificare il personale low skilled (pagina 12 - Industry 4.0)
tutor del lavoro, una sorta di mediatore fra disoccupato e imprese
ridefinizione delle regole delle agenzie interinali


Ad aver fiducia nei programmi, quello della Lega su un po' tutti i punti mi ha fatto una migliore impressione, mi sorprende che nella campagna elettorale non l'abbiamo esporto meglio.
Questo ovviamente al netto dei discorsi sul vincolo di mandato e che non ho votato Lega

Cek
21-04-18, 12:30
I centri dell'impiego funzionano se ci sono posti di lavoro da offrire

Adesso datemi un ministero

Necronomicon
23-04-18, 10:51
I centri dell'impiego funzionano se ci sono posti di lavoro da offrire


:asd: no, i centri dell'impiego non funzionano qua, e basta :asd:

Ronin
23-04-18, 11:22
funzionano per chi ci è impiegato :snob:

Necronomicon
23-04-18, 11:45
Sí, ovvio. Per loro sì.
Ma in generale è la cultura del Lavoro a non funzionare. Anche le aziende ne hanno colpa.

Kiappo
27-04-18, 19:21
Scrivere cose nei programmi che non verranno mai attuate è un classico

Necrotemus
29-05-18, 01:07
E la Candy porta altri soldi 15M e lavoro altrove (in Turchia, tanto per capire).


Con questa strategia e con un mercato europeo ipercompetitivo, secondo Fumagalli, la presenza in Italia di Candy «si trasformerà. Avevamo 2.500 dipendenti, ora ne abbiamo poco meno della metà, ed è cresciuta la presenza di ingegneri, addetti al marketing, alle vendite e al personale. È un trend difficilmente reversibile». A Brugherio sono 500 gli addetti alla produzione, con circa 200 in solidarietà fino a settembre.

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2018-05-25/quella-lavatrice-ha-un-anima-candy-pronta-connettere-15-milioni-consumatori-172146.shtml?uuid=AEVWVmuE

Pinhead81
30-05-18, 09:50
Libero mercato, poco da aggiungere.

Firestorm
30-05-18, 22:04
I centri dell'impiego funzionano se ci sono posti di lavoro da offrire

Adesso datemi un ministeroSei stato candidato al ministero dell'economia varie ed eventuali naturalmente a tua insaputa.

MrVermont
25-11-18, 13:11
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/24/almaviva-a-due-anni-dai-licenziamenti-solo-il-16-dei-lavoratori-ricollocato-a-tempo-indeterminato-e-ora-scade-naspi/4775021/

Ma Renzi a suo tempo non aveva detto che aveva risolto tutto? :smug:


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Necrotemus
25-11-18, 17:00
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/11/24/almaviva-a-due-anni-dai-licenziamenti-solo-il-16-dei-lavoratori-ricollocato-a-tempo-indeterminato-e-ora-scade-naspi/4775021/

Ma Renzi a suo tempo non aveva detto che aveva risolto tutto? :smug:


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Non credo che in Italia al momento ci sia sta granche' di voglia di assumere persone con molta esperienza e salari di ingresso piu' alti.
Su radio 24 avevo sentito un'intervista di un esponente di confindustria Vicenza (?) che diceva che per valutare un giovane assunto (e quindi passare al tempo intederminato) avevano bisogno di 18 mesi (o qualcosa di simile). Un lasso di tempo che per me non ha senso. Mi immagino lo scoglio che devono passare gli over 50.

Senza considerare che il fallimento e' della societa' che doveva gestire il reintegro, che alla pari di molte che lavorano con fondi regionali/europei usano il servizio dei corsi per incassare sui progetti.
Come per l'istruzione, anche qui vengono a mancare metriche di valutazione per capire chi lavora bene (e ottiene i fondi) e chi lavora male.

Kayato
01-12-18, 00:12
18 mesi ci stanno.

Firestorm
01-12-18, 01:05
18 mesi ci stanno.No dai 18 mesi sono una enormità.
Io non dico che il lavativo lo conosci in una settimana ma 6-9 mesi se uno lavora full time se non sei in grado di giudicare qualcuno riguardo il lavoro che svolge è preoccupante ed è un demerito di chi deve giudicare.
Se vedi lavorare qualcuno 1000-1500 ore e non capisci se merita il posto che sta occupando è preoccupante.
Di più solo per lavori altamente specialistici con risultati a lungo termine.


500px.com/andream

Necrotemus
01-12-18, 01:24
Qui 6 mesi di prova sono standard ovunque, 1 anno con possibile estensione se si e' manager.

In 6 mesi di probation sei in grado di valutare se un dipendente copre 80% delle mansioni, primarie ovviamente incluse e se ci sono problemi di attitudine o training.

1 anno e mezzo di prova e' assurdo, dopo quel periodo come fai a dire che non sa fare il suo lavoro?

Kayato
01-12-18, 09:15
Per quello che vedo di solito in 6 mesi non sei ancora indipendente e vedo realtà dove si passano dai 3 a i 7 anni a contratto prima di passare fisso.

NoNickName
02-12-18, 16:54
faccio volontariato per un'associazione che si occupa di introduzione delle persone nel mondo del lavoro e, come dire, forse il problema è proprio quello per cui l'associazione nasce, la gente non ha la benché minima idea dell'importanza di avere un mestiere e coltivare relazioni

Kiappo
03-12-18, 12:20
Qui 6 mesi di prova sono standard ovunque, 1 anno con possibile estensione se si e' manager.

In 6 mesi di probation sei in grado di valutare se un dipendente copre 80% delle mansioni, primarie ovviamente incluse e se ci sono problemi di attitudine o training.

1 anno e mezzo di prova e' assurdo, dopo quel periodo come fai a dire che non sa fare il suo lavoro?

12 mesi secondo me sono un tempo assolutamente sufficiente.

Il problema non è dire che non sa fare il suo lavoro, il problema è capire se la persona è una testa di cazzo o no.

ZTL
03-12-18, 12:22
Visto che ognuno parla esclusivamente del proprio settore, forse sarebbe meglio specificarlo.

Firestorm
03-12-18, 12:39
Attenzione io non parlo di essere in grado di fare il lavoro ed essere indipendenti, sto parlando di capire se la persona è una testa di cazzo o no.
Tra 6-12 mesi se lavori a tempo pieno sono più che sufficienti.

500px.com/andream

Kiappo
03-12-18, 15:34
Attenzione io non parlo di essere in grado di fare il lavoro ed essere indipendenti, sto parlando di capire se la persona è una testa di cazzo o no.
Tra 6-12 mesi se lavori a tempo pieno sono più che sufficienti.

500px.com/andream

a meno che uno reciti fino allo stremo e poi un minuto dopo l'indeterminato diventi uno stronzo :asd:

Firestorm
03-12-18, 18:24
a meno che uno reciti fino allo stremo e poi un minuto dopo l'indeterminato diventi uno stronzo :asd:Passi 2000 ore con uno o più colleghi se sei stronzo esce alla fine, anche il modo di lavorare se tiri pacchi o ti prendi meriti che non hai in un anno è dura farla passare sotto silenzio.

500px.com/andream

squallwii
03-12-18, 18:36
Sarò io, ma gli sfaticati li sgamo dopo 2 giorni.

Ma sono kattivo, quindi mi baso sulle stime dei colleghi. 1 mese.

Le prove dei miei contratti variano dai 3 ai 6 mesi. Sempre passato le prove, dato che uno o due mesi dopo sono già invischiato in rotture di cazzo epiche, e se non fossi in grado o fossi sfaticato manderei tutto ko.

