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Visualizza Versione Completa : Femminismo vs maternità



Arnald
17-05-16, 11:56
http://www.internazionale.it/opinione/chiara-lalli/2016/05/16/utero-artificiale-donne-liberta


L’utero artificiale è quasi sempre protagonista di visioni distopiche o scenari apocalittici. Da Aldous Huxley a Matrix, è descritto come un mezzo per alimentare soprusi e sospetto verso la tecnologia.

E se invece rappresentasse uno strumento di uguaglianza?

È da questa domanda che parte Evie Kendal in Equal opportunity and the case for state sponsored ectogenesis. Da una prospettiva femminista e liberale (sottolineo liberale in un momento in cui una parte di femminismo sembra essersi impantanata in un moralismo e in un paternalismo feroci), Kendal indaga come la gestazione e il parto impongano alle donne un peso fisico, sociale e finanziario. La disparità nella distribuzione dei rischi associati alla riproduzione è tutta a svantaggio delle donne. E non solo per i rischi di salute, ma pure per le implicazioni sociali e lavorative.

L’utero artificiale, un progetto lontano dall’essere ancora realizzabile, potrebbe consentire quell’uguaglianza che la biologia – e non solo, ovviamente – ostacola. “Nel futuro le donne potrebbero avere la possibilità di essere liberate da questi vincoli quando desiderano una famiglia”.

I rischi per la salute possono essere anche gravi. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità almeno il 15 per cento delle donne incinte affronta una qualche condizione potenzialmente mortale. Anche in paesi come l’Australia, in cui la mortalità materna è molto bassa, muoiono sette donne su centomila nati vivi. Ovviamente le morti e le complicazioni si moltiplicano in luoghi tecnologicamente meno avanzati, e per le donne che soffrono di patologie come diabete, ipertensione, sindromi autoimmuni o altre patologie croniche.

Kendal ricorda una delle morti più recenti, quella di Kimberlie Shephard, 26 anni, per una rara condizione impossibile da prevedere.

Le morti in Italia sono quattro ogni centomila nati vivi e con una forte differenza regionale secondo il Rapporto globale sulla mortalità materna.

Visione angusta

Il rischio può essere abbassato ma non eliminato e sembra essere percepito come ovvio, scontato, nulla di cui lamentarsi perché le donne lo hanno sempre affrontato e così deve essere. E se questo è l’atteggiamento per i rischi seri, figuriamoci come sono giudicate l’insofferenza o le proteste per le conseguenze meno gravi. Sono capricci, lamentele di donne viziate o infantili. Che vuoi che siano le nausee, le scomodità, le restrizioni alimentari, la richiesta di un comportamento “adatto”, il divieto di fumare e bere, l’incontinenza e tutti gli altri fastidi della gestazione. Sono naturali! E poi ti lamenti per le smagliature! Madre snaturata.

“Il dolore lega madre e bambino”, “il parto deve essere naturale” e tutte le altre scemenze retoriche cui siamo abituati sono sintomi di una visione molto angusta (scegliete pure di soffrire se volete, la questione non è ovviamente questa). I rischi sono considerati talmente scontati che il consenso informato sui pericoli della gestazione è quello più evanescente. Fanno intrinsecamente parte del pacchetto e non bisogna manco discuterne.

Ore e ore di travaglio sono quello che vi renderà una buona madre. Certo

Come reagireste se vi proponessero di fare una cura canalare senza anestesia? “Provate questo anestetico naturale, respirate, imparate dal dolore”.

Non vi convince? E perché dovrebbe farlo nel caso del parto? Perché in quel caso il dolore è sacro? E perché chiedere di non soffrire è, per molti fanatici di un’arcadia mai esistita, da smidollate?

E se non bastano le credenze degli ossessionati, c’è il fatto che – solo per fare un esempio – l’epidurale è disponibile a caso e il parto cesareo è considerato il Male, mentre ore e ore di travaglio sono quello che vi renderà una buona madre. Certo.

Non solo. Un recente articolo pubblicato sul British Journal of Anaesthesia, Failed epidural: causes and management rivela l’alta percentuale dei fallimenti dell’epidurale. Al momento, l’unico modo per evitare rischi e dolore è non portare avanti una gravidanza. E se la donna incinta scopre di avere un tumore o un’altra patologia la cui cura danneggia il feto, l’unica possibilità è scegliere tra la propria vita e quella del feto.

L’utero artificiale eliminerebbe questo dilemma, come molti anni fa ha fatto il parto cesareo – eliminando l’obbligo di scegliere se salvare la donna o il nascituro, ma presentando comunque dei rischi per la donna. L’utero artificiale permetterebbe di evitare tutti i rischi della gestazione e del parto. Kendal ricorda quello che aveva scritto Shulamith Firestone nel celebre The dialectic of sex: the case for feminist revolution del 1970: “La gravidanza è barbarica… la gravidanza è la temporanea deformazione del corpo dell’individuo per la salvezza della specie. Inoltre, il parto è doloroso”.

A quasi cinquant’anni di distanza siamo immersi nella celebrazione della maternità naturale, di quel “si è sempre fatto così” che rifiuteremmo se ci offrissero di andare a piedi invece che comodamente in automobile, e ignoriamo le implicazioni sull’ineguaglianza.

Ondata di scandalo

Kendal guarda all’ectogenesi come a un’augurabile possibilità. Le donne potrebbero scegliere di ricorrere all’utero artificiale, allargando il loro spazio di libertà. Quella libertà non sarebbe solo fisica. Il peso sociale della gestazione e della riproduzione ha effetti anche sul lavoro (alle donne è richiesto di scegliere tra carriera e famiglia molto più che agli uomini) e sul paternalismo medico. O sulla privacy: ognuno si sente in diritto di piazzarti una mano sulla pancia e di darti consigli non richiesti – è un’ossessione già diffusa e che appena sbuca un po’ di pancia diventa ineludibile.

Alle donne che non hanno figli si chiede “non hai rimpianti?”, dimenticando sempre di fare la domanda a chi i figli li ha fatti: “Non ti sei pentita?”. L’istinto materno e l’orologio biologico sono due trappole di questa visione necessaria e universale. Non è più il tempo in cui una donna senza figli era considerata matta, ma non è nemmeno il tempo in cui le scelte sono personali ed equivalenti. Essere madre è la Scelta. E se osi dire “che palle” preparati all’ondata di scandalo.

Se scegli la carriera, sei egoista e un po’ squilibrata. Sei fai un solo figlio, non gli fai il fratellino? Poi forse il cuore della questione sta nel rompere comunque le palle. Per esempio, Angelina Jolie ha troppi figli, è una madre bulimica. Gli affari vostri mai.

Non è una bacchetta magica, ma potrebbe essere un modo per attenuare la disparità di genere

Quanto agli svantaggi lavorativi, in parte possono essere connessi alla disparità biologica. Rafforzata dagli stereotipi, il risultato è che lavoro e donna incinta non vanno molto d’accordo. Lavori fino all’ottavo mese?!? Torni dopo pochi giorni? Niente va mai bene.

Se poi devi allattare, è normale considerarti il genitore principale. Quello che deve sacrificare tutto per il bene della creatura, quello che sta a casa (si pensi alla sproporzione dei congedi parentali e ai ruoli predefiniti e ancora troppo rigidi, o alla disparità di salario che rende la scelta “inevitabile”: starà a casa chi guadagna di meno, razionale no?).

L’utero artificiale non è certo una bacchetta magica, ma potrebbe essere un modo per attenuare la disparità di genere, quelle regole che sembrano uscire dall’età vittoriana e i pregiudizi che rendono spesso più difficile per le donne il rifiuto del loro destino.

E il libro di Kendal è particolarmente benefico dopo mesi e mesi di proposte deliranti di reati universali e anni in cui si continua a considerare la scienza e le tecniche riproduttive come intrinsecamente maschiliste. Vogliamo ricordare l’invito all’astensionismo durante il referendum sulla legge 40 da parte di quelle stesse che oggi urlano “divieto assoluto di maternità surrogata!”? Vogliamo ammettere che pervertire il femminismo a un “ora te lo dico io come devi vivere e cosa è giusto per te” pare l’imitazione del più tetro e noioso maschilista? E che moltissimi argomenti di queste fanatiche del reato universale sono fallaci come il pensiero magico?

Partirei da una domanda apparentemente stupida (o magari anche non solo apparentemente): secondo queste femministe cosa distingue una donna da un uomo a questo punto?
Le vecchie convenzioni sociali di galanteria (sesso "forte" e sesso "debole") no, il tipo di lavori e di carriere no, le attitudini caratteriali (pragmaticità vs emotività, tanto per dirne una, sembrano retaggi del passato) no, ora pure la maternità...
Resistono solo tacchi, rossetto e genitali, alcune volte neanche quelli.
Mi sfugge qualcosa o alcune femministe stanno degenerando dalla parità dei sessi all'appiattimento dei sessi?

koba44
17-05-16, 12:21
Brave new world (1932).

Ginzo
17-05-16, 12:24
Sono 45 anni che stanno degenerando.

Edward Green
17-05-16, 12:32
,,,

Ginzo
17-05-16, 16:35
Come tutti gli esperimenti di uguaglianza sociale estrema

Recidivo
17-05-16, 16:47
"Tra mille anni non ci saranno più maschi e femmine, solo segaioli. Per me va benissimo."

Ma chi lo dice a Teon?

Marlborough's
17-05-16, 17:12
Brave new world (1932).

2000 carissimo, BnW è del 2000 :snob:

koba44
17-05-16, 18:08
2000 carissimo, BnW è del 2000 :snob:
È nel 2540! Abbiamo tempo. Ditelo anche a Bagnasco.

Diabolik
17-05-16, 18:13
Sapete già come finirà, vero? :asd:

Male?

:bua:

koba44
17-05-16, 20:04
Gente che propone un'unica cultura globale (una sorte di fusione fra le varie culture). Gente che propone ovviamente un unico governo. Gente che propone l'uguaglianza in tutti i campi fino all'estremo.

Marc Augé: 'Il multiculturalismo è un inganno: lascia spazio a ideologie totalitarie' - micromega-online - micromega (http://temi.repubblica.it/micromega-online/marc-auge-il-multiculturalismo-e-un-inganno-lascia-spazio-a-ideologie-totalitarie/)

Edward Green
05-07-17, 17:28
,,,

caesarx
05-07-17, 18:49
Speriamo nell'Apocalisse Zombie a sto punto.

koba44
05-07-17, 19:06
Be', ci siamo quasi: c'è l'Apocalisse dei Negri che è appena iniziata. Le differenze sono minime.

wesgard
05-07-17, 21:44
http://www.ilpost.it/2017/07/05/identita-di-genere/

http://www.ilpost.it/2017/07/05/identita-di-genere/

Il primo bambino al mondo né maschio né femmina, ufficialmente

Più leggo questi articoli più mi sembra di vedere una confusione infinita in aumento. Cosa che sta ormai inficiando qualsiasi dibattito occidentale.

Decisamente e' ora che l'occidente venga spazzato via. Abbiamo portato tantissime idee che per quanto non nuove in assoluto non credo siano state cosi' organizzate coerentemente da nessuna altra cultura. Liberta' religiosa/pensiero, uguglianza uomo/donna, diritti di minoranze etniche e sessuali.

Pero' adesso mi pare si sia proprio perso il timone. Cioe' ci stiamo veramente avvitando in bizantismi che non hanno senso e forse sviliscono anche gli alti concetti cui si ispirano. Tempo di fare posto al nuovo. Che temo sara' un passo indietro mostruoso. Pero' col tempo immagino che queste idee torneranno a fare capolino senza tutti gli estremismi. :nod:

Miles teg
05-07-17, 23:08
Si però ci vorrebbe qualche donna con bimbi qui a commentare. Troppo facile altrimenti. Da padre da circa un anno, e vedendo quanto è dura per mia moglie, capisco perché possano fare gola certe tecnologie. La gravidanza cambia il fisico in maniera allarmante e, a seconda del fisico, ci possono essere tante piccole complicazioni; dal diabete, a problemi di tiroide, all'osteoporosi.
Voi le rischiereste tutte ste cose? Io di sicuro no :D
Capisco il discorso dell'appiattimento dei sessi, ma penso che è naturale cercare di evitare certi casini, se possibile, pur decidendo di voler diventare mamme.

Insomma, al solito, preferisco che la tecnologia ci sia, e poi siano la donna a scegliere se usarla o no, non vedo perché noi maschietti, che la gravidanza non la viviamo, dobbiamo dare giudizi morali.

Per me è MOLTO più innaturale spingere su cazzate tipo dover per forza fare tutto al naturale, allattamento, parto con dolore etc, anche a tutti i costi.

koba44
05-07-17, 23:13
Il futuro è quello e ci si arriverà.

Diabolik
06-07-17, 00:00
Si però ci vorrebbe qualche donna con bimbi qui a commentare. Troppo facile altrimenti. Da padre da circa un anno, e vedendo quanto è dura per mia moglie, capisco perché possano fare gola certe tecnologie. La gravidanza cambia il fisico in maniera allarmante e, a seconda del fisico, ci possono essere tante piccole complicazioni; dal diabete, a problemi di tiroide, all'osteoporosi.
Voi le rischiereste tutte ste cose? Io di sicuro no :D
Capisco il discorso dell'appiattimento dei sessi, ma penso che è naturale cercare di evitare certi casini, se possibile, pur decidendo di voler diventare mamme.

Insomma, al solito, preferisco che la tecnologia ci sia, e poi siano la donna a scegliere se usarla o no, non vedo perché noi maschietti, che la gravidanza non la viviamo, dobbiamo dare giudizi morali.


Ma qual è la correlazione con l'articolo, che mi sono perso? :uhm: :asd:

p.s.: noi maschietti "scegliamo" di vivere 5-7 anni di meno in media, peraltro...

Kinto
06-07-17, 09:15
Si però ci vorrebbe qualche donna con bimbi qui a commentare. Troppo facile altrimenti. Da padre da circa un anno, e vedendo quanto è dura per mia moglie, capisco perché possano fare gola certe tecnologie. La gravidanza cambia il fisico in maniera allarmante e, a seconda del fisico, ci possono essere tante piccole complicazioni; dal diabete, a problemi di tiroide, all'osteoporosi.
Voi le rischiereste tutte ste cose? Io di sicuro no :D
Capisco il discorso dell'appiattimento dei sessi, ma penso che è naturale cercare di evitare certi casini, se possibile, pur decidendo di voler diventare mamme.

Insomma, al solito, preferisco che la tecnologia ci sia, e poi siano la donna a scegliere se usarla o no, non vedo perché noi maschietti, che la gravidanza non la viviamo, dobbiamo dare giudizi morali.

Per me è MOLTO più innaturale spingere su cazzate tipo dover per forza fare tutto al naturale, allattamento, parto con dolore etc, anche a tutti i costi.

Io sono padre da poco più tempo di te, di due gemelline.
Posso solo dirti che la mamma, di peso normale di 45kg, ha passato una brutta gravidanza (ha perso peso in gravidanza, nonostante le piccoline crescessero bene).
Nausee e vomiti (diverse volte al giorno!) per 5 mesi abbondanti, diabete, flebo di ferro e infine colestasi gravidica che ha portato al taglio cesareo prematuro.
Fortunatamente, nonostante il pericolo iniziale fosse il dover portare le gemelline in pancia ALMENO 7 mesi, per ridurre eventuali loro complicanze post parto, le ha tenute 8 mesi! A fine parto pesava 39kg e sembrava fosse stata ad un campo concentramento O_O
Senza considerare la grandezza della pancia (a 5-6mesi era come una pancia di una di 9 mesi finiti!)

Quindi gravidanza da dimenticare in toto, ma nessuno potrà mati toglierle la sensazione e il ricordo di quando erano dentro la pancia. Anche se sono passati poco più di 20 mesi dal parto, ancora a volte le guardiamo mentre dormono e io e la mamma ci diciamo <<pensa che erano dentro la mia pancia>>
Il grande dispiacere e non aver potuto partorire normalmente (a Pesaro i parti gemellari li fanno col taglio per evitare eventuali complicanze). E io non ho potuto assistere al parto, perchè il taglio cesareo si fa in sala operatoria :(

Inoltre il sapere di averle portate in grembo, rafforza il legame con loro. Pochi Cocks!
Ora la nostra società è abituata ad avere tutto e subito, ma i bambini non sono cose usa e getta.
Si hanno, si crescono, ci si stanca "abbestia", le si vede sorridere, ci si scioglie, ci si gioca, le si rimprovera e si cresce insieme a loro!

Quello che hanno scritto le femministe, imho, è una corazzata potemkin (rip) dettata dall'avere tutto e subito. Facile avere solo diritti e niente doveri...

caesarx
06-07-17, 15:17
Quoto in toto. Mia moglie continua a ripetermi la bellezza della sensazione di portare nostra figlia in grembo.
:boh2:

Ghost
06-07-17, 15:47
Ok ma... Di che diavolo state parlando? Ho letto io l'articolo sbagliato?

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caesarx
06-07-17, 15:49
Ok ma... Di che diavolo state parlando? Ho letto io l'articolo sbagliato?

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Macchenneso, anche io non ci ho letto Nilla di tutto ciò nell'articolo...
:asd:

Diabolik
06-07-17, 16:28
Ok ma... Di che diavolo state parlando? Ho letto io l'articolo sbagliato?

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Anch'io ho fatto la stessa domanda ieri... :uhm:
Nessuno mi ha risposto, tutti giù a parlare di quant'è bella o brutta la maternità :bua:

Ghost
06-07-17, 17:16
Macchenneso, anche io non ci ho letto Nilla di tutto ciò nell'articolo...
:asd:
Anch'io ho fatto la stessa domanda ieri... :uhm:
Nessuno mi ha risposto, tutti giù a parlare di quant'è bella o brutta la maternità :bua:Ho l'impressione che ci sia stato qualche merge di topic, ora vedo una discussione del 2016 che prima (almeno su tapatalk) non avevo visto

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NOXx
06-07-17, 17:54
Be', ci siamo quasi: c'è l'Apocalisse dei Negri che è appena iniziata. Le differenze sono minime.

almeno gli zombie cercano i cervelli...

gli altri invece... :roll:

Edward Green
06-07-17, 17:57
,,,

koba44
06-07-17, 17:59
almeno gli zombie cercano i cervelli...

gli altri invece... :roll:
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Chiwaz
08-07-17, 09:04
E' uno dei tanti aspetti dell'ideologia dell'unico villaggio globale. Così abbiamo gente che sostiene l'abbattimento delle nazionalità e frontiere perchè siamo solo umani. Gente che propone un'unica cultura globale (una sorte di fusione fra le varie culture). Gente che propone ovviamente un unico governo. Gente che propone l'uguaglianza in tutti i campi fino all'estremo. E l'estremo è la cancellazione delle diversità fisiche. Così niente discriminazioni con il mammo.

Non è il complotto di qualche oscura setta, come credono certi grillini, ma semplicemente un'ideologia di fondo promossa da idealisti e progressisti transnazionali.

Sapete già come finirà, vero? :asd:

Lo scopo è quello di trasformare gli individui in consumatori.
Una volta eliminati i valori non controllabili (Stato/Patria, religone, famiglia, e a questo punto perfino la riproduzione), ognuno compirà le proprie azioni solo per comprare e consumare qualcosa.

Prendete anche questa cosa della gravidanza esterna: si dovrà andare in clinica, spendere soldi in misura decisamente maggiore che per una gravidanza normale, e comunque dipendere da strutture esterne. Non mi stupirei se ogni clinica con uteri artificiali pretendesse di inserire un copyright sul nuovo nato, per gli spot pubblicitari. Visto come vengono belli da noi ?

C'è di buono che chi è a favore di sti deliri è ancora meno numeroso degli sciachimisti.

- - - Aggiornato - - -


Si però ci vorrebbe qualche donna con bimbi qui a commentare. Troppo facile altrimenti. Da padre da circa un anno, e vedendo quanto è dura per mia moglie, capisco perché possano fare gola certe tecnologie. La gravidanza cambia il fisico in maniera allarmante e, a seconda del fisico, ci possono essere tante piccole complicazioni; dal diabete, a problemi di tiroide, all'osteoporosi.
Voi le rischiereste tutte ste cose? Io di sicuro no :D
Capisco il discorso dell'appiattimento dei sessi, ma penso che è naturale cercare di evitare certi casini, se possibile, pur decidendo di voler diventare mamme.

Insomma, al solito, preferisco che la tecnologia ci sia, e poi siano la donna a scegliere se usarla o no, non vedo perché noi maschietti, che la gravidanza non la viviamo, dobbiamo dare giudizi morali.

Per me è MOLTO più innaturale spingere su cazzate tipo dover per forza fare tutto al naturale, allattamento, parto con dolore etc, anche a tutti i costi.

Non hai capito.
Lo scopo non è quello di evitare sofferenze alla donna, ma far sì che possa diventare madre da sola. Senza padre, senza famiglia. Sola.

E anche questo:

Non è una bacchetta magica, ma potrebbe essere un modo per attenuare la disparità di genere