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Visualizza Versione Completa : Siete costretti al lavoro after-hours?



Absint
27-12-18, 21:39
Domanda estesa all utenza tutta:
vi trovate voi in impiego che vi porta (contro la vostra volontá) a dover lavorare al di fuori dell'orario di lavoro?

per dirla più beceramente:
avete una situazione in cui o lavorate a casa il weekend o alla sera dopo l'orario di lavoro oppure rischiate il licenziamento?

Io no eh, ma lo chiedo perché ultimamente ne sento di storie cosí e vedere gente rovinarsi la salute (mentale e fisica) in questo modo é piuttosto devastante.

Maelström
27-12-18, 21:41
Per accettare una situazione del genere devono pagarmi tanti tanti bei soldi.

Fruttolo
27-12-18, 21:44
Colleghi in crunch-time? :raffag:

1/Zero
27-12-18, 21:49
Non ho orari.

hoffmann
27-12-18, 21:58
Il grosso del mio lavoro è afterhours.

megalomaniac
27-12-18, 22:02
Col cazzo

GenghisKhan
27-12-18, 22:04
Ogni tanto devo restare un pò più del dovuto per gestire qualche roba senza retribuzione extra, ma rientra ampiamente nell'accettabile

NoNickName
27-12-18, 22:24
Lavoro con una multinazionale e nel contratto c'è scritto che "stante la natura delle mansioni non esiste un orario di svolgimento del lavoro" con la conseguenza che secondo loro dovrei fare anche 12 ore al giorno, io invece lo interpreto nel senso che certi giorni scrivo un bel report fantasioso con tanti affettuosi saluti

Milton
27-12-18, 22:43
Non ho orari.

Nemmeno io, il che significa lavorare più o meno sempre

Sandro Storti
27-12-18, 22:48
Chi fa straordinari, lavora nei weekend o sere/notti e non si fa pagare bene, è complice di un sistema di merda che ci porta piano piano ai livelli di lavoro della rivoluzione industriale.

1/Zero
27-12-18, 22:55
Nemmeno io, il che significa lavorare più o meno sempre

amen.
Fortunatamente, oltre a essere un lavoro è anche una passione, il che aiuta

Nightgaunt
27-12-18, 23:06
Le mie badgiate sono calcolate al secondo :asd:

Ceccazzo
27-12-18, 23:09
mh no, anche perchè dopo le 18 sono stanco e non ho più fisicamente voglia e non riuscirei a combinare nulla. Però do sempre tanta disponibilità, per esempio questa settimana ho lavorato domenica, il 24 e il 26, più naturalmente oggi e domani

il mio lavoro non è una passione, ma ancora ci sono delle volte in cui mi da soddisfazione

Lo Zio
27-12-18, 23:19
"costretti" agli straordinari :asd:

Talenz
27-12-18, 23:26
Quando facevo il giornalista ho dormito parecchie volte in redazione. Non era dovuto, ma quando hanno cacciato il 90% delle persone in seguito a tagli, io ero tra il 10% rimanente. Ovviamente è una situazione non sostenibile, soprattutto quando non hai più 20 anni...

A Roma comunque nel privato ancora si usa. La mia ragazza, prima di diventare statale, è rimasta a lavorare qualche ora di più per un periodo e subito l’hanno trasformato in cosa dovuta. Ovviamente poi a volte andava via all’orario giusto, ma in quel caso lo sguardo dei superiori era sempre quello di chi ti rimprovera per essere andato via prima.

Molti miei amici che lavorano in ambito ingegneristico o architettonico fanno lo stesso perché lavorano in piccole società che sopravvivono solo vendendo a meno il proprio lavoro, quindi poi tocca lavorare di più (gratis)

Absint
27-12-18, 23:54
eh dire "col cazzo" o "sei complice di un sistema" é abbastanza facile quando non si rischia il licenziamento e la perdita di indipendenza economica.

Anche io penso che é possibile cacciarsi in situazioni in cui questa diventa la norma ed é colpa del non essere rigidi per primi eh...ma, insomma, ci sono casi e casi.

Vi siete mai trovati a accettare il licenziamento a causa del non volersi piegare?

1/Zero
27-12-18, 23:56
Vi siete mai trovati a accettare il licenziamento a causa del non volersi piegare?

oh you

https://www.chiamamicitta.it/wp-content/uploads/2018/05/minetti.jpg

Fruttolo
28-12-18, 00:18
Rischi il licenziamento anche se riporti meno ore di quelle che hai fatto a dire il vero.

Nightgaunt
28-12-18, 00:36
La gente che diceva che ero pazzo a mollare quel posto da wage slave che avevo per mettermi a studiare per il concorso :asd:

Naporsocapo
28-12-18, 00:43
Costretto al lavoro extra direi di no. Lavorando in una società che offre servizi, mi capita pero’ che simpatici clienti londinesi mi chiamino anche alla sera per ricevere in tempi rapidi delle risposte o delle analisi. Il mondo della finanza è questo.. mi pagano tanto, pretendono tanto. Ma a me sta bene così, non mi sento costretto.

Drogato di FPS
28-12-18, 02:08
Costretto no, assolutamente.
Fermarsi in ufficio ben oltre l'orario (si parla di ore, non dei 30 minuti che ti fanno "andare in attivo in orario elastico") quasi una prassi, che fortunatamente negli ultimi mesi è andata pian piano scemando.
Portare gli arretrati a casa, non potrei nemmeno volendo: l'ultrabook aziendale non ha la connessione con la rete dell'azienda, essenziale sei si vuole lavorare.
A meno di non fare/sistemare offline le presentazioni/grafici e burocrazia varia.
Cosa che preferisco fare in ufficio, fermandomi dopo appunto.
Di contro, ho la brutta abitudine di lasciare acceso il cellulare aziendale; questo implica che il furbo e/o incompetente in produzione ti telefona a qualsiasi ora (tipo reperibilità per capirci, solo che non sei reperibile) anche solo per trovare la carta igienica per andare in bagno.
Anche qui, dopo aver sfanculato per bene un paio di elementi, il fenomeno sembra in attenuazione :asd:

golem101
28-12-18, 02:11
Domanda estesa all utenza tutta:
vi trovate voi in impiego che vi porta (contro la vostra volontá) a dover lavorare al di fuori dell'orario di lavoro?

per dirla più beceramente:
avete una situazione in cui o lavorate a casa il weekend o alla sera dopo l'orario di lavoro oppure rischiate il licenziamento?

Io no eh, ma lo chiedo perché ultimamente ne sento di storie cosí e vedere gente rovinarsi la salute (mentale e fisica) in questo modo é piuttosto devastante.

No a tutte, anche se effettivamente lavoro fuori orario (entro un'ora prima ed esco un'ora dopo, anche in ufficio) e quando c'è da chiudere progetti/lavori capita di fare orari indecenti o portarmi a casa il lavoro e fare altre tre ore dopocena o giocarmi il sabato e la domenica.

Ma la costrizione è solo indiretta nel senso più ampio, quindi no comunque.


Vi siete mai trovati a accettare il licenziamento a causa del non volersi piegare?

