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Visualizza Versione Completa : PASTA ICS, laureadho triennale di 30anni chiede al babbo altri $$$. Il tribunale...



Cesarino
27-04-16, 12:39
Modena, il figlio a 28 anni cambia facoltà: il padre gli fa causa

Il figlio, che vive con la madre, a 28 anni ha conseguito una laurea triennale ma, anzichè terminare il corso di laurea, a sorpresa si iscrive a un corso di cinematografia. Il padre chiede al Tribunale civile di Modena di togliergli l'assegno di mantenimento ma i giudici dicono che deve continuare a mantenerlo perché è giusto che possa seguire le sue aspirazioni.

MODENA. Il figlio, che vive con la madre, a 28 anni ha conseguito una laurea triennale ma, anzichè terminare il corso di laurea, a sorpresa si iscrive a un corso di cinematografia in un'altra città. Allora il padre, divorziato, si rivolge ai giudici del Tribunale di Modena perché stanco di mantenere un uomo adulto che non lavora e non fa nulla per mantenersi. La madre, chiamata in causa, rilancia chiedendo di aumentare l’assegno di mantenimento per suo figlio adeguandolo ai nuovi studi e chiedendo di mettere in conto anche gli arretrati di più di un anno.

Ma i giudici del Tribunale civile di Modena decidono di lasciare tutto com’è. Il padre, dicono, deve mantenere il figlio perché nulla è cambiato nelle disponibilità dei genitori e d’altra parte non lavorando non può mantenersi e non si può neppure impedirgli di seguire le sue aspirazioni.

MANTENUTO A TRENT'ANNI. Il decreto è stato pronunciato dalla Seconda Sezione del tribunale civile di Modena. Ed è in linea con l’orientamento della giurisprudenza che prevede il mantenimento di un figlio dopo separazione ben oltre i diciotto anni non solo finchè i figli siano economicamente indipendenti ma addirittura, secondo le più recenti pronunce, finché non abbiano realizzato le proprie aspirazioni. È comunque raro che si raggiungano i trent’anni e il caso di Modena è interessante proprio per la richiesta di intraprendere un lungo periodo di studi che si prevede possa superare questo limite.

L’uomo in balìa di suo figlio aveva chiesto ai giudici di eliminare o almeno ridurre l’assegno di mantenimento che gli passa ogni mese dato che è ben più che maggiorenne - ha 28 anni - e in teoria sarebbe alla fine degli studi, considerando anche che a questa età è riuscito a finire il corso di laurea triennale di Lettere. Si può immaginare come avrà preso la notizia che, anzichè finire l’anno magistrale di Lettere, il figlio si era già iscritto al corso di cinematografia sperimentale.

E quando il figlio gli ha chiesto di mantenerlo e di pagargli le spese di trasferta, vitto e alloggio è arrivato alla conclusione che, come ha poi scritto ai giudice, «non fosse meritevole di ulteriore sostegno economico, non avendo compiuto scelte lavorative per l’autosostentamento o scelte di continuare studi adatti alla sua formazione pregressa».

PERCHE' DEVE PAGARE. Ma i giudici rilevano che da un lato non è cambiato nulla nella vita del figlio, dato che di fatto continua a studiare, e d’altro canto non sono cambiate le condizioni economiche dei genitori. Perciò il contributo ordinario di mantenimento non cambia. Non solo perché queste sono spese straordinarie, ma perché gli studi di cinema (secondo i giudici) sono in linea con quelli letterari già fatti. In generale, sono «in linea con le aspirazioni del figlio,
anche per ragioni di attitudini familiari e del clima culturale vissuto in famiglia, certamente non estraneo a tendenze artistiche e propensione alla creatività». Conclusione: il padre dovrà mantenerlo «fino al raggiungimento dell’indipendenza economica della prole». E chissà quando arriverà.

alastor
27-04-16, 12:46
corri forrest corri

Pasta X
27-04-16, 12:54
sticazzi

Zhuge
27-04-16, 13:03
e la gente si dovrebbe stupire?

:rotfl:

Conte Zero
27-04-16, 13:08
Ma Pastella non era di Legnano o roba simile?

