Visualizza Versione Completa : Pixar - Elemental (2023)
Necrotemus
02-07-23, 11:11
Trailer
https://www.youtube.com/watch?v=hXzcyx9V0xw
Triste come ho scoperto di questo film solo attraverso una news nel meteo (https://www.metoffice.gov.uk/about-us/press-office/news/corporate/2023/are-you-ready-for-the-elements-this-summer).
Il film di Buzz Lightyear l'ho trovato abbastanza sottotono, questo sembra avere il vibe di Inside Out e il tema della diversita' di Luca
Necronomicon
02-07-23, 13:56
Ha avuto pessime recensioni, purtroppo Pixar sembra un po' aver smarrito la strada. Fa sempre prodotti buoni ma non mi sembra più straordinaria come un tempo
Hanno cacciato Lasseter + le nuove leve non sono all'altezza di quelle vecchie + crisi generalizzata animazione Disney che ha contagiato anche la Pixar = è dal 2016 che non fanno più niente di veramente buono
nessuna speranza per questo Elemental che per me vale come un film di animazione di serie inferiore, giusto da recuperare quando esce in streaming o da noleggiare, ma al cinema con la famiglia anche no.
ci sono due problemi, entrambi autoinflitti
1) saturazione del mercato: una volta quel film pixar o disney era un evento annuale che ti vivevi in sala d'estate e in home video a natale - ora ne escono tre all'anno e quindi il pubblico ha già la pancia piena
2) in un mondo in cui il digital delivery si è ormai affermato (specie con la spu ta del covid) ormai la sala non è più un'esperienza gradita ai piu.. tanto poi il film sta su disney+ nel giro di mesi..
Credo che molti aspettino di vederlo su disney+, sta cosa gli si sta un po' ritorcendo contro...che sia un bene o un male non so, forse si...forse no...
Crisi creatività non so, sicuramente Disney ha spinto a spremere Pixar visto i successi, si era partiti con pixar che faceva un film all'anno, poi 2 ora con l'ambizione di arrivare quasi a 3...
Ovvio che le idee ne risentono, non ho ancora visto gli ultimi Pixar, ma Soul era decisamente bello, come anche Luca
Red sembrava simpatico ma non l'ho ancora visto.
Disney Encanto ha avuto un bel successo, non so come incassi ma si soffriva ancora della pandemia.
Sto leggendo anche che l'ultimo della Dreamworks ha debuttato molto sotto tono come incassi...dunque forse è una cosa un po' più generalizzata.
Dall'altra parte però abbiamo un Spider man e un Super mario che sono stati campioni d'incassi.
Necrotemus
03-07-23, 10:02
Dal trailer sembra molto bello tecnicamente, come colori e animazioni, non ricordavo che Inside Out fosse del 2015, ma dopo di quello di memorabile mi ricordo solo Coco e Soul.
Onward carino e Turning Red e Luca interessanti, ma personalmente meno coinvolgenti, non so quando Disney entri nel processo creativo, ma certo creano pressioni non dovute (https://www.reuters.com/business/walt-disneys-pixar-animation-eliminates-75-positions-2023-06-03/) se arrivano a tagliare gente a destra e a manca, incluso chi in backgroud ha aiutato non poco l'azienda in passato https://kotaku.com/pixar-disney-toy-story-2-saved-susman-laid-off-backups-1850505001
Harry_Lime
03-07-23, 11:29
La crisi del cinema d'animazione è evidente. Da una parte vi è una forte crisi di idee per quanto riguarda la narrazione, che si riflette sull'impossibilità di costruire film che siano "belli" sia per la fascia 4-11 anni, che per quella degli adulti (vedi UP, WALL-E, COCO, ma anche i più recenti RED e LUCA sono potenti ma completamente soggiogati alla distribuzione streaming di D+).
Dall'altra vi è un pubblico che nel suo essere sempre più esigente, diventa anche meno recettivo ed aperto ai nuovi brand e si affida solo a richiami forti (vedi MARIO e SPIDERMAN).
In ultimo vi è la totale NON VOLONTA' di Disney di investire sia dal punto di vista di marketing che di sviluppo narrativo nell'animazione come prodotto di successo, assicurandosi invece un posto fisso nella piattaforma.