No, perchè li ho anticipati, e quando si prospettava la "piegatura" ancora nei mesi a venire, ho fatto il passaggio da CapitanFenomeno™ al DucaConte Semenzara. :fag:

tigerwoods
28-12-18, 03:47
Non ho orari.

che meraviglia :cattivo:

come farò :cattivo:

ND
28-12-18, 07:57
Il mio orario teoricamente finisce alle 17.00, mentre il mio inquadramento prevede 10 ore di straordinario già pagate al mese.
La realtà è che ci sono periodi anche piuttosto estesi ( 6-8 mesi ) dove si lavora ampiamente fuori orario ( 2+ore al giorno) e anche nel fine settimana ( io cerco di salvaguardare almeno il sabato). La contropartita è crescere economicamente e professionalmente, anche se negli anni della crisi l'azienda ha giocato un po' sporco (tipo: "siamo un'azienda stabile e che paga, rallentiamo le promo! Tanto nessuno si licenzia anche perchè per licenziarsi hanno quasi tutti preavviso di un anno e cmq le altre aziende fanno più cagare di noi") e ora il morale aziendale che viene rilevato con questionari è al minimo storico: questo è un fatto tutt'altro che banale in un'azienda sotto dimensionata e che ha puntato tutto sul fatto che ci sia sempre un qualche fesso che si carica la croce in spalla.
Probabilmente in questi anni non ci si è neanche accorti che tutti i ragazzi che prendiamo con contratti orribili con prospettive di contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti non è che hanno la stessa attitudine al sacrifigio di chi prendevi con contratto a tempo indeterminato dopo 1 mese di prova: morale, sti ragazzi fanno oggettivamente e giustamente molto meno, quindi anche i più storici si stanno incazzando al grido di " scusate , ma chi cazzo me lo fa fare?".
Per quanto mi riguarda, non ho ancora 40 anni e un inquadramento già buono che a breve dovrebbe migliorare ulteriormente: dopo vorrei iniziare un naturale down shifting per stare più tempo possibile con mio figlio che nascerà l'anno prossimo.

squallwii
28-12-18, 08:05
Domanda estesa all utenza tutta:
vi trovate voi in impiego che vi porta (contro la vostra volontá) a dover lavorare al di fuori dell'orario di lavoro?

per dirla più beceramente:
avete una situazione in cui o lavorate a casa il weekend o alla sera dopo l'orario di lavoro oppure rischiate il licenziamento?

Io no eh, ma lo chiedo perché ultimamente ne sento di storie cosí e vedere gente rovinarsi la salute (mentale e fisica) in questo modo é piuttosto devastante.Io per alcuni mesi.

8:30 - 19, sabato quelle 6 o 7 ore.
I colleghi facevano 8:30-21, sabato 9 ore, a volte anche la domenica.

Dopo alcuni mesi, io sono finito a fare altro, e poi mi sono dimesso. Quasi tutti gli altri rimasti si son dimessi prima di me.

Edit: nel lavoro attuale, solo un paio di sabato fortunatamente, ma qualche tempo fa settimane da 55/60 ore. Non ero obbligato con minaccia di essere licenziato, ma c'era un puttanaio in corso.
Che si ripresenterà, ovviamente

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Sandro Storti
28-12-18, 09:10
eh dire "col cazzo" o "sei complice di un sistema" é abbastanza facile quando non si rischia il licenziamento e la perdita di indipendenza economica.

Anche io penso che é possibile cacciarsi in situazioni in cui questa diventa la norma ed é colpa del non essere rigidi per primi eh...ma, insomma, ci sono casi e casi.

Vi siete mai trovati a accettare il licenziamento a causa del non volersi piegare?

Che tipo di contratto hai? Costretto a licenziarti? Mobbing? La tua spina dorsale dove sta?

darkeden82
28-12-18, 09:18
ni

il mio lavoro ha un andamento a picchi, non mi cagano il cazzo se lavoro da casa quando c'è poco o niente, pretendono che rispetti le scadenze quando c'è da trottare.

pseudo ferie gratis ( nel senso che magari lavoro tre ore su otto, dal divano, senza segnare ferie quando) quando lavoro da casa, straordinari pagati quando lavoro di più

mi va benissimo così

Naporsocapo
28-12-18, 09:20
Probabilmente in questi anni non ci si è neanche accorti che tutti i ragazzi che prendiamo con contratti orribili con prospettive di contratti a tempo indeterminato a tutele crescenti non è che hanno la stessa attitudine al sacrificio di chi prendevi con contratto a tempo indeterminato dopo 1 mese di prova: morale, sti ragazzi fanno oggettivamente e giustamente molto meno, quindi anche i più storici si stanno incazzando al grido di " scusate , ma chi cazzo me lo fa fare?".

Non credo che tutti i giovani di oggi siano privi di spirito di sacrificio, ma penso semplicemente si adattino alle situazioni... se non vedi prospettive, ti impegni poco oltre al dovuto..
Posso fare il mio esempio personale... dal 2011 al 2015 ho lavorato per una piccola azienda... contratti indegni (a progetto con 2 rinnovi poi tempo determinato con stacco di un mese per non pagarmi ad Agosto) e non sono certo un ragazzino.... in quel periodo facevo semplicemente il mio, la professionalità non è mai mancata... orario però fisso 9.30 - 18.30 con un’ora di pausa... straordinari zero.
Oggi vivo una realtà opposta, ma non sono io ad essere cambiato, io sono lo stesso di prima...

ND
28-12-18, 10:09
Non credo che tutti i giovani di oggi siano privi di spirito di sacrificio, ma penso semplicemente si adattino alle situazioni... se non vedi prospettive, ti impegni poco oltre al dovuto..
Posso fare il mio esempio personale... dal 2011 al 2015 ho lavorato per una piccola azienda... contratti indegni (a progetto con 2 rinnovi poi tempo determinato con stacco di un mese per non pagarmi ad Agosto) e non sono certo un ragazzino.... in quel periodo facevo semplicemente il mio, la professionalità non è mai mancata... orario però fisso 9.30 - 18.30 con un’ora di pausa... straordinari zero.
Oggi vivo una realtà opposta, ma non sono io ad essere cambiato, io sono lo stesso di prima...

Secondo me è un mix delle due cose, cioè meno voglia di sbattersi pensando di avere meno prospettive. In molti casi è vero, ma con tutta onestà da me se ti sbatti cresci: non credo siano tante le realtà con 5000+ dipendenti dove un cassiere di provincia può diventare interlocutore del direttore generale nel giro di alcuni anni.
Ognuno cmq è libero di fare quello che ritiene più opportuno. Io ho investito tanto all'inizio perchè volevo consolidare il mio stipendio mensile al più presto possibile e in buona parte la strategia è stata un successo. Credo che non sbattendomi avrei avuto cmq gente che rompeva le palle e meno soldi, mentre ora ho la prospettiva di chiudere in un paio d'anni il ciclo di promozioni che mi ero prefissato e poi di valutare se tirare i remi in barca o continuare.

darkeden82
28-12-18, 10:35
poche prospettive = poco impegno... posso capirlo

quello che non capisco è il non fare nulla per ambite ad altre prospettive.

sembra che "il buona lavoro col buono stipendio" sia cosa dovuta per tutti, quando magari molti non sarebbero davvero in grado di andare oltre al data entry.

LordOrion
28-12-18, 10:39
Costretto no, ma quando siamo vicini alle scadenze (o se ho gana di finire una cosa) la sera a casa o nel week-end lavoricchio un paio di orette col portatile davanti alla TV.

Naporsocapo
28-12-18, 10:40
Secondo me è un mix delle due cose, cioè meno voglia di sbattersi pensando di avere meno prospettive. In molti casi è vero, ma con tutta onestà da me se ti sbatti cresci: non credo siano tante le realtà con 5000+ dipendenti dove un cassiere di provincia può diventare interlocutore del direttore generale nel giro di alcuni anni.
Ognuno cmq è libero di fare quello che ritiene più opportuno. Io ho investito tanto all'inizio perchè volevo consolidare il mio stipendio mensile al più presto possibile e in buona parte la strategia è stata un successo. Credo che non sbattendomi avrei avuto cmq gente che rompeva le palle e meno soldi, mentre ora ho la prospettiva di chiudere in un paio d'anni il ciclo di promozioni che mi ero prefissato e poi di valutare se tirare i remi in barca o continuare.

Se ti sbatti cresci solo se vivi in una realtà ricettiva, a mio avviso… ci sono aziende in cui ti puoi sbattere quanto vuoi, ma sempre lì rimani...

darkeden82
28-12-18, 11:23
Se ti sbatti cresci solo se vivi in una realtà ricettiva, a mio avviso… ci sono aziende in cui ti puoi sbattere quanto vuoi, ma sempre lì rimani...
sono dell'idea che se qualcosa non va bene si cambia.
in certi contesti è dura,ma non è sempre il mondo del lavoro brutto e cattivo.
la gente investe tendenzialmente poco su se stessa per crearsi un mercato.
per carità , si può tranquillamente vivere senza sbattersi,basta non meravigliarsi poi se si hanno difficoltà / si ha poca scelta

Absint
28-12-18, 12:01
Che tipo di contratto hai? Costretto a licenziarti? Mobbing? La tua spina dorsale dove sta?

ripeto non si parla di me quindi non so bene quale sia la situazione in termini di clausole di contratto etc.
Non ho parlato di essere costretti a licenziarSi, ma parlo di una compagnia che ti chiede troppo e "sai" che se non glielo dai ti mandano via.
Che questo poi debba succedere davvero io non lo so.

metti una compagnia in cui tu lavori per clienti, no? che ne so, in advertising o simili.
la compagnia ti spinge a prendere più clienti di quanti potresti di fatto gestirne nelle ore di lavoro "giuste" (pagate).
finisce che per rientrare nelle deadlines devi lavorare fino a più tardi la sera e/o il weekend (non pagato).
ovvio che lo stai prendendo in culo.