18 mesi sta cippa. Se uno non è indipendente dopo 6 mesi stiamo parlando o di figure Uber specifiche, o di nullità

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ale#12
03-12-18, 18:41
Passi 2000 ore con uno o più colleghi se sei stronzo esce alla fine, anche il modo di lavorare se tiri pacchi o ti prendi meriti che non hai in un anno è dura farla passare sotto silenzio.

500px.com/andream

Uno furbo e in malafede è capacissimo di fingersi lavoratore modello per X mesi e poi tornare ad essere il peggiore dei fancazzisti...

Firestorm
03-12-18, 18:48
Uno furbo e in malafede è capacissimo di fingersi lavoratore modello per X mesi e poi tornare ad essere il peggiore dei fancazzisti...Allora lo può fare pure per 18-24 mesi

500px.com/andream

Chiwaz
05-12-18, 15:53
Ma che è la storia del Navigator? :asd:

Necronomicon
05-12-18, 16:54
Droga e furti :rotfl:

ZTL
05-12-18, 17:38
Ma che è la storia del Navigator? :asd:
5 milioni di cittadini da coinvolgere nel RdC.
Un NAVIGATOR ogni 50 cittadini coinvolti → 100mila NAVIGATOR.

:smug:

Firestorm
05-12-18, 18:59
Hai trovato 100000 posto di lavoro.

Poi qua do saranno tutti assunti
Ci saranno 100000 navigator disoccupati assumersi 2000 navigator per riformare i navigator disoccupati.
Quando saranno stati formati e assunti avrai i 2000 navigator e avanti così...

500px.com/andream

Firestorm
05-12-18, 19:12
Eccolo il primo prototipo!!https://uploads.tapatalk-cdn.com/20181205/a98e0ce7bb075d774501b3000b355d09.jpg

500px.com/andream

Chiwaz
05-12-18, 20:33
Ma dovrebbe assumerli lo Stato ? :asd:

ZTL
05-12-18, 21:00
Chiediamo al NAVIGATOR COCOON

Kayato
06-12-18, 00:39
Ma che è sta storia del Navigator?

Firestorm
06-12-18, 06:48
Ma dovrebbe assumerli lo Stato ? :asd:Boh devi chiederlo a Giggino è lui che ha tutto in testa è ci rende partecipi un po' alla volta.

500px.com/andream

abaper
06-12-18, 06:52
Ma che è sta storia del Navigator?Per giggino dovrebbe nascere questa figura che dovrebbe essere una sorta di tutore il cui compito sarebbe quello di aiutare e consigliare il disoccupato fruitore del rdc.
Ci dovrebbero essere 1 navigator ogni 50 disoccupati.


Inviato dal mio ASUS_Z00AD utilizzando Tapatalk

Firestorm
06-12-18, 08:58
Per giggino dovrebbe nascere questa figura che dovrebbe essere una sorta di tutore il cui compito sarebbe quello di aiutare e consigliare il disoccupato fruitore del rdc.
Ci dovrebbero essere 1 navigator ogni 50 disoccupati.


Inviato dal mio ASUS_Z00AD utilizzando TapatalkIn più dovrebbe formali in modo che entrino in azienda già formati.
E saranno pagati a cottimo lo ha specificato esplicitamente.

500px.com/andream

Necronomicon
06-12-18, 09:22
Han già fatto il montaggio video con l'astronave aliena del film?

MrWashington
04-01-19, 11:47
Mi serve un vostro parere da esperti.

Una mia amica lavora da settembre in una nota catena di videogiochi, lo store manager oltre ad essere una testa di cazzo è pure uno che cito "Dobbiamo spennare il più possibile i clienti, cercate di infilare protezioni e altre cagate simili sempre"; la novità recente è: "Dovete vendere X cose entro Y di Gennaio, se non lo fate ve li faccio comprare singolarmente ad ognuno di voi"

Cosa ne pensate?

Mammaoca
04-01-19, 11:51
Mi serve un vostro parere da esperti.

Una mia amica lavora da settembre in una nota catena di videogiochi, lo store manager oltre ad essere una testa di cazzo è pure uno che cito "Dobbiamo spennare il più possibile i clienti, cercate di infilare protezioni e altre cagate simili sempre"; la novità recente è: "Dovete vendere X cose entro Y di Gennaio, se non lo fate ve li faccio comprare singolarmente ad ognuno di voi"

Cosa ne pensate?

Che la storia va avanti cosi da almeno 10 anni.
La tua amica dovrebbe aver notato che in quella nota catena è raro trovare sempre le stesse persone ed un motivo ci sarà :asd:

MrWashington
04-01-19, 12:05
Che la storia va avanti cosi da almeno 10 anni.
La tua amica dovrebbe aver notato che in quella nota catena è raro trovare sempre le stesse persone ed un motivo ci sarà :asd:


Lo ha notato, gli ho pure detto che quella catena presto fallirà (almeno avevo letto che han problemi notevoli), la domanda è: può smerdarlo?

Mammaoca
04-01-19, 12:11
Lo ha notato, gli ho pure detto che quella catena presto fallirà (almeno avevo letto che han problemi notevoli), la domanda è: può smerdarlo?

Onestamente? Non ne ho idea ma temo di no.
Credo che il rischio inculata fotonica sia enorme.
E' pratica comune questa, il fatto che casi di smerdamento grossi grossi a mia memoria non ce ne sono mi fa pensare che siano blindatissimi.
(Io me ne andai manco avevo finito la prova appena mi dissero che mi davano meno di un coltivatore di pomodori per lavorare 10 ore al giorno :fag: )

MrWashington
04-01-19, 12:13
Onestamente? Non ne ho idea ma temo di no.
Credo che il rischio inculata fotonica sia enorme.
E' pratica comune questa, il fatto che casi di smerdamento grossi grossi a mia memoria non ce ne sono mi fa pensare che siano blindatissimi.
(Io me ne andai manco avevo finito la prova appena mi dissero che mi davano meno di un coltivatore di pomodori per lavorare 10 ore al giorno :fag: )


Ah ma tanto a febbraio lei va via di suo :asd: era per smerdarlo un po.

Non è che gliel'ha detto a voce sta cosa eh, c'è una prova scritta su whatsapp dove intima di vendere quelle cose sennò glieli affibbia a loro.

MrVermont
04-01-19, 12:23
Può smerdarlo eccome se ha una prova. Fa denuncia all'ispettorato del lavoro e capace ci prende pure dei soldi. E' una forma di mobbing.

Non esiste blindatura in casi come questo (chiaramente ci vogliono delle prove), è come se in un concessionario imponessero ai dipendenti di comprare le auto che non riescono a vendere :asd: è illegale. Stop.

Kayato
04-01-19, 17:26
Allora se viene pagata e se ha in mente di cambiare lavoro, meglio che non faccia niente, non avendo prove è solo una perdita di tempo e rischia di perdere la faccia per problemi futuri più seri. Ovviamente non deve acquistare niente contro la sua volontà

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MrWashington
04-01-19, 18:27
Allora se viene pagata e se ha in mente di cambiare lavoro, meglio che non faccia niente, non avendo prove è solo una perdita di tempo e rischia di perdere la faccia per problemi futuri più seri. Ovviamente non deve acquistare niente contro la sua volontà

Inviato dal mio LM-Q610.FG utilizzando Tapatalk


Ha le prove scritte, salvate e testimoni altre persone.
Non è che acquista contro la sua volontà, glieli sottrae dallo stipendio(già misero).

Firestorm
04-01-19, 19:17
Può smerdarlo eccome se ha una prova. Fa denuncia all'ispettorato del lavoro e capace ci prende pure dei soldi. E' una forma di mobbing.

