Visualizza Versione Completa : Per gli avvochEti del forum: etica, morale, salcazzi vari
No, non è una richiesta di consulenza gratuita :asd:
Posto che discettare di etica, morale, ecc. non credo possa essere fatto in J4S, l’avvocato come si comporta quando il cliente gli dice, circa “Sì, l’ho ammazzato io, ma fa l’impossibile per impedire che mi condannino”?
In B4: il sospettato non dice mai la verità, in primis al suo avvocato :asd:
Lo difende come farebbe con qualsiasi altro, è un lavoro. E' eticamente giusto che rinunci solo se ritiene che sapere della sua colpevolezza possa condizionarlo nel difenderlo, a mio avviso.
Mi rimangio la parola, e allora entro nell’ambito dell’etica – posto che credo di non sapere esattamente il significato, se non googlando.
Se la persona per la quale lavoro mi conferma / confessa che ha commesso un crimine e io cerco in tutte le maniere di evitare che venga condannato, non lo definirei “un lavoro come un altro”… attenzione, nell’ESEMPIO non dico “il cliente mi ha fatto venire sospetti che possa aver commesso un crimine”. In quel caso non è dovere dell’avvocato sostituirsi alla giuria: è quella che dovrà giudicare. Ma se il sospettato glielo confessa…. :boh2:
In b4: leggiti questa lista di libri per capire il lavoro dell'avvocato.
Basta fare come Perry Mason, che non prendeva mai clienti colpevoli (e capiva se lo erano guardandoli in faccia nei primi 5 minuti) :snob:
No, non è una richiesta di consulenza gratuita :asd:
Posto che discettare di etica, morale, ecc. non credo possa essere fatto in J4S, l’avvocato come si comporta quando il cliente gli dice, circa “Sì, l’ho ammazzato io, ma fa l’impossibile per impedire che mi condannino”?
In B4: il sospettato non dice mai la verità, in primis al suo avvocato :asd:
semplice, di solito non lo fa, non c' è alcun interesse a disvelare all' avvocato la responsabilità, perché la narrazione e la ricerca probatoria ai fini della narrazione pro reo, deve essere appunto , di innocenza. A cosa mi serve sapere che il mio assistito è colpevole?
In 7 anni di attività, 2 di pratica e 5 di attività, non ho mai visto un cliente ammettere le proprie responsabilità, tranne i casi di flagranza, dove il fine non è dimostrare l' innocenza ma mitigare la pena o trovare riti alternativi
No, non è una richiesta di consulenza gratuita :asd:
Posto che discettare di etica, morale, ecc. non credo possa essere fatto in J4S, l’avvocato come si comporta quando il cliente gli dice, circa “Sì, l’ho ammazzato io, ma fa l’impossibile per impedire che mi condannino”?
In B4: il sospettato non dice mai la verità, in primis al suo avvocato :asd:
Anche i colpevoli hanno diritto ad essere difesi :snob:
una volta un'avvocatessa mi ha detto che il lavoro dell'avvocato non é far si che qualcuno vada o non vada in galera, ma che chiunque abbia un processo equo e a norma di legge.
Immagino volesse dire che se uno ha ammesso di fare un delitto, lei puó provare a fargli prendere la pena minima prevista dalla legge per quel tipo di delitto.
Ovviamente credo sia un discorso molto, per l'appunto, sul piano etico piú che pratico :uhm:
Che ne pensate avvocheti?
No, non è una richiesta di consulenza gratuita :asd:
Posto che discettare di etica, morale, ecc. non credo possa essere fatto in J4S, l’avvocato come si comporta quando il cliente gli dice, circa “Sì, l’ho ammazzato io, ma fa l’impossibile per impedire che mi condannino”?
In B4: il sospettato non dice mai la verità, in primis al suo avvocato :asd:
ma poi scusa, se tu ammazzi tua moglie e la fai sparire, all' avvocato (che in caso di omicidio , si presume non sia quello dei Simpson)
secondo te, a rigor di logica, è meglio dire "sono colpevole, l' ho seppellita li, aiutami a raccontare la versione migliore" oppure dire che sei innocente, e raccontare la tua versione dei fatti, che al massimo può essere corretta nel caso in cui l' avvocato ti faccia rilevare delle incongruenze?"
Nel primo caso un avvocato serio ti dice di accomodarti alla porta, nel secondo caso, anche se il tuo racconto presenta
i delle lacune (e capisce che presumibilmente sei un bugiardo e assassino), è possibile/probabile che accetti il caso.
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una volta un'avvocatessa mi ha detto che il lavoro dell'avvocato non é far si che qualcuno vada o non vada in galera, ma che chiunque abbia un processo equo e a norma di legge.
Immagino volesse dire che se uno ha ammesso di fare un delitto, lei puó provare a fargli prendere la pena minima prevista dalla legge per quel tipo di delitto.
Ovviamente credo sia un discorso molto, per l'appunto, sul piano etico piú che pratico :uhm:
Che ne pensate avvocheti?
che è talmente generico che non c' entra un cazzo con i dubbi dell' op ma va bene lo stesso :asd:
ma poi scusa, se tu ammazzi tua moglie e la fai sparire, all' avvocato (che in caso di omicidio , si presume non sia quello dei Simpson)
secondo te, a rigor di logica, è meglio dire "sono colpevole, l' ho seppellita li, aiutami a raccontare la versione migliore" oppure dire che sei innocente, e raccontare la tua versione dei fatti, che al massimo può essere corretta nel caso in cui l' avvocato ti faccia rilevare delle incongruenze?"