Cesarino
27-04-16, 13:09
Lo scrittore divorziato che voleva ridurre l’assegno

L’ultimo caso lo ha raccontato laGazzetta di Modena e riguarda un padre con caratteristiche precise: «Scrittore di discreto successo, con pubblicazioni presso alcune tra le maggiori case editrici nazionali». Divorziato, ha chiesto al Tribunale civile di Modena di eliminare, e in subordine, di ridurre l’assegno di mantenimento del figlio 28enne. Il rampollo, infatti, dopo aver conseguito con i suoi tempi (lenti) la laurea triennale in Lettere, anziché completare il titolo con la magistrale, si è iscritto a un corso di cinematografia sperimentale a Bologna. Da lì avrebbe avanzato nuove richieste di rimborso spese per trasferte e alloggio.
Secondo il padre, il giovanotto «non è meritevole di ulteriore sostegno economico, non avendo compiuto scelte lavorative volte all’autosostentamento o scelte di continuare studi confacenti alla sua formazione pregressa». E qui, però, a giocare contro lo «scrittore di discreto successo» è stato proprio il clima di creatività nel quale è cresciuto il figlio.


La decisione dei giudici di Modena

Il decreto firmato dal presidente Angelo Gin Tibaldi della Seconda sezione del Tribunale civile di Modena ha infatti messo in evidenza che i corsi di cinematografia sono previsti in diverse facoltà di Lettere e, comunque, sono «in linea con le aspirazioni personali del figlio (in questione, ndr), anche in ragione delle attitudini familiari e del clima culturale vissuto in famiglia, certamente non estraneo a tendenze artistiche e propensione alla creatività». In definitiva non si possono mortificare «le aspirazioni personali» del ventottenne. E poiché le spese universitarie erano già previste nella precedente sentenza di divorzio, e poiché non è cambiato nulla da allora che giustifichi una variazione dell’assegno, il padre deve continuare a mantenere il figlio (salvo ricorso in Appello a Bologna o, eventualmente, in Cassazione).

I precedenti (poco incoraggianti)

«È molto difficile applicare schemi rigidi, il bello della giurisprudenza è proprio affrontare caso per caso», interviene l’avvocato Cesare Rimini. «Alcune professioni richiedono un cammino lungo e difficile che deve essere sostenuto. La valutazione, però, va fatta tenendo conto dello status della famiglia, ma anche della reale attitudine allo studio del figlio, perché non è giusto che un padre o una madre paghino per un fannullone».
Lo «scrittore di discreto successo» può consolarsi pensando a quei genitori ai quali è andata peggio. Nel 2011 la Suprema Corte confermò l’obbligo di un padre a mantenere la figlia 25enne che viveva ancora con la madre e che aveva un impiego a tempo indeterminato. Perché? L’occupazione trovata non rispettava le sue aspirazioni: faceva la commessa con diploma di ragioniera.

Zhuge
27-04-16, 13:13
Ma Pastella non era di Legnano o roba simile?

yep

apro e posito, Pastina, che ne pensi degli immigranz magrebinz che ci mettono in caserma adesso?

dì la verità, gli striscioni erano tuoi, eh :asd:

Pasta X
27-04-16, 13:16
ASD centinaio ladrone solo merda e derisione
Imbarazzante

Zhuge
27-04-16, 13:17
ASD centinaio ladrone solo merda e derisione
Imbarazzante

:asd:

però glielo impone la prefettura, questa volta il gran mogol dei partigiani Centinaio mi sa che subisce :fag:

tigerwoods
27-04-16, 13:34
yep

apro e posito, Pastina, che ne pensi degli immigranz magrebinz che ci mettono in caserma adesso?

dì la verità, gli striscioni erano tuoi, eh :asd:
se sono tutti radunati si fa meno fatica


:dolceforno: :moloch:

Azathoth
27-04-16, 14:03
E poi si lamentano che certa gente passa tutto il giorno sui siti porno, pensate a che razza di bestie avrebbero concepito se avessero trovato una donna disponibile. :tremo:
Seriamente, il papá di quel gegno per me sta rimpiangendo di non essersi dedicato di piú ai solitari.