Non esiste blindatura in casi come questo (chiaramente ci vogliono delle prove), è come se in un concessionario imponessero ai dipendenti di comprare le auto che non riescono a vendere :asd: è illegale. Stop.Poi se va via a febbraio un paio di giorni prima passa dall'ispettorato con una storiella strappalacrime del tipo guardate cosa ci scrive il mio capo io non ce la faccio più mi dimetto...secondo me qualche soldo lo ricava.

500px.com/andream

MrVermont
04-01-19, 20:13
Ha le prove scritte, salvate e testimoni altre persone.
Non è che acquista contro la sua volontà, glieli sottrae dallo stipendio(già misero).

Meglio ancora. Denuncia di corsa all'ispettorato del lavoro e inizia la festa :smug:

Kayato
04-01-19, 22:44
Ha le prove scritte, salvate e testimoni altre persone.
Non è che acquista contro la sua volontà, glieli sottrae dallo stipendio(già misero).

Mi sa che finché non succede si può far poco, il tipo si può difendere con "ma non dicevo veramente, sono stato frainteso, era un discorso motivazionale" e sopratutto devono andate tutti insieme per avere più chance.

Guarda la mia signora anni fa aveva contattato una casa editrice di verona per iniziare a lavorare, il tipo ha risposto con una mail dicendo "ok, però per 2 anni non ti pago, se mi fai storie io ti faccio il contratto, ti pago 500 al mese ma te ne chiedo 500 come training" e con sta mail non ci ha fatto nulla perché "è solo una mail, non è un contratto, sono solo parole"

Picard
07-01-19, 22:50
Tutti insieme :asd:

Nella GDO :asd:

Ma nemmeno se offrono minorenni vergini e gattini scuoiati a Cthulu davanti ai loro occhi i dipendenti della GDO tirano fuori le palle per denunciare.

Kayato
07-01-19, 23:10
Tutti insieme :asd:

Nella GDO :asd:

Ma nemmeno se offrono minorenni vergini e gattini scuoiati a Cthulu davanti ai loro occhi i dipendenti della GDO tirano fuori le palle per denunciare.

........non si stava parlando di un gamestop quindi tipo di 2-3 persone d'organico?(escludendo i capi ovviamente)

Picard
08-01-19, 18:05
........non si stava parlando di un gamestop quindi tipo di 2-3 persone d'organico?(escludendo i capi ovviamente)

E' una catena enorme... hanno una mentalità da GDO applicata a un insieme di piccole realtà... Praticamente anche peggio.

Kayato
08-01-19, 18:58
E' una catena enorme... hanno una mentalità da GDO applicata a un insieme di piccole realtà... Praticamente anche peggio.

Ok che è una grande catena, ma stavamo parlando dei dipendenti-schiavi, quelli sono una manciata. Non devi mica partire una rivoluzione di tutti i punti vendita, si parlava solo di quello.

Picard
08-01-19, 19:17
Ok che è una grande catena, ma stavamo parlando dei dipendenti-schiavi, quelli sono una manciata. Non devi mica partire una rivoluzione di tutti i punti vendita, si parlava solo di quello.

Non conosco appieno la realtà dei GS, ma un utente poco sopra ha fatto intendere che questa è un po' la norma. Tra l'altro non sapendo se sono in franchising o se dipendono da una sede centrale anche qui non saprei esattamente come muovermi ma...

Se la realtà è così piccola non basta una denuncia? A che pro TUTTI devono testimoniare, se è violenza privata non necessariamente tale deve essere condivisa con altri, no?

Necrotemus
09-01-19, 04:45
Mai capito perche' in questi casi non si va dritti da un avvocato del lavoro.

MrWashington
09-01-19, 11:17
Ok che è una grande catena, ma stavamo parlando dei dipendenti-schiavi, quelli sono una manciata. Non devi mica partire una rivoluzione di tutti i punti vendita, si parlava solo di quello.


Funziona cosi in tutti i punti vendita GS, guarda caso rischia il fallimento

Kayato
09-01-19, 17:50
Che "rischia di chiudere" lo dicono da quando esiste, di sicuro il settore è cambiato, è praticamente sparita la parte retail per quanto riguarda i pc.

Su tutto il resto devono vedere i diretti interessati, io ho detto la mia.

Picard
09-01-19, 18:33
Mai capito perche' in questi casi non si va dritti da un avvocato del lavoro.

Perché la gente ha paura che denunciando si bruci le possibilità di lavorare altrove perché se passa la voce che sei un rompiballe non ti possono più proporre contratti da schiavo. :boh2:

"Tengo famiglia" è stata la benedizione di generazioni di mafiosi. :boh2:

MrVermont
31-01-19, 15:43
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ferrara-orari-assurdi-mamma-bimba-disabile-azienda-1636996.html

Meno male che ogni tanto qualche azienda viene condannata per queste porcate.

Picard
02-02-19, 15:50
La stessa azienda ha peraltro diversi precedenti alle spalle: nel giugno del 2017 ad esempio, il direttore operativo della stessa è stato condannato dal tribunale di Como a 6 mesi di reclusione per violenza privata: in concorso con altri aveva costretto una cassiera a spogliarsi, accusandola di aver rubato dei soldi e chiedendone le dimissioni.


Capite il metodo mafioso? E questa l'ha pure fatto... la gente non ha nemmeno più le palle comunque eh, roba che se lo chiedono a mia moglie devono chiamare d'urgenza i carabinieri perché ci sono schizzi di sangue ovunque.

Manu
10-02-19, 10:24
Un utente del forum aveva lavorato per la Bennet ed effettivamente scrisse bellissime cose al riguardo... :asd:

Salutava Sempre
19-04-20, 12:30
dal minuto 20:50 (https://www.youtube.com/watch?v=GtlhXHCUX6A&t=1250s) al 22:05 secondo me è descritto uno tra i peggiori casi di malafede che la classe politica italiota abbia mai concepito.

Rage
30-03-21, 11:38
Un utente del forum aveva lavorato per la Bennet ed effettivamente scrisse bellissime cose al riguardo... :asd:

Necroposto per dire - forse ero io? :asd:

Inizio 2015, due settimane sono durato.
Notare che ho iniziato a lavorare quando studiavo, a 16-17 anni, in nero, e negli anni di lavori di merda e/o fisicamente massacranti in barba alle basilari norme di sicurezza ne ho dovuti fare un po' per pagarmi gli studi e altre amenità :asd: ma MAI sono durato solo due settimane, al Bennet ho preferito chiudere anche per il loro bene, se fossi rimasto lì un po' di più sicuro avrei trovato il modo di incendiare il punto vendita alla prima occasione.
Roba da terzo mondo.

Da informazioni di conoscenti vari, mi sembra che negli ultimi anni nella GDO si siano un pelo tirati insieme ma c'è ancora moltissima variabilità dovuta a come sono gestiti i singoli punti vendita e da quanto è testa di cazzo la stuoia di manager - capetti - secondini vari, certe sigle sono comunque più portate al mobbing di altre, questo è innegabile.
Si tratta comunque di un settore con salari mediamente da fame e pochissima tutela dei dipendenti (in periodo di Covid la cosa è stata particolarmente vistosa :fag: ), snobbato ovviamente dai glorious sindacati e popolato da dipendenti che non direbbero merda nemmeno se l'avessero fino alla gola :asd:

Aggiungo altro fun fact personale
mio fratello, che nella GDO ci lavora ancora, anni fa quando era in un'altra catena ha avuto uno stiramento muscolare alla schiena sul lavoro, di quelli che proprio ti inchiodano, dopo alcune ore passate a bancalare e sbancalare roba.
Son dovuto andarlo a prendere, con la responsabile del punto vendita che lo stava facendo comunque lavorare in cassa, sostenendo che "il rimpiazzo stava arrivando a dargli il cambio".
Mancavano quasi 3 ore alla fine del turno di mio fratello, casualmente il rimpiazzo tarda ad arrivare, dopo una mezzoretta in cui questa sostiene che "sisi ora arriva" e mio fratello continua a lavorare, mi stufo di godere di questo spaccato di Burundi italico, prendo mio fratello e gli dico che ci leviamo dal cazzo, vengo fermato dalla responsabile del punto vendita che mi si piazza di fronte prima dell'uscita (a me, uomo bianco caucasico etero cis libero e mica un suo dipendente :rotfl: ) e tempo zero si becca una sfuriata epocale dal sottoscritto e finalmente ammette che stava temporeggiando per far finire il turno a mio fratello infortunato e che lei non poteva mica rimanere lì da sola a portare avanti il lavoro.
Finita con me che porto mio fratello alla macchina e poi in pronto soccorso dopo un'altra scenata con occhi fuori dalle orbite in cui le dico che se non si levava dal cazzo le avrei spaccato la testa nel muro e le conveniva crepare per evitare denuncia per aver fatto lavorare un dipendente infortunato :asd:

Raramente mi è capitata quella sensazione di voler proprio far male a qualcuno e storpiarlo per il resto dei suoi giorni :asd:

Kiappo
30-03-21, 13:14
Necroposto per dire - forse ero io? :asd:

Inizio 2015, due settimane sono durato.
Notare che ho iniziato a lavorare quando studiavo, a 16-17 anni, in nero, e negli anni di lavori di merda e/o fisicamente massacranti in barba alle basilari norme di sicurezza ne ho dovuti fare un po' per pagarmi gli studi e altre amenità :asd: ma MAI sono durato solo due settimane, al Bennet ho preferito chiudere anche per il loro bene, se fossi rimasto lì un po' di più sicuro avrei trovato il modo di incendiare il punto vendita alla prima occasione.
Roba da terzo mondo.

Da informazioni di conoscenti vari, mi sembra che negli ultimi anni nella GDO si siano un pelo tirati insieme ma c'è ancora moltissima variabilità dovuta a come sono gestiti i singoli punti vendita e da quanto è testa di cazzo la stuoia di manager - capetti - secondini vari, certe sigle sono comunque più portate al mobbing di altre, questo è innegabile.
Si tratta comunque di un settore con salari mediamente da fame e pochissima tutela dei dipendenti (in periodo di Covid la cosa è stata particolarmente vistosa :fag: ), snobbato ovviamente dai glorious sindacati e popolato da dipendenti che non direbbero merda nemmeno se l'avessero fino alla gola :asd:

Aggiungo altro fun fact personale
mio fratello, che nella GDO ci lavora ancora, anni fa quando era in un'altra catena ha avuto uno stiramento muscolare alla schiena sul lavoro, di quelli che proprio ti inchiodano, dopo alcune ore passate a bancalare e sbancalare roba.
Son dovuto andarlo a prendere, con la responsabile del punto vendita che lo stava facendo comunque lavorare in cassa, sostenendo che "il rimpiazzo stava arrivando a dargli il cambio".
Mancavano quasi 3 ore alla fine del turno di mio fratello, casualmente il rimpiazzo tarda ad arrivare, dopo una mezzoretta in cui questa sostiene che "sisi ora arriva" e mio fratello continua a lavorare, mi stufo di godere di questo spaccato di Burundi italico, prendo mio fratello e gli dico che ci leviamo dal cazzo, vengo fermato dalla responsabile del punto vendita che mi si piazza di fronte prima dell'uscita (a me, uomo bianco caucasico etero cis libero e mica un suo dipendente :rotfl: ) e tempo zero si becca una sfuriata epocale dal sottoscritto e finalmente ammette che stava temporeggiando per far finire il turno a mio fratello infortunato e che lei non poteva mica rimanere lì da sola a portare avanti il lavoro.
Finita con me che porto mio fratello alla macchina e poi in pronto soccorso dopo un'altra scenata con occhi fuori dalle orbite in cui le dico che se non si levava dal cazzo le avrei spaccato la testa nel muro e le conveniva crepare per evitare denuncia per aver fatto lavorare un dipendente infortunato :asd:

Raramente mi è capitata quella sensazione di voler proprio far male a qualcuno e storpiarlo per il resto dei suoi giorni :asd:

beh ma raccontaci delle due settimane alla Bennet

Rage
30-03-21, 14:08
Vabbè, che dire signora mia.

Dove abitavo ai tempi avevo un Bennet a 5 minuti da casa. Ho fatto un colloquio dove mi è stato detto che sicuramente mi avrebbero fatto lavorare lì, per poi inserirmi in un punto vendita a 45 minuti da casa, anticipandomi che dopo N mesi sarei stato spostato in un punto vendita di nuova apertura ancora più distante.

Al primo giorno di lavoro, il responsabile specifica candidamente che all'arrivo bisogna timbrare 14 minuti prima (a 15 scatterebbe lo straordinario) e all'uscita si timbra 5-10 minuti dopo. In caso di orario spezzato, questa operazione la si fa ad ogni ingresso ed ogni uscita, quindi di fatto regali quei 25-50 minuti all'azienda ogni giorno, per 6 giorni (nel mio caso, 5, perché ero in prova). Hanno avuto grane per questa cosa, la loro sede centrale di Como si è tirata addosso i sindacati ed hanno dovuto risarcire i dipendenti, ma nel resto d'Italia è rimasta prassi diffusa.

A questo proposito: non lavoravo mai di domenica perché ero in prova, ed avevo un giorno libero a settimana, quindi facevo 5 giorni/40 ore. Invece che fare 8 ore al giorno, i miei turni avevano praticamente 7 ore per 4 giorni, poi uno spezzato da quasi 12 ore al sabato :asd: vado a memoria ma facevo un orario tipo 6-12.30 / 14.30 - 20. Ovviamente, vedi sopra, era in realtà 5.46 - 12.40 / 14.16 - 20.10 :asd:

I "responsabili di reparto", messo tra virgolette perché i reparti di un supermercato sono delle corsie ovviamente, mica si è in fabbrica :asd: dei rincoglioniti patentati, appecorati all'ennesima potenza, scelti tra i cani più fedeli e stupidi ed opportunamente ricompensati (avevo dato un'occhiata al planning dei turni mensili) con turni di cinque giorni e mezzo a settimana, di cui 3-4 consistentemente spezzati. E mi è stato pure detto che la mezza giornata mica è lavorativa, è mezza giornata di riposo :rotfl:

Il lavoro, nel mio caso mettere cose sugli scaffali per ore :fag: da svolgersi rigorosamente in pantaloni, camicia (possibilmente bianca) e cravatta, che a fine turno ormai hai cuciti addosso e sono lerci da buttar via. Punto vendita in cui non era presente un orologio, totale assenza di cognizione del tempo e guardare il proprio orologio o guardare su cellulare porta a richiamo, uno dei primissimi giorni una collega mi ha subito detto che non potevo farlo "perché la ragazza in accettazione aveva visto dalle telecamere che avevo tolto il telefono dalla tasca" e doveva riferirlo al responsabile.
Il giorno in cui ho commesso l'errore di andare a pisciare 3 volte in 7 ore sono stato richiamato dalla vice della direttrice (spoiler: le notizie delle commesse che si pisciano addosso NON sono fake :asd: ).

