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Visualizza Versione Completa : Il vizio di leggere [cosa state leggendo?]



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Opossum'
03-04-23, 23:30
Adesso continuo l'alternanza romanzo/saggio e inizio Altre menti di Godfrey-Smith. Milton, segnati le ossa perché se non mi piace vengo a mischiartele. In campana.
Terminato, in tempo tutt'altro che record e saltando pure di fatto un intero capitolo :asd: Non nego che m aspettavo qualcosa di un pelo diverso. È interessante, ma l'autore fondamentalmente è più un filosofo che uno scienziato, e si vede. Ci sono molte "divagazioni" in riflessioni su cosa sia l'intelligenza e come si sia formata, che sicuramente è un tema tosto ma molto astratto (e purtroppo superiore alle mie misere capacità), e alla fin fine il tema centrale dell'intelligenza dei cefalopodi spesso diventa molto meno centrale. Affascinante con riserva.

bado
04-04-23, 13:22
il tema centrale dell'intelligenza dei cefalopodi

E io che mi ostino a leggere libri che parlano di amore, di vita, di morte, di avventure, di crimini, di drammi. :caffe:

Zhuge
04-04-23, 13:49
:rotfl:

Opossum'
04-04-23, 13:56
E io che mi ostino a leggere libri che parlano di amore, di vita, di morte, di avventure, di crimini, di drammi. :caffe:
Ma perché ce l'hai con me? :cattivo: Ma se io voglio leggere dei ragionamenti di corvidi, molluschi, canidi (<- una delle prossime letture) e acciottolati misti, perché mi devi sempre irridere? :cattivo: Cosa ti ho fatto di male? :cattivo:

bado
04-04-23, 14:16
Ma perché ce l'hai con me? :cattivo: Ma se io voglio leggere dei ragionamenti di corvidi, molluschi, canidi (<- una delle prossime letture) e acciottolati misti, perché mi devi sempre irridere? :cattivo: Cosa ti ho fatto di male? :cattivo:

Chiedilo ai tuoi corvidi, se sono davvero così intelligenti. :caffe:

Opossum'
04-04-23, 15:24
Purtroppo sono troppo intelligenti per perdere tempo con me.
Mi terrò il dubbio.

Nel frattempo ho iniziato Il tema di Ayn Rand (primo libro del "ciclo" La rivolta di Atlante), un libro che presumo parli di amore, vita, morte, avventure, crimini, drammi. Almeno credo.

Zhuge
04-04-23, 16:37
Purtroppo sono troppo intelligenti per perdere tempo con me.
Mi terrò il dubbio.

Nel frattempo ho iniziato Il tema di Ayn Rand (primo libro del "ciclo" La rivolta di Atlante), un libro che presumo parli di amore, vita, morte, avventure, crimini, drammi. Almeno credo.

E treni, soprattutto di treni.

Capperi pensavo proprio stamattina a Dagny Taggart.

Milton
04-04-23, 17:15
E io che mi ostino a leggere libri che parlano di amore, di vita, di morte, di avventure, di crimini, di drammi. :caffe:

È perché tu ragioni ancora come un vecchio umanista, mentre noi siamo già oltre l'umano :snob:

Opossum'
04-04-23, 19:41
E treni, soprattutto di treni.

Capperi pensavo proprio stamattina a Dagny Taggart.
Non spoilerare che sono a pagina 11 :asd:


È perché tu ragioni ancora come un vecchio umanista, mentre noi siamo già oltre l'umano :snob:
Oltre l'umano in entrambe le direzioni :sisi:

Zhuge
04-04-23, 21:51
A pagina 11 c'è Dagny Taggart che fa muovere un treno, non ho spoilerato niente. :tsk:

Ossessione
04-04-23, 22:13
https://www.amazon.it/I-miserabili-Victor-Hugo/dp/8806222090/ref=sr_1_2?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3 %91&crid=9P2VEPOPLPKZ&keywords=i+miserabili&qid=1680642760&sprefix=i+miserabili%2Caps%2C215&sr=8-2

i miserabili edizione ufficiale (spesso amazon vende gli ebook degli straccioni che tentano di fare soldi con i classici) in kindle a 0.99
io me lo prendo

Opossum'
04-04-23, 22:56
A pagina 11 c'è Dagny Taggart che fa muovere un treno, non ho spoilerato niente. :tsk:
Ti sei fermato in tempo :sisi:

nicolas senada
05-04-23, 07:50
io sono arrivato più o meno a metà di Picnic sul ciglio della strada dei due Strugatzki... insomma, non mi prende molto.

Mi sembra in qualche modo 'confusionario', sia nello stile di scrittura (o nella traduzione) ma anche nella descrizione di quel che succede (la stessa parte iniziale in cui
vanno per la prima volta in spedizione 'ufficiale' nella Zona e l'assistente del protagonista viene infettato dalla gelatina radioattiva)
si fa fatica proprio a capire come succede il tutto :asd:
Detto questo, magari sono io che ho scelto il libro sbagliato nel momento sbagliato :look: :bua:

Opossum'
05-04-23, 08:27
io sono arrivato più o meno a metà di Picnic sul ciglio della strada dei due Strugatzki... insomma, non mi prende molto.

Mi sembra in qualche modo 'confusionario', sia nello stile di scrittura (o nella traduzione) ma anche nella descrizione di quel che succede (la stessa parte iniziale in cui
vanno per la prima volta in spedizione 'ufficiale' nella Zona e l'assistente del protagonista viene infettato dalla gelatina radioattiva)
si fa fatica proprio a capire come succede il tutto :asd:
Detto questo, magari sono io che ho scelto il libro sbagliato nel momento sbagliato :look: :bua:
A me non dispiacque, ma ebbi più o meno il tuo stesso problema. Credo che sia un po' un romanzo che ami o odi, ha oggettivamente molti difetti e incoerenze ma ci ho trovato una specie di fascino che non saprei descrivere (forse dovuto al fatto che sono appassionato di esplorazione urbana quindi il setting mi risuona tantissimo :asd: ) e che non penso possano trovare tutti. È anche un libro che beneficia in certa misura di una rilettura.

bado
05-04-23, 09:53
io sono arrivato più o meno a metà di Picnic sul ciglio della strada dei due Strugatzki... insomma, non mi prende molto.

Mi sembra in qualche modo 'confusionario', sia nello stile di scrittura (o nella traduzione) ma anche nella descrizione di quel che succede (la stessa parte iniziale in cui
vanno per la prima volta in spedizione 'ufficiale' nella Zona e l'assistente del protagonista viene infettato dalla gelatina radioattiva)
si fa fatica proprio a capire come succede il tutto :asd:
Detto questo, magari sono io che ho scelto il libro sbagliato nel momento sbagliato :look: :bua:

Sto leggendo lo stesso libro e sono allo stesso punto (50% dell'ebook). :asd:

L'impressione di confusionarietà (o comunque di un universo molto specifico dato troppo per scontato) ce l'ho anch'io, però non posso negare neanche


una specie di fascino che non saprei descrivere

Lo finisco e ne riparliamo!

Serian
05-04-23, 10:52
questo sì che è un libro incredibile

https://m.media-amazon.com/images/W/IMAGERENDERING_521856-T1/images/I/710swyq5GdL.jpg

Lo sto leggendo proprio ora e confermo, bellissimo!

Hellvis
05-04-23, 19:17
Ma del nuovo libro di Ellis, possibiole che non escano news sull'uscita italiana?

Ossessione
05-04-23, 21:49
https://www.amazon.it/I-miserabili-Victor-Hugo/dp/8806222090/ref=sr_1_2?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3 %91&crid=9P2VEPOPLPKZ&keywords=i+miserabili&qid=1680642760&sprefix=i+miserabili%2Caps%2C215&sr=8-2

i miserabili edizione ufficiale (spesso amazon vende gli ebook degli straccioni che tentano di fare soldi con i classici) in kindle a 0.99
io me lo prendo

mi rettifico, è edito da un editore sconosciuto :uhm:

Havgard
05-04-23, 23:21
Ma del nuovo libro di Ellis, possibiole che non escano news sull'uscita italiana?

L'editoria italiana sempre al top.

nicolas senada
11-04-23, 07:39
allora, nel frattempo ho finito Picnic sul ciglio della strada dei Strugatzki... diciamo che il giudizio non è cambiato di molto, per quanto collimi con quello degli esimi Bado e Opossum.

Testo dal grande fascino e fortemente evocativo, che crea la mitologia della Zona, anche grazie al non detto (e questo probabilmente è un punto a favore).
Rimane la sensazione di un racconto molto (forse troppo) frammentario e confuso in alcuni punti e, invece paradossalmente fin troppo esplicito in altri - ad esempio la terza parte, non mi è piaciuto molto
tutto il lungo discorso tra lo scienziato e il responsabile dell'istituto che studia la Zona in cui viene data una spiegazione piuttosto facile e 'canonica' sull'origine extraterrestre della stessa
Probabilmente un altro autore si sarebbe preso molte più pagine e capitoli per 'creare' il contesto...

la quarta e ultima parte sembra
un livello di gioco della trilogia GSC in testo :asd:
anche qui, si fa un pò fatica a capire quel che succede, oltre al fatto che - se non ho capito male io - il beccamorti che passa la mappa a Red praticamente ci era già arrivato - o quasi - al salone della sfera
sul finale del libro e sul film
leggo su wiki che i due fratelli sono stati coinvolti nella sceneggiatura, e infatti il finale sospeso (e assai meditativo) del libro è quasi lo stesso del capolavorone di Tarkowskji

finito questo, ora sarei tentato di 'chiudere il cerchio' e di iniziare Solaris di Lem :fag: :bua:

Opossum'
11-04-23, 21:13
la quarta e ultima parte sembra
un livello di gioco della trilogia GSC in testo :asd:
anche qui, si fa un pò fatica a capire quel che succede, oltre al fatto che - se non ho capito male io - il beccamorti che passa la mappa a Red praticamente ci era già arrivato - o quasi - al salone della sfera
In effetti credo che il capitolo finale sia, assieme in minor parte al primo, la principale ispirazione per i giochi - che per inciso ho giocato pochissimo e non ho mai veramente amato, quindi potrei avere impressioni errate :asd:

Il finale, così come molto altro nel libro, in effetti è molto più suggerito che descritto; una teoria interessante che ho letto è che in effetti sì, Burbridge senior sappia tanto della Sfera perché c'era già stato, utilizzando Talpa come esca per il tritacarne così come il Roscio ha fatto con Burbridge junior - e chiedendo poi alla Sfera di salvare la vita a Talpa.

Milton
11-04-23, 21:59
Sto finendo di leggere Tasmania di P.G.

Mi sta piacendo :sisi:

LucaX360
12-04-23, 07:48
Quasi finito Non prima che siano impiccati.
Veramente bello.
Anche il primo libro della trilogia mi era piaciuto, ma sembrava più un grosso prologo un po' povero di descrizioni e spiegazioni, qui invece inizia a prendere forma un po' tutto e secondo me è decisamente superiore al primo nonostante sia "il libro di mezzo".
Glokta personaggio fantastico. :asd:

Prima di concludere la trilogia volevo leggere Per niente al mondo di Follett.... devo solo capire se è una roba alla Tom Clancy, ma non credo.

Havgard
12-04-23, 10:43
Quasi finito Non prima che siano impiccati.
Veramente bello.
Anche il primo libro della trilogia mi era piaciuto, ma sembrava più un grosso prologo un po' povero di descrizioni e spiegazioni, qui invece inizia a prendere forma un po' tutto e secondo me è decisamente superiore al primo nonostante sia "il libro di mezzo".
Glokta personaggio fantastico. :asd:

Prima di concludere la trilogia volevo leggere Per niente al mondo di Follett.... devo solo capire se è una roba alla Tom Clancy, ma non credo.

Saga fantastica :sisi:
leggi tutto di zio Joe mi raccomando.

Opossum'
12-04-23, 22:24
E treni, soprattutto di treni.

Capperi pensavo proprio stamattina a Dagny Taggart.
Comunque, dopo 110 pagine non ho ancora incontrato un personaggio non detestabile :asd:
...no, dai, uno forse sì.

Zhuge
13-04-23, 08:18
Comunque, dopo 110 pagine non ho ancora incontrato un personaggio non detestabile :asd:
...no, dai, uno forse sì.

Non il Taggart fratello, spero. :asd:

Che vuoi farci, gli egoisti sono così, tipo Molocco. :asd:

Opossum'
13-04-23, 08:56
Non il Taggart fratello, spero. :asd:
Per carità :asd: pare un malvagio da operetta.
No, è Eddie Willers l'unico che non schiaccerei sotto un treno. Almeno finora.


Che vuoi farci, gli egoisti sono così, tipo Molocco. :asd:
Il bello di quest'area è che possiamo parlarne MALISSIMO a profusione, tanto qua non viene mai. Quindi aggiungo che mi hanno anche detto che puzza e che passa ai semafori con l'arancione.

Zhuge
13-04-23, 09:13
Non mi ricordo chi è. E' l'operaio che sta alla mensa del Taggart Building?

Molocco è il massimo esperto della Rivolta. :asd:

Opossum'
13-04-23, 10:05
Non mi ricordo chi è. E' l'operaio che sta alla mensa del Taggart Building?
No, è l'assistente/amico d'infanzia di Dagny, il primo personaggio ad apparire nel libro. È quello che parla assieme all'operaio della mensa (o perlomeno, c'è una scena in cui parla con un operaio in mensa).


Molocco è il massimo esperto della Rivolta. :asd:
Sì, so che Ayn Rand è apparsa spesso nei suoi post.

Zhuge
13-04-23, 10:06
Ah ok, perfetto. Le scene con l'operaio nella mensa sono un filo conduttore del primo libro, se non ricordo male.

Ataru Moroboshi
14-04-23, 16:38
Ho finito Dirk Gently, Agenzia di investigazione olistica di Douglas Adams.
E' divertente, ma davvero molto strano. La prima parte sembra il trionfo del nonsense, poi, quando il protagonista si decide a entrare in scena, la storia diventa man mano più chiara. Peccato che il finale riprenda la piega sconclusionata dell'inizio, tanto che ho faticato a capirlo.

Domanda secca: dovendo scegliere uno dei romanzi recenti di Stephen King, meglio Later o Billy Summers?

freddye78
15-04-23, 22:39
A me è piaciuto di più Later, Billy Summers l'ho trovato noioso soprattutto all'inizio quando c'è tutta la preparazione dell'omicidio, tant'è che l'avevo mollato e ripreso successivamente.
Ma comunque nessuno dei due spicca particolarmente, anzi sono dimenticabili.

Artyus
16-04-23, 00:34
Domanda secca: dovendo scegliere uno dei romanzi recenti di Stephen King, meglio Later o Billy Summers?

Tra i due meglio Later, concordo, cmq entrambi buoni ma non memorabili
se devi scegliere tra i suoi recenti, vai su Fairy Tale

Havgard
17-04-23, 21:58
Ho abbandonato Heat 2, che era stato consigliato qui. In realtà non è un brutto libro ma è capitato nel momento sbagliato e non avevo interesse nel proseguire. Chissà forse prima o poi ci riproverò.
Ho interrotto anche parole di luce di Sanderson, di una lentezza esasperante. Al momento è in pausa, ma non sono sicuro valga la pena proseguire.

Infine ho iniziato Shogun di James Clavell, romanzone storico avventuroso ambientato nel Giappone del 1600. L'ho appena iniziato ma sembra essere davvero stupendo.

Zhuge
17-04-23, 21:58
I libri di Clavell sono libri che vorrei davvero leggere, uno o due li ho anche comprati, ma sono assolutamente CORPOSI. :asd:

Havgard
17-04-23, 22:40
I libri di Clavell sono libri che vorrei davvero leggere, uno o due li ho anche comprati, ma sono assolutamente CORPOSI. :asd:

Ma è proprio quello il bello! I libri belli non vorresti non finissero mai?
Se 22/11/63 fosse 300 pagine non sarebbe così avvincente e non ti sentiresti trasportato nell'America degli anni 60'.
Lonesome Dove non sarebbe così epico e non ti affezioneresti ai personaggi.
E tanti altri..

Zhuge
17-04-23, 23:27
No certo. Il mio problema è che più sono corposi più tempo ci metto a leggerli, visto che posso dedicare con attenzione praticamente solo il weekend, qualche tempo ...

bado
18-04-23, 08:43
Domanda secca: dovendo scegliere uno dei romanzi recenti di Stephen King, meglio Later o Billy Summers?

Billy Summers per me bello, Later non l'ho letto.


A me è piaciuto di più Later, Billy Summers l'ho trovato noioso soprattutto all'inizio quando c'è tutta la preparazione dell'omicidio, tant'è che l'avevo mollato e ripreso successivamente.

A me la lunga parte sulla preparazione dell'omicidio è quella che è paiciuta di più. :asd:


se devi scegliere tra i suoi recenti, vai su Fairy Tale

Per me invece è stato il peggiore. :chebotta:
Due palle infinite.

Zhuge
18-04-23, 08:45
Mentre sono a metà del libro di Cixin Liu, come sempre ben scritto, ho iniziato a leggere sul treno Arsene Lupin, ladro gentiluomo, che non ricordo se avevo o meno già letto anni fa. Cioè, mi sembrava di sì, ma forse no. :asd:

islandhermit
18-04-23, 12:30
che bello questo topic, l'avevo rimosso
ho riletto Tigana (bellissimo) e mi accingo a leggere The Lions of Al-Rassan, entrambi di Guy Gavriel Kay
funziona così?

bado
18-04-23, 14:08
che bello questo topic, l'avevo rimosso
ho riletto Tigana (bellissimo) e mi accingo a leggere The Lions of Al-Rassan, entrambi di Guy Gavriel Kay
funziona così?

