Visualizza Versione Completa : Va tutto bene alla generazione (an)Alfa o...
https://www.youtube.com/watch?v=u0YXBkKQnQA
Non siamo messi bene :bua:
Ma, a parte l'ovvia reazione di SDEGNOH che questi video vogliono provocare, mi chiedo se questi problemi sono circostanziati negli USA e/o a una certa "classe sociale" (:fag:) o anche l'Europa ne verrà contagiata.
E che misure si dovrebbero adottare? Io son convinto che pure quando eravamo marmocchi noi le generazioni precedenti pensavano fossimo instupiditi dalla TV e dai fumetti/cartoni.
Non credo ai livelli di non saper leggere a 13 anni, ma di gente zuccona ne abbiamo vista tutti.
Alla fine si semplificheranno le materie a tal punto che se arrivi a 10 anni a saper leggere e fare le addizioni a mano sei pronto per le superiori?
Giochi di ruolo sul tablet ed imparano a leggere a 4 anni :sisi:
stando a stretto contatto con i bambini di oggi, la sensazione è che la sovrastimolazione determini una capacità di apprendimento più veloce , sono più intelligenti e capaci a risolvere problemi pratici, e sono in generale più svegli. I dubbi vertono sulla capacità di concentrazione, attenzione e sullo sviluppo della fantasia, che però sono elementi che si possono allenare, mentre lo sviluppo cerebrale dovuto alla moltitudine di input cognitivi no.
In sostanza la mia sensazione è che potenzialmente, sono più avanti ad ogni generazione e non il contrario, ma per comprendere questo li devi vedere e conoscere i bambini nella RL
concordo in toto con quanto detto da Biocane
Se stanno davanti ai tablé todo El Dias hanno meno input non di più
Io lavoro (tra gli altri) a contatto con ragazzi tra i 15 e i 20 anni.
Generalizzo e ovviamente non faccio statistica, ma porto solo la mia testimonianza del 90% di quelli che incontro.
Hanno capacità di concentrazione MOLTO scarsa.
Hanno un vocabolario povero e questo gli rende difficile comprendere alcune cose e alcune persone, oltre che esprimersi in maniera completa. Quando parlano sottointendono molto.
Sono passivi rispetto alla vita (i social sono un intrattenimento che si subisce: non scegli cosa vedere, non scegli la qualità, non fai altro che guardare...) e quindi poco intraprendenti.
La Dad ha distrutto almeno una certa fascia di età. Mio nipote ha passato la Dad nella fase in cui dovresti imparare a leggere e scrivere: quelli di classe sua che non hanno avuto genitori che si sono dati da fare (e non si tratta solo di volontà, ma anche di tempo disponibile) a 11 anni scrivono e leggono come bambini di 6. A loro discolpa posso dire (visto con i miei occhi) che gli insegnanti (almeno i suoi) non erano assolutamente preparati alla dad e non facevano fare loro nulla.
Si salvano in tutto questo gli scout, che da ragazzo schifavo e sfottevo e invece sono mille livelli sopra i loro coetanei. Sanno vivere senza cellulare, sanno organizzarsi, sanno rapportarsi con generazioni diverse e sono curiosi.
Poi la famiglia che c'è dietro fa sempre la differenza, ma non abbastanza.
Kemper Boyd
30-01-24, 10:21
stando a stretto contatto con i bambini di oggi, la sensazione è che la sovrastimolazione determini una capacità di apprendimento più veloce , sono più intelligenti e capaci a risolvere problemi pratici, e sono in generale più svegli. I dubbi vertono sulla capacità di concentrazione, attenzione e sullo sviluppo della fantasia, che però sono elementi che si possono allenare, mentre lo sviluppo cerebrale dovuto alla moltitudine di input cognitivi no.
In sostanza la mia sensazione è che potenzialmente, sono più avanti ad ogni generazione e non il contrario, ma per comprendere questo li devi vedere e conoscere i bambini nella RL
this :sisi:
stando a stretto contatto con i bambini di oggi, la sensazione è che la sovrastimolazione determini una capacità di apprendimento più veloce , sono più intelligenti e capaci a risolvere problemi pratici, e sono in generale più svegli. I dubbi vertono sulla capacità di concentrazione, attenzione e sullo sviluppo della fantasia, che però sono elementi che si possono allenare, mentre lo sviluppo cerebrale dovuto alla moltitudine di input cognitivi no.