WARNER/dreamworks soffrono molto meno di quest'ultima paura e non a caso offrono tematiche molto più mature (vedi il gatto con gli stivali che cerca di spiegare la morte a un bambino), ma resta il fatto che nei loro fallimenti commerciali, si legge il declino evidente dell'animazione occidentale ad alto budget come prodotto per le sale.
Io ci aggiungerei anche un fattore che sta diventando determinante nella creazione di contenuti: il costo.
Disney non spende meno di 200 milioni per ogni film/serie streaming di un certo spessore e non produce più robe a basso/medio budget (diciamo 50-100 milioni) a meno che non si tratti di documentari o cose per bambini piccoli.
200 milioni sembrano pochi, ma per rientrare delle spese devi incassarne almeno 500, il che vuol dire, per un costo medio di 7-10 dollari a biglietto, che devi portare al cinema 50-70 milioni di persone. Sembra una cifra piccola, ma è quasi l'1% della specie umana.
Ciò vuol dire che ogni film che fai deve essere reclamizzato come un evento che non ti puoi perdere, l'hype deve essere sempre a livelli alti e il tema deve essere il più generico e universale possibile, in modo da non attirare critiche o scontentare una fetta di pubblico pagante.
La crisi del cinema d'animazione è evidente. Da una parte vi è una forte crisi di idee per quanto riguarda la narrazione, che si riflette sull'impossibilità di costruire film che siano "belli" sia per la fascia 4-11 anni, che per quella degli adulti (vedi UP, WALL-E, COCO, ma anche i più recenti RED e LUCA sono potenti ma completamente soggiogati alla distribuzione streaming di D+).
Dall'altra vi è un pubblico che nel suo essere sempre più esigente, diventa anche meno recettivo ed aperto ai nuovi brand e si affida solo a richiami forti (vedi MARIO e SPIDERMAN).
In ultimo vi è la totale NON VOLONTA' di Disney di investire sia dal punto di vista di marketing che di sviluppo narrativo nell'animazione come prodotto di successo, assicurandosi invece un posto fisso nella piattaforma.
WARNER/dreamworks soffrono molto meno di quest'ultima paura e non a caso offrono tematiche molto più mature (vedi il gatto con gli stivali che cerca di spiegare la morte a un bambino), ma resta il fatto che nei loro fallimenti commerciali, si legge il declino evidente dell'animazione occidentale ad alto budget come prodotto per le sale.
Ci sarebbe anche da considerare un altro paio di fattori
Prima di tutto lato economico, le famiglie col covid hanno "scoperto" lo streaming, andare al cinema con la prole è una spesa non indifferente...
Fai la famiglia media, 2 genitori + 2 bambini, il prezzo medio dei biglietti sui 7/8 euro sono già €30 per i soli biglietti, poi aggiungi pop corn e bibite (figurati se riesci a portare i bambini al cinema senza comprarglieli :asd:), con un paio di serate cinema ti paghi un anno di Disney+ e tieni buoni i marmocchi a casa
.... E col fatto che Disney ti butta il film in streaming dopo 2 mesi, chi glielo fa fare? :bua:
E Poi il mercato ormai saturo, fino ad una ventina di anni fa al cinema c'era solo un film Disney all'anno, raramente c'è un secondo film della concorrenza, poi ha iniziato dreamworks, Sony animated e decine di altri studi (senza contare l'animazione giapponese che oramai è tappa fissa anche da noi) oggi esce praticamente un film di animazione al mese o quasi :chebotta:
Cmq tornando al film, io devo essere sincero a me interessa, una commedia romantica in salsa pixar credo abbia altro da dire rispetto a quel poco visto nel trailer, in fondo pixar anche quando "sbaflia" fa cmq lavori più che degni.... Il problema da parte mia è che hanno condensato troppi film questa estate, ho dovuto fare un po' di di scelte su cosa andare vedere e visto che pago già Disney+.....
Nightgaunt
03-07-23, 20:17
Ma un bel film d'animazione per bambini che racconti un'avventura fantastica invece dei cazzo di problemi sociali della società moderna no?
Harry_Lime
04-07-23, 10:47
Ma un bel film d'animazione per bambini che racconti un'avventura fantastica invece dei cazzo di problemi sociali della società moderna no?
Mario bros fa solamente quello che dici tu. E infatti funziona bene sui bambini.
A me ha fatto cagare a spruzzo proprio per questo.
