Carver
22-08-18, 13:55
Purtroppo ci sono persone che pensano che basti avere una laurea o un titolo di studio per potersi chiamare persone di cultura. Oppure pensano che aver frequentato scuole/università possa essere la prova che loro sono intelligenti, mentre tutti gli altri sono capre ignoranti, indegne di essere ascoltate e di avere un parere interessante su un qualsivoglia argomento.
Purtroppo, per la delusione di molti, aver studiato non significa avere cultura; e aver passato tanti anni a sui libri non vuol dire essere intelligenti. Intelligenza, studio e cultura non sempre vanno di pari passo.
A mio parere cultura e intelligenza non hanno niente a che vedere con l'università. L'intelligenza è la capacità di ragionare e di fare collegamenti, mentre la persona di cultura è invece colei che ha una conoscenza profonda di molte aree del sapere. Una persona può avere anche solo la terza media, ma amare leggere, informarsi e quindi diventare una persona di cultura. Allo stesso modo un laureato può anche essere esperto del suo settore, ma poi non avere le capacità necessarie per informarsi sul resto e quindi rimanere di fatto una persona di scarsa cultura.
L'intelligenza poi è una cosa a parte, già il fatto di non avere le capacità per ascoltare i parere degli altri e di considerare gli altri inferiori solo per il titolo di studio, a mio parere, è da solo sintomo di scarsa intelligenza. Anche l'umiltà è segnale di intelligenza, di solito più una persona è stupida, più si crede intelligente e si comporta in modo arrogante.
Quello che ha detto Violet è verissimo la cultura ha poco a che fare col grado scolastico; mio nonno contadino con la terza elementare amava e sapeva spiegare qualsiasi autore in modo incredibile da Dante a Petrarca, passando per le sorelle Bronte... questo perchè APPENA arrivava a casa dal lavoro, invece di rincretinirsi davanti alla TV si chiudeva nello studio e leggeva il più possibile.
Sicuramente è anche vero che le persone intelligenti hanno un carattere "difficile" non si fanno imbambolare e spesso smascherato l'incompetenza altrui... va detto però che una persona VERAMENTE intelligente sa quando lasciar perdere se non è il caso di insistere, e che non può cambiare il mondo per farlo a sua immagine e somiglianza.
Non è intelligente chi si mette su un piedistallo a da li giudica gli altri, solo perchè ha avuto la fortuna di avere una buona cultura, ma chi questa cultura la sa mettere a frutto per aiutare il vicino di casa extracomunitario, che fa fatica a frequentare un corso di italiano decente perchè deve lavorare tutto il giorno per mantenere la famiglia.
Tutti siamo intelligenti poiché siamo dotati di intelletto e della possibilità di pensiero quindi, è sbagliato dire che chi ha voti alti è intelligente e chi li ha bassi è stupido.
Acculturato vuol dire che ha una mediocre conoscenza della cultura generale (il contrario è colto o sapiente cioè colui che ha una piena conoscenza della cultura).
Io penso che i voti non dimostrano la cultura di una persona.
Contrariamente agli altri, ritengo che per definirsi persone di cultura sia necessario studiare.
L'intelligenza è dalla nascita ma se non la si esercita, non la si sviluppa a dovere.
Ovviamente non è necessario andare all'università, ci si può fermare molto prima ma coltivare la propria cultura con letture e approfondimenti vari.
Ciò che rende a volte poco capaci alcuni che hanno studiato a lungo, è il fatto che comunque acculturarsi non è solo stare sui libri ma anche fare esperienze, viaggiare, svolgere diversi lavori e così via. Chi ha una cultura esclusivamente accademica e magari non sa andare alla posta a pagare un bollettino - ce ne sono persone così! - è una persona limitata.
Più che una domanda la tua è un'affermazione, ma un'affermazione corretta, all'università c'è gente con medie altissime e zero problem solving. Agli esami più tosti e caratterizzanti questa gente si comporta vigliaccamente e va a guaire dai rappresentanti per farsi facilitare gli esami, molto più "intelligente" (nel senso di versatile e pragmatico) uno che ha una media costante, rispetto al 110 e lode di turno, o uno che all'università non ha mai messo piede ed ha anni di esperienza per farsi una competenza tecnica.
Quando uno è intelligente non ha necessità di laurearsi, quello potrebbe essere un suo progetto, ecco, magari uno poco intelligente si laurea perché è obbligato o robe del genere, logico che questo è da stupidi, quindi uno intelligente sa quello che fa, probabilmente se non succedono cose sfortunate la sua vita è nel benessere sia materiale che fisico, psicologico. Uno non intelligente magari vive male nonostante benessere materiale o vive male nonostante benessere fisico-psicologico, cioè uno può essere felice anche se non ricchissimo o infelice ma ricco ( i non intelligenti). La cultura , che è la vera ricchezza, la si ottiene con la curiosità intellettuale, diplomi e lauree non contano niente, conosco persone laureate che non sanno nemmeno di essere vive...
e alla fine di tutto, arriva lui
Ti rode perché sei una ignorante demmerda púttana
top
Purtroppo, per la delusione di molti, aver studiato non significa avere cultura; e aver passato tanti anni a sui libri non vuol dire essere intelligenti. Intelligenza, studio e cultura non sempre vanno di pari passo.