Sì, esatto funziona così!
Se non ti sei ancora dato fuoco per protesta contro Pioli che punta tutto su Diaz, dicci qualcosa in più su questi libri: sono fantasy?
indipendenti o fanno parte di una saga?

islandhermit
18-04-23, 17:03
tigana : fantasy, ambientato in una specie di italia rinascimentale divisa tra due invasori stranieri.
drammatico senza essere eccessivamente cruento, finale un po' affrettato ma rimane comunque un gran bel libro

lions of al-rassan: più romanzo storico che fantasy, ambientato in una specie di spagna ai tempi della reconquista.

Ataru Moroboshi
18-04-23, 17:41
Tra i due meglio Later, concordo, cmq entrambi buoni ma non memorabili
se devi scegliere tra i suoi recenti, vai su Fairy Tale


Billy Summers per me bello, Later non l'ho letto.


Fairy Tale l'ho letto e mi è piaciuto, mi sa che vado su Later e, se non mi fa passare la voglia, più avanti provo anche Billy Summers. Intanto nel dubbio ho preso Scheletri, sempre di King. Non è male e, restando nell'ambito delle raccolte di racconti, lo sto trovando decisamente più interessante di Incubi & deliri.



Infine ho iniziato Shogun di James Clavell, romanzone storico avventuroso ambientato nel Giappone del 1600. L'ho appena iniziato ma sembra essere davvero stupendo.

Questo l'ho preso anche io, ma l'ho parcheggiato sullo scaffale per leggere qualcosa di più breve. Per ora non me la sento di iniziare un libro da 1000 e passa pagine. Se poi penso che è il primo di una serie e che sono tutti minimo di 700 pagine, mi sento male :chebotta:
Ho appena finito Atto d'amore, il primo romanzo di Lansdale, che Einaudi si è decisa a tradurre. Diciamo che il buon Joe è migliorato molto nel tempo, tanto nei dialoghi quanto nella caratterizzazione dei personaggi, che qui, protagonista a parte, mi sono sembrati tutti piuttosto scialbi. In alcune parti è decisamente cruento, al limite dello splatter, ma in ogni caso riesce a creare la giusta atmosfera, trasmettendo ansia e tensione e, sebbene sia lontano dai suoi lavori migliori, non me la sento di bocciarlo.

bellisimo
18-04-23, 21:09
Ho appena finito Atto d'amore, il primo romanzo di Lansdale, che Einaudi si è decisa a tradurre. Diciamo che il buon Joe è migliorato molto nel tempo, tanto nei dialoghi quanto nella caratterizzazione dei personaggi, che qui, protagonista a parte, mi sono sembrati tutti piuttosto scialbi. In alcune parti è decisamente cruento, al limite dello splatter, ma in ogni caso riesce a creare la giusta atmosfera, trasmettendo ansia e tensione e, sebbene sia lontano dai suoi lavori migliori, non me la sento di bocciarlo.

Sono d'accordo, era già buono il primo.
Un po' acerbo ma comunque godibile.



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Drake Ramoray
19-04-23, 16:11
io sto leggenda La lucertola nera di Edogawa Rampo: molto datato come stile ma vediamo com'è andando un po' avanti

Hellvis
20-04-23, 20:31
io sto leggenda La lucertola nera di Edogawa Rampo: molto datato come stile ma vediamo com'è andando un po' avanti

Io avev letto il demone dai capelli bianchi, datato ma ganzo. E ho scoperto che il nome è uno pseudonimo che richiama il suo idolo Edgar Allan Poe :asd:

LucaX360
26-04-23, 14:51
Sono a metà di "per niente al mondo" di Follett.
Per ora un grosso meh, il ghostwriter di turno non vale molto :nono:

La storia e il contesto sono attuali ed è quello che mi ha spinto a leggerlo, ma dopo oltre 300 pagine questa escalation verso la terza guerra mondiale sembra solo un contorno tra personaggi poco interessanti con i loro inutili problemi di coppia e tutta una serie di situazioni forzate sulla donna forte, l'inclusione, che però sembrano appunto buttate li senza un vero scopo nella trama.

Boh, speriamo si riprenda andando avanti...
Lo sapevo che era meglio continuare la saga di Kingsbridge.

nicolas senada
26-04-23, 15:48
Dopo Picnic sul ciglio della strada, ho recuperato anche Solaris di Stanislaw Lem

Lettura abbastanza scorrevole, a parte due capitoli (molto lunghi) a mò di 'dossier scientifico' nei quali l'autore si sbizzarrisce a descrivere - in modo affascinante e confuso allo stesso tempo :look: - le varie 'formazioni' che sorgono ciclicamente sulla superficie dell'oceano 'senziente' di Solaris.

A lettura conclusa, faccio un pò fatica a capire l'astio/insoddisfazione che Lem ha sempre espressso nei confronti della trasposizione di Tarkowkskij, considerato che il film segue pedissequamente il libro per la quasi totalità del tempo, sia nella trama che nel tratteggio dei personaggi.

Dei due capitoli 'scientifici' del libro, uno è stato piazzato come flashback ad inizio film (l'interrogatorio dello scienziato di ritorno da Solaris, Berton), mentre l'altro è stato omesso anche perchè impossibile da rendere visivamente (se non, forse, con la CG attuale).

Quello che succede a bordo della stazione - reazioni dei personaggi incluse - a memoria mi pare abbastanza fedele alla sceneggiatura del film.

Lo stesso finale del libro, pur essendo diverso (e - senza spoilerare - molto affine come idea a quello di Picnic) da quello del film, non ne è poi così distante per concezione.

bado
26-04-23, 16:30
Dopo Picnic sul ciglio della strada, ho recuperato anche Solaris di Stanislaw Lem

Lettura abbastanza scorrevole, a parte due capitoli (molto lunghi) a mò di 'dossier scientifico' nei quali l'autore si sbizzarrisce a descrivere - in modo affascinante e confuso allo stesso tempo :look: - le varie 'formazioni' che sorgono ciclicamente sulla superficie dell'oceano 'senziente' di Solaris.

A lettura conclusa, faccio un pò fatica a capire l'astio/insoddisfazione che Lem ha sempre espressso nei confronti della trasposizione di Tarkowkskij, considerato che il film segue pedissequamente il libro per la quasi totalità del tempo, sia nella trama che nel tratteggio dei personaggi.

Dopo il tiepido riscontro che mi ha dato "Picnic", non sono molto motivato a leggere anche questo. :sad:

Mi spiace un po', mi sento sbagliato io, ma è così. :boh2:

Zhuge
26-04-23, 21:41
Solaris l'ho letto molti anni fa. Non un libro che mi abbia impressionato, forse merita di essere riletto.

nicolas senada
27-04-23, 09:02
Dopo il tiepido riscontro che mi ha dato "Picnic", non sono molto motivato a leggere anche questo. :sad:

Mi spiace un po', mi sento sbagliato io, ma è così. :boh2:

:bua:

tieni presente che sono due autori diversi... in ogni caso, se hai visto Solaris di Tarkowskij, ne è una riduzione (molto) fedele, quindi non ti perdi poi molto...

LucaX360
28-04-23, 16:21
Finito "Mondo senza fine".
Delusione confermata, anche se la seconda parte ha quantomeno un po' di ritmo.
Tema della geopolitica trattato come in una puntata di fuori dal coro, dialoghi fra capi di stato e staff a volte troppo cringe e intrecci amorosi stucchevoli e inutili.
C'è addirittura un filone narrativo di uno dei protagonisti che non porta assolutamente a nulla...

Qualche consiglio su libri del genere spionaggio, crisi planetaria, ma che siano belli ? :bua:

Havgard
28-04-23, 17:53
Finito "Mondo senza fine".
Delusione confermata, anche se la seconda parte ha quantomeno un po' di ritmo.
Tema della geopolitica trattato come in una puntata di fuori dal coro, dialoghi fra capi di stato e staff a volte troppo cringe e intrecci amorosi stucchevoli e inutili.
C'è addirittura un filone narrativo di uno dei protagonisti che non porta assolutamente a nulla...

Qualche consiglio su libri del genere spionaggio, crisi planetaria, ma che siano belli ? :bua:

Ho letto qualche libro di Daniel Silva e mi sono piaciuti, in particolare la vedova nera e la casa delle spie, incentrati su una spia infiltrata nell'isis.

LucaX360
30-04-23, 18:27
Ho letto qualche libro di Daniel Silva e mi sono piaciuti, in particolare la vedova nera e la casa delle spie, incentrati su una spia infiltrata nell'isis.Preso nota, grazie.

Inviato dal mio SM-A025G utilizzando Tapatalk

Opossum'
02-05-23, 09:51
Nel frattempo ho iniziato Il tema di Ayn Rand (primo libro del "ciclo" La rivolta di Atlante), un libro che presumo parli di amore, vita, morte, avventure, crimini, drammi. Almeno credo.
Sono a pagina 300, me ne mancano un centinaio ma sto cominciando a chiedermi se vale al pena finirlo o no.
Ha lo stesso strano fascino di un incidente stradale.

Zhuge
02-05-23, 10:17
Tranquillo Opo, poi peggiora. :asd:

Soprattutto il terzo libro è praticamente un manifesto filosofico con tanto di 100 e passa pagine di discorso di John Galt che te le raccomando.

E' un'opera che andrebbe letta e meditata, non è certo un romanzo d'evasione. E comunque il tono è abbastanza pesantino. Però è uno di quei libri che non mi pento di avere letto e che vorrei rileggere, in pensione. :asd:

Opossum'
02-05-23, 12:30
Tranquillo Opo, poi peggiora. :asd:
:asd:


E' un'opera che andrebbe letta e meditata, non è certo un romanzo d'evasione.
Sì, chiaro. Sapevo a cosa andavo incontro, del resto, e infatti il mio problema con questo libro non è relativo alla "pesantezza" (che comunque, rispetto a diversa altra roba che ho letto, è relativa - almeno finora) ma viene da due questioni differenti: a) è un saggio sotto forma di romanzo, ma l'adattamento è in fondo approssimativo, così che ci sono parecchi aspetti che destano perplessità (in particolare i personaggi li trovo irreali al di là di qualsiasi logica); b) la filosofia della Rand mi urta grandemente :bua: C'è una (supposta) citazione della critica letteraria Dorothy Parker su ATlas Shrugged: "Questo romanzo non dovrebbe essere messo da parte con leggerezza, ma scagliato via con grande forza.". Ecco, posso capire :asd:

Crasher
02-05-23, 13:19
Neil Peart dei Rush nei primi anni della band ha scritto diversi testi ispirati alla filosofia della Rand. Intervistato a riguardo anni dopo, disse una cosa tipo "sì quella roba mi piaceva a 20 anni, ormai sono maturato troppo per crederci ancora" :asd:

Zhuge
02-05-23, 14:18
Sì, chiaro. Sapevo a cosa andavo incontro, del resto, e infatti il mio problema con questo libro non è relativo alla "pesantezza" (che comunque, rispetto a diversa altra roba che ho letto, è relativa - almeno finora) ma viene da due questioni differenti: a) è un saggio sotto forma di romanzo, ma l'adattamento è in fondo approssimativo, così che ci sono parecchi aspetti che destano perplessità (in particolare i personaggi li trovo irreali al di là di qualsiasi logica); b) la filosofia della Rand mi urta grandemente :bua: C'è una (supposta) citazione della critica letteraria Dorothy Parker su ATlas Shrugged: "Questo romanzo non dovrebbe essere messo da parte con leggerezza, ma scagliato via con grande forza.". Ecco, posso capire :asd:

Beh è un romanzo manifesto; anzi, il romanzo manifesto probabilmente è La fonte meravigliosa, l'Atlas Shrugged è più lo sviluppo teoretico e pedagogico del manifesto, dove i personaggi servono allo scopo.

Così John Galt è il visionario che ha anticipato i tempi ed è pronto, come nuovo messia, a portare il suo messaggio al popolo, che soffre la povertà economica, sociale, intellettuale dovuta alla depravazione dei valori per mano di idee in senso lato socialiste. Hank Rearden è il discepolo che raggiunge da solo, nel continuo conflitto col deep state, la rivelazione del messaggio di John Galt. Francisco d'Anconia è il banchiere che non è meno intelligente di Rearden, ma che riesce più a lungo a convivere con il deep state per il fatto che è ricco ed è un finanziere, seppure la convivenza diventi anche per lui difficile quando il deep state va a toccare il denaro. E Dagny Taggart è, beh, Ayn Rand: il prototipo dell'eroina classica, lo spirito degli avi costruttori della famiglia Taggart, che con le ferrovie hanno unito e reso prospero quel Paese che ora il deep state, a colpi di socialismo, vuole distruggere; forte, determinata, si abbandona alla passione, ma solo per chi lo merita, per lei contano le idee e gli individui; è opposta al fratello, che di quel mondo borghese collaborazionista col potere socialista è il paradigma. Sullo sfondo, vari personaggi si muovono, ma tutti divisi nelle due categorie: i realisti, quelli che credono nell'uomo, nella potenza delle sue idee, nella sua abilità di rendere grande sè stesso e attraverso questo di rendere grande e significativo l'universo, e i socialisti (sempre in senso lato), che non aspettano altro che privare ogni uomo del suo specifico e del suo merito per darlo in pasto alla società al solo fine di perpetuare sè stessi in una posizione di primazia. Il fatto stesso che dei personaggi "cattivi" non ricordi nemmeno un nome può darti un'idea di quello che il romanzo alla fine, letto anche distrattamente, ti lascia: da un lato grandi individui, dall'altro una poltiglia insulsa.

L'aspetto filosofico, che come ti ho detto è preso di petto direttamente nel discorso di John Galt alla radio nel terzo tomo (e anche in alcuni discorsi di Francisco d'Anconia sul denaro nel secondo tomo, se non ricordo male) è oggi chiaramente discutibile e non ha avuto sostanzialmente seguito nemmeno tra i più acerrimi membri del GOP, figuarsi nel vecchio mondo, che è improntato costituzionalmente a principi di solidarietà (a occidente) e statalismo (a oriente).

In effetti, nel dibattito sul merito e sull'individuo la Rand viene moderna anche oggi, che il concetto di meritocrazia è messo sotto forte attacco.

Zhuge
02-05-23, 14:24
Neil Peart dei Rush nei primi anni della band ha scritto diversi testi ispirati alla filosofia della Rand. Intervistato a riguardo anni dopo, disse una cosa tipo "sì quella roba mi piaceva a 20 anni, ormai sono maturato troppo per crederci ancora" :asd:

Ma infatti è una filosofia (se così si può chiamare; è più un atteggiamento ideologico libertario, direi, che predica soltanto un certo modo di rapportarsi tra individui e di impostare una società; ha pretesa di assolutismo, ma pecca di superficialità, manca secondo me una costruzione approfondita) che fa molto presa sui giovani (di alt-right magari) perché predica la superiorità dell'individuo e delle proprie capacità e lo affranca da un pregnante livello di responsabilità sociale, praticamente retrocollocandolo al razionalismo e ai philosophes, cioè a concetti sei/settecenteschi direi. Per un giovane avere come idea "io valgo, io valgo per quello che produco e apporto ad una società di eguali, ma non ho responsabilità nei confronti degli altri, la società è l'unione di uomini-eroi, forti, sinceri, resilienti (:asd:)" significa darsi un valore e avere un'alta cognizione di sè, cioè titillare il proprio ego. Che a vent'anni è anche facile, molto più facile (e credo molto più naturale) che provare pietà per gli altri (i poveri, i migranti e così via).

Crasher
02-05-23, 14:30
Ma infatti è una filosofia (se così si può chiamare; è più un atteggiamento ideologico libertario, direi, che predica soltanto un certo modo di rapportarsi tra individui e di impostare una società; ha pretesa di assolutismo, ma pecca di superficialità, manca secondo me una costruzione approfondita) che fa molto presa sui giovani (di alt-right magari) perché predica la superiorità dell'individuo e delle proprie capacità e lo affranca da un pregnante livello di responsabilità sociale, praticamente retrocollocandolo al razionalismo e ai philosophes, cioè a concetti sei/settecenteschi direi. Per un giovane avere come idea "io valgo, io valgo per quello che produco e apporto ad una società di eguali, ma non ho responsabilità nei confronti degli altri, la società è l'unione di uomini-eroi, forti, sinceri, resilienti (:asd:)" significa darsi un valore e avere un'alta cognizione di sè, cioè titillare il proprio ego. Che a vent'anni è anche facile, molto più facile (e credo molto più naturale) che provare pietà per gli altri (i poveri, i migranti e così via).In fondo, anche nell'utopia di Rapture serve qualcuno che giri hamburger per vivere :asd:

Domanda a latere: qualcuno ha letto il nuovo libro di Mccarthy? Ho visto che è stato tradotto in italiano.

Opossum'
02-05-23, 14:57
Ci sarebbe da aprire un topic a parte


<cut>

Volevo infatti scrivere che i difetti a cui mi riferivo nel punto a sono quasi certamente ineliminabili proprio per come è progettata l'opera, ma ho lasciato perdere perché avevo poco tempo e poi volevo comunque magari cercare di finire il libro prima di sbilanciarmi del tutto
Ma a questo punto dirò che sì, la tua osservazione è giustissima, ma allora mi chiedo di cosa dovremmo parlare. Vuoi scrivere un trattato sulla tua filosofia? Scrivi un saggio. Preferisci farlo in veste di romanzo? Ok, ma allora quello che scrivi sarà giudicato ANCHE come se fosse un romanzo. E dal punto di vista narrativo i personaggi, gli eventi e i dialoghi trovo non funzionino, sono troppo estremi e poco credibili. Che poi siano funzionali alle idee randiane è pacifico e i temi sono esposti molto chiaramente, va dato atto.



