PDA

Visualizza Versione Completa : Dall'anime alla realtà (o vice versa)



Gil-galad
24-05-16, 17:21
La marina americana sta progettando dei droni da ricognizione che possano essere sparati fuori dall'acqua da un sottomarino in immersione

http://www.defensetech.org/wp-content/uploads/2016/05/blackwing-777x437.jpg

(l'articolo completo si può trovare qui: http://www.defensetech.org/2016/05/17/us-navy-to-deploy-sub-launched-spy-drones/)

Ora, ditemi se non vi ricordano i doron usati dalla Blue Noah

Fenris
24-05-16, 18:10
:asd:

Gufo_Tave
24-05-16, 22:11
Beh, insomma... esistono da tempo missili nucleari (per non parlare di missili da crociera) progettati per essere sparati in immersione, il fatto di lanciare un drone non mi sembra una novità

Gil-galad
25-05-16, 11:57
Il lancio di missili da sottomarini in immersione c'è dagli anni '60, ma l'uso di droni a cambiamento d'ambiente non si era ancora visto. Le sfide tecnologiche non sono le stesse.

Gufo_Tave
26-05-16, 20:23
Il lancio di missili da sottomarini in immersione c'è dagli anni '60, ma l'uso di droni a cambiamento d'ambiente non si era ancora visto. Le sfide tecnologiche non sono le stesse.

Dal punto di vista strutturale un drone non è molto diverso da un missile da crociera... e quelli si lanciano dai sottomarini da un bel po'

Mdk
27-05-16, 10:22
Dal punto di vista strutturale un drone non è molto diverso da un missile da crociera... e quelli si lanciano dai sottomarini da un bel po'

Dipende se i droni sono usa e getta o se sanno tornare al sub

Gufo_Tave
27-05-16, 18:06
Dipende se i droni sono usa e getta o se sanno tornare al sub

Leggendo l'articolo non risulta sia prevista la possibilità di atterrare...

Gil-galad
27-05-16, 21:45
Un missile da crociera è molto più grosso ed è lanciato o dai lanciasiluri o da tubi appositi. Qui di parla di un drone che è progettato per essere rilasciato dai lanciatori di contromisure del sub, quindi molto più piccoli. E la miniaturizzazione pone già di sè diverse sfide.

Inoltre per un missile tutto quello che vuoi è che arrivi sul punto d'impatto nel minor tempo possibile alla maggiore velocità possibile. In pratica questo vuol dire che a livello di motore ti limiti a far partire il razzo/turbogetto e lo tieni semplicemente acceso ed a massima potenza per tutto il tragitto. Per un drone invece devi essere in grado di modulare la velocità a seconda di quello che vuoi vedere (veloce per arrivare al punto desiderato, poi lento per restare di pattuglia il più possibile) e questo implica una gestione molto più accurata del funzionamento del motore, con annessa complessità. Ed ogni elemento che aggiungi è un elemento in più che si può rompere.

Infine un drone è dotato di equipaggiamenti (in particolare le ottiche delle fotocamere da ricognizione) che sono particolarmente delicati e che non apprezzano molto l'essere sparati ad alta velocità fuori da un sub.