Vi siete mai trovati in un contesto simile in cui o mettete un limite voi oppure nessuno lo mette per voi e se ci provate sapete che é facile essere rimpiazzati?


Se ti sbatti cresci solo se vivi in una realtà ricettiva, a mio avviso… ci sono aziende in cui ti puoi sbattere quanto vuoi, ma sempre lì rimani...

su questo sono d accordo nel senso che traslandolo alla mia esperienza, succede. E per dire io sono in fase di "mollo non appena posso" perché sto a cresce quasi zero e sbattermi é solo frustrante.

LordOrion
28-12-18, 12:05
Se ti sbatti cresci solo se vivi in una realtà ricettiva, a mio avviso… ci sono aziende in cui ti puoi sbattere quanto vuoi, ma sempre lì rimani...

/this

squallwii
28-12-18, 12:08
Se ti sbatti cresci solo se vivi in una realtà ricettiva, a mio avviso… ci sono aziende in cui ti puoi sbattere quanto vuoi, ma sempre lì rimani...True.

La verità è che esistono persone che non sono in grado di lavorare, voglia 0.
Esiste chi inizia, si sbatte, ottiene nulla e si mette giustamente a contare le 40 ore settimanali.
Chi si sbatte, ha fortuna di stare in azienda decente, ottiene e continua a sbattersi per fare carriera.
Chi si sbatte, ottiene 0 ma continua a sbattersi in eterno.


Le aziende se ne fregano, se vogliono le tue 60 ore a settimana le pretendono. Non le dai? Ti invitano caldamente a levare le tende, e rimpiazzano finché non trovano uno che decide di farsi il culo per 3.

Io ho mollato anni fa, ho provato a riprendere per brevi periodi, quando si era in emergenza, ma non ho più l'inesperienza dei 25 anni. Ora mi scelgo io i momenti in cui spingerò e i molti di più in cui me ne sbatterò il cazzo delle milioni di cose tutte urgenti da fare.
E personalmente la mia mezza carriera son pure riuscito ad ottenerla, ma altrimenti non si vive più

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Absint
28-12-18, 12:17
Le aziende se ne fregano, se vogliono le tue 60 ore a settimana le pretendono. Non le dai? Ti invitano caldamente a levare le tende, e rimpiazzano finché non trovano uno che decide di farsi il culo per 3.



esatto. io di questo tipo di situazioni parlo.

secondo me in quei casi l unica soluzione é fare un grosso respiro e cercare alternative , e continuare a cercare finché non si trova quella giusta.


Una cosa che non capisco però é questa per esempio, citando una storia sentita:
-tale azienda chiede troppo a impiegati.
la gente si sbatte e la vita continua, stressandosi.
-stessa azienda però promette (spero/suppongo per iscritto con una sottospecie di contratto..altrimenti bo?) un bonus di varie migliaia di euro in tempo 2 anni.
-impiegato X decide di quindi sopportare la merda per 2 anni, raggiungere il bonus e poi andarsene (complice il fatto che con questi danari in avanzo, si può sostentare facilmente durante la ricerca del prossimo lavoro)

allora quello che mi chiedo io é ..ma sta compagnia x perché preferisce promettere bonus potente, piuttosto che assumere una persona in più e diluire il peso lavorativo così da non spingere gli impiegati attuali a voler scappare col bonus?

darkeden82
28-12-18, 12:30
il bonus spinge a dare il 110 percento e costa meno del costo dell'assunzione di un dipendente.

squallwii
28-12-18, 12:43
esatto. io di questo tipo di situazioni parlo.

secondo me in quei casi l unica soluzione é fare un grosso respiro e cercare alternative , e continuare a cercare finché non si trova quella giusta.


Una cosa che non capisco però é questa per esempio, citando una storia sentita:
-tale azienda chiede troppo a impiegati.
la gente si sbatte e la vita continua, stressandosi.
-stessa azienda però promette (spero/suppongo per iscritto con una sottospecie di contratto..altrimenti bo?) un bonus di varie migliaia di euro in tempo 2 anni.
-impiegato X decide di quindi sopportare la merda per 2 anni, raggiungere il bonus e poi andarsene (complice il fatto che con questi danari in avanzo, si può sostentare facilmente durante la ricerca del prossimo lavoro)

allora quello che mi chiedo io é ..ma sta compagnia x perché preferisce promettere bonus potente, piuttosto che assumere una persona in più e diluire il peso lavorativo così da non spingere gli impiegati attuali a voler scappare col bonus?Bonus = 2/3/4k annui.

Io = 20/30/40/50k annui.

Meglio il bonus

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ND
28-12-18, 12:58
Secondo me è facile capire in che realtà sei finito in tempi realmente brevi. Poi si tratta di scelte. Anche da noi chi non si sbatte è visto male, ma che ti fanno? Io quando ero in lite con l'azienda uscivo puntualmente in orario e la gente aspettava. E' morto qualcuno? Francamente no, anzi, dopo mi hanno offerto il ruolo che volevo e una promozione.
Ora sarebbe complicato per il tipo di ruolo che faccio, ma quando cambierò ruolo andrò verso una direzione che mi permette maggiore tranquillità.

golem101
28-12-18, 13:32
ripeto non si parla di me quindi non so bene quale sia la situazione in termini di clausole di contratto etc.
Non ho parlato di essere costretti a licenziarSi, ma parlo di una compagnia che ti chiede troppo e "sai" che se non glielo dai ti mandano via.
Che questo poi debba succedere davvero io non lo so.

metti una compagnia in cui tu lavori per clienti, no? che ne so, in advertising o simili.
la compagnia ti spinge a prendere più clienti di quanti potresti di fatto gestirne nelle ore di lavoro "giuste" (pagate).
finisce che per rientrare nelle deadlines devi lavorare fino a più tardi la sera e/o il weekend (non pagato).
ovvio che lo stai prendendo in culo.

Vi siete mai trovati in un contesto simile in cui o mettete un limite voi oppure nessuno lo mette per voi e se ci provate sapete che é facile essere rimpiazzati?

Faccio un po' la punta al cazzo, e sottolineo un dettaglio ovvio ma non trascurabile: lavorare brutto per stare nelle deadlines non è automaticamente un complotto cattivo dei crudeli sfruttatori plutocratici. :asd:
Fra sfighe, imprevisti, e pianificazione variamente cannata (o la solita e affidabilissima incompetenza del manglement), è più probabile che l'occasionale invito "accorato" a spendersi più del dovuto contrattuale non abbia secondi fini o pianificazioni a tavolino.

Se poi diventa un'abitudine, magari c'è qualcosa che non funziona sul serio, che sia un tasso di incompetenza fuori tolleranza o l'effettiva idea che si spreme la mucca finché caccia il latte. :sisi:


su questo sono d accordo nel senso che traslandolo alla mia esperienza, succede. E per dire io sono in fase di "mollo non appena posso" perché sto a cresce quasi zero e sbattermi é solo frustrante.

Capisco che in ambito creativo ci siano aspettative e situazioni differenti, ma questa cosa del "posto di lavoro che deve offrire continui orizzonti di crescita" che siano economici, professionali o altro, è un tantino (troppo) superlativa.
Che non ne abbia affatto è certo poco bello, ma diciamoci pure che anche passare qualche anno a consolidare la posizione non è così fuori dal mondo, ecco.

Absint
28-12-18, 13:39
assolutamente, sono d accordo su tutto quello che dici.

Per quanto riguarda poi la mia situazione in particolare (cioé del voler cambiare per assenza di crescita) é un mix di cose che fa sì che una decisione che avrei potuto tranquillamente prendere tra due anni, la sto prendendo oggi (tra le cui cose c'é l assenza di crescita si, ma anche altri elementi che aprono topic completamente diversi per cui non sto a dire ora)

- - - Aggiornato - - -


Secondo me è facile capire in che realtà sei finito in tempi realmente brevi.

non ho capito che intendi quando dici "sei finito in tempi realmente brevi"

golem101
28-12-18, 13:56
Per quanto riguarda poi la mia situazione in particolare (cioé del voler cambiare per assenza di crescita) é un mix di cose che fa sì che una decisione che avrei potuto tranquillamente prendere tra due anni, la sto prendendo oggi (tra le cui cose c'é l assenza di crescita si, ma anche altri elementi che aprono topic completamente diversi per cui non sto a dire ora)

:sisi:

Conosco diverse persone che lavorano/hanno lavorato in settori più artistici (copywriter e grafici), e so benissimo che avere un ambiente stimolante è un fattore fondamentale, anche se magari la retribuzione non è al top o c'è da schiumare con clienti problematici. Finché la vena creativa ottiene quanto o più deve dare, e c'è un ambiente produttivo (aka colleghi e capi che non stracciano il cazzo sulle scemenze), passa un po' tutto.
Quando arriva la routine e si sente la vena artistica che si secca, la pulsione alla fuga è... vitale, per così dire.

Milton
28-12-18, 14:20
Oltretutto, è banale dirlo, ma confrontare orari di lavoro di professioni completamente diverse non ha molto senso.

Se effettivamente lavorare 12 ore in miniera tutti i gioni è mero sfruttamento, lo stesso numero di ore in una professione 'creativa' (artistica o scientifica che sia) è un altro paio di maniche (orari flessibili, no cartellino etc.).

Venendo all'ultimo esempio, è vero che in una professione creativa nessuno ti costringe a lavorare di notte contratto alla mano, ma una forma di coercizione esiste comunque, anche se è indiretta ed è dettata dai potenziali concorrenti. Se tutti lavorano giorno e notte, tu non puoi permetterti di non fare lo stesso se desideri rimanere 'competitivo' in quella nicchia di mercato, anche se pensi che buona parte di quel tempo extra potrebbe essere spesa in modi ben diversi.

Bottomline, il mondo è complicato, tanto per cambiare.

Nightgaunt
28-12-18, 14:31
Del resto, la maggior parte delle persone che conosco conduce un' esistenza talmente insensata che stare 14 ore in ufficio per loro può davvero avere un senso.

Altrimenti cosa fanno poi? Gli resta solo la TV e le uscite serali da documentare sui social.

1/Zero
28-12-18, 14:38
Del resto, la maggior parte delle persone che conosco conduce un' esistenza talmente insensata che stare 14 ore in ufficio per loro può davvero avere un senso.

Altrimenti cosa fanno poi? Gli resta solo la TV e le uscite serali da documentare sui social.

Trasuda un senso di superiorità da ogni tuo post che backle è un dilettante :asd:

Naporsocapo
28-12-18, 14:47
Che non ne abbia affatto è certo poco bello, ma diciamoci pure che anche passare qualche anno a consolidare la posizione non è così fuori dal mondo, ecco.
No, non lo è... basta che poi non abbiano pretese al di fuori delle mie 8 ore giornaliere, altrimenti poi non ci sto più...

Nightgaunt
28-12-18, 15:37
Trasuda un senso di superiorità da ogni tuo post che backle è un dilettante :asd:

E' vero :sisi:

Nessuna pietà per i normies NPC :asd:

Fruttolo
28-12-18, 17:18
Per quanto riguarda poi la mia situazione in particolare (cioé del voler cambiare per assenza di crescita) é un mix di cose che fa sì che una decisione che avrei potuto tranquillamente prendere tra due anni, la sto prendendo oggi (tra le cui cose c'é l assenza di crescita si, ma anche altri elementi che aprono topic completamente diversi per cui non sto a dire ora)


Ricordati che nel settore avere tanti dei tuoi lavori costantemente mandati nel cestino è normale per quanto possa essere frustrante

Absint
04-01-19, 14:34
Ricordati che nel settore avere tanti dei tuoi lavori costantemente mandati nel cestino è normale per quanto possa essere frustrante

Lo so benissimo e non e' quello il punto, fosse quello il punto allora sarebbe tutto un mio errore.
Mi ci sono soffermato achiedermelo perche' a volte uno magari non se ne rende conto (pensa di essere pronto a questa realta' e poi scopre invece che stava frignando inutilmente)...e il problema non e' quello.

Ma cmq un giorno poi apro un topic dove spiego meglio quello che riguarda me e la mia esperienza lavorativa che essendo un forum di videogames magari e' interessante parlarne :sisi:

darkeden82
04-01-19, 15:06
parlacene

Maelström
04-01-19, 15:11
Faccio un po' la punta al cazzo, e sottolineo un dettaglio ovvio ma non trascurabile: lavorare brutto per stare nelle deadlines non è automaticamente un complotto cattivo dei crudeli sfruttatori plutocratici. :asd:
Fra sfighe, imprevisti, e pianificazione variamente cannata (o la solita e affidabilissima incompetenza del manglement), è più probabile che l'occasionale invito "accorato" a spendersi più del dovuto contrattuale non abbia secondi fini o pianificazioni a tavolino.



Si però se ad un certo punto vedi che il tuo capo arriva a lavoro con un "inserire macchinone X" biturbo benzina da 4-500 cavalli e parlando coi commerciali senti che quest'anno l'azienda ha fatturato quasi 40 milioni di euro con un + 20% rispetto all'anno scorso ti viene il dubbio che forse potrebbe assumere una persona in più piuttosto che lasciare te da solo a fare 15 ore al giorno compreso il sabato e a volte pure domenica.

golem101
04-01-19, 16:08
Si però se ad un certo punto vedi che il tuo capo arriva a lavoro con un "inserire macchinone X" biturbo benzina da 4-500 cavalli e parlando coi commerciali senti che quest'anno l'azienda ha fatturato quasi 40 milioni di euro con un + 20% rispetto all'anno scorso ti viene il dubbio che forse potrebbe assumere una persona in più piuttosto che lasciare te da solo a fare 15 ore al giorno compreso il sabato e a volte pure domenica.

Guarda, casca a fagiUolo perché stiamo cominciando a lavorare sul serio sulla Seconda Porta per l'Inferno©, che sarà nei pensieri per i prossimi tre mesi (questa settimana pianificazione e stime preventive).
Se va come deve andare, frutta un bidone di grana che mi vergogno a quantificare. Ho ancora il cervello tarato su cifre più poVre. :bua:

Ho parlato con i colleghi coinvolti, abbiamo fatto due conti su ore, impegni e cazzi e mazzi, e ci sarà da fare di brutto, sforando l'orario anche senza incappare in imprevisti dell'ultimo minuto. Però c'è il discorso benefit, e questo credo sia la grossa differenza. Saranno tre mesi brutti, ma sono tre mesi e non la norma, c'è un motivo di prestigio, competenza, riconoscimento, e ultimo ma non da meno, gretto ritorno monetario.
Se devi schiumare di più, c'è non solo un motivo, ma anche una conseguenza tangibile a quanto hai fatto. Almeno sopra al livello manovalanza, e anche lì posso dire che è abbastanza automatico avere un conquibus.

Essendo da qualche tempo passato dall'altro lato della barricata, poi devo considerare anche il fatto che equilibrare qualità e quantità del lavoro, tempistiche e risorse disponibili, non è automaticamente banale. I tempi sono spesso una costrizione immutabile, la qualità e la quantità devono essere sopra una certa soglia per ovvi motivi, e le risorse disponibili non sono mai infinite o anche solo ottimali.
Insomma, bisogno mettere in conto la coperta corta da tirare da un lato invece che dagli altri.

Poi resta assodato e indiscutibile che la tendenza pianificata e intenzionale a ridurre il personale per mantenere lo stesso output con minori spese - ottimizzazione di cifre ma non del lavoro (soprattutto come qualità), una questione che far capire al manglement abituato a fare a tavolino tutto è quasi impossibile - è una roba criminale senza troppi dubbi. :sisi:
Tantopiù se i benefici di tale falsa ottimizzazione sono solo per una parte di chi è coinvolto nel lavoro e non per tutti (aka macchinone e fatturato vs indentured servitude).