Nel primo caso un avvocato serio ti dice di accomodarti alla porta, nel secondo caso, anche se il tuo racconto presenta
i delle lacune (e capisce che presumibilmente sei un bugiardo e assassino), è possibile/probabile che accetti il caso.
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che è talmente generico che non c' entra un cazzo con i dubbi dell' op ma va bene lo stesso :asd:
beh c'entra mi pare... nel senso, io gli ho proprio detto, ma se sai che uno ha stuprato e ammazzato na bambina, come ti comporti? Non ti senti male a difendere una persona del genere?
E lei ha detto, guarda, é ovvio che poi ti ci devi trovare, ma il mio lavoro non é cercare di far scagionare quella persona, ma che il processo si svolga seguendo la legge, perché anche un merda del genere ha diritto ad avere un processo a norma di legge. Na roba del genere piú o meno.
Boh, mi pare che sia attinente :uhm:
beh c'entra mi pare... nel senso, io gli ho proprio detto, ma se sai che uno ha stuprato e ammazzato na bambina, come ti comporti? Non ti senti male a difendere una persona del genere?
E lei ha detto, guarda, é ovvio che poi ti ci devi trovare, ma il mio lavoro non é cercare di far scagionare quella persona, ma che il processo si svolga seguendo la legge, perché anche un merda del genere ha diritto ad avere un processo a norma di legge. Na roba del genere piú o meno.
Boh, mi pare che sia attinente :uhm:
nel caso proposto dall' op, l' an è "confesso almeno all' avvocato ?" quindi di opportunità processuale
nel tuo caso la questione è solo etica "difendo o no l' assassino", questione che non si pone tra l' altro se il cliente non nomina nessuno di fiducia, dato che in quel caso l' avvocato assegnato non può rinunciare al mandato
l'avvocato dice al cliente: tu dimmi tutta la verità che ad imbrogliare ci penso io
Pensavo che l'obbiettivo degli avvocati fosse tirarla per le lunghe il più possibile per poterci guadagnare di più :uhm:
Necronomicon
31-01-24, 14:19
Tra l'altro se vuoi giocare la carta dell'innocenza meglio non dire niente a nessuno, che i pm ormai intercettano pure gli psicologhi di parte (vedi la tizia che ha ammazzato la bimba) e metti che al telefono esca fuori dove l'hai seppellita, magari non possono usarlo in tribunale ma sicuro una volta che hanno ascoltato il cadavere lo trovano "per caso"
Che poi il lavoro dell'avvocato è quello di decorroborare (si dice così il contrario di corroborare?) le prove che presenta l'accusa, contestualizzare a fini difensivi le stesse qualora siano oggettive e comprovate, e eventualmente (ma solo in extrema ratio perché è un terreno che può rivelarsi controproducente) proporre tesi alternative che prevedano l'innocenza dell'imputato, magari proprio far notare possibili congruenze e fatti riscontrati nella versione dello stesso.
Quindi sì, se l'imputato dice che ad uccidere la moglie sono stati gli alieni sbarcati su suo terreno, e dei vicini quella notte hanno visto delle luci in cielo, l'avvocato (pur non credendoci nel suo intimo) è tenuto (o meglio può e deve valutare l'opportunità) di chiamarli a testimoniare perché potrebbe essere una prova che corrobori la tesi difensiva dell'imputato
L'avvocato dice sempre a tutti i clienti che non ci devono essere segreti, perché non ti posso difendere a dovere se non conosco tutta la verità.
I clienti che raccontano sempre le cose come stanno per intero sono 1 su 100. :asd:
L'avvocato dice sempre a tutti i clienti che non ci devono essere segreti, perché non ti posso difendere a dovere se non conosco tutta la verità.
I clienti che raccontano sempre le cose come stanno per intero sono 1 su 100. :asd:
Ecco :asd: se l'1% è un "deficiente" e ti confessa tutto, come nell'esempio (o magari un reato meno grave, che l'omicidio è sempre foriero di flame)?
Kemper Boyd
31-01-24, 15:03
L'avvocato dice sempre a tutti i clienti che non ci devono essere segreti, perché non ti posso difendere a dovere se non conosco tutta la verità.
I clienti che raccontano sempre le cose come stanno per intero sono 1 su 100. :asd:
https://njmonthly.com/wp-content/uploads/cache/2008/01/16006860405_de11619ec9_b/111247368.jpg
La domanda è malposta. L'avvocato deve garantire che l'assistito sia difeso al meglio di come l'ordinamento consente; per difenderti al meglio io devo sapere le cose come stanno, così posso sapere cosa aspettarmi dalla controparte e difenderti di conseguenza. Siccome la difesa è un diritto universale, i colpevoli vano difesi allo stesso modo degli innocenti, compete al sistema giudiziario fare in modo che i colpevoli siano condannati e gli innocenti assolti. All'avvocato non deve importare se il suo assistito è colpevole, deve difenderlo ugualmente.
Poi questi discorsi hanno a che fare più che altro col penale, nel civile le cose sono ovviamente più sfumate.
- - - Aggiornato - - -
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Guarda Kemper che volevo iniziare il post proprio citando "nella condizione umana c'è una sola verità: che tutti gli uomini mentono; la sola variabile è su che mentono". :asd:
Avrei potuto richiamare anche la figura di Harvey Specter. :asd:
l'avvocato dice al cliente: tu dimmi tutta la verità che ad imbrogliare ci penso io
certo
La domanda è malposta. L'avvocato deve garantire che l'assistito sia difeso al meglio di come l'ordinamento consente; per difenderti al meglio io devo sapere le cose come stanno, così posso sapere cosa aspettarmi dalla controparte e difenderti di conseguenza. Siccome la difesa è un diritto universale, i colpevoli vano difesi allo stesso modo degli innocenti, compete al sistema giudiziario fare in modo che i colpevoli siano condannati e gli innocenti assolti. All'avvocato non deve importare se il suo assistito è colpevole, deve difenderlo ugualmente.
Poi questi discorsi hanno a che fare più che altro col penale, nel civile le cose sono ovviamente più sfumate.
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Guarda Kemper che volevo iniziare il post proprio citando "nella condizione umana c'è una sola verità: che tutti gli uomini mentono; la sola variabile è su che mentono". :asd:
Avrei potuto richiamare anche la figura di Harvey Specter. :asd:
la controparte fa le domande sulla versione riportata, come ho detto non è necessario per l' avvocato sapere la verità, anzi non la vuole sapere in alcuni casi, l' avvocato penalista deve sposare la tesi dell' assistito anche se non è credibile, e eventualmente apportare delle modifiche, ma pensare che l' avvocato dica al cliente "dai dimmi la verità, sei tu l' assassino, che ci penso io " è veramente da lol. Non funziona così, l' avvocato chiede sempre al cliente di non mentire , ovviamente, ma se la versione raccontata non è credibile non cerca di estorcere una confessione per poi architettare una versione completamente diversa, così come se il cliente ammette la responsabilità, non cerca di fargli cambiare versione, al massimo si può lavorare sulle sfumature
poi ovviamente ci sono i casi limite con colleghi canidi, per esempio nel caso di erba non ci giurerei sulla deontologia applicata, mentre sul caso Bossetti, per quanto l' avvocato sapeva benissimo chi stava difendendo, scommetto entrambi i testicoli che Bossetti ha negato anche di fronte all' avvocato e l' avvocato gli ha detto "certo io ti credo, e faremo emergere la verità" già sfregandosi le mani sulle ospitate a quarto grado, chi l' ha visto, buona domenica e salcazzo tv
L' avvocato precedente, quello che poi è stato sostituito, molto onestamente gli avrà detto, si va bene, sei innocente, ti credo, però insomma dai, facciamo l' abbreviato che qua la situazione è compressa .
poi ovviamente ci sono i casi limite con colleghi canidi, per esempio nel caso di erba non ci giurerei sulla deontologia applicata, mentre sul caso Bossetti, per quanto l' avvocato sapeva benissimo chi stava difendendo, scommetto entrambi i testicoli che Bossetti ha negato anche di fronte all' avvocato e l' avvocato gli ha detto "certo io ti credo, e faremo emergere la verità" già sfregandosi le mani sulle ospitate a quarto grado, chi l' ha visto, buona domenica e salcazzo tv
L' avvocato precedente, quello che poi è stato sostituito, molto onestamente gli avrà detto, si va bene, sei innocente, ti credo, però insomma dai, facciamo l' abbreviato che qua la situazione è compressa .
Su Erba l'avvocato d'ufficio insieme a Picozzi gli fecero girare i filmini dove confessavano per puntare sull'incapacità di intendere e di volere.
Poi stranamente, quando ritrattarono, quei filmini vennero divulgati. Ci dovrebbe essere stata un'indagine a carico di Picozzi e gli altri, poi non so come sia finita
intendevo compromessa, non compressa
Ma non ho capito, se il cliente viene e ti dice "guardi in effetti sono colpevole però non mi ha visto nessuno secondo me ce la caviamo mo' ci costruiamo un alibi" l'avvocato gli dice "no dai trattiamo e confessiamo perchè sei colpevole" o dice "ok ora tentiamo di fartela passare liscia e via"? Perchè zhuge sembra dire una cosa e biocane un'altra :asd:
Ma non ho capito, se il cliente viene e ti dice "guardi in effetti sono colpevole però non mi ha visto nessuno secondo me ce la caviamo mo' ci costruiamo un alibi" l'avvocato gli dice "no dai trattiamo e confessiamo perchè sei colpevole" o dice "ok ora tentiamo di fartela passare liscia e via"? Perchè zhuge sembra dire una cosa e biocane un'altra :asd:
Ma non ho capito, se il cliente viene e ti dice "guardi in effetti sono colpevole però non mi ha visto nessuno secondo me ce la caviamo mo' ci costruiamo un alibi" l'avvocato gli dice "no dai trattiamo e confessiamo perchè sei colpevole" o dice "ok ora tentiamo di fartela passare liscia e via"? Perchè zhuge sembra dire una cosa e biocane un'altra :asd:
se non l'ha visto nessuno, all'avvocato dira' che è innocente, ovviamente
in 7 anni non l'ho mai ne sentito, ne mi è mai capitato, di un cliente che vuole negare le proprie responsabilita' davanti all' AG, esordire dall'avvocato dicendo "eh in realta' sono colpevole, pero' non voglio confessare, che famo? " del resto che senso avrebbe? semmai capita che la versione, di fronte agli elementi probatori, non regga, e allora venga rimaneggiata, magari su suggerimento piu' o meno inconscio (ammicca ammicca) dell'avvocato. Poi puo' essere che uno sia cosi' coglione da farlo, ma è un approccio che oltre ad essere innaturale per talune tipologie di reati, non serve a nulla ed è pure controproducente, e non per un discorso puramente etico. Se tu vuoi farla franca, vai dall'avvocato e gli dici che sei colpevole o gli dici che sei innocente? preferisci un avvocato che sia realmente (nei limiti del possibile) convinto o che voglia convincersi (ammicca) che sei innocente, o un avvocato che sa che sei colpevole e che sei cosi' coglione da dirlo? E' semplice psicologia applicata alla realta'. Tra l'altro l'avvocato non è tuo padre o tua madre, ne la tua coscienza, è' comunque un estraneo inizialmente. Funziona cosi' quasi sempre. State prendendo ad esempio ipotesi inverosimili nella prassi
Escludendo ovviamente i casi tipo Turetta, dove ha gia' confessato al PM (in b4 ritratta).
N.B.
ammetto che prima di esercitare la pratica forense e la professione, anche io mi chiedevo se il cliente dicesse all'avvocato la verita', in modo da ricostruire la migliore versione possibile alternativa senza avere sorprese. E invece non funziona cosi', ma questo l'ho potuto capire solo con la pratica, anche perchè ragionando in maniera puramente utilitaristica, non avevo banalmente considerato che cio' che conta non è che l'avvocato sappia la vertita', ma che la versione sia credibile e per farlo devi confutare le prove raccolte dall'accusa e portare quelle a sostegno della difesa, stop, non serve sapere come sono andati i fatti, conta solo la verita' giudiziaria, non quella storica
Infatti credo sia più frequente la situazione opposta, cioè il coglione confessa e l'avvocato allora gli dice "coglione, adesso ritratta, poi facciamo così e cosà devi dire soltanto quello che ti dico io ecc"
se non l'ha visto nessuno, all'avvocato dira' che è innocente, ovviamente
in 7 anni non l'ho mai ne sentito, ne mi è mai capitato, di un cliente che vuole negare le proprie responsabilita' davanti all' AG, esordire dall'avvocato dicendo "eh in realta' sono colpevole, pero' non voglio confessare, che famo? " del resto che senso avrebbe? semmai capita che la versione, di fronte agli elementi probatori, non regga, e allora venga rimaneggiata, magari su suggerimento piu' o meno inconscio (ammicca ammicca) dell'avvocato. Poi puo' essere che uno sia cosi' coglione da farlo, ma è un approccio che oltre ad essere innaturale per talune tipologie di reati, non serve a nulla ed è pure controproducente, e non per un discorso puramente etico. Se tu vuoi farla franca, vai dall'avvocato e gli dici che sei colpevole o gli dici che sei innocente? preferisci un avvocato che sia realmente (nei limiti del possibile) convinto o che voglia convincersi (ammicca) che sei innocente, o un avvocato che sa che sei colpevole e che sei cosi' coglione da dirlo? E' semplice psicologia applicata alla realta'. Tra l'altro l'avvocato non è tuo padre o tua madre, ne la tua coscienza, è' comunque un estraneo inizialmente. Funziona cosi' quasi sempre. State prendendo ad esempio ipotesi inverosimili nella prassi
Escludendo ovviamente i casi tipo Turetta, dove ha gia' confessato al PM (in b4 ritratta).
N.B.
ammetto che prima di esercitare la pratica forense e la professione, anche io mi chiedevo se il cliente dicesse all'avvocato la verita', in modo da ricostruire la migliore versione possibile alternativa senza avere sorprese. E invece non funziona cosi', ma questo l'ho potuto capire solo con la pratica, anche perchè ragionando in maniera puramente utilitaristica, non avevo banalmente considerato che cio' che conta non è che l'avvocato sappia la vertita', ma che la versione sia credibile e per farlo devi confutare le prove raccolte dall'accusa e portare quelle a sostegno della difesa, stop, non serve sapere come sono andati i fatti, conta solo la verita' giudiziaria, non quella storica
Non so, sarà che io vado per logica, ma preferirei dire la verità al mio avvocato piuttosto che a mia madre e mio padre. I miei genitori alla fine mi giudicano, l'avvocato sticazzi è pagato per difendermi e per quanto mi riguarda più cose sa meglio è :asd:
Però mi sa che è evidente che non ho manco mai rubato le caramelle, forse quando ucciderò i vecchi di merda del condominio la penserò diversamente
Infatti credo sia più frequente la situazione opposta, cioè il coglione confessa e l'avvocato allora gli dice "coglione, adesso ritratta, poi facciamo così e cosà devi dire soltanto quello che ti dico io ecc"
no, l'avvocato gli puo' dire "questo non lo devi dire" , ma il coglione non confessa
Ragazzi, sembra ovvio, ma spesso le cose ovvie vanno ripetute: MAI CONFESSARE, MAI MAI MAI.
Ma non ho capito, se il cliente viene e ti dice "guardi in effetti sono colpevole però non mi ha visto nessuno secondo me ce la caviamo mo' ci costruiamo un alibi" l'avvocato gli dice "no dai trattiamo e confessiamo perchè sei colpevole" o dice "ok ora tentiamo di fartela passare liscia e via"? Perchè zhuge sembra dire una cosa e biocane un'altra :asd:
L'avvocato non partecipa alla creazione dell'alibi (in quel caso sarebbe reato).
Se l'imputato fornisce un alibi l'avvocato si incarica, pure con l'aiuto di periti se necessario, di ricercare e eventualmente portare al giudice prove/indizi che convalidano la tesi dell'imputato
L'avvocato non partecipa alla creazione dell'alibi (in quel caso sarebbe reato).
