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Visualizza Versione Completa : I bottegai di quartiere vs. The World



La Rikkomba Vivente
28-08-20, 09:36
Tra interdett e Covid, una figura che sta piano piano sparendo e' quella del bottegaio di paese.
I negozi di vestiti, cartolerie, negozi di giocattoli, ecc. hanno sempre fatto fatica a reggere la concorrenza delle catene, ma l'online era tenuto a bada. Adesso immagino che si accellerera' un po'.

Almeno nel mio paesino del nord, i negozianti assortiti si atteggiavano spesso a divinita': ti serve qualcosa, lo trovi soltanto qui, e se riesco faccio chiudere il negozio a tre isolati da qui.

Avevamo una gelateria, e ancora un po' si faceva l'inchino.
Una cartoleria, e tutta la scuola ci si infilava per Fabriano et similia.

Quale e' stata la vostra relazione con i bottegai? Vi mancheranno? Secondo voi avevano un ruolo importante?
Come sarebbe un mondo dove lo shopping e' 100% in grandi catene od online?

sacramen
28-08-20, 11:49
Sarebbe il paradiso dei pubblicitari: venendo meno il vincolo territoriale sarebbe una lotta continua ad accaparrarsi i clienti. Offerte, sconti, paghi 1 prendi 5, bombardamento a tappeto.
Dal punto di vista organizzativo sarebbe utile l'esempio dei conglomerati finanziari giapponesi: hai produttori di qualcosa che si uniscono assieme ad una banca in modo da avere un accesso privilegiato al credito ma anche un accesso privilegiato al debito in quanto potrebbero stabilirsi contratti fra cliente e conglomerato. Ipotizziamo un Amazon che copre al 100% il mio fabbisogno come cliente: generi alimentari, vestiario, tempo libero, ecc... A quel punto l'unico modo per fidelizzarsi è crearmi un vantaggio economico tipo sconti crescenti, rimborsi a fine anno o altro e l'appoggio diretto di una banca sarebbe fondamentale.

E' il sogno bagnato di ogni ultra-liberista, commercio immediato senza confini e senza tempi morti.
Tecnicamente sarebbe perfetto.
Socialmente non inizio neanche ad elencare la lista di problematiche da affrontare in termini di gestione del lavoro.
Politicamente sarebbe un disastro e potenzialmente l'origine di una guerra mondiale.

Recidivo
04-09-20, 20:22
Merda, ricordo con nostalgia i tempi da bambino con i negozi sotto casa, l'alimentari, la merceria, il lattaio, quel negozio all'angolo dove vendeva caramelle e caffe' e il negozio di giocattoli dove ai miei ho fatto spendere una fortuna in scatole di lego.

E il lattaio dove andavo a comprare i ghiaccioli con le 500 lire, quelle di carta:

https://www.mynumi.net/media/catalog/product/cache/1/image/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/i/t/italia_rep_500_lire_1976_unc_p95_bi556_1/www.mynumi.net-BKIT5CL76AA027-31.jpg

si, con nostalgia.

Parudio
07-09-20, 11:20
Accelerazione. Una sola L. :sisi:

Tra internet e Covid rischia di morire la GDO, altroché i bottegai di quartiere. :bua:

E' un processo fisiologico, saranno 20 anni almeno. Si vede ancora qualche negozio aprire ma senza ultraspecializzazione e/o posizione strategica difficilmente supera uno/due esercizi di vita.

L'arroganza di cui parli è una cosa che varia da situazione a situazione (in genere è correlata al successo pregresso dell'attività, vale anche per gli artigiani).

15 anni fa guardavo con giubilo alle meraviglie dell'internetS, una volta resomi conto della schiavitù che c'è dietro ho iniziato a non scartare il negozio fisico/centro commerciale a prescindere. Ovviamente non sempre è possibile.

Volere la concorrenza all'angolo morta esiste a tutti i livelli, la Coop fa ostruzionismo ad Esselunga da quando esiste il mondo.

Kemper Boyd
07-09-20, 12:21
Ho sempre pensato che il punto fosse, per i negozi fisici, puntare a fornire quello che amazon e simili non possono fare: un servizio personalizzato, un'interazione umana, competenza ed esperienza nel consigliare, disponibilità e cose così. Cose per cui la gente sarebbe disposta a spendere di più, perché competere sui prezzi è impossibile.