Clima di assoluto terrore e depressione diffuso, grosso delle commesse composto da ragazze piazzate a fare part time, trattate come pezzi di merda da chiunque stia anche solo mezzo gradino sopra di loro nella scala gerarchica :asd: minacce, insulti, scenate di sclero, stendiamo un velo pietoso sulla completa soggezione nei confronti della direttrice del punto vendita, roba stile Thulsa Doom con le vestali.
Nella glorious Lombardia, eh, niente situazioni di terzo mondo calafricano o che :asd:

Tutta questa coppa ricolma di delizie per uno stipendio stratosferico, ai tempi, poco sopra ai 1000€, le maggiorazioni del contratto commercio sono inesistenti/una merda, essere inquadrati con un livello basso significa fare la fame, non è come nei contratti industria (metalmeccanico, gomma plastica eccetera) dove la retribuzione base è bassa ma con le maggiorazioni dei turni permette di portare a casa buste paga decenti.
Io al penultimo livello della metalmeccanica, su tre turni, prendevo una media di 1800€ al mese facendo massimo uno-due straordinari al mese. Nel chimico cosmetico prendevo sui 1500 facendo i due turni. Sono contratti in cui se fai di più (che siano turni o straordinari) hai un miglioramento sensibile in busta.
Giusto pochi mesi fa, mio fratello (che dove è ora dovrebbe avere, credo, uno scatto di anzianità) ha preso 1200, non avendo fatto straordinari. Anche facendoli, non è che prenda molto di più (CCNL pulciosissimo con 15% maggiorazione straordinario feriale e 30% straordinario festivo :rotfl: ).

Questo è quanto così su due piedi, se ricordo altro di quelle due intense settimane aggiorno :asd:

EDIT:
dimenticavo, amica che lavora fissa in una nota catena di supermercati, riconoscente all'azienda perché ha BEN 15 minuti di pausa in tutto il turno :rotfl:

Manu
30-03-21, 14:17
Porca miseria, probabilmente durerei mezza giornata lì dentro prima di sclerare :bua: anzi, già al timbrare 14 minuti prima

Kiappo
30-03-21, 14:20
Vabbè, che dire signora mia.

Dove abitavo ai tempi avevo un Bennet a 5 minuti da casa. Ho fatto un colloquio dove mi è stato detto che sicuramente mi avrebbero fatto lavorare lì, per poi inserirmi in un punto vendita a 45 minuti da casa, anticipandomi che dopo N mesi sarei stato spostato in un punto vendita di nuova apertura ancora più distante.

Al primo giorno di lavoro, il responsabile specifica candidamente che all'arrivo bisogna timbrare 14 minuti prima (a 15 scatterebbe lo straordinario) e all'uscita si timbra 5-10 minuti dopo. In caso di orario spezzato, questa operazione la si fa ad ogni ingresso ed ogni uscita, quindi di fatto regali quei 25-50 minuti all'azienda ogni giorno, per 6 giorni (nel mio caso, 5, perché ero in prova). Hanno avuto grane per questa cosa, la loro sede centrale di Como si è tirata addosso i sindacati ed hanno dovuto risarcire i dipendenti, ma nel resto d'Italia è rimasta prassi diffusa.

A questo proposito: non lavoravo mai di domenica perché ero in prova, ed avevo un giorno libero a settimana, quindi facevo 5 giorni/40 ore. Invece che fare 8 ore al giorno, i miei turni avevano praticamente 7 ore per 4 giorni, poi uno spezzato da quasi 12 ore al sabato :asd: vado a memoria ma facevo un orario tipo 6-12.30 / 14.30 - 20. Ovviamente, vedi sopra, era in realtà 5.46 - 12.40 / 14.16 - 20.10 :asd:

I "responsabili di reparto", messo tra virgolette perché i reparti di un supermercato sono delle corsie ovviamente, mica si è in fabbrica :asd: dei rincoglioniti patentati, appecorati all'ennesima potenza, scelti tra i cani più fedeli e stupidi ed opportunamente ricompensati (avevo dato un'occhiata al planning dei turni mensili) con turni di cinque giorni e mezzo a settimana, di cui 3-4 consistentemente spezzati. E mi è stato pure detto che la mezza giornata mica è lavorativa, è mezza giornata di riposo :rotfl:

Il lavoro, nel mio caso mettere cose sugli scaffali per ore :fag: da svolgersi rigorosamente in pantaloni, camicia (possibilmente bianca) e cravatta, che a fine turno ormai hai cuciti addosso e sono lerci da buttar via. Punto vendita in cui non era presente un orologio, totale assenza di cognizione del tempo e guardare il proprio orologio o guardare su cellulare porta a richiamo, uno dei primissimi giorni una collega mi ha subito detto che non potevo farlo "perché la ragazza in accettazione aveva visto dalle telecamere che avevo tolto il telefono dalla tasca" e doveva riferirlo al responsabile.
Il giorno in cui ho commesso l'errore di andare a pisciare 3 volte in 7 ore sono stato richiamato dalla vice della direttrice (spoiler: le notizie delle commesse che si pisciano addosso NON sono fake :asd: ).

Clima di assoluto terrore e depressione diffuso, grosso delle commesse composto da ragazze piazzate a fare part time, trattate come pezzi di merda da chiunque stia anche solo mezzo gradino sopra di loro nella scala gerarchica :asd: minacce, insulti, scenate di sclero, stendiamo un velo pietoso sulla completa soggezione nei confronti della direttrice del punto vendita, roba stile Thulsa Doom con le vestali.
Nella glorious Lombardia, eh, niente situazioni di terzo mondo calafricano o che :asd:

Tutta questa coppa ricolma di delizie per uno stipendio stratosferico, ai tempi, poco sopra ai 1000€, le maggiorazioni del contratto commercio sono inesistenti/una merda, essere inquadrati con un livello basso significa fare la fame, non è come nei contratti industria (metalmeccanico, gomma plastica eccetera) dove la retribuzione base è bassa ma con le maggiorazioni dei turni permette di portare a casa buste paga decenti.
Io al penultimo livello della metalmeccanica, su tre turni, prendevo una media di 1800€ al mese facendo massimo uno-due straordinari al mese. Nel chimico cosmetico prendevo sui 1500 facendo i due turni. Sono contratti in cui se fai di più (che siano turni o straordinari) hai un miglioramento sensibile in busta.
Giusto pochi mesi fa, mio fratello (che dove è ora dovrebbe avere, credo, uno scatto di anzianità) ha preso 1200, non avendo fatto straordinari. Anche facendoli, non è che prenda molto di più (CCNL pulciosissimo con 15% maggiorazione straordinario feriale e 30% straordinario festivo :rotfl: ).

Questo è quanto così su due piedi, se ricordo altro di quelle due intense settimane aggiorno :asd:

EDIT:
dimenticavo, amica che lavora fissa in una nota catena di supermercati, riconoscente all'azienda perché ha BEN 15 minuti di pausa in tutto il turno :rotfl:

AH però, cos'era? Auschwitz? Io ho lavorato in un paio di supermercati per un paio d'anni e, nonostante fosse un lavoro abbastanza orrendo, queste robe naziste non le avevo.

Sei stato bravo a resistere due settimane, io credo che li avrei fanculizzati al terzo giorno.

Alla tua amica in fondo, direi che mezz'ora di pausa è obbligatoria dopo sei ore consecutive.

Necronomicon
30-03-21, 14:42
Non conosco il Bennet ma perché camicia e cravatta? cazzo è? :rotfl:

Kiappo
30-03-21, 14:49
Non conosco il Bennet ma perché camicia e cravatta? cazzo è? :rotfl:

eleganza prima di tutto.
Cmq in diversi supermercati vedi addetti magari dietro i banchi gastronomia, con la cravatta. Io la trovo una roba da boomer / ritardati.

Quando lavoravo per un'azienda di distributori automatici, il mio compito era girare a ritirare monetine e caricare caffè, bibite e merendine. Ebbene, la camicia era obbligatoria (per fortuna d'estate concedevano la polo) ma se mettevi la cravatta avevi un plus di 50 euro in busta.

Non l'ho mai messa.