Se l'imputato fornisce un alibi l'avvocato si incarica, pure con l'aiuto di periti se necessario, di ricercare e eventualmente portare al giudice prove/indizi che convalidano la tesi dell'imputato
reato non credo, non ricordo questi formalismi che nella realtà non capitano mai, ma in via deduttiva non credo, anche perché l' imputato ha il diritto di mentire, non è un testimone, però deontologicamente è prevista la sospensione per l' avvocato che presenta prove che sa essere false (come si faccia a dimostrare della consapevolezza mi piacerebbe saperlo, infatti vorrei vedere quanti procedimenti disciplinari siano mai stati fatti in tal senso). Di sicuro è reato (e pure grave) se per scagionare l' assistito immetto prove che accusano altri e so esser false :taormina:
È invece reato aiutare l:assistito latitante a rimanere tale, difatti, essendoci spesso intercettazioni per i latitanti, consigliano il legale di esordire nella telefonata con "ti devi costituire".
cmq devo riguardarmi le norme penali sulla responsabilità dell' avvocato nel processo, anche se nella prassi non servono a un cazzo
Recentemente è scoppiato un caso con la tizia che ha lasciato morire di stenti la figlia l'anno scorso.
L'avvocata di lei insieme alle psichiatre (tutte al femminile) l'avrebbero istruita in modo da farle ottenere l'incapacità di intendere e di volere.
Poi vabbè la tecnica delle perizie psichiatriche aggiustata è vecchia il cucco
https://i0.wp.com/www.luniversitario.it/wp-content/uploads/2021/03/E5E328B2-A9CB-4F14-B92C-CB5C25743F39.jpeg?fit=1200%2C800&ssl=1&w=640
Recentemente è scoppiato un caso con la tizia che ha lasciato morire di stenti la figlia l'anno scorso.
L'avvocata di lei insieme alle psichiatre (tutte al femminile) l'avrebbero istruita in modo da farle ottenere l'incapacità di intendere e di volere.
Poi vabbè la tecnica delle perizie psichiatriche aggiustata è vecchia il cucco
https://i0.wp.com/www.luniversitario.it/wp-content/uploads/2021/03/E5E328B2-A9CB-4F14-B92C-CB5C25743F39.jpeg?fit=1200%2C800&ssl=1&w=640
e l' avvocato è stato indagato?
Recentemente è scoppiato un caso con la tizia che ha lasciato morire di stenti la figlia l'anno scorso.
L'avvocata di lei insieme alle psichiatre (tutte al femminile) l'avrebbero istruita in modo da farle ottenere l'incapacità di intendere e di volere.
Poi vabbè la tecnica delle perizie psichiatriche aggiustata è vecchia il cucco
https://i0.wp.com/www.luniversitario.it/wp-content/uploads/2021/03/E5E328B2-A9CB-4F14-B92C-CB5C25743F39.jpeg?fit=1200%2C800&ssl=1&w=640
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chi è il pelato?
Ah no, allora il ban lo meriti tu sul serio !!!!!
Era uno scienziato della testa, uno che studiava le menti altrui tanto da perdersi la sua e ritrovarsela su un secchiello.
Uno che faceva gola a voi penalisti per farvi vincere le cause
Ah no, allora il ban lo meriti tu sul serio !!!!!
Era uno scienziato della testa, uno che studiava le menti altrui tanto da perdersi la sua e ritrovarsela su un secchiello.
Uno che faceva gola a voi penalisti per farvi vincere le cause
il dottor Chilton ? :boh2:
chi è il pelato?
Aldo Semerari.
il dottor Chilton ? :boh2:
Hannibal...? :uhm:
No, non è una richiesta di consulenza gratuita :asd:
Posto che discettare di etica, morale, ecc. non credo possa essere fatto in J4S, l’avvocato come si comporta quando il cliente gli dice, circa “Sì, l’ho ammazzato io, ma fa l’impossibile per impedire che mi condannino”?
In B4: il sospettato non dice mai la verità, in primis al suo avvocato :asd:
https://www.youtube.com/watch?v=A4Ncs9gXBAI
Aldo Semerari.
ho dovuto comunque googlare chicazz'è :asd:
è un pezzo di Storia d'Italia che presto il governo si incaricherà di cancellare anche dagli archivi della cronaca.
Ad occuparsene sarà la sottosegretaria Isabella Rauti*
* già che ci sei googola pure per vedere chi era il padre ......
Up
https://twitter.com/chiaralucetw/status/1754054394012664190?t=y4Hlj-msATsLYszxe4r7WQ&s=19
Up
https://twitter.com/chiaralucetw/status/1754054394012664190?t=y4Hlj-msATsLYszxe4r7WQ&s=19
la fonte è una tizia a caso?
non può rifiutarsi
l'avvocato dice al cliente: tu dimmi tutta la verità che ad imbrogliare ci penso io
ecco...io sapevo funzionasse così. PER SENTITO dire da mio cuggino, non per altro.
Non mi serve uno stronzo pagato per sistemare le mie storielle e renderle verosimili... quello lo faccio già da me e gratis.
Penso l'avvocato serva a scappottarsela o beccarsi il meno possibile se proprio la storiella non regge.
ecco...io sapevo funzionasse così. PER SENTITO dire da mio cuggino, non per altro.
Non mi serve uno stronzo pagato per sistemare le mie storielle e renderle verosimili... quello lo faccio già da me e gratis.
Penso l'avvocato serva a scappottarsela o beccarsi il meno possibile se proprio la storiella non regge.
funziona così per i rubagalline e gli avvocati dei rubagalline, non mi stupisce kymya, non mi stupisce affatto
funziona così per i rubagalline e gli avvocati dei rubagalline, non mi stupisce kymya, non mi stupisce affatto
ordunque mi dite che l'avvocato sarebbe un tizio che, pagato, ti aiuti a fare che? a seguire correttamente le procedure? se non c'è fiducia tra avvocato ed assistito, come possono reggersi la serie di menzogne che verranno dette e soprattutto riconoscerle dalle cose vere? non capisco... si dice che bisogna dire tutto all'avvocato; qui leggo che così non è e che nonostante l'avvocato dica di dire almeno a lui la verità non è consigliabile farlo. proprio non capisco...
https://www.smartworld.it/wp-content/uploads/2015/11/saul-goodman-netflix-1280x902.jpg
Non mi serve uno stronzo pagato per sistemare le mie storielle e renderle verosimili... quello lo faccio già da me e gratis.
Oddio, non ne sarei molto sicuro... :fag:
Zhuge: solo il meglio, con la giusta dose di sporco.
Zhuge: solo il meglio, con la giusta dose di sporco.
:snob:
Domanda: a chi spetta confutare una tesi?
Mi spiego... se l'imputato sostiene che quel giorno era a farsi una pizza, spetta alla difesa sostenere la tesi o all'accusa dimostrare che non è vera?
Spero il primo caso... perché nel caso dovesse essere l'accusa a dimostarlo la vedo facile vincere: "Signor Giudice, intanto mi difendo da solo. So di essere il peggior cliente di me stesso ma non posso aver prima colpito di striscio 98 volte l'utente ?.?.?. e poi involontariamente averlo dissezionato in 98 pezzi ed averlo nascosto in 98 posti diversi perché quel giorno, durante tutte le 24ore, sono STATO RAPITO DAGLI ALIENI e portato a far baldoria su MARTE." - vallo a dimostrare che gli alieni non esistono o che il sabato su marte è un mortorio perché tutti i locali sono chiusi.
Domanda: a chi spetta confutare una tesi?
Mi spiego... se l'imputato sostiene che quel giorno era a farsi una pizza, spetta alla difesa sostenere la tesi o all'accusa dimostrare che non è vera?
Spero il primo caso... perché nel caso dovesse essere l'accusa a dimostarlo la vedo facile vincere: "Signor Giudice, intanto mi difendo da solo. So di essere il peggior cliente di me stesso ma non posso aver prima colpito di striscio 98 volte l'utente ?.?.?. e poi involontariamente averlo dissezionato in 98 pezzi ed averlo nascosto in 98 posti diversi perché quel giorno, durante tutte le 24ore, sono STATO RAPITO DAGLI ALIENI e portato a far baldoria su MARTE." - vallo a dimostrare che gli alieni non esistono o che il sabato su marte è un mortorio perché tutti i locali sono chiusi.Ma eri te che avevi smesso con l'erba a 15 anni, o era stefansen? :asd:
La regola è: ognuno prova i fatti che adduce.
Esistono poi numerose eccezioni, ma di base quello è il principio.
Ma eri te che avevi smesso con l'erba a 15 anni, o era stefansen? :asd:
Anche se smetti a quell'età ormai il cervello te lo sei fottuto no?
bisogna iniziare a drogarsi quando il cervello e la psiche sono formati e stabili. Dai 40 in su, ecco.
(in sincerità mi è capitato di far un tiro a casa di un collega e stavo per chiamare l'ambulanza:è stato TERRIFICANTE)
Frosinoneculone
07-02-24, 08:31
Domanda: a chi spetta confutare una tesi?
Mi spiego... se l'imputato sostiene che quel giorno era a farsi una pizza, spetta alla difesa sostenere la tesi o all'accusa dimostrare che non è vera?
Spero il primo caso... perché nel caso dovesse essere l'accusa a dimostarlo la vedo facile vincere: "Signor Giudice, intanto mi difendo da solo. So di essere il peggior cliente di me stesso ma non posso aver prima colpito di striscio 98 volte l'utente ?.?.?. e poi involontariamente averlo dissezionato in 98 pezzi ed averlo nascosto in 98 posti diversi perché quel giorno, durante tutte le 24ore, sono STATO RAPITO DAGLI ALIENI e portato a far baldoria su MARTE." - vallo a dimostrare che gli alieni non esistono o che il sabato su marte è un mortorio perché tutti i locali sono chiusi.
ma sei stupido? :uhm:
ma sei stupido? :uhm:
è una domanda?
perché son troppo stupido per capirlo...
Frosinoneculone
07-02-24, 10:46
è una domanda?
perché son troppo stupido per capirlo...
c'è il punto interrogativo, quindi si, sarebbe una domanda; volevo capire se la domanda era seria, perché posta in quel modo è da persona incapace di intendere : l' accusa deve dimostrare la colpevolezza, poi accusa e difesa portano tesi a sostegno di colpevolezza e accusa e ciascuna tesi per essere credibile, deve essere corroborata da elementi che ne sostengano la veridicitÃ*. Era difficile? Ora sei in grado di rispondere alla domanda stupidissima sulla pizza?
c'è il punto interrogativo, quindi si, sarebbe una domanda; volevo capire se la domanda era seria, perché posta in quel modo è da persona incapace di intendere : l' accusa deve dimostrare la colpevolezza, poi accusa e difesa portano tesi a sostegno di colpevolezza e accusa e ciascuna tesi per essere credibile, deve essere corroborata da elementi che ne sostengano la veridicitÃ*. Era difficile? Ora sei in grado di rispondere alla domanda stupidissima sulla pizza?