Maelström
04-01-19, 16:29
Francamente il prestigio e il riconoscimento se li possono anche infilare nel chiulo, sono meccanismi psicologici per far lavorare la gente come schiavi senza proteste, se sono cose estreme devono pagare tanto perchè il tempo che passa non lo ricompri e di vita ne abbiamo una sola.

Absint
04-01-19, 16:35
Si però se ad un certo punto vedi che il tuo capo arriva a lavoro con un "inserire macchinone X" biturbo benzina da 4-500 cavalli e parlando coi commerciali senti che quest'anno l'azienda ha fatturato quasi 40 milioni di euro con un + 20% rispetto all'anno scorso ti viene il dubbio che forse potrebbe assumere una persona in più piuttosto che lasciare te da solo a fare 15 ore al giorno compreso il sabato e a volte pure domenica.

esatto..

darkeden82
04-01-19, 16:48
non credo che il guadagno dell'imprenditore sia affare del dipendente.

Maelström
04-01-19, 16:56
non credo che il guadagno dell'imprenditore sia affare del dipendente.

No, però io da dipendente non sacrifico il culo per uno che non ne ha minimamente bisogno e ha le risorse per aumentare l'organico, semmai faccio qualche sacrificio qualora stia lavorando in una piccola azienda dove magari quelle 8-10 ore in più di straordinari sono necessarie.

golem101
04-01-19, 17:23
Francamente il prestigio e il riconoscimento se li possono anche infilare nel chiulo, sono meccanismi psicologici per far lavorare la gente come schiavi senza proteste, se sono cose estreme devono pagare tanto perchè il tempo che passa non lo ricompri e di vita ne abbiamo una sola.

Boh, se vuoi che ti dia ragione per forza te la do anche, a me non ne viene niente in alcun caso. :asd:
Il prestigio e il riconoscimento nel CV qui sono moneta forte spendibile ovunque, magari c'è un po' di disconnect per come vengono intesi.

Io per primo ho cambiato lavoro perchè le condizioni di retribuzione non avevano più senso correlate alla qualità della vita che potevo fare nel contempo (il famoso downgrade felice), e se mai mi dicessero "tiraci in bocca perchè sì senza averne nulla in cambio" partirei quanto prima per lidi più sereni.
Di contro se c'è da spingere per un periodo specifico per motivi ben chiari e con conseguenze vantaggiose soddisfacenti, mica pianto grane per il gusto di farlo agganciandomi al "eh ma le 8 ore son già tolte alla mia crescita come individuo".

Se ti offro tanto e ti chiedo tanto non c'è molto di strano, se ti chiedo tanto e ti offro poco siam d'accordo che non va bene.
Che poi quello che offro per te soggettivamente non sia abbastanza, è un problema talmente aleatorio (e occasionalmente privo di fondamento) che ha poco senso metterlo nel conto dopo aver fatto una valutazione quanto più imparziale possibile.

Altrimenti siamo alla mezza paga con mugugno dei marittimi liguri. :asd:

Cek
04-01-19, 17:25
Noi siamo obbligati a fare le 8 ore giuste

Se stiamo si piu dobbiamo avvertire e comunque non piu di tot ore al mese

Lo Zio
04-01-19, 17:31
non credo che il guadagno dell'imprenditore sia affare del dipendente.

il guadagno l'imprenditore lo fa con i dipendenti, eh.

altrimenti si torna allo schiavismo di fatto e amen.

darkeden82
04-01-19, 17:33
si, ma un dipendente se vuole grossi guadagni o vuol lamentarsi di quello che guadagna l'imprenditore che cominci a giocare con il rischio d'impresa al posto di guardare gli altri

Lo Zio
04-01-19, 17:35
quindi dipendente zitto e muto, o aria.

Cek
04-01-19, 17:37
Mas o menos

In italia e nei paesi ad alta disoccupazione il coltello dalla parte del manico di certo non ce l’ha il dipendente

golem101
04-01-19, 17:52
quindi dipendente zitto e muto, o aria.

Per carità, la critica costruttiva è sempre un vantaggio enorme (e guai a non saperla accettare), ma bisogna anche rendersi conto che la responsabilità decisionale spetta ad altri.
E che le decisioni prese possano anche essere quelle sgradite ma comunque più sensate, senza frigne e lamentazioni da afflitti cattobaddi.

Onestamente, uno che mi dice "io oltre alle 8 ore non vado mai perchè ho priorità personali più importanti" lo rispetto senza dubbio e lo capisco anche, ma gli preferisco chi mi dice "se c'è da andare oltre le 8 ore voglio avere un ritorno adeguato, in quel caso conta su di me".

Tutto questo senza mettere in discussione il punto originale del sottodimensionamento intenzionale e sistematico del personale, su cui non credo ci siano dubbi nel parlare di porcata senza se e ma.

Lo Zio
04-01-19, 17:58
ajunta: sarò strano io , ma vedo il rapporto imprenditore/dipendente come di collaborazione, eh :look:

vita e lavoro devono essere bilanciati, ogni tanto l'ago punterà più da una parte ma poi si ritorna all'equilibrio...

golem101
04-01-19, 18:05
ajunta: sarò strano io , ma vedo il rapporto imprenditore/dipendente come di collaborazione, eh :look:


E' la situazione migliore, ma possibile solo entro certe dimensioni.
E tenere conto delle opinioni è sempre bene, ma bisogna appunto... tenerne conto, non metterle per forza davanti o dietro altre valutazioni.

Poi ci sono gli stronzi e gli incompetenti senza scuse, e dopo 25 anni che lavoro ho una lista piuttosto colorita di soggetti. :asd:

Absint
04-01-19, 18:59
Poi resta assodato e indiscutibile che la tendenza pianificata e intenzionale a ridurre il personale per mantenere lo stesso output con minori spese - ottimizzazione di cifre ma non del lavoro (soprattutto come qualità), una questione che far capire al manglement abituato a fare a tavolino tutto è quasi impossibile - è una roba criminale senza troppi dubbi. :sisi:
Tantopiù se i benefici di tale falsa ottimizzazione sono solo per una parte di chi è coinvolto nel lavoro e non per tutti (aka macchinone e fatturato vs indentured servitude).

esatto...


il guadagno l'imprenditore lo fa con i dipendenti, eh.

altrimenti si torna allo schiavismo di fatto e amen.

Esatto...


si, ma un dipendente se vuole grossi guadagni o vuol lamentarsi di quello che guadagna l'imprenditore che cominci a giocare con il rischio d'impresa al posto di guardare gli altri

Vabbe' si ciao


preferisco chi mi dice "se c'è da andare oltre le 8 ore voglio avere un ritorno adeguato, in quel caso conta su di me".

Tutto questo senza mettere in discussione il punto originale del sottodimensionamento intenzionale e sistematico del personale, su cui non credo ci siano dubbi nel parlare di porcata senza se e ma.


quoto in pieno

NoNickName
04-01-19, 20:54
Per carità, la critica costruttiva è sempre un vantaggio enorme (e guai a non saperla accettare), ma bisogna anche rendersi conto che la responsabilità decisionale spetta ad altri.
E che le decisioni prese possano anche essere quelle sgradite ma comunque più sensate, senza frigne e lamentazioni da afflitti cattobaddi.

Onestamente, uno che mi dice "io oltre alle 8 ore non vado mai perchè ho priorità personali più importanti" lo rispetto senza dubbio e lo capisco anche, ma gli preferisco chi mi dice "se c'è da andare oltre le 8 ore voglio avere un ritorno adeguato, in quel caso conta su di me".

Tutto questo senza mettere in discussione il punto originale del sottodimensionamento intenzionale e sistematico del personale, su cui non credo ci siano dubbi nel parlare di porcata senza se e ma.

this

io non chiedo un mondo perfetto ma solo un ambiente lavorativo dove a prendere le decisioni non siano dei soggetti che fino al giorno prima stavano appesi a un ramo a tirarsi la merda addosso insieme alle altre scimmie ma ultimamente sembra che questo desiderio sia arduo da realizzare

Milton
04-01-19, 23:50
Lo so che è una sviolinata, ma è da un po' che vorrei scrivere che quando Golem scrive di lavoro, mi da' un'idea di cazzutaggine & competence che gli invidio davvero (in senso buono) :sisi:

Fruttolo
05-01-19, 03:05
I supervisori (semplifico) hanno contratti ad obiettivi. Che tu sia sotto di loro o in qualche modo collabori e lavori con (per non dire per) qualcuno con obiettivi/bonus hanno tutto l'interesse a farti stare bene, a farti lavorare bene e sereno perché tu per loro significhi soldi.