In sostanza la mia sensazione è che potenzialmente, sono più avanti ad ogni generazione e non il contrario, ma per comprendere questo li devi vedere e conoscere i bambini nella RL
this+video provocatorio per far engaging che neppure regalo il click
Se stanno davanti ai tablé todo El Dias hanno meno input non di più
ma infatti parlo di quello che vedo io, che è diverso dal campione rappresentativo del video, che mi sembra un collage di casi particolari e creato apposta per alimentare la narrativa corrente del "si stava meglio quando si stava peggio".
GenghisKhan
30-01-24, 10:25
Clicco un cazzo
Kemper Boyd
30-01-24, 10:27
Quello che però la scuola dovrebbe fare è smettere di lottare contro le nuove tecnologie e trovare un modo di sfruttarle nell'insegnamento, tanto se vuoi fare la guerra a telefoni e tablet hai perso in partenza.
Quello che però la scuola dovrebbe fare è smettere di lottare contro le nuove tecnologie e trovare un modo di sfruttarle nell'insegnamento, tanto se vuoi fare la guerra a telefoni e tablet hai perso in partenza.
Portasi il tablet a scuola invece che 12kg di libri sulla schiena? :nonsifa: Poi crescono smidollati :tsk:
Portasi il tablet a scuola invece che 12kg di libri sulla schiena? :nonsifa: Poi crescono smidollati :tsk:
In molte scuole si fa da una dozzina d’anni, comunque :asd:
Io stesso ho insegnato per anni in sezioni digitali (con il tablet in classe).
Dopo aver visto i risultati agli esami di Stato posso dire che è semplicemente un modo parzialmente diverso per insegnare, con pro e contro. Alla fine non c’erano grosse differenze nella preparazione finale tra diplomati “digitali” e “analogici”.
Se potessi scegliere, io preferirei il tablet in classe (se l’infrastruttura è di buona qualità e la rete regge, altrimenti molto meglio penna e calamaio) ma è più per una comodità mia come insegnante.
se non costasse una fucilata esiste la soluzione intermedia tra carta penna calamaro e tablet: remarkable
Necronomicon
30-01-24, 10:44
La realtà è che anche qui si va a estremi, l'ambito familiare è diventato ancora più importante.
Da un lato ai ragazzini super svegli, ma quelli meno svegli sono veramente poco svegli.
Già il registro elettronico: i ragazzini più svegli si segnano sul diario quello che devono fare e usano il registro elettronico come cosa in più, quelli meno svegli usano il registro elettronico come il verbo, se una cosa non è scritta lì non esiste.
Solo che non tutti gli insegnanti usano il registro elettronico alla stessa maniera e quindi questi poco svegli si ritrovano a non aver eseguito compiti assegnati, ad essere indietro con le cose da fare perché l'insegnante l'ha segnato qualche giorno dopo averlo assegnato, a trovarsi impreparati alle interrogazioni perché sul registro non c'era scritto che quel giorno interrogava.
Insomma, s'è polarizzata ancora di più la scuola: chi ha le risorse e il supporto familiare fa molto meglio di chi non ce l'ha.
se non costasse una fucilata esiste la soluzione intermedia tra carta penna calamaro e tablet: remarkable
No, il tablet permette una flessibilità nel cooperative learning che è irraggiungibile con poco più di un blocco note elettronico.
Le cose migliori le si vedeva con i software che permettevano ai ragazzi di lavorare in tempo reale sugli stessi documenti/presentazioni. Senza contare l’enorme flessibilità che dà la rete sempre a disposizione.
Questo senza contare che il tablet di fatto rende autonomi molti ragazzi che altrimenti avrebbero bisogno di didattica personalizzata per disturbi specifici (dislessia, disgrafia, disortografia, ipovedenti ecc. ).
Questo leva carico al docente ma soprattutto rende i ragazzi finalmente in grado di badare a se stessi, di usare davvero gli strumenti più adatti a loro.
Kemper Boyd
30-01-24, 10:53
La realtà è che anche qui si va a estremi, l'ambito familiare è diventato ancora più importante.
Da un lato ai ragazzini super svegli, ma quelli meno svegli sono veramente poco svegli.
Già il registro elettronico: i ragazzini più svegli si segnano sul diario quello che devono fare e usano il registro elettronico come cosa in più, quelli meno svegli usano il registro elettronico come il verbo, se una cosa non è scritta lì non esiste.
Solo che non tutti gli insegnanti usano il registro elettronico alla stessa maniera e quindi questi poco svegli si ritrovano a non aver eseguito compiti assegnati, ad essere indietro con le cose da fare perché l'insegnante l'ha segnato qualche giorno dopo averlo assegnato, a trovarsi impreparati alle interrogazioni perché sul registro non c'era scritto che quel giorno interrogava.
Insomma, s'è polarizzata ancora di più la scuola: chi ha le risorse e il supporto familiare fa molto meglio di chi non ce l'ha.
Tutto vero, ma sinceramente non vedo questa differenza tra le generazioni. Alla fine quelli che adesso si lamentano dei giovani sono cresciuti senza cellulari e tablet, ma appartengono alla generazione che condivide su facebook "non do il consenso all'utilizzo delle mie foto etc" e si fa fregare dalla truffa della ricarica postepay. E a scuola ai tempi faceva la stessa cosa che descrivi, solo col diario cartaceo e non digitale (eh ma prof io non l'avevo scritto!).
Già il registro elettronico: i ragazzini più svegli si segnano sul diario quello che devono fare e usano il registro elettronico come cosa in più, quelli meno svegli usano il registro elettronico come il verbo, se una cosa non è scritta lì non esiste.
Cavolo, questa è forse l'unica lezione davvero importante per la futura vita lavorativa di uno studente :asd:
Necronomicon
30-01-24, 10:57
Io con i ragazzini meno preparati ci ho lavorato a lungo e ti assicuro che c'è una grossa differenza, il registro elettronico deresponsabilizza la loro necessità di prestare attenzione in classe.
Inoltre quelli meno svegli sono anche meno svegli a usare i vari strumenti informatici, fare presentazioni o farli scrivere al computer era (e immagino sia ancora, non lavoro più nel settore) una cosa che portava via veramente ma veramente molto tempo, e il tempo è l'unica cosa che serve loro per portarsi al pari con lo studio e con i compagni.
Kemper Boyd
30-01-24, 11:06
Io con i ragazzini meno preparati ci ho lavorato a lungo e ti assicuro che c'è una grossa differenza, il registro elettronico deresponsabilizza la loro necessità di prestare attenzione in classe.
Però qui non sono del tutto d'accordo, perché alla fine è un problema dell'utilizzo dello strumento a monte. Se esiste il registro elettronico con la sezione che contiene i compiti assegnati, perché non dovrebbe essere l'unica fonte di informazione sui... compiti assegnati? Non trovo così sbagliato "se non è scritto lì non esiste", è uno strumento che ha quello scopo, non ha senso considerarlo un "registro delle cose da fare ma magari non proprio tutte".
Piuttosto il docente può dire "per i compiti assegnati non uso il registro elettronico, vi segnate voi quello di cui parliamo in classe", quindi a quel punto lo strumento o lo usi o non lo usi, ma l'utilizzo a metà non ha molto senso, crea solo confusione.
Inoltre quelli meno svegli sono anche meno svegli a usare i vari strumenti informatici, fare presentazioni o farli scrivere al computer era (e immagino sia ancora, non lavoro più nel settore) una cosa che portava via veramente ma veramente molto tempo, e il tempo è l'unica cosa che serve loro per portarsi al pari con lo studio e con i compagni.
Quelli meno svegli ci sono, ci sono stati, ci saranno sempre.
Infatti magari mi sto perdendo qualche sfumatura della questione ma se c'è il registro elettronico sarebbe responsabilità del docente compilarlo e responsabilità dello studente leggerlo, se uno dei due non lo sa fare è una mancanza loro mica dello strumento.
Se solo buona parte di questa sovra informazione non fosse spazzatura :nono:
Pensiamo un po' a che mondo migliore potrebbe diventare se i giovani non fossero bombardati di boiate ma di nozioni, cultura, informazione e apprendimento :sisi:
E invece..
se non costasse una fucilata esiste la soluzione intermedia tra carta penna calamaro e tablet: remarkable
calamari tagliati a tondini, indorati e fritti, serviti e mangiati con una spruzzata di limone sopra... e poi vedi come vengono su bene sti smidollati figli di papà e mammà :rissa:
islandhermit
30-01-24, 11:34
https://bari.corriere.it/notizie/cronaca/24_gennaio_30/studente-di-12-anni-chiacchiera-durante-la-lezione-la-prof-lo-punisce-con-meno-uno-sul-registro-di-classe-4e2ea04a-f995-4ca1-9c2c-6c8827b85xlk.shtml
:fag:
Intanto (fonte google) le nuove generazioni di italiani leggono mediamente di più della nostra...
Noi siamo una generazione cresciuta nella passività pre social...l'onta era quello di essere TELEDIPENDENTI ....ormai termine desueto...
I social e l'uso dello smartphone richiede comune interazione, lettura e comprensione del testo....noi siamo cresciuti col muso attaccato alla TV ad ascoltare passivamente...e quindi più disabituati a leggere. Anzi, da ragazzini fuori dall'orario scolastico potevano anche non leggere mai...se saltavi il TG delle 20:00 zero informazioni...figuriamoci leggere i giornali con bim bum bam alle 16:00...
Quindi personalmente a me non piace dire che le generazioni precedenti erano sempre meglio ...cambiano gli usi e i costumi, ma personalmente io vedo sempre tutto in miglioramento....(non parlo di mondo in miglioramento, ma di generazioni di italiani più assennate perché devono affrontare un mondo che pone sfide più difficili).
La nostra generazione è migliore rispetto a quella dei nostri genitori che ha faticato la metà...e quella che sta crescendo ora vedrà un mondo molto più pericoloso dove la parola guerra sarà una cosa tangibile e non più relegata ai film e ai giochi...e crescerà per questo ancora più consapevole della nostra...
L'Italia (e l'europa) le vedo andare verso un lenta e costante emancipazione...che però consiste in maturità e necessità di prendere le decisioni e sostenerne le conseguenze.
Poi le singole teste di cazzo ci sono ovunque...e ci saranno sempre...
leggono di più... ma quanto capiscono?
non aver eseguito compiti assegnati, ad essere indietro con le cose da fare perché l'insegnante l'ha segnato qualche giorno dopo averlo assegnato, a trovarsi impreparati alle interrogazioni perché sul registro non c'era scritto che quel giorno interrogava.
.
Ai miei tempi il più grosso dubbio ogni ora era proprio "ma oggi spiega e ci possiamo rilassare o interroga o ce lo infila dove non batte il sole?", altro che segnarlo prima sul registro :bua:
I giovani d'oggi leggono Vannacci :sisi:
Ai miei tempi il più grosso dubbio ogni ora era proprio "ma oggi spiega e ci possiamo rilassare o interroga o ce lo infila dove non batte il sole?", altro che segnarlo prima sul registro :bua:
Nella mia scuola ideale dopo il terzo anno abolirei interrogazioni a sorpresa e compiti a casa. Tutto programmato, il giorno x devi aver studiato se no ciao grazie e ci rivediamo tra tre mesi.
Quel giorno non ti presenti? Cavoli tuoi.
Non hai sbatti di prendere appunti durante le lezioni? Non è un mio problema.
Risolveremmo anche il problema dei ricorsi al TAR perchè dopo due mesi andrebbe in autocombustione da sovraccarico :asd:
Nightgaunt
30-01-24, 12:23
A me sciocca il fatto che non riescano a vedere un film.
Ho i miei nipoti che non ce la fanno a stare un ora e mezza seduti a guardare, tempo un quarto d'ora e si rompono.
A me sciocca il fatto che non riescano a vedere un film.
Ho i miei nipoti che non ce la fanno a stare un ora e mezza seduti a guardare, tempo un quarto d'ora e si rompono.
sono in astinenza da stimoli
prova a mettere il film in fastforward :asd:
A me sciocca il fatto che non riescano a vedere un film.