Si.
La pizza mi piace calda e senz'ananas.
Io non posso dimostrare che gli alieni mi hanno portato su marte perché non mi hanno rilasciato scontrino fiscale all'ingresso del locale ne tantomeno l'accusa può dire che non è vero. E se invece cosa assurda fosse andata veramente così, come posso io dimostrare l'accaduto?
Quindi, come si supera l'empasse?
Sono stato volutamente estremo per esplicare meglio il concetto
Kemper Boyd
07-02-24, 12:26
Si.
La pizza mi piace calda e senz'ananas.
Io non posso dimostrare che gli alieni mi hanno portato su marte perché non mi hanno rilasciato scontrino fiscale all'ingresso del locale ne tantomeno l'accusa può dire che non è vero. E se invece cosa assurda fosse andata veramente così, come posso io dimostrare l'accaduto?
Quindi, come si supera l'empasse?
Sono stato volutamente estremo per esplicare meglio il concetto
Beh molto semplicemente cazzi tuoi. Se sostieni qualcosa la devi poter dimostrare, se non la puoi dimostrare quello che sostieni vale zero. Non capisco davvero il dubbio, è roba che comprenderebbe un bambino.
Si.
La pizza mi piace calda e senz'ananas.
Io non posso dimostrare che gli alieni mi hanno portato su marte perché non mi hanno rilasciato scontrino fiscale all'ingresso del locale ne tantomeno l'accusa può dire che non è vero. E se invece cosa assurda fosse andata veramente così, come posso io dimostrare l'accaduto?
Quindi, come si supera l'empasse?
Sono stato volutamente estremo per esplicare meglio il concetto
L'impasse si supera, se l'accusa sta in piedi e la tua difesa no, mandandoti al gabbio, è molto semplice... :asd:
Il dubbio è che una persona innocente potrebbe andare al gabbio solo perché non può dimostrare di essere estranea ai fatti pur essendola.
Magari una goccia di sangue caduta dalle scarpe di un caramba per sbaglio, per quanto assurdo, diventa una prova che t'incula.
semplice? quando il culo non è il tuo certo che è semplice. voglio vedere capitasse una situazione simile a te dire al giudice che ti ha appena dato 25 anni "eh, ovvio...anche un bambino lo capirebbe"
Kemper Boyd
07-02-24, 15:27
Il dubbio è che una persona innocente potrebbe andare al gabbio solo perché non può dimostrare di essere estranea ai fatti pur essendola.
Magari una goccia di sangue caduta dalle scarpe di un caramba per sbaglio, per quanto assurdo, diventa una prova che t'incula.
semplice? quando il culo non è il tuo certo che è semplice. voglio vedere capitasse una situazione simile a te dire al giudice che ti ha appena dato 25 anni "eh, ovvio...anche un bambino lo capirebbe"
Non ho capito se ci prendi per il culo (probabile), ma sia l'accusa che la difesa devono dimostrare le loro tesi, quale sarebbe l'alternativa? Io dico "sono estraneo perché mi hanno rapito gli alieni" e se nessuno può confutare allora buona così? Capisci che non può funzionare
Il dubbio è che una persona innocente potrebbe andare al gabbio solo perché non può dimostrare di essere estranea ai fatti pur essendola."
Esatto, è difficile ma avendo particolare sfiga potrebbe succedere. Cosa proponi invece? :asd:
Se sei serio, credo che il concetto, negli ordinamenti di common law, di "ragionevole dubbio", tanto sbandierato nei film americani, potrebbe aiutarti a comprendere: nel sistema anglosassone, si dice che l'accusa deve provare la colpevolezza dell'imputato "al di là di ogni RAGIONEVOLE dubbio".
È quel "ragionevole" la chiave... nel dubbio, si assolve, ma il dubbio dev'essere ragionevole, e gli alieni venuti a titillarti il pipino chiaramente non lo sono :fag:
Se sei serio, credo che il concetto, negli ordinamenti di common law, di "ragionevole dubbio", tanto sbandierato nei film americani, potrebbe aiutarti a comprendere: nel sistema anglosassone, si dice che l'accusa deve provare la colpevolezza dell'imputato "al di là di ogni RAGIONEVOLE dubbio".
È quel "ragionevole" la chiave... nel dubbio, si assolve, ma il dubbio dev'essere ragionevole, e gli alieni venuti a titillarti il pipino chiaramente non lo sono :fag:
civil law, è oltre ogni ragionevole dubbio, common law non lo so, se è uguale hanno copiato loro, non noi
Se sei serio, credo che il concetto, negli ordinamenti di common law, di "ragionevole dubbio", tanto sbandierato nei film americani, potrebbe aiutarti a comprendere: nel sistema anglosassone, si dice che l'accusa deve provare la colpevolezza dell'imputato "al di là di ogni RAGIONEVOLE dubbio".
È quel "ragionevole" la chiave... nel dubbio, si assolve, ma il dubbio dev'essere ragionevole, e gli alieni venuti a titillarti il pipino chiaramente non lo sono :fag:
E' Stefan Edberg quello nell'avatar? :uhm:
Se sei serio, credo che il concetto, negli ordinamenti di common law, di "ragionevole dubbio", tanto sbandierato nei film americani, potrebbe aiutarti a comprendere: nel sistema anglosassone, si dice che l'accusa deve provare la colpevolezza dell'imputato "al di là di ogni RAGIONEVOLE dubbio".