A mio parere cultura e intelligenza non hanno niente a che vedere con l'università. L'intelligenza è la capacità di ragionare e di fare collegamenti, mentre la persona di cultura è invece colei che ha una conoscenza profonda di molte aree del sapere. Una persona può avere anche solo la terza media, ma amare leggere, informarsi e quindi diventare una persona di cultura. Allo stesso modo un laureato può anche essere esperto del suo settore, ma poi non avere le capacità necessarie per informarsi sul resto e quindi rimanere di fatto una persona di scarsa cultura.
L'intelligenza poi è una cosa a parte, già il fatto di non avere le capacità per ascoltare i parere degli altri e di considerare gli altri inferiori solo per il titolo di studio, a mio parere, è da solo sintomo di scarsa intelligenza. Anche l'umiltà è segnale di intelligenza, di solito più una persona è stupida, più si crede intelligente e si comporta in modo arrogante.
Quello che ha detto Violet è verissimo la cultura ha poco a che fare col grado scolastico; mio nonno contadino con la terza elementare amava e sapeva spiegare qualsiasi autore in modo incredibile da Dante a Petrarca, passando per le sorelle Bronte... questo perchè APPENA arrivava a casa dal lavoro, invece di rincretinirsi davanti alla TV si chiudeva nello studio e leggeva il più possibile.
Sicuramente è anche vero che le persone intelligenti hanno un carattere "difficile" non si fanno imbambolare e spesso smascherato l'incompetenza altrui... va detto però che una persona VERAMENTE intelligente sa quando lasciar perdere se non è il caso di insistere, e che non può cambiare il mondo per farlo a sua immagine e somiglianza.
Non è intelligente chi si mette su un piedistallo a da li giudica gli altri, solo perchè ha avuto la fortuna di avere una buona cultura, ma chi questa cultura la sa mettere a frutto per aiutare il vicino di casa extracomunitario, che fa fatica a frequentare un corso di italiano decente perchè deve lavorare tutto il giorno per mantenere la famiglia.
Tutti siamo intelligenti poiché siamo dotati di intelletto e della possibilità di pensiero quindi, è sbagliato dire che chi ha voti alti è intelligente e chi li ha bassi è stupido.
Acculturato vuol dire che ha una mediocre conoscenza della cultura generale (il contrario è colto o sapiente cioè colui che ha una piena conoscenza della cultura).
Io penso che i voti non dimostrano la cultura di una persona.
Contrariamente agli altri, ritengo che per definirsi persone di cultura sia necessario studiare.
L'intelligenza è dalla nascita ma se non la si esercita, non la si sviluppa a dovere.
Ovviamente non è necessario andare all'università, ci si può fermare molto prima ma coltivare la propria cultura con letture e approfondimenti vari.
Ciò che rende a volte poco capaci alcuni che hanno studiato a lungo, è il fatto che comunque acculturarsi non è solo stare sui libri ma anche fare esperienze, viaggiare, svolgere diversi lavori e così via. Chi ha una cultura esclusivamente accademica e magari non sa andare alla posta a pagare un bollettino - ce ne sono persone così! - è una persona limitata.
Più che una domanda la tua è un'affermazione, ma un'affermazione corretta, all'università c'è gente con medie altissime e zero problem solving. Agli esami più tosti e caratterizzanti questa gente si comporta vigliaccamente e va a guaire dai rappresentanti per farsi facilitare gli esami, molto più "intelligente" (nel senso di versatile e pragmatico) uno che ha una media costante, rispetto al 110 e lode di turno, o uno che all'università non ha mai messo piede ed ha anni di esperienza per farsi una competenza tecnica.
Quando uno è intelligente non ha necessità di laurearsi, quello potrebbe essere un suo progetto, ecco, magari uno poco intelligente si laurea perché è obbligato o robe del genere, logico che questo è da stupidi, quindi uno intelligente sa quello che fa, probabilmente se non succedono cose sfortunate la sua vita è nel benessere sia materiale che fisico, psicologico. Uno non intelligente magari vive male nonostante benessere materiale o vive male nonostante benessere fisico-psicologico, cioè uno può essere felice anche se non ricchissimo o infelice ma ricco ( i non intelligenti). La cultura , che è la vera ricchezza, la si ottiene con la curiosità intellettuale, diplomi e lauree non contano niente, conosco persone laureate che non sanno nemmeno di essere vive...
e alla fine di tutto, arriva lui
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