Ho i miei nipoti che non ce la fanno a stare un ora e mezza seduti a guardare, tempo un quarto d'ora e si rompono.Prova a mettergli un subway surfers o un Minecraft parkour a fianco per mantenere l'attenzione :jfs:
- - - Aggiornato - - -
non hai figli, vero?
non ancora ma da Giugno si :bua: sono combattuto sul come evitare si spappoli il cervello sui cartoni a 10cm dalla faccia e sul come fornire stimoli alternativi
La mia soglia dell'attenzione è uscita completamente devastata dal lockdown :asd:
non ancora ma da Giugno si :bua: sono combattuto sul come evitare si spappoli il cervello sui cartoni a 10cm dalla faccia e sul come fornire stimoli alternativi
hint: non mettergli lo smartphone a 10 cm dalla faccia :asd:
siamo cresciuti senza smartphone, ce la faranno pure adesso
Qualsiasi cosa deve durare il tempo di un qualsiasi match online, quindi non più di 15 minuti :sisi:
Frosinoneculone
30-01-24, 12:44
anche la scuola sta migliorando, una volta poteva insegnare qualsiasi stronzo, adesso ci vuole almeno una laurea (seppur in scienze delle merendine) ma anche qua club graduale percorso di miglioramento: naturalmente ci sono delle eccezioni, ma se parliamo del nord, la scuola se fa schifo , è per colpa di preside e insegnanti, non certo degli alunni
Nella mia scuola ideale dopo il terzo anno abolirei interrogazioni a sorpresa e compiti a casa. Tutto programmato, il giorno x devi aver studiato se no ciao grazie e ci rivediamo tra tre mesi.
Quel giorno non ti presenti? Cavoli tuoi.
Non hai sbatti di prendere appunti durante le lezioni? Non è un mio problema.
Risolveremmo anche il problema dei ricorsi al TAR perchè dopo due mesi andrebbe in autocombustione da sovraccarico :asd:A me sembra un ottimo sistema per far si che i ragazzini studino solo nei giorni subito precedenti e soprattutto dimentichino tutto il giorno dopo :asd:
Scrivo solo per dire che ho visto mio nipote, 18 mesi (che manco parla) prendere una foto incorniciata dei genitori e fargli SWIPE sopra...
...ho detto tutto.
cioè cioè usa ancora le mani?
Necronomicon
30-01-24, 12:51
A me sembra un ottimo sistema per far si che i ragazzini studino solo nei giorni subito precedenti e soprattutto dimentichino tutto il giorno dopo :asd:
Già pronti per l'università :sisi:
A me sembra un ottimo sistema per far si che i ragazzini studino solo nei giorni subito precedenti e soprattutto dimentichino tutto il giorno dopo :asd:
Gli staremmo solo anticipando in un sistema più protetto le inculate con la sabbia che si prenderanno in università ed al lavoro :asd:
Giù anche il carico: abolizione dell'ora di religione a favore di una maledettissima ora a settimana dove ti spiegano che è un contratto di lavoro, che è la RAL e burocrazia varia :asd:
Nella mia scuola ideale dopo il terzo anno abolirei interrogazioni a sorpresa e compiti a casa. Tutto programmato, il giorno x devi aver studiato se no ciao grazie e ci rivediamo tra tre mesi.
Quel giorno non ti presenti? Cavoli tuoi.
Non hai sbatti di prendere appunti durante le lezioni? Non è un mio problema.
Risolveremmo anche il problema dei ricorsi al TAR perchè dopo due mesi andrebbe in autocombustione da sovraccarico :asd:
Funziona così la scuola giapponese.
Il trionfo della ciucciaggine dove o hai i soldi e vai a un doposcuola o ti suicidi...
Si ma sanno dedurre? :uhm:
Parlando in generale, non sto riferendomi a nessun post qua sopra.
Gli staremmo solo anticipando in un sistema più protetto le inculate con la sabbia che si prenderanno in università ed al lavoro :asd:
:
Poi ci lamentiamo dell'ignoranza dei giovani però :bua:
La scuola dovrebbe servire anche a lasciare nel tempo un po' di cultura generale... non a studiare una settimana giusto per l'interrogazione e scordare tutto... "Churchill? Questa la so, era un musicista" :asd:
Si ma sanno dedurre? :uhm:
Parlando in generale, non sto riferendomi a nessun post qua sopra.
Imparano tutto a memoria ovviamente
Come i loro colleghi coreani, altre povere vittime di un sistema scolastico idiotico
Necronomicon
30-01-24, 13:18
Ma anche sapessero che Churchill era uno statista durante la seconda guerra mondiale, 80 anni prima che nascessero, a loro a cosa servirebbe?