Succede che questi che stanno sopra possono o non possono fornire un feedback positivo sul tuo operato a chi si occupa del tuo percorso professionale, possono o non possono cercare in qualche modo di farti avere un ritorno (che non è un bonus monetario diretto a te, ma crescita professionale che poi porta ad altre cose tra cui dinero inevitabilmente), possono o non possono ricordarsi della tua affidabilità e fedeltà quando c'è da pararti il culo (e quel momento capita a tutti).

Se io so che tanto a me non torna niente, e che devo andare for the extra mile solo per i bonus e la bella vita altrui, e che se non lo faccio addirittura traballa il mio impiego base che sta su contratto legale, un pochino le balle su come funziona il sistema mi girerebbe :asd:

Metatron
05-01-19, 08:52
Domanda estesa all utenza tutta:
vi trovate voi in impiego che vi porta (contro la vostra volontá) a dover lavorare al di fuori dell'orario di lavoro?

per dirla più beceramente:
avete una situazione in cui o lavorate a casa il weekend o alla sera dopo l'orario di lavoro oppure rischiate il licenziamento?

Io no eh, ma lo chiedo perché ultimamente ne sento di storie cosí e vedere gente rovinarsi la salute (mentale e fisica) in questo modo é piuttosto devastante.

ma se c'è emergenza e debbo seguire qualcuno in ps, potrei sforare anche di ore nell'attendere un cambio da parte di colleghi/e
accade sporadicamente grazie al cielo, ma c'è sempre il terrore di dover saltare un pasto perchè bloccati in una corsia solitamente troppo affollata e non potersi allontanare da chi si accompagna. :bua:

oppure fai come certe persone che non si offrono mai perchè hanno una serie di scuse pronte nel taschino, pur di stimbrare al solito orario e andarsene tranquilli.

Fruttolo
05-01-19, 10:23
Devi valutare comunque le situazioni absint

Per darkoso after-hours potrebbe essere studiare e prepararsi per una certificazione, si tratta comunque di un qualcosa che dovrebbe migliorare la sua carriera, la sua posizione sul mercato, quella contrattuale nessi e connessi.

Per te nel tuo settore lo si fa perché Pippotto 3D 2019 deve uscire tra 2 mesi e ragà stiamo nellla merda

Absint
05-01-19, 12:27
e ribadisco che il topic e il discorso afterhours NON riguarda me :asd:

Lo Zio
05-01-19, 14:48
e ribadisco che il topic e il discorso afterhours NON riguarda me :asd:

te fai solo gli after :asd:

Absint
05-01-19, 18:10
Ormai sono un moderato, non ho manco bevuto un cazzo o quasi a sto capodanno.

Sono un uomo quieto.

Fruttolo
05-01-19, 18:45
ma quando dici che senti storie e voci e fantasmi magari forse accidentalmente potrebbe essere qualche collega

Maelström
05-01-19, 19:59
O schizofrenia

golem101
05-01-19, 20:15
O schizofrenia

Sono gli amici migliori.
Quelli che non ti abbandonano mai. :asd3:

Absint
06-01-19, 09:16
ma quando dici che senti storie e voci e fantasmi magari forse accidentalmente potrebbe essere qualche collega

no, se c é una cosa che lo studio ndo lavoro non fa male (anzi potrebbero pretendere di più dalla gente) é il discorso ore di lavoro

ND
06-01-19, 10:06
Onestamente, uno che mi dice "io oltre alle 8 ore non vado mai perchè ho priorità personali più importanti" lo rispetto senza dubbio e lo capisco anche, ma gli preferisco chi mi dice "se c'è da andare oltre le 8 ore voglio avere un ritorno adeguato, in quel caso conta su di me".

Tutto questo senza mettere in discussione il punto originale del sottodimensionamento intenzionale e sistematico del personale, su cui non credo ci siano dubbi nel parlare di porcata senza se e ma.

Il problema, almeno dai noi, è che uno che fa il discorso " Vado oltre le 8 ore, ma mi dai un ritorno adeguato " non esiste, anzi, è visto malissimo (io l'ho fatto più volte e infatti sono anni che litigo col personale :asd: ). Quello che negli anni si è sedimentato è " Vai oltre le 8 ore sistematicamente, e vedrai che essendo una azienda meritocratica ad un certo punto ti sarà riconosciuto ".
Si va sulla "fiducia" sperando che ad un certo punto qualcuno si ricordi di te. Io sono sempre stato del parere invece che il rapporto di lavoro è un rapporto contrattuale: la mia disponibilità extra deve avere un prezzo che mi viene riconosciuto in maniera chiara e precisa, non in base a promesse fumose che si verificano forse e cmq dopo che è stata data precedenza ai soliti.
Ad esempio, se non ho la reperibilità pagata, perchè devo tenere il cellulare accesso dopo l'orario di lavoro?

Absint
06-01-19, 10:17
tradotto i tuoi capi te lo stanno docilmente mettendo in culo..

se c é una cosa che mi fa cagare sono le promesse in ambito lavorativo (promesse intese come a voce e senza firma su contratto che lega chi di dovere a eseguire la promessa)...come quella mail letta un dì in un certo qual dove, di un presunto bonus che sarebbe arrivato in un tempo impossibile da calcolare tra i tre e 4 anni con un ammontare indefinito e che sarebbe stato calcolato in base a revenues impossibili da prevedere...sulla base di un algoritmo misterioso!

ahaha come possono certe compagnie pensare che un impiegato non si senta preso per il culo con una roba simile?

Fruttolo
06-01-19, 10:22
Le banche che chiedono cose "sulla fiducia" mi fa scompisciare dalle risate.

Sandro Storti
06-01-19, 10:43
tradotto i tuoi capi te lo stanno docilmente mettendo in culo..

se c é una cosa che mi fa cagare sono le promesse in ambito lavorativo (promesse intese come a voce e senza firma su contratto che lega chi di dovere a eseguire la promessa)...come quella mail letta un dì in un certo qual dove, di un presunto bonus che sarebbe arrivato in un tempo impossibile da calcolare tra i tre e 4 anni con un ammontare indefinito e che sarebbe stato calcolato in base a revenues impossibili da prevedere...sulla base di un algoritmo misterioso!

ahaha come possono certe compagnie pensare che un impiegato non si senta preso per il culo con una roba simile?

Ci sono tanti dipendenti che ci cascano per volere o per ignoranza e le aziende lo sanno

Absint
06-01-19, 10:51
Che merda! Addosso all impiegato!

ND
06-01-19, 10:58
tradotto i tuoi capi te lo stanno docilmente mettendo in culo..
ahaha come possono certe compagnie pensare che un impiegato non si senta preso per il culo con una roba simile?

Fa parte del gioco che ci provino, quello che a me ha sempre fatto storcere il naso è che ad un certo punto si scoprono gli altarini e allora tanto vale giocare a carte scoperte e dirsi le cose come sono. Invece c'è molta superficialità, specie nelle risorse umane dove da noi non ci sono specialisti nella gestione delle persone, ma ragazzotti in carriera mandati per fare esperienza manageriale (??). Secondo te è normale che non si riesca a chiarire un percorso di carriera con le risorse umane? Misteri.

- - - Aggiornato - - -


Le banche che chiedono cose "sulla fiducia" mi fa scompisciare dalle risate.

