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Visualizza Versione Completa : Robert Harris



Havgard
06-12-19, 09:03
finitela di intasare j4s e parliamo un po di libri che sta sezione sta morendo :!:

https://www.librimondadori.it/content/uploads/2017/08/0001251FAU-270x360.jpg?x93370

Robert Harris è uno dei miei autori preferiti e mi sembra che qui sia un po snobbato da qui l'idea di aprire un topic a lui dedicato; è un autore di romanzi storici con una spruzzatina di thriller. Attualmente sto leggendo Monaco, che parla sostanzialmente di un incontro avvenuto proprio a Monaco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale tra Hitler, Chamberlain, Daladier e Mussolini. La ricostruzione storica è incredibile e sembra proprio di essere in quelle stanze fumose e di star discutendo del futuro dell'europa, in più Harris ci butta dentro una cospirazione di un gruppo tedesco ai danni di Hitler, tutto però estremamente realistico, affascinante e assolutamente credibile.

https://img.ibs.it/images/9788804707462_0_0_557_75.jpg



La Trilogia di Cicerone è uno dei miei libri preferiti. Viene raccontata la sua vita tramite le parole del suo schiavo Tirone ed è un avventura incredibile. La ricostruzione storica degli avvenimento come la congiura di Catilina, le idi di Marzo, il triumvirato tra Pompeo, Cesare e Crasso...ma soprattutto il rapporto che viene a crearsi tra Tirone e Cicerone mi ha fatto davvero commuovere nel finale.

https://img.ibs.it/images/9788804681267_0_0_557_75.jpg



Ho letto di suo anche Il Ghostwriter e nonostante sia quello che mi è piaciuto di meno (perché personalmente non amo i thriller puri e questo non ha una base storica così importante ed è più thriller degli altri) è comunque un ottimo libro, che parla di politica e di intrighi internazionali.

Ho già in casa da leggere tanti altri libri suoi e non vedo l'ora di farlo, Enigma, Pompei, Fatherland, Conclave, l'ufficiale e la spia (il film di Polanski attualmente al cinema).

Diciamo che è un Ken Follett senza gli intrighi amorosi, le scene di sesso gratuite, i lieto fine per le donzelle e più veridicità storica. Se conoscete qualche autore simile ditemelo che con questo genere ci vado a nozze :sisi:

bado
07-01-20, 15:46
Proprio in questo periodo ho letto Fatherland (indagine poliziesca ambientata a metà anni '60 in una Germania distopica che ha vinto la II Guerra Mondiale: la partenza è lenta, tanto da far fatica a capire il ruolo dell'ambientazione distopica, ma poi la vicenda inizia ad appassionare fino a un finale concitato ed emotivamente carico).

Sull'onda dell'entusiasmo ho iniziato subito dopo The Gosthwriter che invece parte bene e mi ha preso subito, vi saprò dire.

Havgard
12-01-20, 21:54
Proprio in questo periodo ho letto Fatherland (indagine poliziesca ambientata a metà anni '60 in una Germania distopica che ha vinto la II Guerra Mondiale: la partenza è lenta, tanto da far fatica a capire il ruolo dell'ambientazione distopica, ma poi la vicenda inizia ad appassionare fino a un finale concitato ed emotivamente carico).

Sull'onda dell'entusiasmo ho iniziato subito dopo The Gosthwriter che invece parte bene e mi ha preso subito, vi saprò dire.

Quanto è figo il tipo de il Ghostwriter che ad inizio libro fa andare via di casa la moglie e si piazza sul divano con la birra? :asd:

Io a breve mi leggo l'ufficiale e la spia.

LucaX360
20-01-20, 16:14
Ho a casa Ghostwriter e Fatherland.
Quale dei due è meglio ? :asd:

bado
20-01-20, 16:28
Quanto è figo il tipo de il Ghostwriter che ad inizio libro fa andare via di casa la moglie e si piazza sul divano con la birra? :asd:

Sì abbastanza. :asd:
Comunque ho finito anche il Ghostwriter e devo dire che ho avuto l'impressione inversa rispetto a Fatherland: là l'inizio era lento ma il finale mi ha emozionato di brutto, qui invece la partenza è col botto ma poi le vicende diventano abbastanza poco plausibili e il finale è così così.



Ho a casa Ghostwriter e Fatherland.
Quale dei due è meglio ? :asd:

Alla fine tra i due io ho preferito Fatherland.

Havgard
20-01-20, 17:06
Sì abbastanza. :asd:
Comunque ho finito anche il Ghostwriter e devo dire che ho avuto l'impressione inversa rispetto a Fatherland: là l'inizio era lento ma il finale mi ha emozionato di brutto, qui invece la partenza è col botto ma poi le vicende diventano abbastanza poco plausibili e il finale è così così.




Alla fine tra i due io ho preferito Fatherland.

Sono andato a rivedermi il mio commento al Ghostwriter e avevo scritto che il finale mi era piaciuto un sacco :asd: però sinceramente non mi ricordo nulla :uhm:

bado
21-01-20, 12:39
Sono andato a rivedermi il mio commento al Ghostwriter e avevo scritto che il finale mi era piaciuto un sacco :asd: però sinceramente non mi ricordo nulla :uhm:

:asd: :chebotta:

Frappo
18-02-20, 13:41
letto solo Fatherland. bellissimo

Frigg
25-02-20, 20:34
letto solo Fatherland. bellissimo

anche io ma metto sicuramente la trilogia di cicerone in wishlist

Havgard
05-04-20, 22:35
Letto anche L'ufficiale e la spia, grandissimo lavoro di ricerca storica e vicenda affascinante, anche se l'avrei sviluppata diversamente. Ho visto anche il film che invece è orribile :asd:

Havgard
07-10-21, 18:53
Sto leggendo fatherland e penso di abbandonarlo a metà. Non mi sta prendendo, i personaggi sono anonimi e la trama un po' fumosa... peccato perché le premesse erano ottime, avrei preferito fosse più sviluppata la parte politica, che invece non viene sviluppata. Più simile a Monaco che infatti mi è piaciuto molto.

bado
12-10-21, 14:49
Sto leggendo fatherland e penso di abbandonarlo a metà. Non mi sta prendendo, i personaggi sono anonimi e la trama un po' fumosa... peccato perché le premesse erano ottime, avrei preferito fosse più sviluppata la parte politica, che invece non viene sviluppata. Più simile a Monaco che infatti mi è piaciuto molto.

Mi autoquoto:


Proprio in questo periodo ho letto Fatherland (indagine poliziesca ambientata a metà anni '60 in una Germania distopica che ha vinto la II Guerra Mondiale: la partenza è lenta, tanto da far fatica a capire il ruolo dell'ambientazione distopica, ma poi la vicenda inizia ad appassionare fino a un finale concitato ed emotivamente carico).

Per dire che sono d'accordo con te e che, se non sei totalmente demotivato nel proseguire, dopo migliora.

Havgard
22-06-22, 07:14
Letto pure Conclave: per me uno dei migliori suoi che ho letto.
Sicuramente il fatto di essere partito con aspettative basse ha aiutato, sta di fatto che il libro mi è piaciuto tantissimo e soprattutto nella seconda parte la tensione sale ed è impossibile smettere di leggere. Penso che Harris abbia azzeccato in pieno il tema del libro, il rapporto tra gli uomini e la fede, tra l'ambizione personale e il rapporto con Dio. Avrei solo cambiato il finale, ma dettagli.
Menzione d'onore per Lomeli, personaggio complesso che non ha paura di mettersi contro tutti pur di perseguire ciò che ritiene giusto.
Mi è piaciuto davvero tanto, la cosa negativa è che mi stanno rimanendo pochi libri suoi da leggere.

Ataru Moroboshi
22-06-22, 20:05
Ho finito La Trilogia di Cicerone e non potrei essere più soddisfatto. Conclave lo aggiungo alla wishlist, così va a fare compagnia a Fatherland. A parte questi quali sono i romanzi imprescindibili di Harris?

Havgard
22-06-22, 22:45
Ho finito La Trilogia di Cicerone e non potrei essere più soddisfatto. Conclave lo aggiungo alla wishlist, così va a fare compagnia a Fatherland. A parte questi quali sono i romanzi imprescindibili di Harris?

La mia classifica tra quelli che ho letto è:
1. Trilogia di Cicerone
2. Conclave
3. Monaco
4. L'ufficiale e la spia
5. Ghostwriter
6. Fatherland

bado
03-08-22, 11:26
Finita la Trilogia di Cicerone di Robert Harris.
Alla fine posso dire che, come avevate suggerito, il viaggio è in crescendo e, dopo una fase di stanca nel secondo volume, il terzo atto è effettivamente il migliore (per epicità, svolte della trama, maggiore azione, etc.).
Davvero alla fine delle mille pagine si prova una grandissima empatia per la voce narrante (lo schiavo Tirone) e il suo modo unico di essere ombra e sostegno per l'enorme e controversa figura di Cicerone.

In particolare alcuni punti sono veramente emotivamente potenti

quando Cicerone gli concede la libertà, il loro incontro dopo la malattia di Tirone, la morte della figlia di Cicerone, le vittorie politiche più significative, il testa a testa di stima reciproca con Cesare, l'amore "platonico" di Tirone per Agata, etc.

Quindi, in definitiva, grazie per il consiglio su un libro che ha il pregio di discostarsi dai soliti punti di vista: non il generale in guerra, non lo schiavo ribelle, ma uno statista politico, avvocato e oratore.

A questo punto metto in wishlist Conclave. :caffe:

Havgard
03-08-22, 11:35
A questo punto metto in wishlist Conclave. :caffe:

Occhio che non c'entra nulla con Cicerone, il tono del libro è proprio diversissimo.
Dovrei recuperare Pompei sempre in epoca romana però non mi ispira troppo.

beren
03-08-22, 23:00
Appena finito Conclave, confermo una bella lettura appassionante anche se come già detto molto diversa come stile dalla trilogia di Cicerone

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Havgard
07-10-22, 09:54
https://m.media-amazon.com/images/I/61-xZ3GBOyL.jpg


Luglio 1660. Due uomini dalle barbe incolte e i vestiti ricoperti di salsedine approdano sulle sponde del Massachusetts. Si tratta del colonnello Edward Whalley e di suo genero, il colonnello William Goffe. Sono in fuga, ricercati per l'omicidio di re Carlo I, un'esecuzione clamorosa che ha segnato il culmine della guerra civile inglese, durante la quale le truppe parlamentari hanno combattuto con successo contro i realisti per il controllo del paese. Ma ora, dieci anni dopo la decapitazione di Carlo, i realisti sono tornati al potere. In base alle disposizioni dell'Atto di oblio, i cinquantanove uomini che hanno firmato la condanna a morte del re e hanno partecipato alla sua esecuzione sono stati giudicati colpevoli di alto tradimento. Alcuni di loro, tra cui Oliver Cromwell, sono già morti. Altri sono stati catturati, impiccati, e squartati. Alcuni sono stati imprigionati a vita. Ma due sono fuggiti in America per nave. A Londra, Richard Nayler, funzionario della commissione del Consiglio privato istituita per arrestare i regicidi, è incaricato di consegnare i traditori alla giustizia e si mette sulle loro tracce. Uno stretto legame col passato lo spinge verso questa caccia instancabile: non avrà pace finché non li avrà presi. Ha inizio così un inseguimento che attraversa due continenti, per portare a termine un atto di giustizia e insieme di vendetta personale. Con "Oblio e perdono", primo romanzo storico di Robert Harris ambientato prevalentemente in America, l'autore ricostruisce con una narrazione incalzante la più grande caccia all'uomo del Diciassettesimo secolo, e racconta un'epica storia vera sulla religione, la vendetta e il potere, trasportando il lettore in uno dei periodi più tumultuosi della storia inglese.

:sbav:

bado
07-10-22, 11:47
Interessante. :pippotto:

Devo dire però che su quel periodo storico sono veramente ignorante. :chebotta:

Havgard
07-10-22, 12:10
Interessante. :pippotto:

Devo dire però che su quel periodo storico sono veramente ignorante. :chebotta:

Proprio per questo esistono i romanzi storici :sisi:

Havgard
16-02-24, 16:58
La mia classifica tra quelli che ho letto è:
1. Trilogia di Cicerone
2. Conclave
3. Monaco
4. L'ufficiale e la spia
5. Ghostwriter
6. L'indice della Paura
7. Fatherland

Letto anche L'indice della Paura, in questo caso si parla di IA e finanza, argomenti che mi interessano poco e niente in realtà, ma Harris renderebbe avvincente qualsiasi cosa, per cui l'ho letto con piacere. Mi ha ricordato i libri di Crichton.
In definitiva direi che è da leggere solo se appassionati di finanza e IA, altrimenti è sicuramente skippabile :sisi:
Aggiungo che ripensandoci metterei Monaco al secondo posto, mi è piaciuto tantissimo.