Necronomicon
30-03-21, 14:51
Le varie colleghe avrebbero allungato tranquillamente un 50/100 di mancia se il tipo che mandavano a ricaricare il distributore fosse arrivato a petto nudo :asd:

Rage
30-03-21, 17:40
No scusate mi sono ricordato una perla che fa ridere sul serio vista da fuori :rotfl:

Praticamente, ora che ho fatto mente locale - l'orario d'inizio "ufficiale" segnato era 6.15, quindi alla fine la gente arrivava a 5.45 per cambiarsi negli spogliatoi, poi alle 6.00 tutti in fila di fronte alla timbratrice, per la questione dei 14 minuti. Appena scattavano le 6.01, si timbrava e si iniziava a lavorare, ognuno con transpallet e scalatta necessari a portarsi dietro i bancali tra le corsie e caricare la roba sugli scaffali più alti.
Con un piccolo dettaglio - transpallet e scalette non bastavano MAI per tutti, quindi alle 6.01 la gente timbrava e INIZIAVA A CORRERE per procurarseli, il tutto seguito da scene assurde di gente che se li litiga, gente che durante il turno se li frega o fa accordi sottobanco per scambiarseli alla bisogna :rotfl: giuro una roba tipo versione fantozziana di Battle Royal quando all'inizio del gioco scappano in tutte le direzioni con lo zainetto assegnato random.
A raccontarlo ora fa ghignare ma immaginate ste povere anime che vivono e lavorano nell'ansia che prima ancora di iniziare il turno hanno già il nervoso addosso per doversi procurare la roba che gli serve per fare il proprio lavoro fregandola agli altri.

Sono abbastanza sicuro di aver beccato un caso limite, tra i vari conoscenti che ho e che lavorano nella GDO di situazioni così degrado non me ne hanno mai raccontate (tranne quella sopra di mio fratello che lavora infortunato :fag: ), ma il quadro che ne esce non è comunque roseo e di irregolarità e soprusi "minori" (ma spesso reiterati nel tempo) ne ho sentite a bizzeffe come esperienze di prima mano.
Quanto al Bennet, può essere una coincidenza ma ho una cugina che lavora da una vita al Conad dietro casa dei miei genitori, punto vendita piccolino, qualche anno fa hanno accolto alcune ragazze esuli proprio dal Bennet, ci raccontava che dopo alcuni giorni han dovuto prenderle da parte e dirgli di darsi una calmata perché queste lavoravano nel terrore, perennemente agitate, si mettevano a piangere se qualcuno gli faceva notare che avevano sbagliato qualcosa o anche se da sole se si accorgevano di aver sbagliato.
Ma per delle minchiate eh, roba che manco venivano richiamate, praticamente le colleghe gli spiegavano come andavano fatte le cose e queste pensavano gli sarebbe arrivata la lettera di richiamo o sarebbero state licenziate :asd: possibile che qui in zona sia un po' così il Bennet nello specifico perché ha punti vendita molto grandi nei centri commerciali (di solito da 100+ dipendenti), parecchio potere contrattuale ed in generale zero controlli, ho conoscenti che hanno lavorato in altre grosse catene, tipo Iper, che non hanno avuto assolutamente esperienze simili, quindi onestamente boh.
Io le mie due settimane di purgatorio le ho fatte e mi sono bastate :asd:

Comunque sono tornato indietro a leggere l'incipit del thread e vabbè, a distanza di tre anni non è cambiato una fava, la situazione rimane tale quale :asd: anzi, tenendo d'occhio gli annunci regolarmente dall'anno scorso ho notato che sono aumentate parecchio le offerte di lavoro in stage/tirocinio per mansioni genericissime tipo commessi, operai e magazzinieri/pickeristi, che nemmeno rientrerebbero nella disciplina del tirocinio appunto perché attività generiche.
Al tempo stesso dall'altro lato continuano anche i requisiti folli (lauree in ingegneria ed economia richieste così, come il prezzemolo, per mansioni da impiegati di livello medio-basso). La più spettacolare che ricordo è quella di un'azienda chimica qui in zona che cercava un impiegato logistico/amministrativo che si occupasse di mansioni ordinarie (bollettazione, ddt, merce pericolosa).
Come requisiti tassativi richiedevano esperienza pregressa 1-2 anni, laurea in ingegneria chimica, CTF o chimica, conoscenza della normativa di spedizione generale e di spedizione merci pericolose e GRADITA CONOSCENZA DEI PRODOTTI TRATTATI DALL'AZIENDA :rotfl:
Perché sicuro un laureato in ingegneria chimica o CTF ha studiato normativa dei trasporti e trasporto in ADR ma soprattutto nelle università i corsi di studio espongono i prodotti specifici delle singole aziende eh :asd: e l'ubermensch ricercato (ovviamente, profilo junior da 1300-1400 al mese) realisticamente verrà inserito in un ufficio di boomer dove il più istruito ha un diploma di ragioneria conseguito 20 anni fa.

Per me si può discutere che sul lato formativo/scolastico alcune cose possano essere cambiate (a patto prima di riconoscere che i laureati italiani, anche in materie umanistiche, stranamente all'estero trovano lavori dignitosi con una certa facilità), ma mi pare ovvio che le aziende siano del tutto scollegate dalla realtà.
Siamo (da parecchio tempo) al punto per cui non bastano periodi di prova, tirocini e apprendistati (che oltre al risparmio economico di breve poi riconoscono sgravi fiscali pluriannuali in caso di stabilizzazione del dipendente), questi si aspettano che la gente gli arrivi già formata ed impacchettata per lavorare specificamente nella loro azienda, realisticamente una pulciosa piccola media impresa con investimenti fermi all'epoca pre-2000.
Posso immaginare le facce dei vari neolaureati ingegneri magistrali che dopo aver superato 3 colloqui, dimostrato di parlare fluentemente almeno una lingua straniera ed aver fatto un paio di tirocini per avere un minimo di esperienza, vengono introdotti in aziende coi server che si reggono su Win95, brutte copie di gestionali tipo Zucchetti e colleghi che usano Excel come fosse Word :smugdance: chiaramente tramite agenzia interinale, contratto iniziale 1 mese + proroghe, profilo junior :snob:

Necronomicon
30-03-21, 18:47
Io conosco il mondo delle cooperative che lavorano prevalentemente con giovani laureandi o appena laureati e fa impressione le cazzate che si inventano per vincere bandi vari con i comuni e la poca formazione che viene fatta pur mandando giovani spesso alla prima "occupazione" (pagata male malissimo) a lavorare con bimbi. Francamente sono tutte situazioni figlie degli scarsi controlli.

NoNickName
01-04-21, 16:49
Certe volte guardo il mio contratto nel pubblico e piango come un bambino davanti all'albero di Natale

Azad
01-04-21, 17:24
Io conosco il mondo delle cooperative che lavorano prevalentemente con giovani laureandi o appena laureati e fa impressione le cazzate che si inventano per vincere bandi vari con i comuni e la poca formazione che viene fatta pur mandando giovani spesso alla prima "occupazione" (pagata male malissimo) a lavorare con bimbi. Francamente sono tutte situazioni figlie degli scarsi controlli.

Vabbè, ma le attività con i ragazzi (lo dico come uno che non ci lavora direttamente ma viene chiamato a lavorarci dai laureandi/laureati che lavorano per le cooperative) spesso e volentieri sono babysitteraggio con un altro nome, anche perchè finchè non ci sei dentro e non cominci a trattare con i ragazzi (e con i superiori) non lo capisci mica cosa puoi fare e come puoi muoverti.