In fondo, anche nell'utopia di Rapture serve qualcuno che giri hamburger per vivere :asd:

Esatto, è proprio la cosa che più mi ha dato da pensare nella filosofia randiana. L'elogio all'imprenditoria è talmente pregnante che la Rand mi dà l'impressione di disprezzare non solo tutto ciò che non genera profitto, ma proprio tutto quello che non serve a produrre beni. Altro che girare hamburger, a me sembra quasi che lei ritenga parassiti anche i medici :asd:

Zhuge
02-05-23, 15:09
Hai ragione. Ma l'estremismo dei dialoghi e delle scene è, direi, un espediente voluto. Possiamo però dire la Rand voleva far capire bene chi sono i buoni e chi sono i cattivi nella sua visione e le sia scappata un po' la mano. :asd:

Probabilmente in forma di saggio non lo avrebbe letto nessuno o lo avrebbero demolito subito.

Sulla seconda parte, credo che il tema sia distinguere tra uomini e parassiti, ma si può essere un uomo anche facendo un lavoro umile, vedi l'operaio della caffetteria. Quello che contraddistingue l'uomo è l'orgoglio del saper fare, quello che contraddistingue il parassita è aspettarsi che qualcun altro abbia fatto.

Havgard
02-05-23, 17:56
Non so nulla su quello che state dicendo ma BioShock capolavoro.

Milton
02-05-23, 18:25
Ma infatti è una filosofia (se così si può chiamare; è più un atteggiamento ideologico libertario, direi, che predica soltanto un certo modo di rapportarsi tra individui e di impostare una società; ha pretesa di assolutismo, ma pecca di superficialità, manca secondo me una costruzione approfondita) che fa molto presa sui giovani (di alt-right magari) perché predica la superiorità dell'individuo e delle proprie capacità e lo affranca da un pregnante livello di responsabilità sociale, praticamente retrocollocandolo al razionalismo e ai philosophes, cioè a concetti sei/settecenteschi direi. Per un giovane avere come idea "io valgo, io valgo per quello che produco e apporto ad una società di eguali, ma non ho responsabilità nei confronti degli altri, la società è l'unione di uomini-eroi, forti, sinceri, resilienti (:asd:)" significa darsi un valore e avere un'alta cognizione di sè, cioè titillare il proprio ego. Che a vent'anni è anche facile, molto più facile (e credo molto più naturale) che provare pietà per gli altri (i poveri, i migranti e così via).

Da quel che capisco, mi sembra una roba speculare alle letture impegnate da kompagni del liceo, ma equivalente in quanto a pesantezza (e spessore reale). Sbaglio?

Zhuge
02-05-23, 19:34
Da quel che capisco, mi sembra una roba speculare alle letture impegnate da kompagni del liceo, ma equivalente in quanto a pesantezza (e spessore reale). Sbaglio?

Diciamo che è un Tolkien per chi è pieno di sè.

- - - Aggiornato - - -


Non so nulla su quello che state dicendo ma BioShock capolavoro.

E' ispirato all'Atlas Shrugged. Andrew Ryan è praticamente John Galt del libro. :asd:

Opossum'
02-05-23, 19:58
Possiamo però dire la Rand voleva far capire bene chi sono i buoni e chi sono i cattivi nella sua visione e le sia scappata un po' la mano. :asd:
Sicuro. È come se tutti andassero in giro con scritto in fronte "buono" o "cattivo" :asd:


Probabilmente in forma di saggio non lo avrebbe letto nessuno o lo avrebbero demolito subito.
Sono d'accordo, è la risposta che mi sono dato anch'io quando mi sono chiesto perché abbia scelto la forma narrativa.


Sulla seconda parte, credo che il tema sia distinguere tra uomini e parassiti, ma si può essere un uomo anche facendo un lavoro umile, vedi l'operaio della caffetteria. Quello che contraddistingue l'uomo è l'orgoglio del saper fare, quello che contraddistingue il parassita è aspettarsi che qualcun altro abbia fatto.
Sì, ha senso, ma secondo me è un punto che fa fatica ed emergere dal semplice testo. Mi viene l'idea che l'Oggettivismo così come suggerito nel libro manchi di molta "sintonia fine" e faccia parecchia fatica ad adattarsi alla realtà.

EDIT: ah ecco, mi era sfuggito che l'avevi già scritto tu:


ha pretesa di assolutismo, ma pecca di superficialità, manca secondo me una costruzione approfondita




Da quel che capisco, mi sembra una roba speculare alle letture impegnate da kompagni del liceo, ma equivalente in quanto a pesantezza (e spessore reale). Sbaglio?
Aggiungici anche la glassatura di una narrazione non proprio da Nobel della Letteratura :asd:

Zhuge
02-05-23, 20:21
Alla fine l'oggettivismo non è uscito dal romanzo per farsi corrente di pensiero, se non tra pochi di una certa estrazione sociale, prima ancora che culturale.

bado
03-05-23, 15:46
Domanda a latere: qualcuno ha letto il nuovo libro di Mccarthy? Ho visto che è stato tradotto in italiano.

This.
Ho visto che è uscito in Italia ieri, le recensioni americane mi sembrano così così...
Qualcuno l'ha preso/lo sta leggendo?

Crasher
03-05-23, 17:46
This.
Ho visto che è uscito in Italia ieri, le recensioni americane mi sembrano così così...
Qualcuno l'ha preso/lo sta leggendo?Ho letto di una trama non ben delineata (che ok per l'autore non sarebbe una novità) e diverse digressioni sulla fisica delle particelle e simili... Sono indeciso tra il capolavoro e la demenza senile incalzante :bua:
Però è in lista di sicuro.

bellisimo
04-05-23, 10:45
Ho letto di una trama non ben delineata (che ok per l'autore non sarebbe una novità) e diverse digressioni sulla fisica delle particelle e simili... Sono indeciso tra il capolavoro e la demenza senile incalzante :bua:
Però è in lista di sicuro.Ho letto anch'io questo e anche che ci sono molti rimandi a Stella Maris, che non so qui quando uscirà, e, quindi, qualche punto che rimane oscuro.
Verranno ovviamente presi entrambi comunque.

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WhiteMason
04-05-23, 12:02
Beh è un romanzo manifesto; anzi, il romanzo manifesto probabilmente è La fonte meravigliosa, l'Atlas Shrugged è più lo sviluppo teoretico e pedagogico del manifesto, dove i personaggi servono allo scopo.

Così John Galt è il visionario che ha anticipato i tempi ed è pronto, come nuovo messia, a portare il suo messaggio al popolo, che soffre la povertà economica, sociale, intellettuale dovuta alla depravazione dei valori per mano di idee in senso lato socialiste. Hank Rearden è il discepolo che raggiunge da solo, nel continuo conflitto col deep state, la rivelazione del messaggio di John Galt. Francisco d'Anconia è il banchiere che non è meno intelligente di Rearden, ma che riesce più a lungo a convivere con il deep state per il fatto che è ricco ed è un finanziere, seppure la convivenza diventi anche per lui difficile quando il deep state va a toccare il denaro. E Dagny Taggart è, beh, Ayn Rand: il prototipo dell'eroina classica, lo spirito degli avi costruttori della famiglia Taggart, che con le ferrovie hanno unito e reso prospero quel Paese che ora il deep state, a colpi di socialismo, vuole distruggere; forte, determinata, si abbandona alla passione, ma solo per chi lo merita, per lei contano le idee e gli individui; è opposta al fratello, che di quel mondo borghese collaborazionista col potere socialista è il paradigma. Sullo sfondo, vari personaggi si muovono, ma tutti divisi nelle due categorie: i realisti, quelli che credono nell'uomo, nella potenza delle sue idee, nella sua abilità di rendere grande sè stesso e attraverso questo di rendere grande e significativo l'universo, e i socialisti (sempre in senso lato), che non aspettano altro che privare ogni uomo del suo specifico e del suo merito per darlo in pasto alla società al solo fine di perpetuare sè stessi in una posizione di primazia. Il fatto stesso che dei personaggi "cattivi" non ricordi nemmeno un nome può darti un'idea di quello che il romanzo alla fine, letto anche distrattamente, ti lascia: da un lato grandi individui, dall'altro una poltiglia insulsa.

L'aspetto filosofico, che come ti ho detto è preso di petto direttamente nel discorso di John Galt alla radio nel terzo tomo (e anche in alcuni discorsi di Francisco d'Anconia sul denaro nel secondo tomo, se non ricordo male) è oggi chiaramente discutibile e non ha avuto sostanzialmente seguito nemmeno tra i più acerrimi membri del GOP, figuarsi nel vecchio mondo, che è improntato costituzionalmente a principi di solidarietà (a occidente) e statalismo (a oriente).

In effetti, nel dibattito sul merito e sull'individuo la Rand viene moderna anche oggi, che il concetto di meritocrazia è messo sotto forte attacco.

E' pesante e odora di intellettualismo non temperato da un'idea positiva anche la sola sintesi di Zhuge, l'intero libro sembra esattamente qualcosa che faccia solo perdere tempo al cervello per riflettere su tutti i motivi per cui è sbagliato... :asd:

Opossum'
04-05-23, 14:43
E' pesante e odora di intellettualismo non temperato da un'idea positiva anche la sola sintesi di Zhuge, l'intero libro sembra esattamente qualcosa che faccia solo perdere tempo al cervello per riflettere su tutti i motivi per cui è sbagliato... :asd:
:asd:

In realtà non serve troppo tempo per capire dove la Rand sbaglia, ne serve piuttosto per capire se e dove dice il giusto :asd:

Zhuge
04-05-23, 15:17
:asd:

In realtà non serve troppo tempo per capire dove la Rand sbaglia, ne serve piuttosto per capire se e dove dice il giusto :asd:

Dove sbaglia?

Opossum'
04-05-23, 15:45
<cut>

Artyus
04-05-23, 17:06
sto leggendo La Quinta Stagione (seconda rilettura) della Jemisin ed è ancora più bello della prima volta

Zhuge
04-05-23, 17:31
sto leggendo La Quinta Stagione (seconda rilettura) della Jemisin ed è ancora più bello della prima volta

è un romanzo sui surgelati?

Opossum'
04-05-23, 19:48
Dove sbaglia?
Per come la vedo io, non è realistica la sua visione del mondo. Non penso possa funzionare una società del tutto scevra da componenti socialiste, non credo alla possibilità che il singolo abbia sempre totalmente il destino nelle proprie mani, non vedo l'egoismo come un valore, trovo fondamentalmente irreale che l'aderenza all'etica lavorativa sia l'unica misura della validità di un uomo (D'Anconia dice una roba del genere da qualche parte, se ben ricordo).
Ah, e poi non capisco il punto di vista della rand sul sesso.
Questo filosoficamente, al netto del fatto che non ho comunque finito il primo di tre libri, quindi la visione è sicuramente parziale.
Letterariamente, già dissi abbastanza (anche se avrei altro da dire).

Artyus
04-05-23, 20:38
è un romanzo sui surgelati?

non l'ho capita :bua:

Zhuge
04-05-23, 22:43
non l'ho capita :bua:

https://www.cremonini.com/it/ufficio_stampa/news/160

- - - Aggiornato - - -


Per come la vedo io, non è realistica la sua visione del mondo. Non penso possa funzionare una società del tutto scevra da componenti socialiste, non credo alla possibilità che il singolo abbia sempre totalmente il destino nelle proprie mani, non vedo l'egoismo come un valore, trovo fondamentalmente irreale che l'aderenza all'etica lavorativa sia l'unica misura della validità di un uomo (D'Anconia dice una roba del genere da qualche parte, se ben ricordo).
Ah, e poi non capisco il punto di vista della rand sul sesso.
Questo filosoficamente, al netto del fatto che non ho comunque finito il primo di tre libri, quindi la visione è sicuramente parziale.
Letterariamente, già dissi abbastanza (anche se avrei altro da dire).

Beh oggi immaginare l'uomo nello stato di natura è ogettivamente difficile. Però non c'è dubbio che la società USA sia più vicina a quel modello che a uno solidaristico come il nostro.
Sul sesso non so dire, ricordo che Dagny filava con Hank, ma non ricordo altro di particolare.

bado
12-05-23, 16:14
Ieri in un podcast di videogiochi hanno consigliato il libro “Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow" di Gabrielle Zevin.
E' un romanzo del 2022 che, in qualche modo, ha a che fare con la passione per i videogiochi dei 2 protagonisti.

https://img.illibraio.it/images/9788842934332_92_310_0_75.jpg

Qualcuno l'ha letto o ne ha sentito parlare?

Milton
12-05-23, 16:54
Finito Kafka sulla spiaggia di Murakami, ho attaccato Europe Central di quel pazzo di William T. Vollmann. Tanta, tantissima roba :pippotto:

Hellvis
13-05-23, 11:05
Europe Central di quel pazzo di William T. Vollmann. Tanta, tantissima roba :pippotto:

provato 10 pagine, francamente illeggibile :bua:

Zhuge
13-05-23, 11:25
Sto leggendo V13, finita la prima parte. Indubitabilmente Carrere è uno che sa scrivere, ma l'argomento non è al momento COSI' interessante.

Artyus
13-05-23, 11:36
Qualcuno l'ha letto o ne ha sentito parlare?

mai sentito, ma me lo segno

Zhuge
13-05-23, 11:43
Dimenticavo che ho finito prima Nella quarta dimensione, di Liu Cixin, libro conclusivo della trilogia iniziata col Problema dei tre corpi. Una conclusione valida, per una trilogia assolutamente meritevole.

Opossum'
13-05-23, 12:39
Però non c'è dubbio che la società USA sia più vicina a quel modello che a uno solidaristico come il nostro.
Sì, il che però non mi sembra abbia risolto tutti i loro problemi.

Ho finito poco fa, in definitiva mantengo i pareri già espressi. La filosofia randiana ha certo aspetti interessanti -e devo ammettere che era da tempo che non leggevo un libro così stimolante da questo punto di vista- ma non c'è niente da fare, la trovo spesso scollegata da quella che è la realtà della società umana. Ricordo Homer Simpson che dice "In teoria il comunismo funziona... in teoria". Ecco, trovo valga anche per l'oggettivismo. Peraltro, soprattutto quando verso la fine Dagny intervista una pletora di squallidi personaggi mentre cerca di una certa persona, ho cominciato a provare una sorta di disagio al pensiero che al Rand stesse usando un trucco letterariamente disonesto: i suoi "cattivi" non solo sono cattivi, sono pure tutti fisicamente brutti, sciatti, frignoni, ignoranti e patetici. Ora, se la tua filosofia di vita è tanto buona e perfetta, perché la metti a paragone con le peggiori alternative possibili? Boh, non so se riesco a spiegarmi :bua:

Dovrei proseguire con le altre due parti della trilogia, è sono parzialmente tentato, ma mi sa che se ne riparlerà in futuro.


Sul sesso non so dire, ricordo che Dagny filava con Hank, ma non ricordo altro di particolare.
Il poco che ho intuito si attesta dalle parti delle idee di John Norman. Mi stupisce che Rearden non abbia cercato di mettere un guinzaglio a Dagny (con lei compiacente & adorante) :asd:

Zhuge
13-05-23, 12:45
Perché sei oggettivista, sei il superuomo. E quando ti poni nell'ottica di spiegare ciò in cui credi ti rendi conto che devi spiegarlo a una pletora di quelli che tu ritieni untermensch. Quindi facciamola facile, kalòkagathia da una parte, brutti e vili dall'altra. :asd:

Rearden è il paradigma dell'uomo che capisce e cambia idea; dalla fiducia nel sistema, alla realizzazione che il sistema non può funzionare, alla conversione. Ci sta che sia indeciso. Peraltro l'idea dell'uomo dominante poteva andare bene fino ad un certo punto alla Rand, che poteva scegliere di essere una donna di un certo tipo, ma non avrebbe tollerato che il ruolo le fosse imposto. E così credo che abbia costruito Dagny.

Opossum'
13-05-23, 12:57
Sì, sono tutte spiegazioni logiche.

Nota comunque che con "guinzaglio" non intendo delle restrizioni di qualche tipo ma proprio un guinzaglio di quelli veri, per cani :asd:

Zhuge
13-05-23, 13:01
Mi pare che ci sia una scena dove la cosa è accennata, in effetti. :uhm:

Forse però è nel secodno volume.

Milton
13-05-23, 16:06
provato 10 pagine, francamente illeggibile :bua:

Ma no. Ci vuole solo un po' di pazienza :sisi:

bellisimo
13-05-23, 21:57
Ma no. Ci vuole solo un po' di pazienza :sisi:Assolutamente. Capolavoro sul serio. :sisi:

Inviato dal mio 6165H utilizzando Tapatalk

bado
15-05-23, 09:14
Ho finito "Quella sera dorata" di Peter Cameron e mi è piaciuto moltissimo.
Straconsigliato, così come l'altro suo bellissimo libro "Un giorno questo dolore ti sarà utile" (best titolo evah).

Li avete letti?
Ne avete letti altri suoi?


Poi ieri sera ho inizitao il nuovo di Cormac McCharty ("il passeggero"), ma sarà stata l'ora tarda o la stanchezza, non ci ho capito un cazzo. :chebotta:
Temo non sia adatto per le mie esigenze standard di lettura rilassata, ma provo a dargli altro tempo. :pippotto:



Sto leggendo V13, finita la prima parte. Indubitabilmente Carrere è uno che sa scrivere, ma l'argomento non è al momento COSI' interessante.