Per me si dà troppa importanza alle nozioni di carattere generale, informazioni che vengono ritenute un po' a caso perché di natura inutile per lo studente nella sua esistenza o futura carriera lavorativa.
Un po' come chiedere le formule di prostaferesi a uno che ha fatto il liceo scientifico per poi andare a studiare giurisprudenza.
La scuola dovrebbe insegnare a organizzarsi, reperire informazioni, distinguere fonti, produrre analisi, non a memorizzare nozioni.
Poi per carità la memorizzazione è importante per molte materie ma tante altre andrebbero un attimo tagliate anche come impegno orario, per potenziare cose più utili allo studente o alle sue scelte future.
Andrea Sperelli
30-01-24, 13:22
Ma anche sapessero che Churchill era uno statista durante la seconda guerra mondiale, 80 anni prima che nascessero, a loro a cosa servirebbe?
Per me si dÃ* troppa importanza alle nozioni di carattere generale, informazioni che vengono ritenute un po' a caso perché di natura inutile per lo studente nella sua esistenza o futura carriera lavorativa.
Un po' come chiedere le formule di prostaferesi a uno che ha fatto il liceo scientifico per poi andare a studiare giurisprudenza.
La scuola dovrebbe insegnare a organizzarsi, reperire informazioni, distinguere fonti, produrre analisi, non a memorizzare nozioni.
Poi per caritÃ* la memorizzazione è importante per molte materie ma tante altre andrebbero un attimo tagliate anche come impegno orario, per potenziare cose più utili allo studente o alle sue scelte future.
La storia deve essere insegnata a scuola, sennò come si fa a far capire ai giovani chi sono stati I BUONI e chi sono stati I CATTIVI? :snob:
Necronomicon
30-01-24, 13:26
La storia sì, ma vanno rivisti i contenuti per renderla interessante e più interessata al vicino nel tempo piuttosto che al molto lontano
NoNickName
30-01-24, 13:31
Io collaboro con una casa famiglia e vedo un po' di tutto sia rintronati dal cellulare sia autentici genietti. Ci sono una marea di fattori in gioco, l'unica cosa certa é che l'educatore conta poco :bua:
Intanto (fonte google) le nuove generazioni di italiani leggono mediamente di più della nostra...
Noi siamo una generazione cresciuta nella passività pre social...l'onta era quello di essere TELEDIPENDENTI ....ormai termine desueto...
I social e l'uso dello smartphone richiede comune interazione, lettura e comprensione del testo....noi siamo cresciuti col muso attaccato alla TV ad ascoltare passivamente...e quindi più disabituati a leggere. Anzi, da ragazzini fuori dall'orario scolastico potevano anche non leggere mai...se saltavi il TG delle 20:00 zero informazioni...figuriamoci leggere i giornali con bim bum bam alle 16:00...
Quindi personalmente a me non piace dire che le generazioni precedenti erano sempre meglio ...cambiano gli usi e i costumi, ma personalmente io vedo sempre tutto in miglioramento....(non parlo di mondo in miglioramento, ma di generazioni di italiani più assennate perché devono affrontare un mondo che pone sfide più difficili).
La nostra generazione è migliore rispetto a quella dei nostri genitori che ha faticato la metà...e quella che sta crescendo ora vedrà un mondo molto più pericoloso dove la parola guerra sarà una cosa tangibile e non più relegata ai film e ai giochi...e crescerà per questo ancora più consapevole della nostra...
L'Italia (e l'europa) le vedo andare verso un lenta e costante emancipazione...che però consiste in maturità e necessità di prendere le decisioni e sostenerne le conseguenze.
Poi le singole teste di cazzo ci sono ovunque...e ci saranno sempre...
Orologio si sta avvicinando al concetto che tentavo di spiegare nel messaggio in testa. Noi siamo la generazione dei cresciuti con la TV commerciale sempre accesa in casa, dei videogiochi a casa che distruggono il cervello e delle VHS coi cartoni a ripetizione.
Ci scommetterei le palle che fior fior di espertoni degli anni 80 si stracciavano le vesti denunciando la morte dell'educazione e la stupidita' dilagante delle nuove generazioni.