Ma un bel film d'animazione per bambini che racconti un'avventura fantastica invece dei cazzo di problemi sociali della società moderna no?
È che ormai il trend della scrittura è che, se sei una cino-canadese di Toronto cresciuta con una mamma tradizionalista (e opprimente pur nelle sue buone intenzioni), l'unica cosa di cui VUOI scrivere quando arrivi a poterlo fare è di personaggi cino-canadesi di Toronto cresciuti con una mamma tradizionalista (e opprimente pur nelle sue buone intenzioni). Vedi Red e Bao, il corto precedente della stessa regista, che praticamente sono la stessa storia e raccontano la stessa cosa.
Non so se è una fissa della nuova generazione di sceneggiatori per i quali, come tutto in America, ogni questione va ridotta alla riaffermazione costante e martellante della propria IDENTITA', oppure se è una roba più o meno apertamente richiesta dagli studios per pompare sul marketing diversità (e sul mercato di millenials bamboccioni socialmente ed emotivamente rimasti all'adolescenza), però alla fine della fiera è una roba desolantemente limitata e limitante.
E' davvero limitante però. Sembra che l'unico valore della persona sia riconducibile solo all'identità a cui appartiene, senza sogni, ambizioni o altre fantasie che la possano caratterizzare. Non so, mi sembra autoghettizzante.
È che ormai il trend della scrittura è che, se sei una cino-canadese di Toronto cresciuta con una mamma tradizionalista (e opprimente pur nelle sue buone intenzioni), l'unica cosa di cui VUOI scrivere quando arrivi a poterlo fare è di personaggi cino-canadesi di Toronto cresciuti con una mamma tradizionalista (e opprimente pur nelle sue buone intenzioni). Vedi Red e Bao, il corto precedente della stessa regista, che praticamente sono la stessa storia e raccontano la stessa cosa.
Non so se è una fissa della nuova generazione di sceneggiatori per i quali, come tutto in America, ogni questione va ridotta alla riaffermazione costante e martellante della propria IDENTITA', oppure se è una roba più o meno apertamente richiesta dagli studios per pompare sul marketing diversitÃ* (e sul mercato di millenials bamboccioni socialmente ed emotivamente rimasti all'adolescenza), però alla fine della fiera è una roba desolantemente limitata e limitante.
Va beh credo che una mamma opprimente e tradizionalista sia una roba che capita a molti, e anche se non è così è abbastanza semplice immedesimarsi nella situazione.
Sono sempre temi generalissimi che chiunque può capire, ed è giusto così essendo comunque film per tutti, ma soprattuto per bambini\ragazzini.
Del resto noi ci immedesimavamo con sirene, leoni, principesse indiane, cinesine guerriere etc. etc.
Ma bisogna per forza immedesimarsi? Non è sufficiente empatizzare per i/le protagonisti/e e godersi una bella storia?
Ma bisogna per forza immedesimarsi? Non è sufficiente empatizzare per i/le protagonisti/e e godersi una bella storia?
Vabeh è la stessa identica cosa, immedesimarsi nel senso di capire i loro sentimenti in quella specifica situazione, ovvio che non pensi di essere davvero un cino-americano o una tizia fatta di fuoco che ha problemi di razzismo.
Si parla di situazioni così generali che non vedo il problema.
Necrotemus
05-07-23, 16:18
Red l'ho trovato interessante, grazie anche al background di quando lavoravo in universita', dove molte studentesse cinesi erano forzate all'iniezione ormonale per limitare i crampi dovuti al periodo, cosi' che potessero studiare di piu'.
Personalmente il tema poteva essere un po' piu' coraggioso, ma gia' ai tempi di UP (la censura dell'ecografia) si notava ad avere piu' attenzioni ai mercati non occidentali.
E' una storia, al pari di un libro la si segue per l'interesse a vederne gli sviluppi e per la capacita' di chi racconta, non capisco tutti sti discorsi sull'immedesimazione, sto discorso potrebbe allora valere anche per la coscienza di Zeno o Ulysses.
Del resto noi ci immedesimavamo con sirene, leoni, principesse indiane, cinesine guerriere etc. etc.
Noi. Loro no, hanno bisogno che il personaggi sullo schermo sia proprio uguale a loro, altrimenti non si sentono rappresentati.
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