Ce l'ho in lista, perchè dici che l'argomento non è interessante?
Parla dei sopravvissuti e dei processi per gli attentati terroristici di Parigi (Bataclan etc.), giusto?

Zhuge
15-05-23, 09:22
Confermo.

Non dico che non è interessante, dico che non è COSI' interessante, nel senso che alla fine il processo è per un evento che in Francia ha avuto molto richiamo, ma si è trattato di un attentato abbastanza triviale, molto meno epocale di altri e, soprattutto, il processo è solo ad alcuni dei responsabili, perchè i veri organizzatori sono morti.

Però andando avanti (adesso sono a metà) comunque bisogna dire che è ben scritto e che le vicende degli assalitori sono più, di nuovo, interessanti di quelle delle vittime (che erano persone normalissime, come potremmo essere io o tu). Il libro è strutturato in tre parti seguendo un senso vagamente parallelo alla cronologia del processo; la prima parte è tutta sulle deposizioni delle parti civili, che sono state sentite all'inizio; la seconda sugli assalitori e quindi sull'humus in cui i fatti sono maturati; la terza sarà sulla "corte", vedremo di cosa parlerà.

- - - Aggiornato - - -

Di cosa parlano i due libri di Cameron e perché sono ottimi?

Milton
15-05-23, 09:30
Ho finito "Quella sera dorata" di Peter Cameron e mi è piaciuto moltissimo.
Straconsigliato, così come l'altro suo bellissimo libro "Un giorno questo dolore ti sarà utile" (best titolo evah).

Li avete letti?
Ne avete letti altri suoi?


Letto il secondo tanti anni fa, seguendo i consigli di lettura di questo foro peraltro... Se oggi però ti dovessi raccontare la trama, avrei serie difficoltà :bua:

All'epoca mi era piaciuto, comunque. Il titolo dovrebbe essere anche una citazione adattata da Orazio, mi pare.

bado
15-05-23, 10:09
Letto il secondo tanti anni fa, seguendo i consigli di lettura di questo foro peraltro... Se oggi però ti dovessi raccontare la trama, avrei serie difficoltà :bua:

All'epoca mi era piaciuto, comunque. Il titolo dovrebbe essere anche una citazione adattata da Orazio, mi pare.

:sisi:
"Perfer et obdura, dolor hic tibi proderit olim"


Di cosa parlano i due libri di Cameron e perché sono ottimi?

In entrambi i casi la trama è abbastanza esile e non di certo ricca di colpi di scena o vicende memorabili.

"Un giorno questo dolore ti sarà utile" parla di un ragazzo proveniente da una ricca famiglia di New York alle prese con il diventare adulto e con le difficoltà ad avere consapevolezza di sé (una specie di giovane Holden contemporaneo).
"Quella sera dorata" invece parla di un giovane ricercatore universitario del Kansas che, per ottenere una borsa di studio, si trova dover scrivere una biografia su uno scrittore uruguayano mezzo sconosciuto e a convincere la sua (a dir poco) eccentrica famiglia a concedergli i diritti per farlo.

Trama a parte, la bellezza di questi 2 romanzi per me è tutta nella scrittura incredibilmente scorrevole e piacevole, nei personaggi interessantissimi e, soprattutto, nei dialoghi che per me sono inarrivabili.

Zhuge
15-05-23, 10:34
Bene, grazie. Credo che siano libri regalabili a terzi, oltre che leggibili, quindi.

bado
15-05-23, 10:35
Bene, grazie. Credo che siano libri regalabili a terzi, oltre che leggibili, quindi.

La quint'essenza del libro regalabile, mi verrebbe da dire.

Zhuge
15-05-23, 10:37
La quint'essenza del libro regalabile, mi verrebbe da dire.

Immaginavo, perfetto. :asd:

Milton
15-05-23, 10:40
Immaginavo, perfetto. :asd:

Altrimenti puoi optare per il tomo di Vollman di cui ho parlato giusto qualche post sopra :snob:

bado
15-05-23, 10:44
Altrimenti puoi optare per il tomo di Vollman di cui ho parlato giusto qualche post sopra :snob:

Effettivamente non ha specificato se vuole fare un regalo all'affascinate ragazza con cui flirta da mesi oppure al mercenario moldavo che ha ucciso i suoi genitori quando era piccolo. :snob:

Zhuge
15-05-23, 10:49
Altrimenti puoi optare per il tomo di Vollman di cui ho parlato giusto qualche post sopra :snob:

Immagino che come fermaporta quello sarebbe ottimo. Di design.

- - - Aggiornato - - -


Effettivamente non ha specificato se vuole fare un regalo all'affascinate ragazza con cui flirta da mesi oppure al mercenario moldavo che ha ucciso i suoi genitori quando era piccolo. :snob:

:snob:

Opossum'
16-05-23, 22:39
Ho finito "Quella sera dorata" di Peter Cameron e mi è piaciuto moltissimo.
Straconsigliato, così come l'altro suo bellissimo libro "Un giorno questo dolore ti sarà utile" (best titolo evah).

Li avete letti?
Ne avete letti altri suoi?
Non ho letto questi ma ho letto recentemente Cose che succedono la notte. Non mi è piaciuto né spiaciuto, diciamo che mi è un po' "passato attraverso"; lui scrive piuttosto bene ma la storia in sé mi sembra spesso girare a vuoto. Dalle recensioni che ho visto mi pare comunque di intuire che abbia deluso diversi suoi lettori, quindi probabilmente ho proprio beccato il libro "sbagliato".


Continuando ad alternare fiction e non-fiction, io ho iniziato Il costume di casa di Eco, raccolta di suoi articoli di costume degli anni sessanta.

Ataru Moroboshi
20-05-23, 11:25
Ho finito in rapida successione un po' di libri.
Billy Summers di Stephen King. Per me è uno dei suoi migliori lavori recenti e, stranamente, mi è piaciuta parecchio anche la conclusione. Tra questo e Fairy Tale, il Re ha recuperato parecchio del credito perso con alcuni romanzi che avevo proprio detestato.

Tra due mondi di Olivier Norek. Si perde un po' nel finale, ma per il resto è decisamente promosso. E' un giallo molto atipico, che tratta in modo realistico e senza buonismo il dramma dell'immigrazione clandestina, non cedendo alla tentazione di rappresentare tutti i migranti come brave persone. Non mancano scene durissime che mi hanno disturbato e commosso, cosa che mi succede raramente. Sicuramente leggerò altro di questo autore.

L'isola delle anime di Piergiorgio Pulixi. Anche questo si perde nell'ultima parte, ma resta un ottimo libro. E, nonostante l'efferatezza dei delitti raccontati, mi ha fatto venire voglia di andare in Sardegna. C'è solo una cosa che non mi è piaciuta
sin dall'inizio si alternano due linee narrative, che sembrano destinate a congiungersi, ma che invece restano separate e non si incrociano mai.
Non ho capito se è stata una scelta premeditata sin dall'inizio, se non sapeva come far quadrare la storia o se ha lasciato la soluzione per un eventuale seguito.

Ora, visto che Mondadori non si decide a tradurlo in italiano, ho iniziato in inglese Murder under her skin di Stephen Spotswood, seguito dell'ottimo La fortuna aiuta il morto.

Havgard
20-05-23, 11:36
Ora, visto che Mondadori non si decide a tradurlo in italiano, ho iniziato in inglese Murder under her skin di Stephen Spotswood, seguito dell'ottimo La fortuna aiuta il morto.

E' piaciuto tantissimo anche a me la fortuna aiuta il morto (forse te l'avevo consigliato proprio io?? :asd:). Fammi sapere com'è il seguito

WhiteMason
20-05-23, 13:53
Okay, un'opinione impopolare. Stavo per apprezzare "La fortuna aiuta il morto", ma quando mi sono reso conto che tutti i personaggi rilevanti sono donne, ho perso interesse... :bua:

Non lo so, cioè, lo so, ma trovo (ancora?) difficile appassionarmi ad una storia senza uomini a cui piacciono le donne... :bua:

Ataru Moroboshi
21-05-23, 11:27
E' piaciuto tantissimo anche a me la fortuna aiuta il morto (forse te l'avevo consigliato proprio io?? :asd:). Fammi sapere com'è il seguito

L'avevo notato per la copertina e il tuo commento qui mi ha dato la spinta giusta :sisi:
Sono ancora all'inizio, ma mi sembra un riuscito mix di ironia, mistero e personaggi ben caratterizzati, come il predecessore.
Nota a margine: l'ho pagato 5 euro e spicci e, cercando un po', ho notato che spesso le edizioni originali costano decisamente meno, o comunque hanno sconti estremamente più generosi. Insomma, dato che il mio inglese non mi sembra poi così arrugginito, penso che potrei pure continuare con qualche altro libro nella lingua di Shakespeare.


Okay, un'opinione impopolare. Stavo per apprezzare "La fortuna aiuta il morto", ma quando mi sono reso conto che tutti i personaggi rilevanti sono donne, ho perso interesse... :bua:

Non lo so, cioè, lo so, ma trovo (ancora?) difficile appassionarmi ad una storia senza uomini a cui piacciono le donne... :bua:

In realtà qualcuno a cui piacciono le donne c'è lo stesso :asd:

Milton
21-05-23, 11:56
Sto continuando, lentamente, Europe Central :sisi:

Nel frattempo pregusto già la lettura del Passeggero di McCarthy, che sembra tanta, tanta roba :sbav:

https://lucysullacultura.com/il-passeggero-di-cormac-mccarthy-e-un-romanzo-destinato-a-restare-a-differenza-di-noi/

Havgard
21-05-23, 13:52
L'avevo notato per la copertina e il tuo commento qui mi ha dato la spinta giusta :sisi:
Sono ancora all'inizio, ma mi sembra un riuscito mix di ironia, mistero e personaggi ben caratterizzati, come il predecessore.
Nota a margine: l'ho pagato 5 euro e spicci e, cercando un po', ho notato che spesso le edizioni originali costano decisamente meno, o comunque hanno sconti estremamente più generosi. Insomma, dato che il mio inglese non mi sembra poi così arrugginito, penso che potrei pure continuare con qualche altro libro nella lingua di Shakespeare.



In realtà qualcuno a cui piacciono le donne c'è lo stesso :asd:

Leggere in inglese si risparmia un botto, ma ancora di più a leggere i libri che si ha già in casa invece che comprarne di nuovi :asd:
Io mi sopo posto l'obiettivo di non comprare nulla quest'anno e per ora sono contento della scelta :sisi:

Ne approfitto per un piccolo aggiornamento su Shogun che ho iniziato un mese fa: pur procedendo lentamente mi sta piacendo tantissimo e probabilmente diventerà uno dei miei libri preferiti, ho appena passato la metà e ne sono innamorato.

bado
22-05-23, 10:45
Billy Summers di Stephen King. Per me è uno dei suoi migliori lavori recenti

:sisi:



Tra due mondi di Olivier Norek. Si perde un po' nel finale, ma per il resto è decisamente promosso. E' un giallo molto atipico, che tratta in modo realistico e senza buonismo il dramma dell'immigrazione clandestina, non cedendo alla tentazione di rappresentare tutti i migranti come brave persone. Non mancano scene durissime che mi hanno disturbato e commosso, cosa che mi succede raramente. Sicuramente leggerò altro di questo autore.

L'isola delle anime di Piergiorgio Pulixi. Anche questo si perde nell'ultima parte, ma resta un ottimo libro. E, nonostante l'efferatezza dei delitti raccontati, mi ha fatto venire voglia di andare in Sardegna. C'è solo una cosa che non mi è piaciuta
sin dall'inizio si alternano due linee narrative, che sembrano destinate a congiungersi, ma che invece restano separate e non si incrociano mai.
Non ho capito se è stata una scelta premeditata sin dall'inizio, se non sapeva come far quadrare la storia o se ha lasciato la soluzione per un eventuale seguito.

Ora, visto che Mondadori non si decide a tradurlo in italiano, ho iniziato in inglese Murder under her skin di Stephen Spotswood, seguito dell'ottimo La fortuna aiuta il morto.

Me li segno. :caffe:


Nel frattempo pregusto già la lettura del Passeggero di McCarthy, che sembra tanta, tanta roba :sbav:

https://lucysullacultura.com/il-passeggero-di-cormac-mccarthy-e-un-romanzo-destinato-a-restare-a-differenza-di-noi/

Dopo lo shock iniziale, ho preso il via.
Devo leggerlo lentamente e non troppo tardi la sera perchè è veramente denso e lo stile è il solito di McCharty (dialoghi senza punteggiatura, descrizioni dettagliatissime, digressioni stra-tecniche in qualsiasi campo dello scibile umano).
Ma è davvero bello.
Ancora non ho capito dove va a parare la trama (e SE va a parare da qualche parte, anche considerando che a settembre esce il libro che ha scritto insieme a questo e gli è complementare), ma intanto ho iniziato a godermi il viaggio: a immergermi (senza paura di capire tutti i termini specifici) nei dialoghi tra sommozzatori che parlano delle migliori tecniche di recupero fluviale con saldature in camere stagne o tra gente apparentemente comune che discute di fisica quantistica come fosse l'ultima partita di serie A.
Anche nei dialoghi, ho cominciato a farmi cullare dalla cadenza del serratissimo scambio di battute (anzichè impuntarmi a tenere il conto con le dita delle righe dove parla A, alternate a quelle dove parla B, per capire chi cazzo dice cosa). :chebotta:

Insomma, sono solo a metà, ma le aspettative sembrano soddisfatte.

Milton
22-05-23, 11:29
Ottimo, grazie del feedback!

Lo stai leggendo in italiano o in inglese?

Di solito preferisco leggere in originale, ma tra la vecchiaia incipiente e, come hai fatto notare, la complessità / tecnicità dei temi trattati, andrò con l'italiano a questo giro :asd:

bado
22-05-23, 11:33
Ottimo, grazie del feedback!

Lo stai leggendo in italiano o in inglese?

Di solito preferisco leggere in originale, ma tra la vecchiaia incipiente e, come hai fatto notare, la complessità / tecnicità dei temi trattati, andrò con l'italiano a questo giro :asd:

Italiano.
Non oso immaginare quanto deve essere tosto in inglese.
Anzi spesso mi ritrovo a pensare alla povera traduttrice e al lavoraccio che si è dovuta smazzare.

Zhuge
22-05-23, 14:22
Cormac McCoso gioca a fare Thomas Pynchon? :asd:

bado
22-05-23, 14:43
Cormac McCoso gioca a fare Thomas Pynchon? :asd:

Beh, a parte i 2 romanzi più abbordabili (La strada e Non un paese per vecchi), tutti i suoi libri da sempre hanno uno stile un po' ostico.

Zhuge
22-05-23, 15:33
Beh, a parte i 2 romanzi più abbordabili (La strada e Non un paese per vecchi), tutti i suoi libri da sempre hanno uno stile un po' ostico.

Non è un paese per vecchi l'ho letto molti anni fa e mi era piaciuto, anche se non ricordo poi molto. Lessi anche Meridiano di Sangue e quello non mi era piaciuto, l'avevo trovato pesante da leggere.

Milton
22-05-23, 15:51
Non è un paese per vecchi l'ho letto molti anni fa e mi era piaciuto, anche se non ricordo poi molto. Lessi anche Meridiano di Sangue e quello non mi era piaciuto, l'avevo trovato pesante da leggere.

Forse non ti stupirà sapere che Meridiano di sangue è uno dei mie libri preferiti di sempre :asd:

bado
22-05-23, 15:55
Non è un paese per vecchi l'ho letto molti anni fa e mi era piaciuto, anche se non ricordo poi molto. Lessi anche Meridiano di Sangue e quello non mi era piaciuto, l'avevo trovato pesante da leggere.

Corri a leggere "La strada", perdinci!

Zhuge
22-05-23, 16:03
Forse non ti stupirà sapere che Meridiano di sangue è uno dei mie libri preferiti di sempre :asd:

E perché mai? :asd:

Su e giù per il confine messicano al caldo?

- - - Aggiornato - - -


Corri a leggere "La strada", perdinci!

Ecco, mai comprato dopo avere letto Meridiano di Sangue. :asd:

bado
22-05-23, 16:06
Ecco, mai comprato dopo avere letto Meridiano di Sangue. :asd:

Per me La strada è imperdibile e lo stile è molto molto meno ostico di Meridiano di sangue. :celafa:

Milton
22-05-23, 16:06
E perché mai? :asd:

Su e giù per il confine messicano al caldo?

- - - Aggiornato - - -



Mah, di solito mi "accusi" di leggere roba pesante, nichilista e che non va a parare da nessuna parte, Messico o meno :asd:

bado
22-05-23, 16:07
Mah, di solito mi "accusi" di leggere roba pesante, nichilista e che non va a parare da nessuna parte

Questa, più che una accusa, è un dato di fatto. :pippotto:

Zhuge
22-05-23, 16:34
Mah, di solito mi "accusi" di leggere roba pesante, nichilista e che non va a parare da nessuna parte, Messico o meno :asd:

Sì ma Meridiano di sangue ha l'alibi di essere un romanzo di genere. Western. :asd:

- - - Aggiornato - - -


Questa, più che una accusa, è un dato di fatto. :pippotto:

:spy:

Milton
22-05-23, 16:43
Questa, più che una accusa, è un dato di fatto. :pippotto:

In effetti :pippotto:

Opossum'
22-05-23, 17:55
Cormac McCoso gioca a fare Thomas Pynchon? :asd:
Con tutto il rispetto per McCarthy credo che non esista nessuno in grado di farlo... neppure lo stesso Pynchon, ultimamente :bua:

Zhuge
22-05-23, 21:41
:rotfl:

Ataru Moroboshi
27-05-23, 12:14
E' piaciuto tantissimo anche a me la fortuna aiuta il morto (forse te l'avevo consigliato proprio io?? :asd:). Fammi sapere com'è il seguito

Si parlava di Murder under her skin di Stephen Spotswood e, avendolo finito, posso dare il mio insidacabile giudizio :snob: Mi è piaciuto molto anche questo: non inventa nulla di nuovo e mantiene quasi inalterata la formula del predecessore, ma quello che fa, lo fa molto bene. Se ti è piaciuto il primo, con il secondo vai sul sicuro.
E grazie a Mondadori che, ostinandosi a non tradurre questa serie, mi ha spinto a iniziare a leggere in inglese. Era uno dei buoni propositi per quest'anno e deve essere la prima volta dal '96 che ne mantengo uno.

Havgard
02-06-23, 18:54
Finito Shogun di Clavell.

Tutto quello che cerco in un libro qui c'è: avventura, protagonista carismatico, amore, filosofia, guerra, onore, religione, politica, spionaggio, vendetta, cultura, morte, poesia.

Ho imparato qualche frase di giapponese (!!!), ho scoperto una cultura straordinariamente diversa dalla nostra, ho conosciuto personaggi incredibili come Anjin-san e Toranaga. Le 1100 pagine che inizialmente spaventano sono necessarie e alla fine ne vorresti altre mille per continuare a vivere in questo mondo così diverso dal nostro in cui l'onore e l'obbedienza vengono prima di tutto.

Entra di prepotenza tra i miei libri preferiti di sempre.


"La natura è molto violenta verso di noi. Forse per questo amiamo tanto la vita, Anjin-san. Dobbiamo amarla, capite. La morte è parte della nostra aria, del nostro mare e della nostra terra. Dovete saperlo, Anjin-san, in questo Paese di Lacrime, il nostro patrimonio è la morte."

Ataru Moroboshi
03-06-23, 09:05
Finito Shogun di Clavell.

[...]

Entra di prepotenza tra i miei libri preferiti di sempre.



Ce l'ho in wishlist da almeno un anno, non l'ho comprato perchè ho visto che è il primo di una serie, con libri da almeno 700 pagine l'uno, e mi è mancato il coraggio :chebotta:
Vabbè, mi tocca prendere pure questo.

Intanto sto leggendo Moon Lake di Lansdale. Sono circa a un terzo, per ora mi sembra lento e privo di mordente, cosa insolita per i suoi romanzi. Vediamo come prosegue.

Hellvis
03-06-23, 09:30
Intanto sto leggendo Moon Lake di Lansdale. Sono circa a un terzo, per ora mi sembra lento e privo di mordente, cosa insolita per i suoi romanzi. Vediamo come prosegue.
E' così, scritto con la mano sinistra.
Lo dico da lettore di almeno 20 romanzi suoi.

bellisimo
03-06-23, 11:38
Si parlava di Murder under her skin di Stephen Spotswood e, avendolo finito, posso dare il mio insidacabile giudizio :snob: Mi è piaciuto molto anche questo: non inventa nulla di nuovo e mantiene quasi inalterata la formula del predecessore, ma quello che fa, lo fa molto bene. Se ti è piaciuto il primo, con il secondo vai sul sicuro.
E grazie a Mondadori che, ostinandosi a non tradurre questa serie, mi ha spinto a iniziare a leggere in inglese. Era uno dei buoni propositi per quest'anno e deve essere la prima volta dal '96 che ne mantengo uno.Che palle, però!
Hanno tradotto il primo, facessero lo stesso pure col secondo.

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Frigg
04-06-23, 22:38
Ce l'ho in wishlist da almeno un anno, non l'ho comprato perchè ho visto che è il primo di una serie, con libri da almeno 700 pagine l'uno, e mi è mancato il coraggio :chebotta:
Vabbè, mi tocca prendere pure questo.

Intanto sto leggendo Moon Lake di Lansdale. Sono circa a un terzo, per ora mi sembra lento e privo di mordente, cosa insolita per i suoi romanzi. Vediamo come prosegue.
Veramente no è un libro autoconclusivo. tutti i libri di Caldwell sono ambientati nel sud est asiatico e non sono seguiti

Zhuge
05-06-23, 18:39
Sono a metà di Un giorno questo dolore ti sarà utile, fino a qui indubbiamente ben scritto, pur girando un po' a vuoto sulla vita di uno che gira a vuoto. :asd:

bado
06-06-23, 14:04
Ho fino "Il passeggero" di Cormac McCharty.

Per cominciare mi autoquoto:



Dopo lo shock iniziale, ho preso il via.
Devo leggerlo lentamente e non troppo tardi la sera perchè è veramente denso e lo stile è il solito di McCharty (dialoghi senza punteggiatura, descrizioni dettagliatissime, digressioni stra-tecniche in qualsiasi campo dello scibile umano).
Ma è davvero bello.
Ancora non ho capito dove va a parare la trama (e SE va a parare da qualche parte, anche considerando che a settembre esce il libro che ha scritto insieme a questo e gli è complementare), ma intanto ho iniziato a godermi il viaggio: a immergermi (senza paura di capire tutti i termini specifici) nei dialoghi tra sommozzatori che parlano delle migliori tecniche di recupero fluviale con saldature in camere stagne o tra gente apparentemente comune che discute di fisica quantistica come fosse l'ultima partita di serie A.
Anche nei dialoghi, ho cominciato a farmi cullare dalla cadenza del serratissimo scambio di battute (anzichè impuntarmi a tenere il conto con le dita delle righe dove parla A, alternate a quelle dove parla B, per capire chi cazzo dice cosa). :chebotta:

Insomma, sono solo a metà, ma le aspettative sembrano soddisfatte.

Confermo tutto.
Ammetto candidamente che lo stesso identico libro, se me lo avessero dato senza il nome dell'autore in copertina, l'avrei abbandonato dopo poco.
E anche con il bene che voglio a McCharty, dopo averlo terminato non posso fingere che sia consigliabile a tutti con entusiasmo: è una lucida follia in cui il vero passeggero del titolo non è (solo) il personaggio scomparso all'inizio del libro quando sembra di leggere un thriller, non è (solo) il protagonista Bobby Western (!!) che viene sballottato dal destino durante una sorta di avventura on the road, ma soprattutto è il lettore che attraversa le pagine di un vero e proprio viaggio schizofrenico tra un amore impossibile, una transessuale piena di umanità, le colpe di un padre troppo grandi per essere sopportate e mille altre cose.

Insomma, non so che cazzo ho letto.
Ma forse è il corrispondente di una tragedia greca nel 2023, ossia qualcosa che vale la pena leggere ancora dopo 2500 anni.


Bonus track: vi incollo qui la nota finale della traduttrice in italiano per farvi capire che razza di lavoro incredibile ha fatto.


“Per la preziosa consulenza nelle loro specifiche competenze, la traduttrice desidera ringraziare:
Anna Perona per l’ambito fisico e matematico;
Giovanna Rivetti per la nautica;
Camilla Pieretti per i motori e le corse automobilistiche;
Simone Ferrara e Melanj Passarella per l’immersione subacquea;
Thomas Lanfranchi e Mauro Mentasti per l’aviazione;
Giaime Alonge per le pagine sulla guerra;
Nicolò Petruzzella, Paolo Riccardi e Luca Del Grosso per le estrazioni petrolifere;
Barbara Passanisi per la materia legale.”

:chebotta:

Milton
06-06-23, 14:35
L'ho comprato. Inizio a leggerlo a breve :sisi:

Ataru Moroboshi
06-06-23, 17:13
E' così, scritto con la mano sinistra.
Lo dico da lettore di almeno 20 romanzi suoi.
Ho finito Moon Lake e posso confermare. Anzi, proseguendo la mia brutta prima impressione è andata via via peggiorando. Quello che poteva essere un giallo interessante, anche se introdotto molto lentamente, si risolve in una storia assurda e non interessante. Il protagonista è banale, gli antagonisti risibili, il loro Grande Piano Malvagio non sta in piedi manco per sbaglio e non si avverte minimamente la tensione che sembra attanagliare i personaggi. Mancano anche tutti gli elementi classici che rendono divertenti i libri di Lansdale, come personaggi sopra le righe, dialoghi brillanti, sarcasmo feroce. Persino la descrizione di una società razzista e bigotta, che gli riesce sempre benissimo, qui è molto superficiale.
Sicuramente il peggiore tra la ventina di romanzi di Lansdale che ho letto. Avendo al centro della storia un lago, direi che è stato un bel buco nell'acqua.


Veramente no è un libro autoconclusivo. tutti i libri di Caldwell sono ambientati nel sud est asiatico e non sono seguiti
Meglio così, avevo letto che era il primo capitolo della Saga asiatica, ma pensavo che fossero collegati tra loro e non ho approfondito.

Ora sto leggendo La ragazza di neve di Javier Castillo e promette bene. Sembra uno di quei thriller belli pesanti in cui non si capisce una mazza fino alla fine e i continui salti temporali sono da mal di testa, ma mi sta intrigando parecchio.

WhiteMason
07-06-23, 10:48
Solitamente quando nel titolo è menzionata la neve, è un alert importante, asd.

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Guardian80
07-06-23, 11:09
Ammetto candidamente che lo stesso identico libro, se me lo avessero dato senza il nome dell'autore in copertina, l'avrei abbandonato dopo poco.
E anche con il bene che voglio a McCharty, dopo averlo terminato non posso fingere che sia consigliabile a tutti con entusiasmo: è una lucida follia in cui il vero passeggero del titolo non è (solo) il personaggio scomparso all'inizio del libro quando sembra di leggere un thriller, non è (solo) il protagonista Bobby Western (!!) che viene sballottato dal destino durante una sorta di avventura on the road, ma soprattutto è il lettore che attraversa le pagine di un vero e proprio viaggio schizofrenico tra un amore impossibile, una transessuale piena di umanità, le colpe di un padre troppo grandi per essere sopportate e mille altre cose.

Insomma, non so che cazzo ho letto.


Ok, me l'hai venduto :asd:

bado
07-06-23, 11:25
Ok, me l'hai venduto :asd:

Intenditore. :snob:

bado
12-06-23, 14:45
Ho iniziato "Project Hail Mary" di Andy Weir.

https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1597695864i/54493401.jpg

Lo sto semplicemente divorando.
Non c'è niente da fare, questo autore con me tocca le corde giuste e questo libro è un "The Martian" sotto steroidi.
Se vi è piaciuto quello (comprese le lauree in chimica, fisica e matematica che richiede per seguire alcuni passaggi :chebotta: ), questo vi piacerà ancora di più.

Vi aggiorno alla fine.

Havgard
12-06-23, 16:20
Ho iniziato "Project Hail Mary" di Andy Weir.

https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1597695864i/54493401.jpg

Lo sto semplicemente divorando.
Non c'è niente da fare, questo autore con me tocca le corde giuste e questo libro è un "The Martian" sotto steroidi.
Se vi è piaciuto quello (comprese le lauree in chimica, fisica e matematica che richiede per seguire alcuni passaggi :chebotta: ), questo vi piacerà ancora di più.

Vi aggiorno alla fine.

io l'ho letto in inglese :asd:
preparati a....no niente, non faccio spoiler

:D

Zhuge
12-06-23, 19:11
Credo di averlo già comprato. :uhm:

bado
13-06-23, 11:00
io l'ho letto in inglese :asd:
preparati a....no niente, non faccio spoiler

:D

Bene, bene.
Non vedo l'ora di finirlo così possiamo discutere un po' di alcune cosette. :snob:

Havgard
13-06-23, 21:38
È morto cormac McCarthy :(

beren
13-06-23, 21:42
io l'ho letto in inglese :asd:
preparati a....no niente, non faccio spoiler

:D

Letto anche io in inglese e piaciuto molto.

Segnalo "Heroes Die" di Matthew Stover.
Ha una copertina tragicamente orribile ma il libro mi ha catturato e l'ho letto tutto d'un fiato.

Ambientato in un futuro distopico dove la popolazione e' rigidamente divisa in caste, la casta degli Attori si allena per anni per poi essere spediti in su un pianeta in un'altra dimensione per fare...gli avventurieri fantasy :asd:

Detta cosi' sembra una cosa un po' trash ma vi assicuro che funziona tutto molto bene. I libri sono 4, ho finito il primo e sto iniziando il secondo, ma leggendo in giro sembra che i primi due siano sufficienti (un po' come basta leggere il primo Dune :bua:).

Link all'immagine di wikipedia per farvi capire la bruttezza della copertina: https://en.wikipedia.org/wiki/Heroes_Die#/media/File:Heroes_Die.jpg

bellisimo
13-06-23, 22:38
È morto cormac McCarthy :(Già :(

Inviato dal mio 6165H utilizzando Tapatalk

Milton
14-06-23, 07:03
È morto cormac McCarthy :(

Letto poco fa :(

bado
14-06-23, 09:44
È morto cormac McCarthy :(

RIP. :sad:


Link all'immagine di wikipedia per farvi capire la bruttezza della copertina: https://en.wikipedia.org/wiki/Heroes_Die#/media/File:Heroes_Die.jpg

Va bene che l'abito non fa il monaco, però che cazzo a tutto c'è un limite. :rotfl:
Spero che al grafico della casa editrice abbiano dato l'ergastolo. :caffe:

freddye78
14-06-23, 11:11
Ho iniziato "Project Hail Mary" di Andy Weir.

https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1597695864i/54493401.jpg

Lo sto semplicemente divorando.
Non c'è niente da fare, questo autore con me tocca le corde giuste e questo libro è un "The Martian" sotto steroidi.
Se vi è piaciuto quello (comprese le lauree in chimica, fisica e matematica che richiede per seguire alcuni passaggi :chebotta: ), questo vi piacerà ancora di più.

Vi aggiorno alla fine.Pure io ma a me non sta prendendo, cioè mi affascina la situazione del protagonista solo nella nave spaziale e vorrei seguire la storia ma tutte quelle spiegazioni scientifiche particolareggiate rallentano il proseguo degli eventi e mi annoiano.
Temo che prima o poi lo mollerò, troppo impegnativo per una lettura di fine giornata

Havgard
14-06-23, 13:22
Pure io ma a me non sta prendendo, cioè mi affascina la situazione del protagonista solo nella nave spaziale e vorrei seguire la storia ma tutte quelle spiegazioni scientifiche particolareggiate rallentano il proseguo degli eventi e mi annoiano.
Temo che prima o poi lo mollerò, troppo impegnativo per una lettura di fine giornata

È il suo stile, poco da fare. Ti consiglio di provare a finirlo perché secondo merita di essere letto, le descrizioni leggile senza cercare di capire ma "fidandoti" dell'autore. Alla fine l'importante è la storia.

nicolas senada
14-06-23, 13:34
ce l'ho pure io :tsk: nel kindle :fag:

non l'ho ancora aperto... ma più che altro, ho appena recuperato - in modo del tutto inaspettato - un paio di biografie musicali che cercavo da tempo (e non edite in ebook), quindi mi sa che prima inizio quelle :bua:

Pete.Bondurant
14-06-23, 14:15
Sono in scimmia pesante per Starfield e vorrei smorzarla leggendo un po' di fantascienza, magari una bella saga per arrivare a settembre.
Consigli di roba buona? Più lo-fi preferibilmente (niente Hyperion et similia per capirci), ho già letto il primo di The Expanse ma non mi ha fatto impazzire, poi migliora?


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bado
14-06-23, 14:25
Sono in scimmia pesante per Starfield e vorrei smorzarla leggendo un po' di fantascienza, magari una bella saga per arrivare a settembre.
Consigli di roba buona? Più lo-fi preferibilmente (niente Hyperion et similia per capirci), ho già letto il primo di The Expanse ma non mi ha fatto impazzire, poi migliora?

Cosa intendi per lo-fi (ignoranza mia)?
I classici (tipo Dune, etc.) li hai già letti?

Pete.Bondurant
14-06-23, 14:29
Cosa intendi per lo-fi (ignoranza mia)?
I classici (tipo Dune, etc.) li hai già letti?Fantascienza un po' più verosimile, alla Expanse appunto, o la trilogia di Luna.
Si probabilmente mi sono espresso male, il termine più corretto sarebbe hard-scifi.
Dune letto, idem tutto Asimov.

Inviato dal mio M2101K6G utilizzando Tapatalk

Zhuge
14-06-23, 15:00
RIP Cormac

freddye78
14-06-23, 15:58
È il suo stile, poco da fare. Ti consiglio di provare a finirlo perché secondo merita di essere letto, le descrizioni leggile senza cercare di capire ma "fidandoti" dell'autore. Alla fine l'importante è la storia.Ma non si tratta di capirle, ste descrizioni scientifiche a me annoiano perché spezzano il ritmo della storia, per dire il personaggio sulla nave fa un'azione, parte un lungo pistolotto di elucubrazioni scientifiche, azione successiva, altro pistolotto.
Inframmezzati dai flashback anch'essi infarciti di altre analisi scientifiche.
Provo ad andare avanti ma la sensazione è che non faccia per me

Havgard
14-06-23, 18:29
Sono in scimmia pesante per Starfield e vorrei smorzarla leggendo un po' di fantascienza, magari una bella saga per arrivare a settembre.
Consigli di roba buona? Più lo-fi preferibilmente (niente Hyperion et similia per capirci), ho già letto il primo di The Expanse ma non mi ha fatto impazzire, poi migliora?


