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Visualizza Versione Completa : EDIZIONE STRAORDINARIA: dello scandalo di GAMEPRO e di tutto lo schifo che ci sta di



Austin Punisher
15-01-16, 12:46
Penso che uno dei topic storici del forum vecchio da recuperare sia questo, sia mai che venga cancellato dalle alte sfere :D

Topic originale http://tgmonline.gamesvillage.it/showthread.php?215296-EDIZIONE-STRAORDINARIA-dello-scandalo-di-GAMEPRO-e-di-tutto-lo-schifo-che-ci-sta-die

Essendo 19 pagine, ho preso i pezzi che mi parevano più pregnanti


Un saluto a tutti, sono nuovo da ste parti
Scusate se approfitto della vostra ospitalità per raccontarvi 2-3 cose e per fare un riassunto a chi non ha voglia di rileggersi 800 pagine di post sparsi per la rete.

Gamepro, mi sa che tutti bene o male conoscano la rivista edita da Sprea che ha sostituito Videogiochi (ex rivista Future con a capo Andrea Minini Saldini alias Gorman e tutta una schiera di firme storiche da Cangialosi, Fulco, Crosignani ecc…)
Purtroppo (o meno male come vedremo in seguito) chiude questo mese col numero 27.
Tutti tristi per la dipartita, chi più o chi meno (visto la qualità andata calando negli ultimi numeri).
Gamepro, diretta dal famoso Marco Accordi Rickards, era all’inizio la traduzione esatta della famosa rivista inglese EDGE, ma col passare dei numeri molti articoli e recensioni inglesi vengono sostituite da quelle made in Italy. Ricordiamo anche che Stefano Silvestri è passato a firmare gli editoriali di Gamepro .
Ma vediamo di riassumere per il meglio cosa è successo negli ultimi mesi anche perché le fonti sono sparse e sarebbe meglio riunirle per chi non è al corrente della cosa. Ovviamente se ci sono delle vaccate fatemele notare e saranno prontamente corrette
Allora tutto inizia con questo articolo di Alberto Eldacar Belli su Eurogamer che getta delle accuse pesanti sul duo Marco Accordi e Carbone:

http://www.eurogamer.it/articles/disinformazione-videoludica-voce-del-blog

Belli contesta punto per punto un’intervista sul Sole 24 Ore a Raul Carbone, dove vengono date delle cifre non corrispondenti al vero (numero degli occupati nel settore videoludico in Italia) e vengono pubblicizzati corsi formativi allo IED e alla IULM dove guarda caso proprio Raul Carbone è coinvolto come relatore.
Belli contesta che non venga citata la AIV (Accademia Italiana Videogiochi) in cui lui è coinvolto (la spiegazione precisa di come sia coinvolto la trovate nella pagina successiva) (cit.del Belli)

AIV fa parte del gruppo Elemental che comprende Elemental Publishing, quindi Eurogamer

e sostiene che questo tipo di atteggiamento generi danni economici per l’AIV. E’ giusto ricordare che Raul Carbone fosse uno dei fondatori di AIV stessa.
La discussione nasce quindi per problemi prettamente economici e per interessi personali (giusti o sbagliati non li giudico).

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part 2


Dopo questo editoriale seguono 267 commenti in cui Belli chiede a più riprese spiegazioni a Carbone per questo conflitto di interesse, ma saltano fuori altre cose interessanti che cercherò di elencare:
- Una delle più interessanti è la AIOMI (associazione italiana opere multimediali interattive), associazione nata con lo scopo di:

promuovere, diffondere e preservare la cultura del videogioco inteso come mezzo artistico di espressione del pensiero oltre che prodotto industriale d’eccellenza.

Da notare le cariche direttive

Presidente - Marco Accordi Rickards
Segretario Generale - Raoul Carbone

Ricordatevi questo indirizzo:

Via Val Trompia, 136 00141 Roma - Italy



Nell’ambito di questa attività di promozione AIOMI “porta” ADNKronos a vedere come lavora un vero studio di videogiochi ma e c’è un ma….il servizio giornalistico viene filmato non in uno studio vero e proprio ma presso Idra Editing, spacciandola per Black Sheep Studios.

Chi è Idra? http://www.idraediting.com/
È in sostanza una società che si occupa di

-editing
- traduzioni
-localizzazione
- impaginazione
- grafica pubblicitaria
- web design
- corsi di formazione
- organizzazione eventi



[FONT=Arial]
Quindi come vedete all’epoca del servizio non si occupava assolutamente della realizzazione di videogiochi.

Da notare l’indirizzo:
Idra Editing S.r.l.
Via Val Trompia 136
00141 Roma – Italia

Non vi ricorda qualcosa? Si è lo stesso indirizzo di AIOMI e guarda caso il capo di Idra è proprio Accordi.
Quindi Carbone viene intervistato a casa di Accordi suo socio in Aiomi, uno scambio di favori poco etico.

Qui potete vedere l’intervista completa:

http://www.aiomi.it/web/?s=1

Sorge quindi la prima domanda: perché il servizio non è stato realizzato presso una vera Software house tipo Milestone? Carbone sostiene che ADNkronos stessa avesse chiesto di realizzare l’intervista a Roma per problemi logistici.
Nella stessa intervista vengono nuovamente menzionati solo i corsi IED e IULM e non la AIV.

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part 3


Da qui botte e risposte tra il Belli e Carbone sul conflitto di interessi e trascorsi vari. In sostanza viene contestato il fatto che IED e IULM siano parte della Filiera e pubblicizzati anche se non hanno ancora ricevuto una certificazione completa da parte della Filiera stessa mentre lo stesso trattamento non viene riservato ad AIV

Riporto qui di seguito le cariche di Carbone

presidente di Filiera
- fondatore e responsabile di Black Sheep Studios
- segretario generale di AIOMI (che ha sede legale nello stesso edificio di BSS)
- un ruolo a me non del tutto conosciuto in Eve Interactive Studios (che ha sede nello stesso edificio di BSS)
- docente in IED
- un legame (anche qui a me non del tutto noto) in IULM
- condirettore di Wings of Magic
- organizzatore IVDC


In particolare Black Sheep Studios, AIOMI e Eve Interactive Studios hanno tutti la stessa sede che ovviamente poi sono quelle di Idra Editing di Accordi Metalmark.
Si incomincia allora a capire qualcosa di questo benedetto conflitto di interessi, in sostanza chi dovrebbe promuovere il movimento video ludico è come se promuovesse se stesso e non una persona super partes che fa gli interessi di tutti.
A questo punto incominciano anche le accuse ad Accordi per la sua amicizia stretta con Carbone e per il suo pubblicizzare sulle pagine di Gamepro tutte le iniziative gestite dal duo.

Nel frattempo tra i 267 commenti salta fuori questo articolo del 2006:
http://www.rifondazionelazio.it/pdf_version.php?id=1681

Marco, 27 anni e una laurea in Scienze delle comunicazioni, ha fatto lo
stage presso un service editoriale. Sul sito in tre lingue diverse e
con colonna sonora inclusa di Idra Editing Srl c’è scritto: «Idra
Editing è una società moderna e dinamica che offre servizi per
l’editoria specializzata (tradizionale e online) e più in generale per
le aziende private e per gli enti pubblici. L’apporto, creativo e
professionale, di donne e uomini qualificati, motivati e di grande
esperienza ha fatto di Idra Editing una solida realtà, permettendole di
iniziare proficue collaborazioni».
Anche in questo caso ciò che non c’è scritto è che la società è moderna
perché affetta da tutte le malattie organizzative dei nostri tempi e
dinamica perché basata sulla forza lavoro di una schiera di stagisti
che ruotano nella sua unica stanza a 8 postazioni pc ogni tre mesi.
Saranno loro gli uomini qualificati? E se pur lo fossero, saranno
realmente motivati a lavorare sodo, senza riscontri economici? La
storia è semplice. Marco entra alla Idra pieno di speranze. Si occupa
di videogiochi, cinema, fumetti ed effetti speciali. Tutto ciò che lo
ha sempre appassionato. Quelli di Idra sono simpatici e scherzosi e lo
incitano a produrre e a credere in un fantomatico “Idra’s dream”. Marco
però ha un sogno suo. Il contratto e lo stipendio. Passano i tre mesi
di formazione, tutto va per il meglio e arriva finalmente il momento
del colloquio. «Puoi restare qualche minuto in più oltre l’orario di
lavoro?» chiede il proprietario. Lo stagista starebbe lì anche tutta la
notte.
Il service è gestito da tre soci e ci sono due ragazzi fissi che,
dicono, sono assunti con contratti co. co. pro da denucia senza che
loro stessi se ne rendano conto. L’offerta è questa: un aumento di 50
euro ogni mese (geniale trovata dell’incentivo-premio in pieno stile
aziendale) fino ad un massimo mensile di 1000 euro per un full- time.
L’unico “neo” è che il primo mese lo stipendio è fissato a 50 euro, il
che significa che per raggiungere 1000 euro al mese, stipendio
dignitoso per un giovane con famiglia alle spalle, ma non certo
sufficiente per sopravvivere, Marco avrebbe impiegato esattamente 20
mesi, cioè 600 giorni di vita. Il giovane rifiuta ed è fuori. La sua
collega stagista accetta il compromesso ed è una delle prestigiose
firme delle riviste specializzate curate da Idra Editing. Da quel
giorno sono passati circa 10 mesi e lei si è portata a casa 500 euro,
per 8 ore di lavoro dal lunedì al venerdì e nessun benefit o buoni
pasto pagati. Sono piccole storie per piccole realtà. Peccato solo che
siano vere.

Galf
15-01-16, 12:46
Ah sì mi ero letto un po' tutta la questione quando c'è stato il macello GV... boh, onestamente un po' fottesega, ma sono entrati a gamba tesa su entrambi i forum, censurando e cominciando a fare i sarcazzi con i pm... :uhlol:

Austin Punisher
15-01-16, 12:49
part 4


ma perché a noi interessa Idra Editing?

Molto semplicemente perché in parole povere è quella che realizza Gamepro, non è Sprea a realizzarla. In parole povere il tutto è stato subappaltato alla Idra di Accordi (più tardi parleremo nel dettaglio anche di questo)

La polemica quindi a questo punto si sposta su Metalmark e la sua Idra che sottopaga i suoi dipendenti .

Ma questo non è l’unico scandalo che sta uscendo: ad un certo punto il Belli buttà lì che sulle pagine di Gamepro stava per finire il codice IBAN per le “donazioni” alla AIOMI, cioè la testata veniva usata per raccogliere fondi per la propria (di metalmark) società.
Per fortuna in Sprea c’è qualcuno che ragiona e blocca il tutto e infatti il Toso scrive

Sulla questione IBAN, sono d'accordo con te, e io, sfogliando le ciano, l'ho interpretata come una caduta di stile, una roba che era sicuramente meglio evitare. E, al di là di tutto, si è evitata. Solo che, ma capisco essere questo un dettaglio da poco e non il fulcro della questione, se ne accorse Paglianti, che mostrò la cosa a Stefano. Poi, magari, anche in questo caso ricordo male e gg


a questo punto è bene riassumere ancora una volta la situazione e le accuse rivolte:

1. Intervista ADNKronos visibile sul sito di filiera: completamente falsa. Non è una software house ma IdraEditing. Le persone riprese non sono programmatori ma i giornalisti del service. Francesca Noto non è una sceneggiatrice ma l'amministratore di Idra.
Il gruppo BlackSheep non esiste: non ha assunti, non produce fatturato, non produce titoli da 5 anni. Il master IED "vagliato e comprovato" non è ancora mai nato ed è un corso da cui guadagnerà solo Carbone che, in veste di presidente di filiera parla solo di BlackSheep e IED, in perfetto conlfitto di interessi.