Eppure, eppure, in qualche maniera siamo venuti su, la TV adesso manco l'abbiamo a casa. Gli espertoni degli anni 80 ormai saranno in pensione e i nuovi espertoni si stanno concentrando sui GenZ e GenAlpha, che apparentemente, sono la morte dell'educazione e la stupidita' e' dilagante...
Poi ci lamentiamo dell'ignoranza dei giovani però :bua:
La scuola dovrebbe servire anche a lasciare nel tempo un po' di cultura generale... non a studiare una settimana giusto per l'interrogazione e scordare tutto... "Churchill? Questa la so, era un musicista" :asd:
Infatti io così farei solo gli ultimi due anni, sono anche aperto alla proposta di provare solo l'ultimo anno :sisi:
Ma il passaggio prima o poi va insegnato, ora lo fanno con le cattive :asd:
Eppure, eppure, in qualche maniera siamo venuti su, la TV adesso manco l'abbiamo a casa.
ese :asd: la abbiamo in casa (più di una) E in tasca
Necronomicon
30-01-24, 14:26
Orologio si sta avvicinando al concetto che tentavo di spiegare nel messaggio in testa. Noi siamo la generazione dei cresciuti con la TV commerciale sempre accesa in casa, dei videogiochi a casa che distruggono il cervello e delle VHS coi cartoni a ripetizione.
Ci scommetterei le palle che fior fior di espertoni degli anni 80 si stracciavano le vesti denunciando la morte dell'educazione e la stupidita' dilagante delle nuove generazioni.
Eppure, eppure, in qualche maniera siamo venuti su, la TV adesso manco l'abbiamo a casa. Gli espertoni degli anni 80 ormai saranno in pensione e i nuovi espertoni si stanno concentrando sui GenZ e GenAlpha, che apparentemente, sono la morte dell'educazione e la stupidita' e' dilagante...
Sarà perché non guardi più la TV che non hai visto al TG che gran parte di quelli che sono cresciuti negli anni della TV sono usciti rincoglioniti :asd:
La realtà è che anche qui si va a estremi, l'ambito familiare è diventato ancora più importante.
Da un lato ai ragazzini super svegli, ma quelli meno svegli sono veramente poco svegli.
Già il registro elettronico: i ragazzini più svegli si segnano sul diario quello che devono fare e usano il registro elettronico come cosa in più, quelli meno svegli usano il registro elettronico come il verbo, se una cosa non è scritta lì non esiste.
Solo che non tutti gli insegnanti usano il registro elettronico alla stessa maniera e quindi questi poco svegli si ritrovano a non aver eseguito compiti assegnati, ad essere indietro con le cose da fare perché l'insegnante l'ha segnato qualche giorno dopo averlo assegnato, a trovarsi impreparati alle interrogazioni perché sul registro non c'era scritto che quel giorno interrogava.
Insomma, s'è polarizzata ancora di più la scuola: chi ha le risorse e il supporto familiare fa molto meglio di chi non ce l'ha.
Se è obbligatorio segnare queste cose sul registro elettronico, la soluzione a questo problema è denunciare l'insegnante che non lo fa per omissione di atti d'ufficio.
Probabilmente è già successo
Infatti io così farei solo gli ultimi due anni, sono anche aperto alla proposta di provare solo l'ultimo anno :sisi:
Ma il passaggio prima o poi va insegnato, ora lo fanno con le cattive :asd:
Si ma al massimo l'ultimo anno... e del resto anche una volta ci si avvicinava a qualcosa del genere, specialmente nel secondo quadrimestre, dove i prof tendevano a lasciarti in pace e a concordare le interrogazioni in vista degli esami.
Ma tutta la scuola così... anche no, i ragazzi mica sono scemi :asd:
A parte il fatto che comunque il miglior modo di preparare all'università sarebbe quello di non dare sempre ragione ai ragazzi, ivi compresi brutti voti e anni da ripetere... e mi pare che anzi, si vada in direzione esattamente opposta :bua:
("Se io tornavo a casa con una nota, io avevo un problema. Oggi se un ragazzo torna a casa con una nota, il professore ha un problema", cit.) :fag:
Tanto non abbiamo bisogno che ci paghino la pensione visto che non ce l’avremo lo stesso
Possono anche stare a casa
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