Guarda, quando mi volevano spedire nell'IT io ho detto "bene, visto che mi mandate in un posto dove non girano soldi, datemi almeno una promo".
Risposta, convocazione dal capo delle risorse umane che mi ha fatto la filippica sulla fiducia per poi spedirmi all'IT. All'epoca io lavoravo nelle risorse umane sui sistemi premianti e ho detto al mio capo " mi mandano all'IT, vedrai che l'anno prossimo mi dimezzano il premio produzione " e il mio capo " no, dai, non è così ". Infatti, il premio è stato più che dimezzato :asd:

- - - Aggiornato - - -


Ci sono tanti dipendenti che ci cascano per volere o per ignoranza e le aziende lo sanno

Non è tanto cascarci, è che se cmq tieni a fare carriera almeno all'inizio ti metti i maroni in tasca e te la bevi / fai finta di bertela per non sembrare uno scassa cazzi.
Detta onestamente, io sono cresciuto e ho preso le mie belle promozioni, ma mi domando sempre se ne avrei prese di più mordendomi la lingua.

Fruttolo
06-01-19, 11:04
Non è tanto cascarci, è che se cmq tieni a fare carriera almeno all'inizio ti metti i maroni in tasca e te la bevi / fai finta di bertela per non sembrare uno scassa cazzi.
Detta onestamente, io sono cresciuto e ho preso le mie belle promozioni, ma mi domando sempre se ne avrei prese di più mordendomi la lingua.

In verità dimostri capacità di negoziazione e di come "funzionano le cose". Alla lunga paga a mio avviso, dall'altra parte chi ha un po' di capoccia lo nota.

darkeden82
06-01-19, 11:24
Ad esempio, se non ho la reperibilità pagata, perchè devo tenere il cellulare accesso dopo l'orario di lavoro?

col cazzo,ma mi sono guadagnato ,negli anni, il "potere" di poter rispondere "col cazzo".
bisogna vedere anche che peso si ha nell'ecosistema in cui ci si ritrova.

Tendenzialmente io penso che la prima reazione dovrebbe essere
1) chiedere soldi,si deve lavorare ( BENE ) e andare incontro all'azienda ,ma pagati.
2) se non danno i soldi accettare
3) dopo un pò chiedere soldi per il punto 2) e se non arrivano smettere.
4) se obbligano e non pagano andarsene o dare un aut aut all'azienda
5) se non c'è lavoro ( che può essere visto come "non c'è lavoro" ma anche come " non sono abbastanza per il mercato del lavoro" investire sulla propria persona fino ad allargarsi il mercato/far capire all'azienda che o pagano o addio e ripetere la 3).

solitamente chi non può contrattare minimamente è chi svolge una mansione dove può essere facilmente sostituito.

svolgere determinati lavori non è una cosa "brutta", io non la vedo male, ma vanno considerati lucidamente pro e contro.
un impiegato che fa data entry che potere potrà mai avere nei confronti della propria azienda sapendo che chiunque potrebbe sostituirlo ?
ok magari ci sei finito per bisogno a farlo..ma nessuno è incatenato al proprio posto di lavoro....

( che poi sia sbagliato che il datore di lavoro abbia certi atteggiamenti sono d'accordo e non si discute )

pro:
possono essere svolti senza tanti "sbattimenti",finisci le 8 ore arrivi a casa e via ,ti gratti le palle per 16 ore.
contro :
se qualcosa va storto non ci si può lamentare perchè tanto per ogni persone che si lamenta ce ne sono 100 che pregano per lavorare.


Ad ogni modo sono dell'idea,che potrà essere anche non condivisa, che si raccoglie per ciò che ha seminato.
Non sono un genio nè un fenomeno, ma io ho fatto la mia limitata carriera e ricevo offerte quotidianamente,molti miei ex colleghi con cui sono stato per 10 anni in ufficio no.
che differenze ci sono ?Abbiamo avuto le stesse chance, stesso lavoro,stesso ambiente.

Io la sera , nei week end e nei periodi "soft" al lavoro studiavo
le mie 8 ore valevano 12 di molti di loro per intensità
non mi facevo 8 pause
risultato?
io ho avuto quel che ho avuto , molti sono lì a dire "che culo darkeden" o "eeee ma io faccio colloqui ma non trovo lavoro"

chi ha ragione?
io dicendo che il mercato è attivo
o loro dicendo che non trovano un cazzo?
tutta questione di punti di vista

Sandro Storti
06-01-19, 11:52
Non è tanto cascarci, è che se cmq tieni a fare carriera almeno all'inizio ti metti i maroni in tasca e te la bevi / fai finta di bertela per non sembrare uno scassa cazzi.
Detta onestamente, io sono cresciuto e ho preso le mie belle promozioni, ma mi domando sempre se ne avrei prese di più mordendomi la lingua.

Si, se sai che il dito in culo porterà a risultati. Ma quanti non sanno che anche dando un rene non avranno mai indietro niente o solo briciole?
O quanti danno il culo e ricevono un "bravo" per 30 anni e son contenti così?

Fantozzi e il modello fantozziano non se lo sono mica inventati Villaggio e compagnia.

Cek
06-01-19, 13:52
Di base sono d’accordo con te Dark.

Ma ripeto

In germania(ancora per poco pero) trovi anche da scopare le scale e ti danno (per legge) 8 euri netti all’ora.

Molto fa la situazione economica di un paese

8 euri netti sono poco meno di quello che prendi io da quinto livello impiegato come project engineer

Per carità,non faccio niente di incredibile però sicuramente è già un lavoro piu specializzato il mio.

E qui pero si torna a quello che dicevi,comprati un libro di grammatica tedesca e inizia a imparare...

Lo Zio
06-01-19, 14:05
chi ha ragione?
io dicendo che il mercato è attivo
o loro dicendo che non trovano un cazzo?
tutta questione di punti di vista

la verità è nel mezzo

darkeden82
06-01-19, 15:03
Di base sono d’accordo con te Dark.

Ma ripeto

In germania(ancora per poco pero) trovi anche da scopare le scale e ti danno (per legge) 8 euri netti all’ora.

Molto fa la situazione economica di un paese

8 euri netti sono poco meno di quello che prendi io da quinto livello impiegato come project engineer

Per carità,non faccio niente di incredibile però sicuramente è già un lavoro piu specializzato il mio.

E qui pero si torna a quello che dicevi,comprati un libro di grammatica tedesca e inizia a imparare...

io parlavo della situazione attuale italiana.

ovvio che all'estero pagano di più.una figura come la mia a Zurigo sono 150/180k annui.

in b4 "vacci"

risposta : "non ho voglia di affrontare tutto quello che ci sarebbe da fare"

Absint
06-01-19, 15:04
col cazzo,ma mi sono guadagnato ,negli anni, il "potere" di poter rispondere "col cazzo".
bisogna vedere anche che peso si ha nell'ecosistema in cui ci si ritrova.

Tendenzialmente io penso che la prima reazione dovrebbe essere
1) chiedere soldi,si deve lavorare ( BENE ) e andare incontro all'azienda ,ma pagati.
2) se non danno i soldi accettare
3) dopo un pò chiedere soldi per il punto 2) e se non arrivano smettere.
4) se obbligano e non pagano andarsene o dare un aut aut all'azienda
5) se non c'è lavoro ( che può essere visto come "non c'è lavoro" ma anche come " non sono abbastanza per il mercato del lavoro" investire sulla propria persona fino ad allargarsi il mercato/far capire all'azienda che o pagano o addio e ripetere la 3).

solitamente chi non può contrattare minimamente è chi svolge una mansione dove può essere facilmente sostituito.

svolgere determinati lavori non è una cosa "brutta", io non la vedo male, ma vanno considerati lucidamente pro e contro.
un impiegato che fa data entry che potere potrà mai avere nei confronti della propria azienda sapendo che chiunque potrebbe sostituirlo ?
ok magari ci sei finito per bisogno a farlo..ma nessuno è incatenato al proprio posto di lavoro....

( che poi sia sbagliato che il datore di lavoro abbia certi atteggiamenti sono d'accordo e non si discute )

pro:
possono essere svolti senza tanti "sbattimenti",finisci le 8 ore arrivi a casa e via ,ti gratti le palle per 16 ore.
contro :
se qualcosa va storto non ci si può lamentare perchè tanto per ogni persone che si lamenta ce ne sono 100 che pregano per lavorare.


Ad ogni modo sono dell'idea,che potrà essere anche non condivisa, che si raccoglie per ciò che ha seminato.
Non sono un genio nè un fenomeno, ma io ho fatto la mia limitata carriera e ricevo offerte quotidianamente,molti miei ex colleghi con cui sono stato per 10 anni in ufficio no.
che differenze ci sono ?Abbiamo avuto le stesse chance, stesso lavoro,stesso ambiente.

