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Major Sludgebucket (ABS)
09-08-21, 14:51
Sindrome dell’Avana, l’intelligence Usa «si arrende»

Deve essere frustrante per un investigatore. Sospettano di un colpevole e di un’arma, tutto sembra portare in una direzione, ma quando è il momento di chiudere non c’è una conclusione definitiva. Da offrire al presidente e all’opinione pubblica. L’intelligence Usa è convinta che la «sindrome dell’Avana» sia una conseguenza di un’azione con micro onde legata a due scenari: attività di spionaggio che comporta l’uso di apparati elettronici o un attacco deliberato per ostacolare i diplomatici statunitensi. Un modus operandi aggressivo non inedito e dunque considerato come plausibile dagli esperti. Dal 2017, infatti, sono dozzine i funzionari che hanno lamentato disturbi, più o meno gravi (nausea, capogiri, ronzio, malesseri). A Cuba, ma anche a Mosca e Vienna. Solo che l’inchiesta dell’intelligence Usa non ha trovato «la pistola fumante». E lo ha comunicato — scrive il New York Times — ai vertici nazionali durante una riunione svoltasi venerdì a Washington. La difficoltà nel trovare risposte porterà munizioni a quanti ritengono che la sindrome abbia altre origini, naturali o casuali, senza l’ombra di uno 007.


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Sindrome dell’Avana: il mistero degli attacchi acustici arriva a due passi dalla Casa Bianca

Torna il mistero della «sindrome dell’Avana»: diplomatici e personale americano dislocati in varie parti del mondo che hanno denunciato disturbi più o meno gravi. Probabilmente vittime di attacchi condotti con microonde ed onde acustiche ad alta frequenza che provocano nausea, perdite dell’equilibrio, mal di testa, vertigini. Molti i casi denunciati dopo il primo, segnalato nel 2016 nell’ambasciata Usa a Cuba. I più gravi in Russia e in Cina, ma anche in Siria (luogo di confronto diretto tra russi e americani) e altrove. Il governo Usa fin qui non ha accusato nessuno, non avendo certezze su natura e scopi degli attacchi.

Ora, però, l’allarme cresce all’improvviso perché gli attacchi sono arrivati non solo in territorio Usa, ma addirittura nel cuore del suo potere politico: colpito addirittura un membro del Consiglio per la sicurezza nazionale sull’Ellipse, la grande aiuola che separa i giardini della Casa Bianca da Constitution Avenue. E ora trapela anche che un anno e mezzo fa c’era stato un altro caso di un collaboratore della Casa Bianca colpito mentre portava fuori il suo cane vicino casa, a poche miglia dalla residenza del presidente. Cia e Pentagono indagano da tempo, ma ancora non sono riusciti a identificare le cause precise dei malesseri, la gravità e durata degli attacchi. Né, come detto, la loro provenienza.

Ci sono stati casi seri, con persone che sono state ritirate dal servizio e costrette ad andare anticipatamente in pensione con una diagnosi di traumatic brain injury, ma dietro l’aumento delle denunce potrebbero esserci altri casi di ipocondria e suggestione. Sembra anche che ci siano stati contrasti all’interno dell’Amministrazione: un po’ perché Trump, che non ha mai preso sul serio la cosa, non ha chiesto serie indagini. Ma anche perché pare che gli allarmi da tempo lanciati dai generali del Pentagono siano stati presi un po’ sottogamba tanto dai servizi segreti quanto dal dipartimento di Stato. Con Biden cambia musica ma, dopo quelli della cyberwar, si aggiunge un altro tassello di nuovi tipi di conflitto sotterraneo, impalpabile, pericolosamente destabilizzante.

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Cuba, diplomatici Usa vittime di un misterioso attacco «acustico»
Apparecchiature elettroniche usate per colpire impiegati dell’ambasciata
Uno dei dipendenti americani ha subito la perdita permanente dell’udito

I diplomatici e dipendenti del Dipartimento di Stato americano in servizio all’ambasciata Usa a L’Avana sarebbero stati vittime di un «attacco acustico» condotto attraverso alcune apparecchiature elettroniche che hanno provocato seri problemi di salute ad almeno due delle vittime, costrette a tornare in patria per curarsi. Lo riferiscono fonti dell’amministrazione Usa, che spiegano così i «misteriosi incidenti» che nel maggio scorso hanno portato per rappresaglia all’espulsione di due diplomatici cubani a Washington. Uno dei dipendenti americani colpiti avrebbe subito una perdita permanente di udito. Gli episodi di attacco acustico sarebbero più di uno, tutti nel corso del 2016. Le autorità cubane negano ogni responsabilità e assicurano di non sapere nulla dell’episodio sul quale però sta ora indagano l’Fbi. Dalla ripresa dei rapporti diplomatici tra Usa e Cuba nel 2015 non si erano più verificati fatti del genere.

Decay
09-08-21, 15:12
Le armi chimiche di saddam le stanno ancora a cercà?

Maelström
09-08-21, 15:47
Avevo letto attacchi autistici

Lolliker
09-08-21, 15:55
Avevo letto attacchi autistici

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