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La Ancillary Trilogy è la roba più lofi che esista credo :asd: è molto particolare ma a me è piaciuta moltissimo, soprattutto il primo libro.

Secondo me fa al caso tuo anche la trilogia Rivelazione di Reynolds, che non ho ancora letto ma mi pare rientri nella descrizione.

Pete.Bondurant
14-06-23, 18:53
La Ancillary Trilogy è la roba più lofi che esista credo :asd: è molto particolare ma a me è piaciuta moltissimo, soprattutto il primo libro.

Secondo me fa al caso tuo anche la trilogia Rivelazione di Reynolds, che non ho ancora letto ma mi pare rientri nella descrizione.Do un occhio, grazie.

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Frigg
14-06-23, 21:03
La Ancillary Trilogy è la roba più lofi che esista credo :asd: è molto particolare ma a me è piaciuta moltissimo, soprattutto il primo libro.

Secondo me fa al caso tuo anche la trilogia Rivelazione di Reynolds, che non ho ancora letto ma mi pare rientri nella descrizione.

Questo sono alla fine del terzo libro

Havgard
14-06-23, 22:45
Questo sono alla fine del terzo libro
E..?

bado
15-06-23, 09:03
E..?

Scusi, sa che ore sono?
Sì!



:fag:

Havgard
18-06-23, 22:17
Ho riletto 1793 prima di proseguire con gli altri della trilogia...e niente, un libro bellissimo. Descrizioni così crude che neanche Ellroy, città meravigliosamente orribile e personaggi carismatici. Super consigliato se vi piacciono i thriller storici.

Zhuge
19-06-23, 08:48
Ho riletto 1793 prima di proseguire con gli altri della trilogia...e niente, un libro bellissimo. Descrizioni così crude che neanche Ellroy, città meravigliosamente orribile e personaggi carismatici. Super consigliato se vi piacciono i thriller storici.

Io l'ho trovato abbastanza noioso, debbo dire. Ok l'atmosfera, l'ambientazione, ma le vicende raccontate non mi hanno particolarmente colpito.

Sono circa a pag. 140 di I miei stupidi intenti e anche qui, finora, questo "romanzo in stato di grazia" non l'ho ancora visto. E' indubbiamente qualcosa di un po' diverso dal solito (per quanto l'idea degli animali antropomorfi è roba che esiste dai tempi di Esopo, per non andare più indietro, e arriva almeno fino a Orwell), ma non ho ancora capito se è un libro che parla di religione bene o male. :asd:

bado
19-06-23, 09:32
Ho finito "Project Hail Mary" di Andy Weir.

https://images-na.ssl-images-amazon.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1597695864i/54493401.jpg

Confermo l'impressione

questo libro è un "The Martian" sotto steroidi.
Se vi è piaciuto quello (comprese le lauree in chimica, fisica e matematica che richiede per seguire alcuni passaggi :chebotta: ), questo vi piacerà ancora di più.

A me è piaciuto molto, ma durante lo svolgimento della trama la richiesta di sospensione di incredulità ha una crescita talmente esponenziale che ogni tanto interrompevo la lettura per guardarmi intorno e dirmi da solo "ma che cazzo sto leggendo?". :wtf: :asd:

Che mi dite di "Artemis", il libro che sta tra "The Martians" e questo?
Mi sembra abbia recensioni decisamente meno buone.


io l'ho letto in inglese :asd:
preparati a....no niente, non faccio spoiler

:D

Nonostante il tuo avviso, non credo fossi pronto all'escalation di cose incredibili che succedono da un certo punto in poi. :asd:


Sono circa a pag. 140 di I miei stupidi intenti e anche qui, finora, questo "romanzo in stato di grazia" non l'ho ancora visto. E' indubbiamente qualcosa di un po' diverso dal solito (per quanto l'idea degli animali antropomorfi è roba che esiste dai tempi di Esopo, per non andare più indietro, e arriva almeno fino a Orwell), ma non ho ancora capito se è un libro che parla di religione bene o male. :asd:

Confermo che è uno strano libro.
Sicuramente originale nel panorama italiano, si legge molto bene ma in fin dei conti lascia l'impressione di qualcosa di imperfetto.

Havgard
19-06-23, 11:11
Io l'ho trovato abbastanza noioso, debbo dire. Ok l'atmosfera, l'ambientazione, ma le vicende raccontate non mi hanno particolarmente colpito.

Vabè ci sta che non hai ottimi gusti come i miei

Zhuge
19-06-23, 12:05
Vabè ci sta che non hai ottimi gusti come i miei

7/10

nicolas senada
19-06-23, 12:54
perdonate la mia colossale ignoranza, ma state parlando di 'sto tizio qui? :look:

https://it.wikipedia.org/wiki/Niklas_Natt_och_Dag

pare interessante :uhm:

Zhuge
19-06-23, 13:54
Yep.

- - - Aggiornato - - -



Confermo che è uno strano libro.
Sicuramente originale nel panorama italiano, si legge molto bene ma in fin dei conti lascia l'impressione di qualcosa di imperfetto.

Sono d'accordo.

Ti dirò, il fatto che sia l'opera prima di uno del 1995, cioè assai più giovane di me, che sia arrivato dove è arrivato e che parli di religione m'hanno fatto pensare che sia un testo ciellino per le nuove generazioni. Per questo aspetto di vedere dove va a parare l'aspetto religioso della trama.

freddye78
19-06-23, 13:58
Ho finito "Project Hail Mary" di Andy Weir.
Confermo l'impressione

A me è piaciuto molto, ma durante lo svolgimento della trama la richiesta di sospensione di incredulità ha una crescita talmente esponenziale che ogni tanto interrompevo la lettura per guardarmi intorno e dirmi da solo "ma che cazzo sto leggendo?". :wtf: :asd:Idem, l'ho finito qualche giorno fa. A me non è piaciuto, si dilunga troppo con le spiegazioni scientifiche e il protagonista troppo inverosimile, praticamente è un super intelligente che sa tutto e risolve tutti i problemi, ok la sospensione dell'incredulità ma qui veramente ce ne vuole troppa.

Zhuge
19-06-23, 13:59
Idem, l'ho finito qualche giorno fa. A me non è piaciuto, si dilunga troppo con le spiegazioni scientifiche e troppo inverosimile il protagonista supercervellone che risolve tutti i problemi.

Beh ma nel futuro saremo tutti superintelligentoni, credo che sia abbastanza un cliché. :asd:

bado
19-06-23, 14:36
Idem, l'ho finito qualche giorno fa. A me non è piaciuto, si dilunga troppo con le spiegazioni scientifiche e il protagonista troppo inverosimile, praticamente è un super intelligente che sa tutto e risolve tutti i problemi, ok la sospensione dell'incredulità ma qui veramente ce ne vuole troppa.

E' tutto vero, ma devo dire che per me il fattore entertainment del libro ha nettamente prevalso sui difetti di verosimiglianza (per quanto si possa parlare di verosimiglianza quando si tratta la fantascienza) che riguardano le infinite risorse del McGyver spaziale protagonista.
Per cui alla fine me lo sono gustato molto.

Ad ogni colpo di scena mi veniva da dire "se vabbeh, ma vaffanculo, pure questo" ma poi la simpatia per il professore delle medie che salva non solo il mondo, ma tutto l'universo, è stata troppo più divertente.
Per non parlare poi del sorprendente finale che spiazza di brutto tutte le aspettative da classico happy ending che sembrava si stessero apparecchiando.

Insomma, non mi dispiacerebbe leggere anche un sequel che racconta un po' cosa diavolo succede alla Terra (e quella maledetta stronza della capo-missione Hail Mary :asd: ) durante i 26 anni di attesa degli scarafaggi salva-terra. :snob:

Havgard
19-06-23, 16:41
Anche a me è piaciuto, ma ho preferito L'uomo di Marte, in Hail Mary secondo me ha tirato un pò troppo la corda e sono arrivato alla fine "stanco". Tutta la parte centrale poteva essere snellita senza perdere più di tanto imho.

Ataru Moroboshi
20-06-23, 19:42
Mentre cerco di decidere se leggere Project Hail Mary in inglese, sperando che non sia pieno di termini troppo tecnici, o in italiano, ho finito un paio di libri.
Later di Stephen King. Mi è piaciuto, non quanto Billy Summers ma conferma che il Re sa ancora tirare fuori belle storie. Sembra un seguito apocrifo de Il sesto senso, peccato che alla premessa molto interessante sia seguita una parte centrale un po' moscia.
ELP di Antonio Manzini, nuovo capitolo con protagonista Rocco Schiavone. Dovrebbe essere il dodicesimo romanzo della serie ed è uno dei migliori. Una cosa che mi sta piacendo molto è che negli ultimi libri ha approfondito parecchio le figure che all'inizio sembravano solo macchiette destinate a ricoprire l'ingrato ruolo della linea comica, rendendoli più reali e umani.

Segnalo anche che Einaudi si è finalmente decisa a ristampare alcuni libri di Ellroy: L. A. Confidential, White jazz (che ho preso entrambi) e i suoi primi due romanzi, Prega detective e Clandestino.

Guardian80
20-06-23, 21:26
Segnalo anche che Einaudi si è finalmente decisa a ristampare alcuni libri di Ellroy: L. A. Confidential, White jazz (che ho preso entrambi) e i suoi primi due romanzi, Prega detective e Clandestino.
Presi anche io la e white jazz. Mi ricordo che li avevo in lista da un bel po' e quando mi ero deciso a prenderli...puf spariti :cattivo:

bado
21-06-23, 08:58
Later di Stephen King. Mi è piaciuto, non quanto Billy Summers ma conferma che il Re sa ancora tirare fuori belle storie. Sembra un seguito apocrifo de Il sesto senso, peccato che alla premessa molto interessante sia seguita una parte centrale un po' moscia.


Ce l'ho in lista, prima o poi lo leggo (anche se nessuno ne è entusiasta quindi non so quando).

Necrotemus
24-06-23, 09:53
Sono in scimmia pesante per Starfield e vorrei smorzarla leggendo un po' di fantascienza, magari una bella saga per arrivare a settembre.
Consigli di roba buona? Più lo-fi preferibilmente (niente Hyperion et similia per capirci), ho già letto il primo di The Expanse ma non mi ha fatto impazzire, poi migliora?


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- Seveneves (N. Stephenson) <-- descrive la corsa disperata allo spazio dopo la frammentazione della Luna
- Children of Time (A.Tchaikovsky) <-- esperimento di terraforming + viaggio di un'arca generazionale
- Ciclo della Long Earth (Baxter + Pratchett) <-- esplorazioni delle versioni parallele della Terra (e non solo)
- Ciclo di Rama (A Clarke) <-- incontro con nave generazionale e relativa esplorazione
- Ciclo del Mondo Fiume/ Riverworld (P.J. Farmer) <-- essere umani di diverse ere sono "rinati" condividendo un nuovo pianeta.

Pete.Bondurant
24-06-23, 13:04
- Seveneves (N. Stephenson) <-- descrive la corsa disperata allo spazio dopo la frammentazione della Luna
- Children of Time (A.Tchaikovsky) <-- esperimento di terraforming + viaggio di un'arca generazionale
- Ciclo della Long Earth (Baxter + Pratchett) <-- esplorazioni delle versioni parallele della Terra (e non solo)
- Ciclo di Rama (A Clarke) <-- incontro con nave generazionale e relativa esplorazione
- Ciclo del Mondo Fiume/ Riverworld (P.J. Farmer) <-- essere umani di diverse ere sono "rinati" condividendo un nuovo pianeta.Segno tutto a parte Rama, già letto.
Grazie.

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Necrotemus
24-06-23, 22:40
Segno tutto a parte Rama, già letto.
Grazie.

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Non so se ci sono versioni italiane dei libri che ho citato, ma se ti dovessi dare una priorita', ti direi Riverworld se non ti dispiace fantascienza non legata solo a spazio e tecnologia (non voglio spoilerare molto) e ti direi di leggere il quinto libro solo se vuoi sapere di piu' riguardo rispetto al quarto, che era intenzionalmente il finale previsto.

Altrimenti vai diretto su Children of Time, bellissimo. Il secondo mi ha preso meno (Children of Ruin) ed e' un seguito diretto degli eventi del primo. C'e' un terzo che ancora non ho letto, Children of Memory, che andrebbe avanti con la storia, ma pare non sia all'altezza del primo.

LucaX360
26-06-23, 14:16
Seveneves mi sa che non c'è in italiano.

Il ciclo di Rama com'è?

Zhuge
26-06-23, 14:29
Ho finito ieri I miei stupidi intenti e confermo la sensazione di un romanzo abbastanza senza capo nè coda, o meglio di un romanzo che lascia spazio al lettore per trovarci un po' quello che vuole; nell'allegoria della vita della piccola faina Archy c'è un po' di tutto, così che il lettore di turno può riconoscersi nel suo ingegno oppure nelle sue debolezze, negli sprazzi di egoismo e malvagità oppure nei momenti di gioia e ottimismo per le scoperte fatte o i risultati raggiunti, nell'essere più o meno prono alle passioni animali (e umane). Una sorta di romanzo di formazione dalla culla alla tomba, in cui ha anche uno spazio l'aspetto trascendente, soprattutto sotto il profilo autodidattico.

Merita speciale menzione il fatto che lo sfondo agreste della vicenda (in cui l'uomo compare formalmente solo in una pagina con giusto due battute e la sua presenza fisica è insignificante, perché è invece la sua presenza mediata ciò di cui è permeato il racconto), vicenda composta da un giovane scrittore venticinquenne, non declina in nessun modo nella retorica mariotozzista tanto di moda oggi (e che gli sarebbe valso ben più del Campiello), ma rimane allo stato di "quinta" necessaria a reggere le allegoriche vicende degli animali che vi si muovono davanti.

Necrotemus
26-06-23, 16:24
Seveneves mi sa che non c'è in italiano.

Il ciclo di Rama com'è?

Mi sono piaciuti molto i primi 2, poi onestamente non mi era piaciuto lo sviluppo della storia. Racconta nel primo la missione per avvicinarsi e studiare un oggetto non identificato, mentre nel secondo la missioe di esplorazione continua con degli sviluppi imprevisti.

Nel terzo si comincia ad intuire da dove l'oggetto arriva, con il suo scopo spiegato nel quarto libro.
Sono stato sintetico per non spoilerare nulla.

Alcune cose forse ora stonano considerando anche libri recenti che hanno una visione della societa' diversa dagli anni 60-80.

Sembre in ambito Sci-Fi, oltre ai romanzi piu' famosi di Heinlein, ci sono delle collezioni di storie (in una o due antologie Urania) che partono dalle strade meccanice, all'esplorazione della luna, diverse rivoluzioni fino a riallacciarsi ai quasi immortali e alla figura di Lazarus.

Zhuge
26-06-23, 20:35
Hanno pubblicato in Italiano Lazarus Long, l'Immortale?

Necrotemus
26-06-23, 21:16
Hanno pubblicato in Italiano Lazarus Long, l'Immortale?

Pare di si, fra l'altro quella serie aveva dei bei titoli in collezione
https://it.wikipedia.org/wiki/Cosmo_Oro

Zhuge
26-06-23, 23:15
Ah beh, in effetti ...

Necrotemus
01-07-23, 14:04
Questo e' uno di quei casi dove pescare il materiale ha valore, visto che ristampe non se ne trovano

Havgard
03-07-23, 16:30
Ho letto Verso il Paradiso di Hanya Yanagihara.
Sostanzialmente sono tre racconti scollegati l'uno dall'altro: il primo ambientato a fine 1800, il secondo a fine 1900 e il terzo dal 2050 al 2090 circa.
Facendola breve nella prima parte viene raccontata un triangolo amoroso gay, nella seconda si parla di aids, mentre la terza parte vede la popolazione decimata da pandemie e regimi totalitari.
La terza parte è sicuramente la migliore e la più interessante, oltre che la più sviluppata (ha 400 pagine rispetto alle 200 della prima e della seconda).
Ok non sarà il massimo dell'originalità un mondo devastato dalle pandemie, però la descrizione della società, della divisione in zone e il clima di terrore che si respira mi è piaciuto tantissimo (mi ha ricordato Half Life 2), inoltre i personaggi nell'ultima parte sono più interessanti e scritti meglio.

Havgard
05-07-23, 13:13
Ho finito anche Estensione del dominio della lotta del buon Houellebecq.
Opera d'esordio che narra la discesa negli inferi di un ragazzo con problemi di alcol, depressione e istinti suicidi. Peccato per il finale, ma resta la scrittura davvero incredibile.

Ceccazzo
05-07-23, 14:11
vorrei riprendere un po' a leggere, che da quando è nata la bimba, tutto il mio tempo libero si è spostato esclusivamente sui videogiochi, soprattutto la sera. Leggevo tanto fantasy, ma avevo iniziato a perdere interesse nel genere, più che altro per mancanza di titoli validi. E guardando cosa è uscito nel 2023 vedo che il trend non è cambiato poi molto. Avete qualche titolo fantasy/sci-fi per voi valido, uscito da 3 anni ad oggi? chiaramente anche in inglese, nessun problema

Ataru Moroboshi
05-07-23, 14:40
Avete qualche titolo fantasy/sci-fi per voi valido, uscito da 3 anni ad oggi? chiaramente anche in inglese, nessun problema

Di solito non amo particolarmente il fantasy, ma la Trilogia della Prima legge di Abercrombie mi sta piacendo moltissimo, ma è uscita da più di 3 anni. Sempre dello stesso autore c'è la Trilogia de L'età della follia: Un piccolo odio, Il problema della pace, La saggezza delle folle. Non l'ho letta, ma ne ho sentito parlare altrettanto bene. E' stata scritta tra il 2019 e il 2022, ma non credo sia stata raccolta in un unico volume. Qui mi sa che l'esperto di Abercrombie è Havgard.