Io la sera , nei week end e nei periodi "soft" al lavoro studiavo
le mie 8 ore valevano 12 di molti di loro per intensità
non mi facevo 8 pause
risultato?
io ho avuto quel che ho avuto , molti sono lì a dire "che culo darkeden" o "eeee ma io faccio colloqui ma non trovo lavoro"

chi ha ragione?
io dicendo che il mercato è attivo
o loro dicendo che non trovano un cazzo?
tutta questione di punti di vista

be non posso che quotare ogni singola parola

gnappinox1
06-01-19, 22:12
Quoto darkenden al 100%

Nella mia esperienza, prima di cambiare lavoro e finire a Torino, avevo chiesto un aumento 3 volte, la prima volta mi hanno risposto "certo Gnappo, io non sono avaro, se meriti ti do tutti i soldi che vuoi (credici)", passati 3 mesi senza l'ombra di un aumento ho chiesto di nuovo, mi hanno risposto, che gli aumenti ci sarebbero stati fra 2/3 anni, in quel periodo ho iniziato a cercare lavoro e soprattutto a studiare per allargare le mie competenze, dopo altri 3 mesi, quando avevo ricevuto le prime offerte, ho chiesto ancora una volta un aumento, non mi hanno risposto, a quel punto, ho accettato l'offerta migliore che ho trovato e sono andato via.

Mi facevano tutti discorsi del tipo, noi siamo una piccola realtà, ma siamo in costante crescita, mi chiedevano se avevo qualcuno da proporre come informatico di riserva ( certo, delle volte ritardavano a pagarmi lo stipendio per 2/3 mesi, e volevano altro personale da sfruttare )

Non immaginate le parole che mi hanno tirato dietro, ho passato 2 mesi (il periodo di preavviso) a sostenere quasi una discussione a settimana, ed a parer loro sono uno stronzo, perchè non li ho avvisati 6 mesi prima che volevo cambiare lavoro.

E soprattutto oltre ad avvisarli 6 mesi prima, se nel frattempo trovavano il mio sostituto poi dovevo essere io a licenziarmi anche se non avevo trovato alcun lavoro "perchè così sarebbe stato equo" cit. entrambi avremmo avuto le stesse possibilità di restare fregati.

Che si fottano

Edit:

Riguardo al lavoro extra, beh, considera che ero io quello con le chiavi, che doveva aprire la mattina e chiudere la sera, questo significa che dovevo arrivare 20 minuti prima ed uscivo 20 minuti dopo, dopo che tutti andavano via ed io chiudevo tutto, attaccavo l'allarme e mettevo il lucchetto alla porta.

Ore extra capitavano 2/3 volte al mese, ed ovviamente non erano ne retribuite ne fatte recuperare con permessi.

tigerwoods
06-01-19, 22:17
ecco, io avrei iniziato a cercare la prima volta che tardavano a pagarmi lo stipendio :asd:

gnappinox1
06-01-19, 22:21
ecco, io avrei iniziato a cercare la prima volta che tardavano a pagarmi lo stipendio :asd:

Con il senno di poi era da fare così, ma considera che avrei dovuto spostarmi sempre di almeno 50km, soprattutto ero alla prima esperienza lavorativa e stupidamente pensavo al "siamo una famiglia" non una ditta ( messaggio che ripete il capo con ogni nuovo ragazzo, ma che poi quando capitava che si sbottonasse diceva "se un tizio non va bene, un modo per buttarlo fuori lo trovo lo stesso, non esiste il posto fisso"

Naporsocapo
06-01-19, 22:32
Quoto darkenden al 100%

Nella mia esperienza, prima di cambiare lavoro e finire a Torino, avevo chiesto un aumento 3 volte, la prima volta mi hanno risposto "certo Gnappo, io non sono avaro, se meriti ti do tutti i soldi che vuoi (credici)", passati 3 mesi senza l'ombra di un aumento ho chiesto di nuovo, mi hanno risposto, che gli aumenti ci sarebbero stati fra 2/3 anni, in quel periodo ho iniziato a cercare lavoro e soprattutto a studiare per allargare le mie competenze, dopo altri 3 mesi, quando avevo ricevuto le prime offerte, ho chiesto ancora una volta un aumento, non mi hanno risposto, a quel punto, ho accettato l'offerta migliore che ho trovato e sono andato via.

Mi facevano tutti discorsi del tipo, noi siamo una piccola realtà, ma siamo in costante crescita, mi chiedevano se avevo qualcuno da proporre come informatico di riserva ( certo, delle volte ritardavano a pagarmi lo stipendio per 2/3 mesi, e volevano altro personale da sfruttare )

Non immaginate le parole che mi hanno tirato dietro, ho passato 2 mesi (il periodo di preavviso) a sostenere quasi una discussione a settimana, ed a parer loro sono uno stronzo, perchè non li ho avvisati 6 mesi prima che volevo cambiare lavoro.

E soprattutto oltre ad avvisarli 6 mesi prima, se nel frattempo trovavano il mio sostituto poi dovevo essere io a licenziarmi anche se non avevo trovato alcun lavoro "perchè così sarebbe stato equo" cit. entrambi avremmo avuto le stesse possibilità di restare fregati.

Che si fottano

Edit:

Riguardo al lavoro extra, beh, considera che ero io quello con le chiavi, che doveva aprire la mattina e chiudere la sera, questo significa che dovevo arrivare 20 minuti prima ed uscivo 20 minuti dopo, dopo che tutti andavano via ed io chiudevo tutto, attaccavo l'allarme e mettevo il lucchetto alla porta.

Ore extra capitavano 2/3 volte al mese, ed ovviamente non erano ne retribuite ne fatte recuperare con permessi.

Io ho lavorato per una (piccola) società dal 2011 al 2015... contratti osceni, progetto, co.co.co e via dicendo... nel 2013 a Settembre mi han fatto un tempo determinato, dopo avermi lasciato a casa un mese senza stipendio.. rinnovato un anno dopo, sempre a tempo determinato... col tempo determinato non hai preavviso... a Giugno 2015 ho trovato un nuovo lavoro... ho dato le dimissioni il Venerdì, è il mercoledì successivo ho iniziato dall’altra parte.. il passaggio di consegne? Telepatico

tigerwoods
06-01-19, 22:38
vedi pasta, fatto bene a studiare, così mi sono saltato tutta la fase contratti demmerd :snob:

Sandro Storti
07-01-19, 00:28
Io lavoro in una multinazionale dove la HR è la "padrona" al 50% insieme al fratello. Non vi dico cosa han detto al discorso di fine anno.
Se non fosse che questo lavoro si trova nella zona Comfort... meglio in fabbrica a battere il ferro

tigerwoods
07-01-19, 00:33
eh vabbè mo ce lo devi dire però

Fruttolo
07-01-19, 05:43
no

ND
07-01-19, 07:47
Il problema delle HR ( e di molto top - middle management ) è lo scollamento dalla realtà operativa.

Fruttolo
07-01-19, 08:15
Quel reparto deve far spendere il meno possibile all'azienda.

RioImmagina
07-01-19, 09:16
Mi sono sempre rifiutato.
Il mio contratto (e il mio stipendio) sono commisurati alle 8 ore lavorative: in orario lavorativo mi possono anche frustare con un peperoncino di cayenna, ma da quando esco non voglio più essere disturbato

Maelström
07-01-19, 13:51
Il problema delle HR ( e di molto top - middle management ) è lo scollamento dalla realtà operativa.

È gente che non ha mai lavorato, uscita dall'università ed entrata in ufficio.
Sono convinti che gli operai possano fare 10 ore al giorno senza problemi quando se provassero loro a fare il lavoro degli operai dopo 1 giorno andrebbero in malattia con la schiena sfondata e fisioterapista prenotato.

squallwii
07-01-19, 14:06
Sono al 98% fatte da donne.
Che vi aspettate?

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Absint
08-01-19, 22:27
Dove lavoro io ci sono molte HR/segretarie strafighe.

Quando dico molte intendo tipo 4, e ti pare poco

Lo Zio
08-01-19, 22:28
tutti profili di linkedin di headhunters sono turbofighe :asd: