Visualizza Versione Completa : Dall'anime alla realtà (o vice versa)
La marina americana sta progettando dei droni da ricognizione che possano essere sparati fuori dall'acqua da un sottomarino in immersione
http://www.defensetech.org/wp-content/uploads/2016/05/blackwing-777x437.jpg
(l'articolo completo si può trovare qui: http://www.defensetech.org/2016/05/17/us-navy-to-deploy-sub-launched-spy-drones/)
Ora, ditemi se non vi ricordano i doron usati dalla Blue Noah
Beh, insomma... esistono da tempo missili nucleari (per non parlare di missili da crociera) progettati per essere sparati in immersione, il fatto di lanciare un drone non mi sembra una novità
Il lancio di missili da sottomarini in immersione c'è dagli anni '60, ma l'uso di droni a cambiamento d'ambiente non si era ancora visto. Le sfide tecnologiche non sono le stesse.
Il lancio di missili da sottomarini in immersione c'è dagli anni '60, ma l'uso di droni a cambiamento d'ambiente non si era ancora visto. Le sfide tecnologiche non sono le stesse.
Dal punto di vista strutturale un drone non è molto diverso da un missile da crociera... e quelli si lanciano dai sottomarini da un bel po'
Dal punto di vista strutturale un drone non è molto diverso da un missile da crociera... e quelli si lanciano dai sottomarini da un bel po'
Dipende se i droni sono usa e getta o se sanno tornare al sub
Dipende se i droni sono usa e getta o se sanno tornare al sub
Leggendo l'articolo non risulta sia prevista la possibilità di atterrare...
Un missile da crociera è molto più grosso ed è lanciato o dai lanciasiluri o da tubi appositi. Qui di parla di un drone che è progettato per essere rilasciato dai lanciatori di contromisure del sub, quindi molto più piccoli. E la miniaturizzazione pone già di sè diverse sfide.
Inoltre per un missile tutto quello che vuoi è che arrivi sul punto d'impatto nel minor tempo possibile alla maggiore velocità possibile. In pratica questo vuol dire che a livello di motore ti limiti a far partire il razzo/turbogetto e lo tieni semplicemente acceso ed a massima potenza per tutto il tragitto. Per un drone invece devi essere in grado di modulare la velocità a seconda di quello che vuoi vedere (veloce per arrivare al punto desiderato, poi lento per restare di pattuglia il più possibile) e questo implica una gestione molto più accurata del funzionamento del motore, con annessa complessità. Ed ogni elemento che aggiungi è un elemento in più che si può rompere.
Infine un drone è dotato di equipaggiamenti (in particolare le ottiche delle fotocamere da ricognizione) che sono particolarmente delicati e che non apprezzano molto l'essere sparati ad alta velocità fuori da un sub.
Powered by vBulletin® Version 4.2.5 Copyright © 2024 vBulletin Solutions Inc. All rights reserved.