2. Intervista al Sole24Ore: Numeri completamente falsi per l'industria. 1500 assunti e altri 1500 assunti ogni anno per 5 anni consecutivi! Stipendi che vanno dai 1500€ ai 3500€! Anche quì, unico corso "vagliato e comprovato" è sempre il suo che non è mai partito. Oltre al conflitto di interessi ci sono gli estremi, che perseguiremo, per una denuncia alle associazioni dei consumatori.

3. Affermazioni Presidenziali: finanziamento da 800.000€ - team da 25 persone - titolo MMO in uscita a Natale per BlackSheep tutto finto. Continisio lavora in BSS e non ha potuto rispondere a nessuna di queste affermazioni presidenziali perchè "completamente false". Continisio attualmente lavora in IdraEditing (che continua ad essere spacciata per BSS) e dei suoi 24 colleghi non vi è ancora traccia.

4. Trasparenza dell'affiliazione in filiera: i requisiti per accedere sono l'aver prodotto almeno 2 giochi per PC o 1 gioco per Console. In filiera vi è anche EveInteractive che ha all'attivo un solo sito web (rotto) e basta. Sempre per coincidenza EveInteractive è di Carbone.

5. Conflitto di Interessi: la sede di AIOMI coincide con quella di BlackSheep che coincide con quella di EveInteractive. La sede di sviluppo del gioco (fantomatico) coincide con quella di IdraEditing i cui giornalisti si sono prestati alla pantomima. Sempre per coincidenza le prime due uscite nazionali del presidente trattano di affari pertinenti unicamente alle sue società.

6. Impossibilità di comunicazione: fatto presente il grave danno prodotto dalle affermazioni del presindete nessuno della filiera è corso ai ripari ripristinando una comunicazione CRISTALLINA e CORRETTA. Ad oggi NESSUNO ha saputo dare alcuna risposta (se si escludono i menefreghisti).

7. Comunicazione falsata: I prodotti che fanno bella mostra di se nel sito BlackSheep non sono videogames, ad esclusione di FinalJustice (che è di Ludonet spa e non di BSS) ed il Rosso e il Nero (mod del gioco di Ludonet).
L'unico altro gioco è stato completato da AIV (Iconoclast game). Tutti gli altri sono dei fake o, nella migliore delle ipotesi, giochi in flash.


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part 5

A questo punto però la discussione si sposta su Gamepro perché nel frattempo si viene a sapere che il numero 27 sarà l’ultimo.


Dopo la disperazione iniziale per la dipartita dell’ennesima rivista dalle edicole e successivi post celebrativi e di adulazione nei confronti di metalmark da parte di lettori ignari, salta fuori sul blog di Zave (alias Mattia Ravanelli) questa denuncia di un ex collaboratore di Accordi:

http://zzavettoni.wordpress.com/2009/09/25/game-pro-una-storia-vera-1/

in sostanza viene ribadito il concetto, dopo l’articolo di Liberazione di cui sopra, che Metalmark non paga i collaboratori proponendo mari e monti. A dichiararlo è uno degli stessi collaboratori

Se prima la discussione toccava marginalmente i semplici lettori perché sembrava più una discussione-regolamento di conti tra addetti ai lavori, questa “tanica di benzina” fa infiammare tutti per bene.
Si viene a sapere che la rivista veniva realizzata con un budget di 3200€.

Vi invito a leggere l’articolo sul blog.

Come se non bastasse tra le tante firme storiche che intervengono, mi risponde Gorman ex direttore storico di un tot di testate ma soprattutto di Videogiochi (IMHO una delle migliori) che mi spiega come Accordi mette su Gamepro:

Su come siano andate le cose nel passaggio fra Videogiochi e Game Pro… io ho già scritto. E lo riporto qui sotto. Se qualcuno mi vuole smentire può provarci.
“proporsi per realizzare una rivista, giocando sui costi, quando il direttore responsabile della stessa (che come normale ne ha selezionato il team redazionale) è assente per malattia, contribuendo a decretarne la chiusura da parte dell’editore.”


Quoto anche un intervento del Belli per far capire che anche lui non è del tutto estraneo a certi comportamenti

il prezzo di Game Pro si è abbassato anche forse perchè, IO, per non vedere più strumentalizzata una rivista che a noi causava problemi più o meno diretti, con le palle fracassate, un bel giorno ho detto: "facciamo il conto di quanto si può tirare sul prezzo per fare il service a Sprea". Pur di toglierla dalle mani di chi la utilizzava per i propri affari e ci arrecava danno usandola da grancassa. Aggiungo: la cifra iniziale che Sprea pagava la conoscevo perchè quando ci fu l'ufficializzazione di Game Pro, io ero a cena a festeggiare con Accordi in un bel ristorante, sono stato il primo a sapere del passaggio e dell'accordo. All'epoca ancora gli servivo e su GP c'ho scritto gratis per un sacco di tempo.

Siamo partiti direttamente dal minimo: 3500 Euro. Più di quello (che equivale a 3 stipendi per le 3 persone a 1200 Euro che avrebbero dovuto tradurla) non si poteva scendere. Fine. Punto. Ecco come si si è arrivati. A dirla tutta, avevamo proposto a Sprea PURE di mettere la rivista sugli invenduti del nostro network (per un valore di altre svariate migliaia di Euro). Alla fine, pur di levargliela, E-P pagava di suo, ma sicuramente le 3 persone che avrebbero seguito il magazine avrebbero avuto il giusto trattamento economico

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dopo con calma me lo rileggo tutto per vedere se ci son altri pezzi da copiar

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Andro se ci sei dimmi se ti va bene che sto riportando tutto sennò ranzo via eh



sta saltando fuori altro marcio da gente che ha conosciuto il metalmark:

Accordi: Ho avuto il “piacere” di ricevere una proposta di stage da Metalmark lo scorso anno, poco dopo il mio primo “addio” in PMC (dove lavoravo da esterno). Ebbi un colloquio, accettai la proposta (almeno per fare un po’ di esperienza) ma dopo un solo giorno, complice anche una controproposta dalla PMC che mi fece tornare sui miei passi, capii che Idra Editing non faceva per me: come molti dei ragazzi che desiderano intraprendere questa carriera, ho come obiettivo quello di ottenere il patentino da pubblicista e di fronte a questa mia richiesta il buon Accordi, non potendo in alcun modo pagarmi per il lavoro che avrei svolto su GP, mi propose di rilasciare delle ricevute FALSE su cui poi io avrei dovuto però pagare le tasse. Pagare le tasse su soldi non percepiti? No thanks
sempre peggio, roba che in altri casi sarebbe già arrivata la finanza....

Morghel
15-01-16, 13:07
Lettoniente :smug:

x3n0n
15-01-16, 13:08
letto niente : sono qui solo perchè vi siete sposati tutti. sarei andato anche su forumvegani.it per quanto mi riguarda

Austin Punisher
15-01-16, 13:08
prendo qua e là le cose interessanti


un mio collega (un vero pro nel campo 3D) mi manda questo link

http://www.renderglobal.org/forum/sh...ghlight=italia

guardate fino dove era arrivata la storia dei 1500 posti di lavoro.

certo che sparare cifre in quel modo quando uno ha un certo ruolo....


segnalo questo bell'articolo su ars ludica riguardo la fine di Gamepro, scritto dal nostro Joe

http://arsludica.org/2009/10/01/la-fine-di-gamepro


andiamo sempre meglio...siamo alle ritrattazioni consigliate

So che adesso arrivo assolutamente Off-topic, ma ci terrei a fare alcune precisazioni riguardo ciò che ho scritto. Ho avuto modo di parlare con l’interessato riguardo alle mie perplessità su alcune cose successe quando ho visitato Game Pro. Dopo 35 min di telefonata e una loro ricarica del cellulare prosciugata (e di ciò mi dispiaccio) son riuscita a fare un pochino di chiarezza per quanto riguarda la MIA situazione. Ora inutile dire cosa mi è stato detto, però almeno i due dubbi che avevo mi son stati fugati. E per me la cosa si chiude quì, amici come prima (spero). Mi tiro fuori da ogni tipo di campanilismo, se questa è l’impressione che ho dato, mi prendo le responsabilità delle mie azioni, ma non era prorio ciò che volevo.
Voglio dire che questo mio gesto non voglio tirare il sasso e nascondere la mano, molto semplicemente, proprio perchè niubba avrei dovuto chiedere spiegazioni a lui prima di scrivere alcune cose, poichè io dell’industria ne so ben poco.



sul forum di Zave, la ragazza prima conferma le accuse poi dopo una telefonata come per magia ritratta

questo era il suo primo post

A Luglio mandai una mail a Marco per chiedergli di visitare la redazione di GP. Lui con estrema gentilezza mi invitò senza problemi in redazione e mi fece conoscere tutti. Dopo una mattinata piacevole a chiacchierare del più e del meno decise di farmi una proposta “lavorativa”. Inutile che riscriva tutto il discorso della passione e del dedicarsi corpo e anima alle cose, perchè paro paro l’ha fatto pure a me fino ad arrivare ad offrirmi i famosi 3 mesi di prova con la possibilità di arrivare a non si sa cosa dopo Settembre.
Ovviamente si parlava di 8 ore al giorno in ufficio, dall’altra parte di Roma (per me che abito a casalpalocco) e zero stipendio, forse un rimborso spese per i mezzi ma era tutto da vedere. Dopo ciò chiesi però a Marco se sarebbe stato possibile partecipare agli eventi (vedi Gamescom) visto che con le altre testate giornalistiche per cui lavoravo non ne avevo mai saltato uno. Mi disse che non c’erano problemi per Colonia, ma dovevo autosponsorizzarmi il viaggio e il pernottamento, perchè a quanto pare anche loro avrebbero fatto così quest’anno. (mi chiese anche se avevo la macchina, così in caso potevo anche io guidare fino a Colonia).
Detto questo uscii un po’ perplessa e mi chiesi come era possibile vedere una crescita ed uno sbocco lavorativo in un progetto che non pagava nemmeno le trasferte ai redattori storici, quindi rifiutai gentilmente.

Ora mi chiedo solo 2 cosette che ripensandoci mi fanno un pochino arrabbiare… considerando che l’offerta mi è stata fatta a Luglio e avrei dovuto collaborare non stipendiata fino a Settembre, possibile che Accordi sapesse già benissimo della chiusura di Game Pro e mi volesse sfruttare per quei 3 mesiconsapevole del fatto che tanto non sarei mai arrivata a nulla?

Seconda cosa, che centra relativamente….Quest’anno alla Gamescom ho incontrato Metalmark e i suoi collaboratori, in tutto erano in 4 (tutti maschi). Possibile che poi quando leggo lo speciale Colonia su Game pro trovo hands on scritti da persone che manco hanno messo piede al gamescom tipo Eliana Bentivegna (caporedattrice di wings of magic), Virginia Petrarca (sempre sia lodata, scusate ma l’adoro) e Caterina Caratozzolo? non giudico, ma secondo voi è corretta sta cosa? Posso scrivere ” Fin dal primissimo approccio alla demo nel corso del Gamescom”, quando al Gamescom manco ci sono stata??? Bhò ! Se va così allora io son stata pure a TGS!


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lo so che non leggerete niente io sto salvando per la STORIA XD

Morghel
15-01-16, 13:09
Lettomenodiprima :smug:

Austin Punisher
15-01-16, 13:10
gorman:


Riporto anche qui quanto già scritto sul blog di Zave.

Metalmark non ha detto nulla. Ha dichiarato che non seguirà più web, forum e blog perché non ha tempo e deve lavorare. Ho atteso che finisse la conferenza per avvicinarlo e dirgli che non aveva spiegato nulla. Lui mi ha risposto dicendo che non lo avevo nemmeno salutato all’ingresso e che quindi ero stato maleducato.

Gli ho risposto “sarò maleducato”, mi ha detto che quindi non aveva interesse a parlare con me. Gli ho detto che gli avevo posto una semplice domanda e che non aveva risposto. Ha chiarito di non voler parlare con me “cos’era che non si capiva del fatto che non ho intenzione di parlare con te, vai Andrea, vai…”. Gli ho detto vai avanti a fare le tue cose allora… risposta “io vado avanti a lavorare, tu vai avanti a rosicare”.


Ad ogni modo, aveva promesso tutta la verità, aveva promesso tutte le risposte. Non ha fornito né una, né le altre.


Che volete che aggiunga...

x3n0n
15-01-16, 13:11
prendo qua e là le cose interessanti



lo so che non leggerete niente io sto salvando per la STORIA XD

lavoro ammirevole e apprezzo. ma fottesego cmq

Austin Punisher
15-01-16, 13:12
http://www.youtube.com/watch?v=vrcC23JprE0


http://www.youtube.com/watch?v=PuQOVkNLHlI

Austin Punisher
15-01-16, 13:31
son tante pagine lol


se a qualcuno interessa c'è la risposta di Raul Carbone

Salve,

riporto la mia lettera formale in risposta alla mail del sig. alberto belli al Presidente di Assoknowledge.

Al Presidente di Assoknowlege
Via Raffaele Cadorna 22
00187 Roma

Roma 7 Ottobre 2009


Oggetto: Risposta all’email. inviata da Alberto Belli Lunedì 5 Ottobre u.s e giratami per conoscenza

Caro Presidente

Ho preso visione dell’email indicata in oggetto e non ti nascondo che ho provato un grande dispiacere per il disturbo che questa antipatica vicenda sta causando a te e ad Assoknowledge.
Ci tengo a farti partecipe di alcune considerazioni che si riferiscono sia al citato articolo del Sole 24 Ore che a quanto dichiarato nell’email.
Per maggiore chiarezza esporrò quanto seguirà per punti.

1. La stima delle 1.500 persone impiegate nello sviluppo di videogiochi comprende tutti quegli operatori che, al momento, lavorano nello sviluppo e produzione di opere multimediali interattive di ogni genere: dai videogiochi per PC, console e portatili passando per i mobile game, gli advergame, i giochi in flash, l’edutainment, ecc. Questo significa che sono inclusi tutti coloro che, anche in agenzie, grandi aziende o altre realtà non strettamente videoludiche, contribuiscono alla realizzazione (sotto i profili della grafica, del design, della programmazione, della musica, ecc.) di prodotti interattivi assimilabili alla macrocategoria ‘videogioco’. Calcolare il numero degli impiegati nel settore in questo modo è molto importante perché allarga la visuale e permette ai non addetti ai lavori e alle istituzioni di cogliere la grandezza anche potenziale del settore del digital entertainment nell’ottica della valorizzazione dello stesso.In questo senso, il numero di 1.500 operatori risulta semmai estremamente conservativo.

2. Il Sole 24 ore riporta questa mia frase “Ma di cui si può realisticamente prevedere il raddoppio degli addetti ogni anno per i prossimi 5 anni”. Come si può notare dall’inizio della frase (con un “ma”) e come spesso avviene, il giornalista ha riportato male il mio pensiero, in quanto avevo semplicemente dichiarato che il settore avrebbe raddoppiato il numero dei suoi addetti nei prossimi 5 anni, non ogni anno per 5 anni! Ulteriore prova è che nel sommario dell’articolo, scritto sopra al titolo, si afferma qualcosa di ancora diverso: “Le «software house» italiane puntano ad assumere 1.500 nuovi dipendenti all’anno per il prossimo quinquennio” (quindi non più un raddoppio ogni anno come scritto nel testo dell’articolo). Il dato reale, per sintetizzare, non è che il settore passerà da 1.500 a 7.500 occupati in 5 anni, né tantomeno che, sempre in 5 anni, passerà da 1.500 a 24.000, ma che raddoppierà, passando da 1.500 a 3.000, un dato ben diverso e condiviso da tutte le aziende facenti parte della Filiera e ovviamente consultate per uno studio interno. Anche in questo caso, quindi, la stima risulta addirittura conservativa, a patto che il settore venga considerato per quel che vale veramente come avviene in altre nazioni quali la Francia, il Canada o l’Inghilterra (come avevo rimarcato con forza al giornalista de Il Sole 24 Ore nello stesso articolo, poche righe dopo: “in un mercato florido, infatti, i game developer italiani offrono già buone opportunità di lavoro, ma devono ancora crescere molto per raggiungere gli standard internazionali, con enormi possibilità anche dal punto di vista occupazionale”)

3. Il giornale ha pubblicato un pezzo sui videogiochi per il quale sono stati interpellati due professionisti, citati in virgolettati nel corpo principale del testo: il Dott. Andrea Persegati, Presidente di AESVI, e il sottoscritto in qualità di Presidente della Filiera dei Produttori Italiani di Videogiochi. Il giornale, nella stessa pagina, ha pubblicato un box-schema di approfondimento sulle professioni, dove si parla degli stipendi medi dei vari ruoli (designer, grafici, ecc.): questo box non riporta dichiarazioni mie o di Persegati, quindi non ho un chiarimento da aggingere al riguardo. A titolo di commento, posso affermare che, sulla base delle medie dei redditi internazionali dei game developer (come si può evincere dalla Career Guide 2009 di Game Developer), i dati riportati da Il Sole 24 Ore mi sembrano corretti, semmai sono sotto lo standard internazionale. Certamente la gran parte delle aziende produttrici di videogiochi italiane offre salari inferiori a quelli riportati, ma è importante ricordare ancora una volta che le ragazze e i ragazzi che si orientano verso il lavoro nella game industry non guardano al mercato italiano ma, fortunatamente, a quello globale. I dati forniti dal giornale sono quindi utili e corretti, a nostro avviso.

4. Riguardo alla mia dichiarazione: ”molti corsi di formazione in materia videoludica non offrono alcuna garanzia, quindi è importante informarsi molto attentamente prima di rivolgersi verso uno o l’altro di questi; per la stessa ragione, il Gruppo di Filiera è al lavoro per approdare a un documento ufficiale che individui con estrema precisione le caratteristiche fondamentali del prodotto “videogioco”.La stessa si riferisce ad una iniziativa rivolta a tutto il mercato italiano indistintamente, non solo ai nostri associati, per qualificare l’offerta. Uno o più Enti di Certificazione di Parte Terza utilizzeranno tale documento come norma nazionale di riferimento e ne verificheranno l’applicazione. Questo riguarderà come è evidente solo quei soggetti che volontariamente chiederanno di essere certificati rispetto all’applicazione di detta specifica normazione.Quando sono stato interpellato, ho indicato due percorsi formativi di qualità: quello presso la IULM e quello presso lo IED di Roma, questo perché li conosco entrambi di persona e so che sono seri. Nel caso del Master IULM, credo che AESVI possa attestare lo stesso, dal momento che ne è partner e da quest’anno affiancata anche da AIOMI. Ulteriore testimonianza è data dal Prof. Fabrizio Vagliasindi, socio di AESVI, che afferma in un virgolettato: “Docenti che lavorano nel settore assicurano la rispondenza alle esigenze delle aziende”. Ti faccio notare che da nessuna parte si scrive che il Master IULM o il corso IED sono certificati dalla Filiera per l’ovvia ragione che la Filiera non è un Ente di Certificazione. Infine, sempre a testimonianza della mia totale buona fede, in una successiva intervista di ADN Kronos, ho parlato con toni assolutamente entusiastici del Master attivato dall’Università di Verona con il contributo della società Idoru, che peraltro non fa parte della nostra Filiera. Ti assicuro che con lo stesso spirito sarò sempre disponibile a divulgare nuove iniziative serie e professionali in materia di game development. In merito al fatto che non venga citata tra i corsi di formazione l’AIV Accademia Italiana Videogiochi e dovuto al fatto che non la ritengo una scelta consigliabile in quanto tutti i Docenti (abbiamo richiesto la lista, che ci è stata inviata) non hanno mai realizzato un videogioco, neanche un prodotto didattico. Il corpo docente di AIV è formato dai Professionisti di Elemental Srl e da neofiti ex studenti di AIV, in entrambe i casi nessuno ha mai preso parte alla realizzazione di un videogioco. Le strutture di AIV, inoltre, che è una Srl in un ufficio al primo piano di uno stabile, non un Istituto con una sede appropriata, sono inadeguate e imparagonabili ad altre realtà come lo IED di Roma, la IULM di Milano e l’Università di Verona. Qualora nel futuro AIV raggiunga uno standard qualitativo di strutture e di docenti superiore, non avrò problemi ad indicarla nelle mie comunicazioni alla stregua delle altre realtà Italiane.

5. In conclusione, prescindendo dalle considerazioni singole e puntuali, credo che sia importante soffermarci tutti su un dato fondamentale: che l’oggetto del contendere (la pagina sui videogiochi de Il Sole 24 Ore del giorno lunedì 6 luglio 2009) su cui vengono richieste precisazioni varie è in realtà un ottimo esempio di giornalismo generalista sulla game industry italiana ed estera, dove il settore è stato trattato in modo particolareggiato e sotto una luce positiva, senza traccia delle demonizzazioni, dei preconcetti e degli errori che spesso affliggono il nostro settore.In questa pagina il giornalista ha dato prova di essersi documentato a fondo, inoltre ha dato voce a tanti seri e reali professionisti del settore: Andrea Persegati di AESVI, Fabrizio Vagliasindi di Black Bean Games, Andrea Martinoli di Milestone, Riccardo Cangini di Artematica, Dario Migliavacca di Ubisoft Milano, Giuseppe Valeriani di Sony Computer Entertainment Italia, AIOMI, oltre al sottoscritto che poi è la persona che ha fornito al giornalista de Il Sole 24 Ore gran parte dei nominativi e dei contatti delle persone appena citate.A posteriori mi rendo conto che ci sono state delle imprecisioni, come sempre avviene quando chi scrive è un terzo, in tutta franchezza non le ho ritenute degne di una rettifica, tale era la soddisfazione di leggere un articolo ben fatto sul nostro settore. In particare sono molto rigoroso e attento quando parlo della nostra Filiera nel far presente che è un Gruppo di Assoknowledge e non di Confindustria, ma come ben sai siccome Assoknowledge è una Associazione di Categoria di Confindustria SIT i giornalisti per semplicità la attribuiscono direttamente alla nostra “Casa Madre”.

6. Quando venni contattato dalla Giornalista,per la videointervista di ADN Kronos proposi subito di andare a registrare il servizio presso gli studi di Milestone a Milano, ma mi fu risposto di no, perché non era possibile inviare la troupe fuori da Roma.L’intervista,in qualità di Presidente della Filiera, è stata quindi registrata presso gli uffici di Idra Editing Srl, allora in ristrutturazione e allestimento, in previsione dell’assetto attuale, che vede Idra Editing partner di sviluppo del nuovo prodotto video ludico di EVE Interactive Studios Srl, insieme anche a Black Sheep Studios Srl. Il motivo di tale unione è, come spesso avviene anche negli altri Paesi, la realizzazione di un titolo di grande spessore, che richiedeva l’impiego di forze superiori alle possibilità di una singola Azienda. Ho fornito alla Giornalista le immagini di prodotti delle più importanti Aziende Italiane e i numeri di telefono degli Imprenditori corrispondenti: Milestone, Artematica, Raylight, Spinvector. Questo è dimostrato dal fatto che in un articolo cartaceo relativo a tale intervista, l’unica immagine presente è presa da un videogioco di Artematica.In tale intervista, in modo legittimo e trasparente, vengono riportate le potenzialità del videogioco come medium artistico e culturale e prodotto industriale d’eccellenza, evidenziando le vaste possibilità di impiego per i giovani offerte dal settore video ludico nazionale ed internazionale.

7. L’intervistata con la Dott.ssa Francesca Noto, giornalista con esperienza pluriennale nel settore video ludico e sceneggiatrice di un mio nuovo videogioco che a pieno titolo, in quanto Professionista impiegata in una produzione videoludica articolata, è stata invitata a raccontare le fasi di realizzazione di un videogioco, anche per dare testimonianza che è un settore pariteticamente aperto alle donne. Ogni illazione in merito alla legittimazione di tale persona nel parlare, appare dunque infondata e assai fuori luogo.

8. In riferimento ai rapporti di AIOMI Associazione Opere Multimediali Interattive con la Filiera dei Produttori Italiani di Videogiochi ci tengo che tu sappia che questa associazione è nata nel 2008 con il fine di promuovere e tutelare il videogioco come medium artistico e culturale, alla stregua del Cinema e di altre espressioni del pensiero. Non è un’Azienda, bensì è un’Associazione Culturale, libera e indipendente, non a scopo di lucro ed esercita le proprie attività in totale trasparenza.Organizza da due anni l’IVDC Italian Videogame Developers Conference, ovvero l’unica conferenza specifica del settore video ludico Italiano. Come è possibile notare dal programma presente sul sito ufficiale, ci saranno 40 Relatori di fama internazionale, come Ian Livingstone (Life President di EIDOS), Andrea Pessino (Fondatore di Ready at Dawn), Susan Gold (Presidente dell’IGDA Eduction SIG), Virgilio Bixio (Fondatore di Leader Spa), Gaetano Ruvolo (Amministratore Sony Italia), Mike Montgomery (Bitmap Brothers) e tanti altri. Organizza e sostiene l’IVDC con le proprie risorse professionali ed economiche. Facendo un paragone con le dovute proporzioni con la GDC, la più importante Conferenza internazionale in ambito video ludico, il costo d’ingresso della GDC è di circa 300 euro, mentre la partecipazione all’IVDC è totalmente gratuita. Ad aggiungere valore all’IVDC tieni presente che è particolarmente difficile realizzare iniziative nel settore videoludico nel nostro Paese, come dimostrato dalla sfortunata esperienza di “The Gameland” torneo di videogiochi tenutosi a dicembre dello scorso anno in Roma, con grandi aspettative e con grande apporto economico da privati e istituzioni, che però si è fermato alla prima edizione nel 2008. AIOMI ha portato in Italia Noah Falstein, eminenza del settore video ludico internazionale, uno dei creatori delle prime avventure grafiche della Lucas Art e ha permesso l’incontro con i giovani aspiranti game designer in seminari durati una settimana a Roma e Napoli. E’ Socio Aggregato della nostra Filera e fornisce gratuitamente (anzi contribuendo economicamente) servizi imprescindibili come, l’aiuto per l’allestimento dello Stand della Filiera nella passata edizione della Gamescom di Colonia, etc.

9. Nella nostra Filiera ci sono esclusivamente Imprese produttrici di videogiochi. alcune, le maggiori, esistono da molti anni ed hanno decine di titoli prodotti alle spalle. altre, le minori, sono composte da Professionisti del settore con esperienza pluriennale e stanno attualmente partecipando alla realizzazione di titoli videoludici. La Filiera rappresenta i Produttori Italiani di Videogiochi, industria emergente, ancora piccola nel nostro Paese, nonostante nel Mondo il Settore Videoludico è al primo posto nel Mercato dell’intrattenimento. L’obiettivo principale della Filiera è favorire la riconoscibilità del prodotto video ludico come prodotto industriale d’eccellenza e delle Aziende produttrici, colmando il gap competitivo dei prodotti e delle Aziende con gli standard internazionali.La voce della Filiera dei Produttori, si vuole affiancare a quella degli Editori (Distributori Commerciali) di videogiochi (Sony, Nintendo, Microsoft, etc.) , filiali di realtà internazionali presenti in Italia, al fine di tutelare il patrimonio industriale ed intellettuale del nostro Paese.

10. In merito alle accuse rivoltemi su come gestisco le mie attività imprenditoriali e sul fatto che utilizzo il ruolo di Presidente del Gruppo per fare gli interessi delle mie Imprese, sono onestamente sconcertato, particolarmente disturbato dal linguaggio certamente lontano da un confronto civile. Ritengo infatti che offendere me è come offendere gli Imprenditori che hanno riposto fiducia nelle mie azioni , dal momento che sono stato eletto Presidente della Filiera dei Produttori Italiani di Videogiochi all’unanimità da tutti gli associati. Questi attacchi non fanno altro che danneggiare l’Industria Italiana e le Persone che con sacrificio stanno lavorando duramente in questo Settore.I miei comportamenti sono sempre stati etici e corretti non ho nulla da nascondere e a tutela della mia reputazione di uomo e di imprenditore ho provveduto a mettere nelle mani della Giustizia questa triste vicenda. Mi farebbe molto piacere che intervenissi alla prossima riunione della nostra Filiera in quanto è mia intenzione che in un confronto pubblico i nostri associati loro stessi ti possano dare conferma di quanto ti ho voluto illustrare in questa mia lettera. Sappi comunque che nel futuro per evitare che possano ingenerarsi situazioni di incomprensione con effetti di disturbo sul regolare funzionamento della nostra Associazione sarà mia cura informarti preventivamente dei miei contatti con la stampa quando questi possano coinvolgere direttamente o indirettamente Assoknowledge.
Con stima e rispetto ti saluto cordialmente

Raul Carbone

Sono certo che in queste righe si trovino tutte le risposte ai dubbi sollevati.


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intanto aggiorniamo, giusto per non far perdere le tracce, come forse qualcuno vorrebbe.
black sheep è magicamente diventata eve interactive
http://www.eveinteractive.it/

questo invece il sito di wingers...
http://www.wingers.it/index.htm

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maggio 2010

Altro giro altro regalo:

Game Republic rinasce tra le mani di Accordi Rickards, a cui è stata affidata agonizzante (il sito ormai era stato dismesso e gran parte dello staff originale era saltato diversi mesi fa).

Questa la lista di redattori e collaboratori che si legge dalla pagina su facebook:

Marco Accordi Rickards
Editor-in-Chief
Gianpaolo Iglio
Redattore
Eliana Bentivegna
Redattrice
Guglielmo De Gregori
Redattore
Enrico Gandolfi
Redattore
Andrea Peduzzi
Redattore
Monica Gasbarri
Redattrice
Simone Akira Trimarchi
Columnist
Letizia Geron
Collaboratrice
Vittorio Vassalli
Collaboratore
Arianna Buttarelli
Collaboratrice
Lorenzo Kobe Fazio
Collaboratore

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http://www.eldastyle.it/2010/05/aesvi-entra-in-confindustria-paura-eh.html

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Per chi vuole sapere che fine ha fatto Wingers: http://lafinestrachiusa.blogspot.it/...ecensione.html

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i primi tempi della nuova gestione gamesvillage

http://i.imgur.com/AzSY0So.png

Danny2h
15-01-16, 13:31
tl,dr

mila il bello
15-01-16, 13:31
tutta sta roba quando sarebbe successa? :uhm:

Austin Punisher
15-01-16, 13:33
:chebotta:

https://fbcdn-sphotos-a-a.akamaihd.net/hphotos-ak-xat1/v/t1.0-9/12122763_917598618310958_7031569217651900550_n.jpg ?oh=ef5148b6e06910cbfb3d010a45d9e600&oe=56B22722&__gda__=1454929149_4eba10345c1b79ee2273f976c02accd b

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https://medium.com/@ItalyGG/corruzione-etica-nel-giornalismo-italiano-bf99aabe3df7

http://www.orgoglionerd.it/news/2015...-sotto-sfratto

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Ci scusiamo in secondo luogo per la censura ai link che tanti dissapori ha portato nella giornata di ieri. Ancora, come già comunicato, non è stata attuata dalla redazione e dalla nuova gestione ma, anzi, è stata fermata come è balzata ai nostri occhi.

:rotfl:

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tutta sta roba quando sarebbe successa? :uhm:



dal 2009 va avanti, piu o meno.


Bon basta, ho preso le cose che mi parevano più pregnanti

mila il bello
15-01-16, 13:37
mi sono perso parecchio della storia di questo individuo

un riassunto per un nabbo? :fag:

WTS Mark
15-01-16, 14:00
Ottimo! [emoji106]

koba44
15-01-16, 14:02
Addestramento alla Quick Reaction significa Estrazione Veloce di Pistola dalla Fondina?

mila il bello
15-01-16, 14:04
Addestramento alla Quick Reaction significa Estrazione Veloce di Pistola dalla Fondina?

no, ti insegnano a sborrare velocemente in faccia alle wighe che passano