Per quanto riguarda la fantascienza...


[...]
- Children of Time (A.Tchaikovsky) <-- esperimento di terraforming + viaggio di un'arca generazionale
[...]


Non conoscevo Adrian Tchaikovsky e ho preso sulla fiducia Shards of Earth, il primo capitolo di un'altra trilogia. Sono all'inizio, ma la premessa narrativa mi ha catturato subito e trovo che l'universo creato dall'autore sia davvero molto affascinante. Entrambe le serie sono state tradotte in italiano, a differenza della maggior parte dei suoi libri.

Ceccazzo
05-07-23, 14:47
Abercrombie avevo letto la sua prima serie, se non ricordo male questa è quella ambientata in un epoca successiva tipo "età vittoriana", magari ci do un occhio, grazie

mi affido anche al twitter di nicholas eames (king of the wyld) https://twitter.com/nicholas_eames che di solito propone titoli di mio interesse

bado
05-07-23, 14:51
Come Sci-Fi (e come ampiamente detto nelle pagine precedenti, se te le sei perse), a me è piaciuto molto "Project Hail Mary" di Andy Weir (l'autore di The Martian), uscito nel 2023.

Havgard
05-07-23, 15:36
Scifi non ho letto molto, ma mi sono piaciuti:
Trilogia luna di McDonald
Trilogia ancillary di leckie
Project Haul Mary di Weir

Come fantasy ovviamente tutto Abercrombie rigorosamente in ordine di pubblicazione. Poi ci sarebbe malazan che forse prima o poi continuerò.

Ultimamente però ho cambiato generi e non leggo quasi mai fantasy o sci-fi.

Zhuge
05-07-23, 15:41
Problema Tre Corpi
Problema Tre Corpi
Problema Tre Corpi

Havgard
05-07-23, 16:23
Ah un sci fi uscito da pochissimo che mi ispira molto è Vagamondi di Jingfang Hao

LucaX360
06-07-23, 13:57
La trilogia Luna ce l'ho in formato mattone, ancora da leggere :sisi:
Dalle varie recensioni sembra un GoT in salsa scifi.

Abercrombie appartiene al genere "grimdark", non è il classico fantasy, ed è stata una piacevole scoperta.
La trilogia de La Prima Legge è stupenda.

bado
06-07-23, 14:17
Sto leggendo "Hanno tutti ragione" di Paolo Sorrentino ma non mi piace per niente. :facepalm:
Sto procedendo lentissimamente (per leggere poche centinaia di pagine) perchè non mi viene mai voglia di leggerlo. :sad:

Che faccio, mollo?


PS: io la trilogia della Luna ce l'ho in formato digitale ma temo che, tra consultazione mappe e lunghezza dei 3 libri, mi perderei.
O recupero la versione cartacea, oppure temo che nel backlog del Kindle mi passerà sempre in seconda scelta dietro altri libri. :pippotto:

Zhuge
06-07-23, 14:18
Io ce l'ho in formato mattone e credo che non lo leggerò mai a questo punto. :asd:

Necrotemus
06-07-23, 15:58
vorrei riprendere un po' a leggere, che da quando è nata la bimba, tutto il mio tempo libero si è spostato esclusivamente sui videogiochi, soprattutto la sera. Leggevo tanto fantasy, ma avevo iniziato a perdere interesse nel genere, più che altro per mancanza di titoli validi. E guardando cosa è uscito nel 2023 vedo che il trend non è cambiato poi molto. Avete qualche titolo fantasy/sci-fi per voi valido, uscito da 3 anni ad oggi? chiaramente anche in inglese, nessun problema

Non so se in italiano ce', ma ti consiglio la serie The Laudry Files di C. Stross.

E' un misto di IT, spionaggio e horror fantasy che mi ha preso molto, tanto che ora sto leggendo la serie spin off.

- - - Aggiornato - - -




Non conoscevo Adrian Tchaikovsky e ho preso sulla fiducia Shards of Earth, il primo capitolo di un'altra trilogia. Sono all'inizio, ma la premessa narrativa mi ha catturato subito e trovo che l'universo creato dall'autore sia davvero molto affascinante. Entrambe le serie sono state tradotte in italiano, a differenza della maggior parte dei suoi libri.

C'e' l'ho in wishlist, appena finisco il backlog

Havgard
06-07-23, 19:20
Sto leggendo "Hanno tutti ragione" di Paolo Sorrentino ma non mi piace per niente. :facepalm:
Sto procedendo lentissimamente (per leggere poche centinaia di pagine) perchè non mi viene mai voglia di leggerlo. :sad:

Che faccio, mollo?


PS: io la trilogia della Luna ce l'ho in formato digitale ma temo che, tra consultazione mappe e lunghezza dei 3 libri, mi perderei.
O recupero la versione cartacea, oppure temo che nel backlog del Kindle mi passerà sempre in seconda scelta dietro altri libri. :pippotto:

La mappa non serve quasi a nulla, vai tranquillo. Forse solo nel terzo può tornare utile.

bado
07-07-23, 09:08
La mappa non serve quasi a nulla, vai tranquillo. Forse solo nel terzo può tornare utile.

Grazie

LucaX360
07-07-23, 12:54
Di solito per le mappe mi tengo vicino il telefono o il tablet e vado di google immagini :asd:

Zhuge
09-07-23, 19:17
Dopo avere letto l'antologia Aragoste, champagne, picnic e altre cose sopravvalutate (sono piccoli testi di vari autori italiani, alcuni interessanti, altri meno; quello di Baricco è in particolare odiosamente verboso), ho iniziato Brick for stone, l'ultimo romanzo di A. Barbero, uscito a marzo, di cui vedo ora recensioni miste dei consumatori.

Opossum'
17-07-23, 21:21
Ho abbandonato Il costume di casa di Eco, mancavano poche decine di pagine alla fine ma non ce la facevo proprio più. Troppo sopra le mie capacità intellettive... e troppo noiosi alcuni argomenti :bua:

Adesso ho iniziato Nerd di tale Daniele Antonietti, romanzo del 2019 che ha ben figurato al Premio Calvino ma che apparentemente nessuno ha letto :asd: non si trova pressoché nulla su internet e non è nemmeno catalogato in Goodreads. Ce l'avevo in libreria da un po', mi sa che ne avevo letto bene sull'Indice.

Mike
18-07-23, 08:33
Ho terminato la saga di Blackwater: rimango dell'idea che poteva tranquillamente essere raccontata in un volume\ 2 però le copertine sono molto carine.
Forse l'hype intorno è esagerato, l'ho trovata comunque una saga familiare (perchè alla fine si tratta di questo) godibile, anche se alcuni personaggi sono delineati in maniera molto superficiale. Finale che ci sta, anche se mi sarei aspettato qualcosa di piu forte o elaborato.

A proposito di letture impegnative, ho ripreso per la terza volte Don Chisciotte, ma faccio davvero fatica a concentrarmi e a non perdere il filo ad ogni capitolo :asd:

Zhuge
18-07-23, 09:56
Io sto leggendo Brick for stone di Barbero, sono a 1/3 e non mi sta piacendo più di tanto, diciamo che Barbero (che vinse uno Strega nel 1996, va detto) come narratore è meno intrigante del Barbero conferenziere.

Milton
18-07-23, 09:59
Io sto leggendo Brick for stone di Barbero, sono a 1/3 e non mi sta piacendo più di tanto, diciamo che Barbero (che vinse uno Strega nel 1996, va detto) come narratore è meno intrigante del Barbero conferenziere.

Non avevo idea che B. fosse anche romanziere... Non è che sta facendo un pelo troppo il tuttologo? :uhm:

Zhuge
18-07-23, 10:05
Non avevo idea che B. fosse anche romanziere... Non è che sta facendo un pelo troppo il tuttologo? :uhm:

Beh ha scritto sempre romanzi storici, diciamo che inventare su cose che si sanno è più facile. Vinse lo Strega nel 1996 col suo primo romanzo, poi ne ha scritti altri 2/3.

Però sì, spesso mi chiedo dove trovi il tempo per fare quel che fa, fare la ricerca e anche l'università Però nella vita uno si rende conto che ci sono persone che hanno delle CAPACITA' che altri non hanno.

nicolas senada
19-07-23, 09:49
nel weekend ho riletto 'di getto', 20 e passa anni dopo, Il giudice e il suo boia di Durrenmatt
si fa presto perchè è veramente cortissimo - è più un racconto lungo che un libro, 100 pagine in formato tascabile oltretutto stampate con interlinee piuttosto larghe

ricordo che all'epoca mi lasciò un pò interdetto, riletto ora l'ho certamente apprezzato di più, per quanto abbia una struttura relativamente 'semplice' e il tutto sia giocato sul non detto/lasciato intuire al lettore
mi sembra un testo perfetto per il classico poliziesco anni 70 di 80-90 minuti, strano che sia passato sostanzialmente inosservato...

Zhuge
19-07-23, 09:56
Di Durrenmatt suggerisco sempre La Panne e La Promessa. :snob:

nicolas senada
19-07-23, 09:59
me li segno...

intanto ho 'il sospetto' in ebook, mai letto, ma pure quello dovrebbe essere piuttosto corto :bua:

Opossum'
19-07-23, 11:02
Di Durrenmatt suggerisco sempre La Panne e La Promessa. :snob:
Che si trovano (o si trovavano anni fa) peraltro anche in edizione accorpata.

Di La panne ricordo anche uno splendido riassunto cantato fatto da David Riondino a Per un pugno di libri, lustri fa. Mai più ritrovato, purtroppo non c'era ancora RaiPlay :(

(PS: velocissima curiosità OT su Durrenmatt: un suo dramma ha finito con l'ispirare nientemeno che un regista senegalese, Diop Mambety, che ha tratto un bel film (Hyenes, del 1992) da "La visita della vecchia signora". Quando si dice penetrazione internazionale :asd: )

Havgard
19-07-23, 11:27
nel weekend ho riletto 'di getto', 20 e passa anni dopo, Il giudice e il suo boia di Durrenmatt
si fa presto perchè è veramente cortissimo - è più un racconto lungo che un libro, 100 pagine in formato tascabile oltretutto stampate con interlinee piuttosto larghe

ricordo che all'epoca mi lasciò un pò interdetto, riletto ora l'ho certamente apprezzato di più, per quanto abbia una struttura relativamente 'semplice' e il tutto sia giocato sul non detto/lasciato intuire al lettore
mi sembra un testo perfetto per il classico poliziesco anni 70 di 80-90 minuti, strano che sia passato sostanzialmente inosservato...

a me non è piaciuto, ma ammetto che non è proprio il mio genere

Zhuge
19-07-23, 11:39
Che si trovano (o si trovavano anni fa) peraltro anche in edizione accorpata.

Di La panne ricordo anche uno splendido riassunto cantato fatto da David Riondino a Per un pugno di libri, lustri fa. Mai più ritrovato, purtroppo non c'era ancora RaiPlay :(

(PS: velocissima curiosità OT su Durrenmatt: un suo dramma ha finito con l'ispirare nientemeno che un regista senegalese, Diop Mambety, che ha tratto un bel film (Hyenes, del 1992) da "La visita della vecchia signora". Quando si dice penetrazione internazionale :asd: )

:o

Ataru Moroboshi
19-07-23, 14:57
Non so se in italiano ce', ma ti consiglio la serie The Laudry Files di C. Stross.
E' un misto di IT, spionaggio e horror fantasy che mi ha preso molto, tanto che ora sto leggendo la serie spin off.


Questo mese con Urania è uscito Fattore RH e l'ho appena finito. Dovrebbe essere il sesto capitolo della serie e, anche se non ho letto i precedenti, non ho avuto difficoltà a capire ambientazione e rapporti tra i personaggi. A volte mi sembrava di leggere un romanzo di Lansdale con ambientazione lovercraftiana. Un difetto che mi ha fatto storcere il naso è la scarsa plausibilità di alcuni comportamenti, in particolar modo degli antagonisti. Soprattutto le azioni di uno di loro verso la fine sono davvero poco coerenti con la sua caratterizzazione.
Vorrei recuperare gli altri libri, peccato che in formato cartaceo siano praticamente introvabili

Zhuge
06-08-23, 15:29
Io sto leggendo Brick for stone di Barbero, sono a 1/3 e non mi sta piacendo più di tanto, diciamo che Barbero (che vinse uno Strega nel 1996, va detto) come narratore è meno intrigante del Barbero conferenziere.

Finito. Sconsiglio. Romanzo in sè inconcludente e imho scritto più che altro per strizzare l'occhio in maniera leggera e sottile ai complottisti del 9/11, in pieno stile Barbero commie.

Milton
06-08-23, 16:51
Ho cominciato La montagna incantata :sisi:

beren
06-08-23, 17:17
Ho finito la quadrilogia chiamata Acts of Caine, quello che descrivevo come un incrocio sci-fi e fantasy. Nel complesso 7-8/10. I primi 3 libri sono più facili da seguire, il quarto copre tre linee temporali, più viaggi nel tempo, più capitoli di azione pure e altri di filosofia sui massimi sistemi, e l'ho trovato difficile da seguire, ma merita comunque.

Lo stile mi ricorda vagamente Erikson, è molto high fantasy, quindi vi deve piacere il genere. È cattivo, cinico, cupo e molto violento. Caine è un anti eroe che mi è piaciuto molto. Pieno di citazioni e frasi epiche.

Se avete letto molto fantasy rappresenta una boccata di aria fresca rispetto alle cose già viste

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bado
07-08-23, 09:51
Ho terminato con difficoltà "Hanno tutti ragione" di Paolo Sorrentino.
Non mi è piaciuto, è verboso e inconcludente.
Le idee migliori, poi, le ha riciclate nel film "E' stata la mano di Dio".
Bocciato.

Per rifarmi, sono andato in comfort zone con il recupero di un libro di Stephen King tra quelli che mi mancano: "Il gioco di Gerald".
Come sempre, l'ho letto in un attimo perchè ti piglia e non ti molla: bello bello, con tutti i pregi dei romanzi minori di King.

Adesso sono a metà del primo libro della trilogia di "Altered Carbon" di Richard Morgan.
Un universo fantascientifico convincente, molta azione, trama interessante.
Il difetto principale al momento è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi che è stereotipata a dir poco: il protagonista è forte figo e sempre un passo avanti a tutti, le donne sono tutte bellissime sexyssime e fatali, il vecchio miliardario è egoista e pensa di poter comprare tutto, gli sgherri cattivi sono arroganti ma inetti, etc. etc.
Aggiornerò il giudizio alla fine.

Zhuge
07-08-23, 09:53
Il primo libro di A.C. è decente, il secondo l'ho trovato noioso e ancor più stereotipato; il terzo non l'ho ancora letto.

Io visto che si parlava qualche giorno fa di Durrenmatt ho tirato giù dallo scaffale e ho iniziato dopo anni che era lì Il giudice e il suo boia, tanto son 100 pagine e lo finirò in breve (iniziato ieri, sono a un terzo). :asd:

nicolas senada
07-08-23, 10:10
Il primo libro di A.C. è decente, il secondo l'ho trovato noioso e ancor più stereotipato; il terzo non l'ho ancora letto.

Io visto che si parlava qualche giorno fa di Durrenmatt ho tirato giù dallo scaffale e ho iniziato dopo anni che era lì Il giudice e il suo boia, tanto son 100 pagine e lo finirò in breve (iniziato ieri, sono a un terzo). :asd:Si si, è cortissimo :bua:

Nel frattempo, sempre in tema Durrenmatt, ho recuperato e finito il sospetto (insomma...niente di che), la panne (molto bello anche se il finale l ho subodorato con largo anticipo... Ma va bene così) e la promessa (bello anche se non mi ha colpito come mi aspettavo).

Del lotto, personalmente quello che mi è 'rimasto' di più è stato proprio il giudice e il suo boia, forse per via del detto/non detto su cui si basa l'intero testo

bado
07-08-23, 11:06
Il primo libro di A.C. è decente, il secondo l'ho trovato noioso e ancor più stereotipato; il terzo non l'ho ancora letto.


Sì, l'intento (in base ai consigli ricevuti qui) è quello di leggere solo il primo. :sisi:

Artyus
07-08-23, 11:24
Ho finito la quadrilogia chiamata Acts of Caine, quello che descrivevo come un incrocio sci-fi e fantasy. Nel complesso 7-8/10. I primi 3 libri sono più facili da seguire, il quarto copre tre linee temporali, più viaggi nel tempo, più capitoli di azione pure e altri di filosofia sui massimi sistemi, e l'ho trovato difficile da seguire, ma merita comunque.

Lo stile mi ricorda vagamente Erikson, è molto high fantasy, quindi vi deve piacere il genere. È cattivo, cinico, cupo e molto violento. Caine è un anti eroe che mi è piaciuto molto. Pieno di citazioni e frasi epiche.

Se avete letto molto fantasy rappresenta una boccata di aria fresca rispetto alle cose già viste

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wishlist :sisi: ma è in inglese?

Guardian80
07-08-23, 12:50
Ho terminato con difficoltà "Hanno tutti ragione" di Paolo Sorrentino.
Non mi è piaciuto, è verboso e inconcludente.
Le idee migliori, poi, le ha riciclate nel film "E' stata la mano di Dio".
Bocciato.

Per rifarmi, sono andato in comfort zone con il recupero di un libro di Stephen King tra quelli che mi mancano: "Il gioco di Gerald".
Come sempre, l'ho letto in un attimo perchè ti piglia e non ti molla: bello bello, con tutti i pregi dei romanzi minori di King.

Adesso sono a metà del primo libro della trilogia di "Altered Carbon" di Richard Morgan.
Un universo fantascientifico convincente, molta azione, trama interessante.
Il difetto principale al momento è sicuramente la caratterizzazione dei personaggi che è stereotipata a dir poco: il protagonista è forte figo e sempre un passo avanti a tutti, le donne sono tutte bellissime sexyssime e fatali, il vecchio miliardario è egoista e pensa di poter comprare tutto, gli sgherri cattivi sono arroganti ma inetti, etc. etc.
Aggiornerò il giudizio alla fine.A me non è dispiaciuto ma ho un po' un debole per i personaggi molto sopra le righe.
Concordo che le cose migliori le ha messe in è stata la mano di Dio.

beren
07-08-23, 20:26
wishlist :sisi: ma è in inglese?Si io li ho letti in originale, pagati pochissimo su Kindle. Non mi sono sembrati difficili, penso la parola più frequente sia fucking qualcosa :asd:

Edit: Tra l'altro nell'ultimo libro citano "To kill a mockingbird" e ne ho iniziato il sample ma lo stile di scrittura mi sembra orribile :bua:

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bado
08-08-23, 08:50
Edit: Tra l'altro nell'ultimo libro citano "To kill a mockingbird" e ne ho iniziato il sample ma lo stile di scrittura mi sembra orribile :bua:

In italiano è un libro bellissimo!
Sullo stile di scrittura originale non saprei cosa dire, se non che si tratta di un libro scritto nel 1960 in Alabama... quindi forse non è immediato per chi non è madrelingua (come se qualcuno che impara oggi l'italiano leggesse Calvino o Buzzati...).

Opossum'
08-08-23, 11:46
In italiano è un libro bellissimo!
Confermo.


Adesso ho iniziato Nerd di tale Daniele Antonietti, romanzo del 2019 che ha ben figurato al Premio Calvino ma che apparentemente nessuno ha letto :asd:
Finito oggi. È la storia di un manager affascinante e di successo, raccontata dall'adolescenza alla vecchiaia, concentrata in particolare sui suoi successi con le donne (ogni capitolo ha per titolo il nome di una sua conquista); al termine della sua vita avrà un'epifania. Tutto sommato, romanzo senza infamia e senza lode.

Adesso penso che tornerò ai saggi animalosi e passerò a Come addomesticare una volpe di L.A. Dugatkin e L. Trut.

Zhuge
08-08-23, 16:28
Io visto che si parlava qualche giorno fa di Durrenmatt ho tirato giù dallo scaffale e ho iniziato dopo anni che era lì Il giudice e il suo boia, tanto son 100 pagine e lo finirò in breve (iniziato ieri, sono a un terzo). :asd:

Finito poco fa, capisco perché piacque a Simenon. Ben scritto, racconto divertente anche se la soluzione del delitto è abbastanza ovvia. Sicuramente un romanzo da leggere se si amano i gialli e magari anche se non si amano.

Adesso è venuto giù dallo scaffale Il destino si chiama Clotilde di Guareschi, vediamo se mi piace.

Opossum'
08-08-23, 16:33
Adesso è venuto giù dallo scaffale Il destino si chiama Clotilde di Guareschi, vediamo se mi piace.
Carino.

bellisimo
08-08-23, 21:03
Carino.Sì. Ma di suo c'è di molto meglio.

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beren
09-08-23, 21:24
In italiano è un libro bellissimo!
Sullo stile di scrittura originale non saprei cosa dire, se non che si tratta di un libro scritto nel 1960 in Alabama... quindi forse non è immediato per chi non è madrelingua (come se qualcuno che impara oggi l'italiano leggesse Calvino o Buzzati...).Più che per i termini è proprio lo stile molto sincopato, ma può essere anche stato il triplo carpito di aver letto 4 libri di fila dello stesso autore con uno stile moooolto diverso :bua:

Penso che andrò avanti perché chiunque mi dice che è un libro bellissimo e poi devo andarmi a rileggere il pezzo di Caine's Law dove parlano dei propri personaggi preferiti. Come minimo mi sono spoilerato il libro :asd:

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Havgard
12-08-23, 09:55
Recentemente ho letto:
Vite che non sono la mia, di Carrere.
Da leggere in un periodo abbastanza rilassante perché è di una tristezza unica. Col suo solito stile molto giornalistico Carrere ci fa conoscere persone comuni eppure straordinarie.

Purity, di Franzen.
Avevo grandissime aspettative viste che considero Le Correzioni un bellissimo libro, purtroppo però questo Purity non mi è piaciuto per niente e non sono neanche riuscito a finirlo. Lento e poco interessante.

Vagamondi, di Hao Jingfang
Anche questo abbandonato, con pochi rimpianti. La trama mi ispirava parecchio, ma l'esecuzione imho è davvero terribile. C'è un utilizzo dell'infodump pazzesco che mi starebbe anche bene se fosse stato un minimo interessante, ma che invece rallenta tantissimo la narrazione e basta. Una piattezza generale esagerata.
Per non parlare dei personaggi, uno più banale dell'altro. Male male male.

La stella del mattino, di Knausgard
Questo invece mi è piaciuto. Di Knausgard avevo letto il primo libro della sua autobiografia e mi era piaciuto un botto, poi per un motivo o per un altro non ho mai proseguito. Questo libro invece è di pura fiction, e narra della reazione di diverse persone all'apparizione di una nuova luminosa stella in cielo. Un po' per intenderci alla serie tv The Leftovers. Pieno di riferimenti biblici e di riflessioni sulla morte, sulla vita e tanto altro. Alla fine è sempre Knausgard, pur virando sulla fiction lui rimane uno degli autori contemporanei più importanti e ha una conoscenza e intelligenza di cui giustamente fa sfoggio e che trapela da ogni pagina che scrive.

Hhhh, di Laurent Binet
Ovvero la storia dell'operazione anthropoid in cui morì il generale tedesco Heydrich. Interessante inizialmente il modo in cui è narrato il libro, una sorta di testimonianza dell'autore di come si svolsero i fatti, delle sue ricerche e delle sue riflessioni. Purtroppo con il passare delle pagine ho trovato questo espediente un po' pesante e mi è venuto a noia. Ci sono comunque pagine legate al nazismo e a quello che è successo che fanno venire i brividi, per cui non me la sento di bocciarlo completamente.

Opossum'
12-08-23, 17:44
Adesso penso che tornerò ai saggi animalosi e passerò a Come addomesticare una volpe di L.A. Dugatkin e L. Trut.
Terminato. Molto interessante; in pratica negli anni '50 in URSS un gruppo di scienziati ha iniziato un esperimento di addomesticamento delle volpi per provare a replicare e comprendere il processo che nei millenni ha trasformato il lupo in cane. L'esperimento è tuttora in corso, e la sua iniziatrice e principale responsabile -l'ormai quasi novantenne Ljudmila Trut- è coautrice del libro. Lettura agile (250 pagine), ricca di dettagli interessanti anche esterni all'esperimento in sé (ci sono alcune righe sulle differenze caratteriali tra scimpanzé e bonobo, non sapevo fossero così marcate) e sulla difficoltà di fare scienza ai tempi dei Soviet. C'è una manciata di foto a colori di volpini tenerissimi. Consigliato.

Milton
12-08-23, 19:13
Molto interessante :scrib scrib:

Parzialmente in topic: chissà quando riuscirò a leggere il tomone di Wilson sulle formiche :cattivo:

Opossum'
12-08-23, 19:42
Parzialmente in topic: chissà quando riuscirò a leggere il tomone di Wilson sulle formiche :cattivo:
Al di là degli impedimenti dovuti agli impegni personali, io da qualche tempo mi sono imposto di applicare una sorta di pseudo-FIFO ai libri e ai film che ho in coda (per fortuna non videogioco né guardo telefilm :bua: ) per costringermi a recuperare roba che mi sono procurato magari oramai da qualche anno e che continuo a lasciar impolverare per dedicarmi ad amori più nuovi :asd:

Adesso ho iniziato L'enigma del lago rosso di Frank Westerman, un libro-inchiesta (sullo stile di Carrère, per intenderci) sul disastro del lago Nyos, in Camerun (guardate Wiki se non sapete di che parlo).

Zhuge
12-08-23, 19:50
Io ho rinunciato, ci sono libri che ho comprato 10 e più anni fa per i quali l'idea di prenderli in mano adesso non mi solletica per niente. :asd:

- - - Aggiornato - - -

Also Opo sono a metà del Destino si chiama Clotilde e c'è un personaggio che sono esattamente io. :o

Opossum'
12-08-23, 19:57
Io ho rinunciato, ci sono libri che ho comprato 10 e più anni fa per i quali l'idea di prenderli in mano adesso non mi solletica per niente. :asd:
Infatti il mio ragionamento è proprio questo: prima di arrivare al prodotto appena preso che mi interessa tantissimo mi obbligo a dedicarmi a qualcosa di più vecchio anche se mi tira zero :asd: Mi sono dato comunque dei paletti abbastanza larghi sul come regolarmi, ma non vi tedio sui dettagli. Per ora sto rispettando gli impegni, certo nel doman non v'è certezza :asd:


Also Opo sono a metà del Destino si chiama Clotilde e c'è un personaggio che sono esattamente io. :o
Oddio, quale? :asd: Comunque sono parecchi anni che non lo leggo, lo ricordo divertente ma è abbastanza sbiadito nei dettagli.

Zhuge
12-08-23, 19:57
Il fidanzato di Clotilde. :asd:

Opossum'
12-08-23, 20:01
Il fidanzato di Clotilde. :asd:
Mi sembra di ricordare vagamente (potrei sbagliarmi) un personaggio che lei trattava come uno zerbino, è lui? :asd:
Dovrei rileggerlo :asd:

Zhuge
12-08-23, 20:10
Esatto! :asd:

Opossum'
12-08-23, 20:19
:bua:

WhiteMason
13-08-23, 01:09
Bene non benissimo, Zhuge

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Ataru Moroboshi
14-08-23, 18:19
Avevo voglia di fantascienza e ho preso Uomini in rosso di John Scalzi. Sostanzialmente è la storia di un guardiamarina che viene assegnato alla nave ammiraglia della flotta e, dopo pochissimo tempo, nota che il tasso di mortalità tra i suoi pari grado è assurdamente alto, mentre gli ufficiali, per quanto possano vedersela brutta, se la cavano sempre in modo quasi inspiegabile. Così decide di indagare perchè non ha la minima voglia di morire male come tutti quelli con l'uniforme rossa...
Alla fine riesce ad essere sia una parodia di Star Trek, soprattutto della serie classica, sia un'avventura autonoma godibile anche da chi non è proprio appassionato delle storie di Kirk e Spock. Meglio la prima metà del romanzo, visto che nella seconda perde un po' di ritmo e il finale è tirato troppo per le lunghe.

Ora sto finendo Le quattro casalinghe di Tokyo di Natsuo Kirino. La vicenda è cruda, raccontata con dettagli che a volte sfiorano lo splatter, i personaggi sono tanti, tutti molto approfonditi e ben tratteggiati. Ognuno ha un lato oscuro, non ci sono buoni e tutti agiscono mossi dall'interesse personale, dall'avidità o da un vuoto interiore che cercano disperatamente di colmare. La stessa società giapponese viene rappresentata come miserabile e ipocrita. E' il suo terzo romanzo che leggo e per ora è decisamente il migliore.

Zhuge
14-08-23, 18:45
Ah un romanzo sulle doomed redshirts :asd:

Guardian80
14-08-23, 19:10
Ora sto finendo Le quattro casalinghe di Tokyo di Natsuo Kirino. La vicenda è cruda, raccontata con dettagli che a volte sfiorano lo splatter, i personaggi sono tanti, tutti molto approfonditi e ben tratteggiati. Ognuno ha un lato oscuro, non ci sono buoni e tutti agiscono mossi dall'interesse personale, dall'avidità o da un vuoto interiore che cercano disperatamente di colmare. La stessa società giapponese viene rappresentata come miserabile e ipocrita. E' il suo terzo romanzo che leggo e per ora è decisamente il migliore.
Letto anch'io, molto carino

Opossum'
16-08-23, 20:49
Adesso ho iniziato L'enigma del lago rosso di Frank Westerman, un libro-inchiesta (sullo stile di Carrère, per intenderci) sul disastro del lago Nyos, in Camerun (guardate Wiki se non sapete di che parlo).
Finito. Non male, anzi, anche se piuttosto diverso da quello che mi aspettavo. Confermo che siamo, come genere, dalle parti di Carrère: partendo da un fatto vero e documentato (la strage del lago Nyos, in Camerun nel 1986) Westerman mette in piedi un'inchiesta in cui non si limita a raccontare i fatti ma si attarda in riflessioni, racconti accessori, note biografiche. L'idea di base del libro però non è tanto (come pensavo) il racconto della vicenda in sé, ma di come si sia riflettuta sulla cultura dei popoli toccati dalla tragedia; l'interesse dell'autore insomma è più rivolto all'antropologia che alla cronaca. Sul piano della lettura, è un libro non semplicissimo (soprattutto all'inizio), visto che Westerman ha un curioso modo non lineare di scrivere, per cui "spezzetta" molto il testo in capitoli piuttosto brevi e continua a saltare avanti e indietro nel tempo tra un capitolo e l'altro. Dopo un po' comunque ci si abitua. Lettura valida, ma non so quanto possa interessare in generale.

Zhuge
16-08-23, 21:14
Una vicenda che non conoscevo; la natura è davvero meravigliosa, un lago scoreggia e fa 3000 morti.

- - - Aggiornato - - -

Also io ho finito la Clotilde (divertente, sicuramente lettura regalabile), ho iniziato Cafe Royal di Marco Balzano, che ho comprato per la bella copertina e la promessa di raccontare di luoghi conosciuti. :asd:

Opossum'
16-08-23, 21:22
Una vicenda che non conoscevo; la natura è davvero meravigliosa, un lago scoreggia e fa 3000 morti.
Il più preciso riassunto possibile :asd:

WhiteMason
17-08-23, 12:11
Io il libro non l'ho letto, però basta Wikipedia per immaginare come un evento di quel tipo possa alimentare un folklore infinito... :bua:

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Opossum'
17-08-23, 13:53
Sì, il connubio tra miti locali*, complottismo moderno e scenario terzomondista ha creato una miscela -mi si consenta il calembour- esplosiva :bua:



* particolarmente radicati, visto che si parla di Africa nera

Zhuge
21-08-23, 10:08
Also io ho finito la Clotilde (divertente, sicuramente lettura regalabile), ho iniziato Cafe Royal di Marco Balzano, che ho comprato per la bella copertina e la promessa di raccontare di luoghi conosciuti. :asd:

Finito stamattina, son solo 120 pagine lorde.

Quando non si ha idea di che romanzo si vuole scrivere ma si vogliono soltanto descrivere dei personaggi, si fa un romanzo corale (così viene definito in quarta di copertina). In realtà ne esce una serie di mini raccontini (tra 6/10 pagine l'uno), alcuni legati tra loro, con cui il Balzano racconta alcune storie di persone giovani e meno giovani che ruotano intorno a Via Marghera a Milano e a uno specifico bar della via (che non so se esiste, ma non importa). Le storie narrate rispettano i due leit motifs della letteratura italiana contemporanea, trattando di rapporti filiali e di rapporti coniugali più o meno diruti dagli ansiti di individualismo. Da tutte le varie (sono una dozzina) prospettive ne esce uno spaccato della vita umana e della società che in sè è, come piace agli amici Milton e Bado, gravemente in crisi di valore, presa dal dialogo tra una ricerca di stabilità eticamente e socialmente, nonchè storicamente, indotta, e la percezione di non essere all'altezza dell'etica comune e pure di quella personale, in una qualsi incolpevole (ma profondamente colpevole) perenne liquidità della propria situazione parentale e individuale. Con l'esemplificazione di una serie di vere miserie morali abbastanza tipiche e dunque sorprendenti più che altro per poterle leggere in catalogo e compendio.
Insomma, non mi è chiaro se alla fine il sottotesto monodimensionale dei brevi spaccati di vita dipinti dal Balzano nel suo libercolo sia l'effetto di una precisa poetica oppure una mera (felice? Anzi, in questo caso forse più felice) emergenza.
Tre stelline e mezzo.

Opossum'
26-08-23, 18:57
Finito oggi Una questione privata di Beppe Fenoglio, fondamentalmente un lungo racconto (130 pagine) che -benché non abbia attinenze con il capolavoro di Sorrentino- si sarebbe potuto quasi intitolare "Le conseguenze dell'amore":bua: Ambientato nei dintorni di Alba agli sgoccioli della WWII, è la storia di un combattente partigiano, Milton, che viene a sapere che la ragazza di cui è innamorato aveva forse maggiori "simpatie" per un altro ragazzo, Giorgio, pure lui nei partigiani; fuori di sé, Milton va a cercare Giorgio per sapere cosa c'è di vero, ma non sarà un'impresa semplice.
Un tema che mi sente particolarmente vicino (le sofferenze amorose), un'ambientazione interessantissima (il sottobosco della quotidianità partigiana), una narrazione crudissima e una scrittura di alto livello: nel complesso un libro di grande bellezza che ha il solo difetto di essere troppo corto. Consigliato.