Un esempio positivo, per cui supporto sempre l'attività locale, è la libreria dietro casa: per comprare i libri di scuola basta che vado là, saluto simona, mi dice "ah ti servono i libri per sofia? cosa fa la seconda, vero? ok non ti preoccupare ho già la lista, ti chiamo io quando arrivano tutti, vuoi le copertine?". Pago di più che comprandoli su amazon, ma ho anche un servizio migliore. Per questo compro lì anche gli altri libri, non solo quelli di scuola, perché è un posto che mi fa piacere che continui ad esistere.

Contro esempio, acquisto PC: se voglio un PC nuovo sono anche disposto a spendere di più rispetto ad amazon, ma voglio trovare qualcuno che sappia la differenza tra le CPU, quale socket monta una certa mobo, quali ram sono abbastanza basse da entrare sotto il dissipatore che mi interessa, che mi consigli il monitor nuovo perché ne ha visti 20 e sa tutte le differenze, etc. Se vado in un posto in cui il tizio sa poco e niente, la scelta a catalogo è limitata, i prezzi sono più alti e le consegne sono più lente, allora chi me lo fa fare?
E di questo è colpevole anche la grande distribuzione come mediaworld e soci, perché davvero l'unica cosa che non è sostituibile da amazon è avere una persona esperta e capace con cui parlare fisicamente. Se non puntano tutto su questo, chiuderanno tutti.

Necronomicon
07-09-20, 19:28
Va di pari passo con la lotta al contante, alla fine.
Se uno è abituato a fare acquisti con la carta di credito alla fine finirà per comprare online.
Alcune cose è difficile che la gente le compri senza il negozio fisico, ma certamente più il prodotto è tecnologico più la gente troverà facile comprarlo online.
Poi boh, francamente interazione umana non mi pare ce ne sia tanta, ormai li devi inseguire nei negozi per avere info e sembra quasi ti stiano facendo un favore :asd:

Kemper Boyd
07-09-20, 21:15
Poi boh, francamente interazione umana non mi pare ce ne sia tanta, ormai li devi inseguire nei negozi per avere info e sembra quasi ti stiano facendo un favore :asd:
Appunto, invece di piangere che amazon è cattiva dovrebbero lavorare su quello :asd:

Chiwaz
11-09-20, 11:56
Ho sempre pensato che il punto fosse, per i negozi fisici, puntare a fornire quello che amazon e simili non possono fare: un servizio personalizzato, un'interazione umana, competenza ed esperienza nel consigliare, disponibilità e cose così. Cose per cui la gente sarebbe disposta a spendere di più, perché competere sui prezzi è impossibile.

Un esempio positivo, per cui supporto sempre l'attività locale, è la libreria dietro casa: per comprare i libri di scuola basta che vado là, saluto simona, mi dice "ah ti servono i libri per sofia? cosa fa la seconda, vero? ok non ti preoccupare ho già la lista, ti chiamo io quando arrivano tutti, vuoi le copertine?". Pago di più che comprandoli su amazon, ma ho anche un servizio migliore. Per questo compro lì anche gli altri libri, non solo quelli di scuola, perché è un posto che mi fa piacere che continui ad esistere.

Contro esempio, acquisto PC: se voglio un PC nuovo sono anche disposto a spendere di più rispetto ad amazon, ma voglio trovare qualcuno che sappia la differenza tra le CPU, quale socket monta una certa mobo, quali ram sono abbastanza basse da entrare sotto il dissipatore che mi interessa, che mi consigli il monitor nuovo perché ne ha visti 20 e sa tutte le differenze, etc. Se vado in un posto in cui il tizio sa poco e niente, la scelta a catalogo è limitata, i prezzi sono più alti e le consegne sono più lente, allora chi me lo fa fare?
E di questo è colpevole anche la grande distribuzione come mediaworld e soci, perché davvero l'unica cosa che non è sostituibile da amazon è avere una persona esperta e capace con cui parlare fisicamente. Se non puntano tutto su questo, chiuderanno tutti.

This ^.
Invece i bottegai spesso sono vecchi, e si aspettano che la clientela vada da loro come 50 anni fa quando erano gli unici.

Lo dico sinceramente: durante il lockdown i bottegai mi hanno salvato la vita perché Esselunga aveva incasinato tutto il sistema di consegna a domicilio.
Ho scoperto bottegai cortesi, disponibili, e con prodotti e gastronomia di ottima qualità. Purtroppo come costi non è sostenibile su base regolare.

sacramen
11-09-20, 14:30
This ^.
Invece i bottegai spesso sono vecchi, e si aspettano che la clientela vada da loro come 50 anni fa quando erano gli unici.

Lo dico sinceramente: durante il lockdown i bottegai mi hanno salvato la vita perché Esselunga aveva incasinato tutto il sistema di consegna a domicilio.
Ho scoperto bottegai cortesi, disponibili, e con prodotti e gastronomia di ottima qualità. Purtroppo come costi non è sostenibile su base regolare.

Quindi il problema in molti settori non è tanto il servizio ma soprattutto il prezzo.

Chiwaz
11-09-20, 15:55
Quindi il problema in molti settori non è tanto il servizio ma soprattutto il prezzo.

Mah, secondo me c'è anche da fare un discorso di periodo covid/non covid.
Io sinceramente non lo so se i servizi di spesa a domicilio li facessero anche in periodi non di lockdown. Probabilmente non lo facevano, ed è uno svantaggio in più.

sacramen
11-09-20, 20:54
Mah, secondo me c'è anche da fare un discorso di periodo covid/non covid.
Io sinceramente non lo so se i servizi di spesa a domicilio li facessero anche in periodi non di lockdown. Probabilmente non lo facevano, ed è uno svantaggio in più.

Prima non li facevano perché magari non convenivano, dopo li facevano perché non avevano alternative.

Certi servizi nascono grazie ad economie di scala, che è l'opposto del piccolo commerciante. Maggiori i volumi, minori i costi ed è per questo che Amazon è conveniente sia sui prodotti che sulle consegne.
Purtroppo è la morte del piccolo commerciante, è un circolo vizioso...

Mr Yod
12-09-20, 13:30
Amazon è conveniente sia sui prodotti che sulle consegne.
Non sempre: in alcuni se ti vuoi svenare amazon è la soluzione. :bua:

Però è più roba di nicchia che altro. :uhm:

sacramen
13-09-20, 17:51
Non sempre: in alcuni se ti vuoi svenare amazon è la soluzione. :bua:

Però è più roba di nicchia che altro. :uhm:

Infatti, sulla roba di nicchia spesso paghi anche 40/50 euro in più ma almeno sai dove prenderla senza doverti sbattere a cercare il negozio giusto...
Ma la stessa cosa vale anche per il negozio se per caso la trovi al primo colpo...

ManuSP
04-11-20, 09:12
Il problema dei negozi online è che in determinati settori ti apre un mondo di prodotti che nella stragrande maggioranza dei negozi fisici, ma anche nelle grandi catene non trovi.

Non c'è partita su quello.

Gnappo
04-11-20, 09:49
Nel mio paese è ancora aperto un negozio di noleggio dvd, forse l'unico rimasto in italia, i bottegai sono al sicuro :asd:

Necronomicon
04-11-20, 10:25
Anche da me c'è un negozio di vendita noleggio DVD e montaggio dei filmini che fai in famiglia, se serve.

Ma deve esserci sicuramente un'attività illegale sottobanco, troppo strano che sia in piedi vista la posizione.

Enriko!!
04-11-20, 12:42
This ^.
Invece i bottegai spesso sono vecchi, e si aspettano che la clientela vada da loro come 50 anni fa quando erano gli unici.

Lo dico sinceramente: durante il lockdown i bottegai mi hanno salvato la vita perché Esselunga aveva incasinato tutto il sistema di consegna a domicilio.
Ho scoperto bottegai cortesi, disponibili, e con prodotti e gastronomia di ottima qualità. Purtroppo come costi non è sostenibile su base regolare.

Beh una cosa non necessariamente deve escludere l'altra...
esempio alimentare, c'è la spesa grossa che tendo a fare al supermercato, per altre cose (la cena di un certo tipo / per il weekend ecc ) magari vado a prendere la carne nella macelleria li dove so che mi consigliano hanno il pezzo migliore ecc, il pesce idem ecc...
Come anche per certe cose fotografiche, potrei prenderle su amazon o altri negozi, ma c'è il negozio che conosco, sono competenti, mi fanno provare ecc, e comunque il prezzo è poco superiore a quello che trovo su amazon, nel caso i 10-20 euro in più li lascio anche "volentieri" visto il servizio.

Discorso simile con i ferramenta, nella grande distribuzione (brico vari) trovi raramente qualcuno che sappia consigliarti su cosa ti serve...e spesso in quel settore non sono neppure neppure economici, nei ferramenta spesso trovi il negoziante che ti sa dare qualche dritta, consiglia ecc...

Il problema come detto è quando a prezzi più alti, minore scelta trovi anche un servizio discutibile...

NoNickName
06-11-20, 14:03
Se parliamo di market sotto casa hanno poca qualità, poca scelta e prezzi anche doppi per certi prodotti. Se parliamo di realtà più vicine all'artigiano che al commerciante, come i macellai, allora è un altro discorso. Cmq in Italia si chiude anzitutto per fisco e pubblica ammnistrazione perché diversamente una persona che ama il proprio lavoro dovrebbe poterlo fare anche contentandosi di entrate minori.

BodyKnight
28-12-22, 15:10
spendere una fortuna in scatole di lego.
#

La Lego oggi fa cagare. 90% è roba con marchi di Hollywood, 9% sono robe inutili che non c'entrano nulla con la Lego, 1% è la Lego di 30 anni fa.

Pinhead81
29-12-22, 17:54
La Lego oggi fa cagare. 90% è roba con marchi di Hollywood, 9% sono robe inutili che non c'entrano nulla con la Lego, 1% è la Lego di 30 anni fa.
Tipico post amarcord :asd: e dicci un po' quali sono le bellezze passate rispetto a roba come i Technic o i City odierni?

Zhuge
29-12-22, 20:32
ragazzi è uscita la tour eiffel e la voglio

Tyreal
29-12-22, 22:28
ragazzi è uscita la tour eiffel e la voglio

Idem, anche se non saprei dove metterla

Zhuge
29-12-22, 23:55
idem :bua:

Necrotemus
30-12-22, 13:12
Da anni qua in UK, sia in Scozia che ora in England gli unici negozietti in cui sono stato sono quelli delle varie charities, laboratori locali (dolci, formaggi, oggettini), cafe'/bristro indipendenti e negozietti che avevano roba in saldo. Per il resto, diciamo il 97% dei casi, quasi sempre fatto riferimento a grandi catene sia per libri, cibo, vestiti

Come gia' detto da altri, la professionalita' e competenza di chi gestice il negozietto fa la grossa differenza, ma questo lo si trova anche in grossi marchi se il training e' fatto bene e la persona e' in gamba, ieri in Asda il commesso alla cassa ha cambiato senza che glielo facessi notare un sacchetto di patate perche' una era leggermente nera.

Per un indipendente i costi e le risorse da impiegare sono alti, per rimanare aggiornato, tenere la clientela e riuscire a vendere piu' di quello che il cliente aveva in mente senza fotterlo. Le grosse catene hanno un servizio di profilazione e servizi che ti segue dal negozio fisico all'offerta online che il singolo non si puo' permettere senza essere in franchising o avere abbastanza margine sul prodotto per coprire i costi di gestione.

Amazon qui non sempre offre il prodotto migliore (fake reviews, cinesate etc) o al prezzo migliore, e anche se ora offre cibo fresco e prodotti da supermercato con la parternship di Morrison (fascia media-alta), sempre piu' sto usando alternative online che hanno lo stesso livello di servizio unito alla professionalita' del negozietto, sia per il cibo, che per libri, materiali e vestiti, grazie alla disponibilita' e al training del servizio clienti.

I lockdowns dovuti al Covid e le conseguenze della Brexit hanno solo accellerato il trend di rimuovere negozi fisici con centri di distrubuzione e presenza online, e quasi ogni mese le banche chiudono filiali e riducono il numero di cash point disponibili, con la previsione di dimezzare il numero totale di filiali aperte in Scozia il prossimo anno, mentre offrono soldi per spingere la gente ad aprire e gestire i propri conti online (in media £100 per account trasferito, con il conto che normalmente a zero costo di gestione per il cliente).

A tutto questo si aggiunge anche la scarsita' di lavoratori, non solo nella logistica, con gente coperta dal welfare e quindi non attiva.La scarsita' cronica di competenze o persone disponibili a lavorare genera paradossi come contratti di primo livello nei supermercati che pagano meglio dei contratti di primo livello per le infermiere per attirare piu' lavoratori.

Nel villaggio dove abito ora ha chiuso l'unico negozio che faceva da ufficio postale/banca, alimentari, edicola e tabacchi, spingendo i pensionati a usare in maniera maggiore servizi online, visto che i trasporti non sono piu' ottimali, vista la scarsita' di lavoratori.

Con il tempo penso che Amazon avra' parte del suo mercato eroso, sia per la crescente competizione di servizi alternativi dove il rapporto prezzo/qualita' e migliore, sia perche' i driver disponibili per le consegne cominceranno a diminuire o a far valere i loro diritti, cosa gia' capitata con Uber, Deliveroo e altri impiegati nella gig economy.

Orologio
31-12-22, 10:07
Dico la mia su quello che vedo...non è certo media o verbo...

Da abitante di una media cittadina ho sempre dato per scontato che i piccoli negozietti sarebbero morti nel giro di un decennio (e questo lo pensavo ben oltre un decennio fa, se non un ventennio...).

Poi da quando ho iniziato vivere Milano, non come cittadino, ma come lavoratore, ma avendo amici e socia che ci abitano, la mia idea è cambiata...

Il milanese, specie quello del centro, è sostanzialmente "imprigionato" in città, ci esce solo nel fine settimana...anzi...scappa nel fine settimana.
A ciò si aggiunga che è totalmente disincentivato l'uso della macchina in favore dei mezzi pubblici.

Ciò premesso, al netto degli acquisti online (ad esempio la "spesa grossa" ...il milanese del centro la spesa grossa la fa solo online), tutti gli altri acquisti vengono fatti nei negozi di prossimità, perché:
- non ci si sposta in macchina;
- si acquista giornalmente quel poco che sta in un sacchetto;
Pertanto sia il ferramente che il ciabattino di prossimità resiste perché spostarsi nel centro commerciale per un milanese vuol dire prendere la macchina, rimanere imbottigliati nel traffico e poi magari lottare per ritrovare il parcheggio al ritorno.
Insomma il milanese deve potere uscire di casa e trovare nell'area di 10 minuti a piedi tutti quei prodotti che solitamente si trovano nei centri commerciali delle periferie.

Di fatto ogni quartiere di Milano è un feudo autosufficiente con tutto...spostarsi di un quartiere ad un altro è un altro mondo...
C'è più una vita anni 50 a Milano che in una cittadina di provincia...

Questo è quello che ho potuto vedere vivendo (come lavoratore) Milano.

Il Mira
31-12-22, 15:03
È il modello dei superblock, quartieri "autosufficienti "con tutto il necessario a 15minuti a piedi.

Da definire poi cosa sia il necessario e la velocità a piedi, ma comunque un'idea auspicabile da messa in opera

Zhuge
31-12-22, 16:26
È il modello dei superblock, quartieri "autosufficienti "con tutto il necessario a 15minuti a piedi.

Da definire poi cosa sia il necessario e la velocità a piedi, ma comunque un'idea auspicabile da messa in opera

le nuove città stato, progettate per resistere (se le ha progettate uno di destra) o per essere resilienti (se le ha progettate uno di sinistra)

Gnappo
24-05-23, 10:51
Io abito in uno di quei paesi della provincia da 20k abitanti ma con giunta comunale che si crede di essere una metropoli e chiude il centro alle auto e fa un mezzo put. Li non c'è storia: moriranno tutti. ci metto meno a prendere da amazon che trovare parcheggio.