Bicio
05-01-21, 20:17
Ecco dove potrà sorgere il deposito nazionale di scorie nucleari. E da Nord a Sud è subito protesta
Sono state individuate 67 aree considerate idonee a ospitare le scorie radioattive italiane. In tutte le regioni riparte la protesta per dire "noi non le vogliamo". Come andrà a finire?
Orlando Sacchelli - Mar, 05/01/2021 - 14:54
In Italia il nucleare non esiste più da oltre trent'anni ma le scorie ci sono e vanno trattate. Fino ad ora lo si è fatto un po', consentiteci il termine, all'italiana, con una ventina di siti provvisori che non sono idonei ad uno smaltimento definitivo. La situazione va sanata da anni, anche per uscire dalla (giusta) procedura di infrazione europea.
Ora, con il nulla osta del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell'Ambiente, la Società gestione impianti nucleari (Sogin) ha pubblicato sul sito depositonazionale.it la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI), il progetto preliminare e tutti i documenti necessari alla realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del parco tecnologico: l'obiettivo è sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività.
In tutto sono state individuate 67 aree idonee ad ospitare il deposito nazionale: otto in Piemonte, due in Toscana, ventidue nel Lazio, cinque tra Basilicata e Puglia, 14 in Sardegna e 4 in Sicilia. Le aree candidate non hanno lo stesso punteggio e sono divise per colore: con il verde (scuro e chiaro) sono indicate le più favorevoli, con il giallo quelle meno adatte, celeste per le isole, per le quali va tenuto in considerazione il fattore del trasporto marittimo. Le aree verdi (scuro e chiaro), sono in totale 23: 8 in Piemonte tra le province di Torino e Alessandria (Comuni di Caluso, Mazzè, Rondissone, Carmagnola, Alessandria, Quargento, Bosco Marengo e così via); 2 in Toscana tra Siena e Grosseto (che comprendono i Comuni di Pienza, Campagnatico), 7 nel Lazio in provincia di Viterbo (comuni di Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Corchiano) e 6 in Basilicata/Puglia tra Matera e Bari (Comuni di Altamura, Matera, Laterza e Gravina di Puglia).
qui la mappa e moar info https://www.repubblica.it/green-and-blue/2021/01/05/news/nucleare_deposito_scorie_arriva_la_carta_nazionale _delle_aree_idonee-281185837/
Mi sfugge se e in cosa noi utilizziamo il nucleare in qualcosa e se questi depositi siano per le scorie prodotte dagli altri :uhm: no perchè nel caso, siamo cornuti e mazziati, non abbiamo centrali nucleari, l'energia costa un bel pò e in più dobbiamo prenderci le scorie degli altri :uhm:
edit: al tg di la7 dicono che le scorie provengono da processi produttivi (?), ospedali (?), centrali nucleari italiane in dismissione (?) :uhm:
Sono state individuate 67 aree considerate idonee a ospitare le scorie radioattive italiane. In tutte le regioni riparte la protesta per dire "noi non le vogliamo". Come andrà a finire?
Orlando Sacchelli - Mar, 05/01/2021 - 14:54
In Italia il nucleare non esiste più da oltre trent'anni ma le scorie ci sono e vanno trattate. Fino ad ora lo si è fatto un po', consentiteci il termine, all'italiana, con una ventina di siti provvisori che non sono idonei ad uno smaltimento definitivo. La situazione va sanata da anni, anche per uscire dalla (giusta) procedura di infrazione europea.
Ora, con il nulla osta del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell'Ambiente, la Società gestione impianti nucleari (Sogin) ha pubblicato sul sito depositonazionale.it la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI), il progetto preliminare e tutti i documenti necessari alla realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del parco tecnologico: l'obiettivo è sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività.
In tutto sono state individuate 67 aree idonee ad ospitare il deposito nazionale: otto in Piemonte, due in Toscana, ventidue nel Lazio, cinque tra Basilicata e Puglia, 14 in Sardegna e 4 in Sicilia. Le aree candidate non hanno lo stesso punteggio e sono divise per colore: con il verde (scuro e chiaro) sono indicate le più favorevoli, con il giallo quelle meno adatte, celeste per le isole, per le quali va tenuto in considerazione il fattore del trasporto marittimo. Le aree verdi (scuro e chiaro), sono in totale 23: 8 in Piemonte tra le province di Torino e Alessandria (Comuni di Caluso, Mazzè, Rondissone, Carmagnola, Alessandria, Quargento, Bosco Marengo e così via); 2 in Toscana tra Siena e Grosseto (che comprendono i Comuni di Pienza, Campagnatico), 7 nel Lazio in provincia di Viterbo (comuni di Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Corchiano) e 6 in Basilicata/Puglia tra Matera e Bari (Comuni di Altamura, Matera, Laterza e Gravina di Puglia).
qui la mappa e moar info https://www.repubblica.it/green-and-blue/2021/01/05/news/nucleare_deposito_scorie_arriva_la_carta_nazionale _delle_aree_idonee-281185837/
Mi sfugge se e in cosa noi utilizziamo il nucleare in qualcosa e se questi depositi siano per le scorie prodotte dagli altri :uhm: no perchè nel caso, siamo cornuti e mazziati, non abbiamo centrali nucleari, l'energia costa un bel pò e in più dobbiamo prenderci le scorie degli altri :uhm:
edit: al tg di la7 dicono che le scorie provengono da processi produttivi (?), ospedali (?), centrali nucleari italiane in dismissione (?) :uhm: