Visualizza Versione Completa : Censura: Sony chiama, Nintendo risponde
In questi giorni Sony, in merito alle censure che sta applicando sui suoi prodotti in modo abbastanza rivedibile, ha asserito nella figura di mr. Kenichiro Yoshida che "deve difendere i bambini". Nintendo, dal canto suo, tramite il suo presidente, ha preso la palla al balzo e si è detta pronta a non censurare i suoi prodotti. Secondo vuoi chi ha ragione? Per quanto mi riguarda, la censura è un mezzo importantissimo per mantenere la libertà di espressione, se ben usata, visto che difende l persone da traumi e malumori che la rendono meno serena e quindi meno positivamente produttiva. Ergo, non ha ragione, per me, nessuna delle due parti in causa, dato che Sony applica male la censura e dato che Nintendo si priva di uno strumento che se ben usato, è utile.
A voi la palla.
Che sono adulto, vaccinato e non voglio la censura.
Non voglio la mutanda pixellata della protagonista quando salta.
E fotte un cazzo dei bambini!
Che sono adulto, vaccinato e non voglio la censura.
Non voglio la mutanda pixellata della protagonista quando salta.
E fotte un cazzo dei bambini!Bene, però poi niente lamentele se poi crescono male e fanno cose che ti mettono i bastoni tra le ruote. Dopotutto fanno parte anche loro della società. Sugli adulti, beh, non si parla di censure discutibili come un sedere nudo ma di altro ben più grave come il palpeggiamento di ragazzine in Senran Kagura. Altro di più grave percui, se si sentono offesi, è normale che poi possano romperti le cosiddette anche a te.
Bene, però poi niente lamentele se poi crescono male e fanno cose che ti mettono i bastoni tra le ruote. Dopotutto fanno parte anche loro della società. Sugli adulti, beh, non si parla di censure discutibili come un sedere nudo ma di altro ben più grave come il palpeggiamento di ragazzine in Senran Kagura. Altro di più grave percui, se si sentono offesi, è normale che poi possano romperti le cosiddette anche a te.
Continua a non fregarmene una favazza.
Ed ho giocato tutta la saga di Senran Kagura. Palpeggiando senza ritegno!
Io ricordo che i miei non mi facevano giocare a Dungeon Keeper perché la scatola diceva "pegi 12" e io ne avevo nove o dieci. Sono cresciuto benissimo senza. Che facciamo, censuriamo tutti i videogiochi al livello di poterli vendere in un negozio della Chicco? Saran ben fatti dei genitori se non riescono a controllare quello che il pargolo gioca, mica miei.
E censurare giochi con comportamenti discutibili come questi palpeggiamenti é stupido. Fateli uscire e fategli seguire il loro corso, ovvero morte rapida seguita da protesta da parte delle associazioni. Cristo, siamo inondati di film porno con scene al limite dello stupro, non sarà la censura dei videogiochi osé a cambiare la società.
La Rikkomba Vivente
07-07-19, 16:47
In questi giorni Sony, in merito alle censure che sta applicando sui suoi prodotti in modo abbastanza rivedibile, ha asserito nella figura di mr. Kenichiro Yoshida che "deve difendere i bambini". Nintendo, dal canto suo, tramite il suo presidente, ha preso la palla al balzo e si è detta pronta a non censurare i suoi prodotti. Secondo vuoi chi ha ragione? Per quanto mi riguarda, la censura è un mezzo importantissimo per mantenere la libertà di espressione, se ben usata, visto che difende l persone da traumi e malumori che la rendono meno serena e quindi meno positivamente produttiva. Ergo, non ha ragione, per me, nessuna delle due parti in causa, dato che Sony applica male la censura e dato che Nintendo si priva di uno strumento che se ben usato, è utile.
A voi la palla.
Utile, per chi?
Io ricordo che i miei non mi facevano giocare a Dungeon Keeper perché la scatola diceva "pegi 12" e io ne avevo nove o dieci. Sono cresciuto benissimo senza. Che facciamo, censuriamo tutti i videogiochi al livello di poterli vendere in un negozio della Chicco? Saran ben fatti dei genitori se non riescono a controllare quello che il pargolo gioca, mica miei.
E censurare giochi con comportamenti discutibili come questi palpeggiamenti é stupido. Fateli uscire e fategli seguire il loro corso, ovvero morte rapida seguita da protesta da parte delle associazioni. Cristo, siamo inondati di film porno con scene al limite dello stupro, non sarà la censura dei videogiochi osé a cambiare la società. E' indubbio che i genitori si debbano caricare anche della loro responsabilità, ma se in quest'epoca sono troppo permissivi e distratti, cosa si fa? Coscientemente, sapendo che c'è troppo lassismo, si permette ai ragazzini di accedere a certi contenuti, da distributore? Se la gente non riesce a controllarsi bene tramite etica ed educazione, allora è giusto aumentare la censura da parte dei distributori sui contenuti davvero inappropriati (non un culo nudo, e lo sottolineo. Tra l'altro quello di Trish è uno spettacolo che fa bene alla salute :asd:) come i palpeggiamenti sulle ragazzine di Senran Kagura.
Inoltre credo che il porno dilagante non sia una giustificante per dire "vabeh, va così e basta, non facciamo niente che tanto è inutile", visto che anche una sola azione sensata in questo ambito può cominciare ad avere un seguito...che può magari arrivare anche a far risvegliare i genitori sul fatto che il porno dilagante non deve far essere visto ai bambini.
Poi, beh, non è che le persone hanno un comportamento fisso riguardo a quello che accettano o meno, quindi guarda un palpeggiamento su minorenni oggi che viene suggerito implicitamente dal gioco come accettabile, ovviamente, guardalo domani, guardalo in altri giochi che lo sposano e magari domani hai una società dove è tollerato e magari accettato palpeggiare le ragazzine.
Utile, per chi?Per tutti nelle situazioni giuste. Per le persone che non vedono certi contenuti non sentendosi offese e quindi non rimanendo turbate e più efficienti nel modo giusto, per la casa di sviluppo e il distributore che praticamente ne guadagnano in immagine facendo capire che gliene frega del benessere dell'acquirentie, per chi ama questo tipo di contenuti che ha un giusto esempio di censura da seguire e infine per l'economia in linea generale, visto che più fiducia tra acquirente e distributore/sviluppatore c'è e più si creano floridi canali economici di acquisto.
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