Lì casomai il problema è il ricambio: invece di tenersi uno che conosce i ragazzi e che i ragazzi conoscono e che sta cominciando a muoversi bene, dopo un po' ti rotocalciano fuori dalle balle e mettono dentro il nuovo laureandolaureato (o meglio, laureanda/laureata, non ho mai visto tante tipine tutte nello stesso settore come da quando ho cominciato a bazzicarlo :asd:) che deve ricominciare dacapo.
Oltre ovviamente alle carognatine e coltellate alle spalle tra una cooperativa e l'altra che avvengono dietro le quinte...con buona pace del mantenimento del servizio e della continuità educativa dei ragazzi :asd:

Rage
03-04-21, 18:45
Uguale identico coi ragazzi disabili, una cara amica lavora tramite cooperativa come educatrice (docente? maestra? non so che titolo abbia effettivamente).
Bandi vinti al ribasso assoluto, salario medio-basso e privo di parecchie tutele per le ragazze, discontinuità lavorativa a gogo

Sinex/
05-04-21, 08:10
Rage. Per favore. Ancora aneddoti. Mi sto appassionando

Necronomicon
05-04-21, 08:52
Nei bandi comunali per i centri estivi, prima del covid, molti comuni hanno richiesto la presenza di un madrelingua inglese, totalmente inutile a mio parere perché i bambini delle elementari e delle medie non sono mediamente in grado di sostenere una conversazione in lingua straniera, soprattutto alle elementari dove i bimbi solitamente imparano con metodi un po' inefficaci fatti di lessico tematico imparato a memoria piuttosto che di capacità linguistica.

Comunque se vuoi vincere il bando, quello ti tocca inserire. Solo che i 120/150 euro lordi a settimana che le cooperative pagano per una mezza giornata di lavoro ai ragazzi e su cui si basa sostanzialmente la bassa richiesta economica che fa vincere loro i bandi, sono incompatibili con il potere contrattuale che un madrelingua inglese sa di avere.

Che fare quindi? Beh, ci si rivolge a madrelingua non inglesi e li si spaccia per madrelingua inglesi obbligandoli a parlare ai ragazzi in inglese (spesso raffazzonato tanto quanto quello del personale italiano).
Solo che questi madrelingua arrivano tramite associazioni che danno loro esperienze lavorative all'estero pagandoli solo vitto e alloggio. Praticamente lavoro non pagato.

Questi poveri ragazzi che spesso pagano 400 e più euro a queste associazioni per fare una esperienza lavorativa all'estero, vengono quindi qua a fare un lavoro che non serve al loro curriculum, che ha scarsi risultati.

Ho testimonianze allucinanti da tutta Europa.
Gente messa in 30 in una soffitta a dormire per lavorare in centri estivi dei paesi dell'est, robe allucinanti.

balmung
05-04-21, 10:12
Che fare quindi? Beh, ci si rivolge a madrelingua non inglesi e li si spaccia per madrelingua inglesi obbligandoli a parlare ai ragazzi in inglese (spesso raffazzonato tanto quanto quello del personale italiano).
Solo che questi madrelingua arrivano tramite associazioni che danno loro esperienze lavorative all'estero pagandoli solo vitto e alloggio. Praticamente lavoro non pagato.


Non ho capito :uhm:
Prendono un turco e lo spacciano per cittadino inglese?
Ma a quel punto, se tanto dichiarano comunque il falso in un bando pubblico, tanto valeva prendere direttamente uno del posto?

Necronomicon
06-04-21, 19:06
Non ho capito :uhm:
Prendono un turco e lo spacciano per cittadino inglese?
Ma a quel punto, se tanto dichiarano comunque il falso in un bando pubblico, tanto valeva prendere direttamente uno del posto?

Uno del posto lo paghi. Uno dalla Turchia o dall'India paga lui per venire da te a lavorare :asd:

Rage
11-04-21, 14:24
Rage. Per favore. Ancora aneddoti. Mi sto appassionando

Mah, di quel calibro non ne ho altri così a memoria :asd: ho fatto parecchi lavori di merda, quello sì, ma che di solito hanno componenti di disagio intrinseche - i clienti se sei a contatto coi clienti (commesso, cameriere) o i colleghi bruciati (in fabbrica e simili).
La combo di mobbing, condizioni umilianti e paga da fame che ho visto nella GDO non l'ho vista altrove, per dire, se in fabbrica mi spacco la schiena e devo comunicare ad ululati con colleghi che sniffano colla per hobby, quantomeno a fine mese mi trovo una buona busta paga.
Diciamo che è letteralmente l'unico lavoro in cui non sono riuscito a trovare un singolo aspetto positivo :asd:

Pinhead81
12-04-21, 14:06
Diciamo che è letteralmente l'unico lavoro in cui non sono riuscito a trovare un singolo aspetto positivo :asd:
Non riuscivi nemmeno a nasconderti e mangiucchiare roba fregata? :asd:

Manu
12-04-21, 20:16
Non riuscivi nemmeno a nasconderti e mangiucchiare roba fregata? :asd:
So di gente che ha provato a farlo in una catena di supermercati (parlo di Toscana) ed è stata licenziata in tronco, del tipo "non finisci manco il turno, prendi e vai a casa"... quindi, se tanto mi dà tanto, dove lavorava lui non passavano manco l'acqua del rubinetto :asd:

Sirleo
16-04-21, 13:59
Vabbè, che dire signora mia.

Dove abitavo ai tempi avevo un Bennet a 5 minuti da casa. Ho fatto un colloquio dove mi è stato detto che sicuramente mi avrebbero fatto lavorare lì, per poi inserirmi in un punto vendita a 45 minuti da casa, anticipandomi che dopo N mesi sarei stato spostato in un punto vendita di nuova apertura ancora più distante.

Al primo giorno di lavoro, il responsabile specifica candidamente che all'arrivo bisogna timbrare 14 minuti prima (a 15 scatterebbe lo straordinario) e all'uscita si timbra 5-10 minuti dopo. In caso di orario spezzato, questa operazione la si fa ad ogni ingresso ed ogni uscita, quindi di fatto regali quei 25-50 minuti all'azienda ogni giorno, per 6 giorni (nel mio caso, 5, perché ero in prova). Hanno avuto grane per questa cosa, la loro sede centrale di Como si è tirata addosso i sindacati ed hanno dovuto risarcire i dipendenti, ma nel resto d'Italia è rimasta prassi diffusa.

A questo proposito: non lavoravo mai di domenica perché ero in prova, ed avevo un giorno libero a settimana, quindi facevo 5 giorni/40 ore. Invece che fare 8 ore al giorno, i miei turni avevano praticamente 7 ore per 4 giorni, poi uno spezzato da quasi 12 ore al sabato :asd: vado a memoria ma facevo un orario tipo 6-12.30 / 14.30 - 20. Ovviamente, vedi sopra, era in realtà 5.46 - 12.40 / 14.16 - 20.10 :asd:

I "responsabili di reparto", messo tra virgolette perché i reparti di un supermercato sono delle corsie ovviamente, mica si è in fabbrica :asd: dei rincoglioniti patentati, appecorati all'ennesima potenza, scelti tra i cani più fedeli e stupidi ed opportunamente ricompensati (avevo dato un'occhiata al planning dei turni mensili) con turni di cinque giorni e mezzo a settimana, di cui 3-4 consistentemente spezzati. E mi è stato pure detto che la mezza giornata mica è lavorativa, è mezza giornata di riposo :rotfl:

Il lavoro, nel mio caso mettere cose sugli scaffali per ore :fag: da svolgersi rigorosamente in pantaloni, camicia (possibilmente bianca) e cravatta, che a fine turno ormai hai cuciti addosso e sono lerci da buttar via. Punto vendita in cui non era presente un orologio, totale assenza di cognizione del tempo e guardare il proprio orologio o guardare su cellulare porta a richiamo, uno dei primissimi giorni una collega mi ha subito detto che non potevo farlo "perché la ragazza in accettazione aveva visto dalle telecamere che avevo tolto il telefono dalla tasca" e doveva riferirlo al responsabile.
Il giorno in cui ho commesso l'errore di andare a pisciare 3 volte in 7 ore sono stato richiamato dalla vice della direttrice (spoiler: le notizie delle commesse che si pisciano addosso NON sono fake :asd: ).

Clima di assoluto terrore e depressione diffuso, grosso delle commesse composto da ragazze piazzate a fare part time, trattate come pezzi di merda da chiunque stia anche solo mezzo gradino sopra di loro nella scala gerarchica :asd: minacce, insulti, scenate di sclero, stendiamo un velo pietoso sulla completa soggezione nei confronti della direttrice del punto vendita, roba stile Thulsa Doom con le vestali.
Nella glorious Lombardia, eh, niente situazioni di terzo mondo calafricano o che :asd:

Tutta questa coppa ricolma di delizie per uno stipendio stratosferico, ai tempi, poco sopra ai 1000€, le maggiorazioni del contratto commercio sono inesistenti/una merda, essere inquadrati con un livello basso significa fare la fame, non è come nei contratti industria (metalmeccanico, gomma plastica eccetera) dove la retribuzione base è bassa ma con le maggiorazioni dei turni permette di portare a casa buste paga decenti.
Io al penultimo livello della metalmeccanica, su tre turni, prendevo una media di 1800€ al mese facendo massimo uno-due straordinari al mese. Nel chimico cosmetico prendevo sui 1500 facendo i due turni. Sono contratti in cui se fai di più (che siano turni o straordinari) hai un miglioramento sensibile in busta.
Giusto pochi mesi fa, mio fratello (che dove è ora dovrebbe avere, credo, uno scatto di anzianità) ha preso 1200, non avendo fatto straordinari. Anche facendoli, non è che prenda molto di più (CCNL pulciosissimo con 15% maggiorazione straordinario feriale e 30% straordinario festivo :rotfl: ).

Questo è quanto così su due piedi, se ricordo altro di quelle due intense settimane aggiorno :asd:

EDIT:
dimenticavo, amica che lavora fissa in una nota catena di supermercati, riconoscente all'azienda perché ha BEN 15 minuti di pausa in tutto il turno :rotfl:
Un ambientino ridente e gioviale. Cose da matti.

Rage
18-04-21, 16:05
Non riuscivi nemmeno a nasconderti e mangiucchiare roba fregata? :asd:

Ecciao. Come avevo menzionato nel post lungo, uno dei primissimi giorni guardavo il telefono ogni tanto per sapere l'ora, perché all'interno non c'erano orologi, chiaramente nessuna finestra o altro, quindi zero cognizione del tempo, escluso che quando iniziava ad apparire gente erano circa le 8, orario d'apertura.
Prima della fine del turno, la collega che "mi seguiva" è venuta a dirmi che non si può guardare il telefono, una delle ragazze che stanno nel gabbiotto reception mi aveva visto guardare il telefono dagli schermi delle telecamere che devono tener controllati - in teoria per controllare i clienti, ma per avermi visto nei 3 secondi necessari a guardare l'ora sul telefono presumo che il grosso delle attenzioni siano concentrate sui dipendenti.
E che, ovviamente, la cara collega della reception avrebbe dovuto segnalarlo al responsabile :fag:

Tra l'altro, all'interno del punto vendita non puoi fare nulla nemmeno in pausa. Mio fratello esce e mangia fuori o in qualche posto lì vicino (mi pare ci sia un Burger King), io in pausa mangiavo in macchina e quando facevo lo spezzato della morte da 12 ore al sabato mangiavo poi abbassavo il sedile e dormivo un po'. Addirittura, se vai in pausa e vuoi comprare qualcosa nel punto vendita, non puoi semplicemente prenderlo e pagarlo, visto che sei già lì. Devi toglierti il grembiule del cazzo, uscire dall'uscita dipendenti e rientrare dall'entrata clienti (che in genere sono in posizioni opposte, quella dipendenti è tipo sul retro, quella dei clienti è frontale, quindi devi anche farti il giro del centro commerciale per rientrare).
Però so di altra gente che lavora in punti che all'interno hanno la gastronomia, con tavolini e sedie, e ricevono una specie di buono pasto con cui possono prendere qualcosa dalla gastronomia e consumarlo lì.
Non è esattamente una mensa aziendale ma è una delle cose più civilizzate di cui ho sentito parlare nella GDO :asd:

EDIT: ah ecco, mi sono ricordato di un'altra cosa di quella meravigliosa esperienza :asd: al colloquio mi era stato chiesto se intendevo avere figli a breve :rotfl: a me, maschio di poco più di vent'anni :rotfl:

conrad
19-04-21, 09:54
Io ho lavorato in Ikea per qualche mese (lavoro estivo) e devo dire che è stata davvero tutt'altra esperienza, molto positiva devo dire.

Diciamo che potevo andare a pisciare senza problemi ed avevi accesso alla mensa, penso la stessa che serviva anche i clienti, a prezzi davvero irrisori :asd:

Kiappo
16-06-21, 10:11
https://torino.repubblica.it/cronaca/2021/06/15/news/torino_caporalato_supermercato-306191844/?ref=fbplto&fbclid=IwAR1AQ4esuGZDsLFaJvLx8NUqL9kdKXJ-Y8vbw1tGpLrTUoVVxbUbBeqDScQ

sacramen
16-06-21, 11:01
https://torino.repubblica.it/cronaca/2021/06/15/news/torino_caporalato_supermercato-306191844/?ref=fbplto&fbclid=IwAR1AQ4esuGZDsLFaJvLx8NUqL9kdKXJ-Y8vbw1tGpLrTUoVVxbUbBeqDScQ

Se era Amazon partiva la fanfara sulla produttività delle grandi aziende :asd:

Manu
16-06-21, 11:25
Conosco gente che ha fatto il corriere consegnando roba per Amazon, lavorando però per ditte terze. Mi hanno detto che la storia dei corrieri che pisciano nelle bottiglie succede eccome, aggiungendo poi che spesso e volentieri tali bottiglie venivano lasciate nel mezzo ai sacchi della roba da riconsegnare, se non addirittura DENTRO ai sacchi :bua: mi hanno detto che in un turno di dieci ore dovevano consegnare qualcosa come 130-150 pacchi. Avete capito bene. Ovviamente è pieno di gente che ha esaurimenti nervosi, che pianta il furgone da qualche parte e spenge il telefono, etc.

Da quel che mi hanno detto però, chi fa il corriere per Amazon prime, e quindi è assunto direttamente dall'azienda, ha condizioni di lavoro e salario migliori.

sacramen
16-06-21, 11:41
Conosco gente che ha fatto il corriere consegnando roba per Amazon, lavorando però per ditte terze. Mi hanno detto che la storia dei corrieri che pisciano nelle bottiglie succede eccome, aggiungendo poi che spesso e volentieri tali bottiglie venivano lasciate nel mezzo ai sacchi della roba da riconsegnare, se non addirittura DENTRO ai sacchi :bua: mi hanno detto che in un turno di dieci ore dovevano consegnare qualcosa come 130-150 pacchi. Avete capito bene. Ovviamente è pieno di gente che ha esaurimenti nervosi, che pianta il furgone da qualche parte e spenge il telefono, etc.

Da quel che mi hanno detto però, chi fa il corriere per Amazon prime, e quindi è assunto direttamente dall'azienda, ha condizioni di lavoro e salario migliori.

Tutto questo pagando uno sproposito di tasse :smugranking:

Kayato
16-06-21, 17:49
Con mezzo proprio, spesso li vedo con furgone a noleggio!