È quel "ragionevole" la chiave... nel dubbio, si assolve, ma il dubbio dev'essere ragionevole, e gli alieni venuti a titillarti il pipino chiaramente non lo sono :fag:
OH CAZZO!
finalmente qualcuno che ha capito che intendevo e che mi da una spiegazione LOGICA.
La chiave sta quindi nella parolina RAGIONEVOLE. Anche se aleatorio... ciò che è ragionevole per me non è detto che lo sia anche per il Giudice. Come il "Comune senso del pudore". Quindi bisognerebbe indire un referendum ogni volta per verificare qual'è il "comune senso..." o il "ragionevole..."?
ok, capisco.... MA...
(comunque ho capito che giustificarsi con un "ME LO HA COMANDATO DIO!" non porta ad una assoluzione)
Frosinoneculone
07-02-24, 16:36
ma tu nella domanda hai chiesto un' altra cosa, e cioè a chi spetta dimostrare, e la risposta è talmente ovvia che ci arrivava anche un bambino, chi sostiene dei fatti, li deve dimostrare, la ragionevolezza o meno è un problema collegato ma ulteriore, e riguarda la credibilitÃ* o meno delle argomentazioni riportate.
la chiave sta nel fatto che non capisci un cazzo, i drogati dovrebbero stare al gabbio e senza internet
civil law, è oltre ogni ragionevole dubbio, common law non lo so, se è uguale hanno copiato loro, non noiQuanti procedurali italiani ci sono in tv, e quanti americani? È più facile che uno abbia visto un procedurale USA e gli sia più familiare quel sistema lì :asd:
E' Stefan Edberg quello nell'avatar? :uhm:Proprio lui :snob:
Kemper Boyd
07-02-24, 16:43
Uhm io comunque questi spazi dopo l'apostrofo li ho già visti, non è che :uhm:
Quanti procedurali italiani ci sono in tv, e quanti americani? È più facile che uno abbia visto un procedurale USA e gli sia più familiare quel sistema lì :asd:
ma li hai visti in lingua originale? perché magari nella traduzione hanno italianizzato, cmq ribadisco che l' oltre ogni ragionevole dubbio è un concetto dei nostri sistemi di civil law, ora se quelli stronzi degli anglosassoni fanno uguale, lo hanno copiato perché il diritto deriva da quello romano, poi il diritto francese ha dato untiltrriore spinta innovativa ma francese è sempre civil law : quei mangiamerda anglosassoni sono arrivati DOPO
ma li hai visti in lingua originale? perché magari nella traduzione hanno italianizzato, cmq ribadisco che l' oltre ogni ragionevole dubbio è un concetto dei nostri sistemi di civil law, ora se quelli stronzi degli anglosassoni fanno uguale, lo hanno copiato perché il diritto deriva da quello romano, poi il diritto francese ha dato untiltrriore spinta innovativa ma francese è sempre civil law : quei mangiamerda anglosassoni sono arrivati DOPO
Mmmh, in realtà il common law deriva più dal diritto romano di età repubblicana (legis actiones, processo formulare del praetor vs i writ del Re) mentre il nostro civil law è diritto romano tardo, imperiale (e poi giustinianeo).
Comunque l'espressione inglese è beyond a reasonable doubt.
Mmmh, in realtà il common law deriva più dal diritto romano di età repubblicana (legis actiones, processo formulare del praetor vs i writ del Re) mentre il nostro civil law è diritto romano tardo, imperiale (e poi giustinianeo).
Comunque l'espressione inglese è beyond a reasonable doubt.
qua mi fermo perché evidentemente hai studiato anche tu storia del diritto, ma te la ricordi meglio: hai fatto anche tu giurisprudenza?
qua mi fermo perché evidentemente hai studiato anche tu storia del diritto, ma te la ricordi meglio: hai fatto anche tu giurisprudenza?Sì, in comparato ho preso uno dei pochissimi 30 della mia sbrilluccicosa carriera universitaria :tsk:
Però il mio programma di comparato era 1) incentrato sul civile, non sul penale e 2) tanto non mi ricordo (quasi) un cazzo :asd:
ma tu nella domanda hai chiesto un' altra cosa, e cioè a chi spetta dimostrare, e la risposta è talmente ovvia che ci arrivava anche un bambino, chi sostiene dei fatti, li deve dimostrare, la ragionevolezza o meno è un problema collegato ma ulteriore, e riguarda la credibilitÃ* o meno delle argomentazioni riportate.
la chiave sta nel fatto che non capisci un cazzo, i drogati dovrebbero stare al gabbio e senza internet
non è tanto ovvio, permettimi. Quindi dev'essere l'accusa a dimostrare che l'imputato ha commesso un reato, giusto? Aho, non prendetemi per il culo: il mio maestro delle elementari diceva che è meglio fare una domanda e sembrare stupidi che non "non farla" e rimanere ignoranti.
Frosinoneculone
07-02-24, 17:36
non è tanto ovvio, permettimi. Quindi dev'essere l'accusa a dimostrare che l'imputato ha commesso un reato, giusto? Aho, non prendetemi per il culo: il mio maestro delle elementari diceva che è meglio fare una domanda e sembrare stupidi che non "non farla" e rimanere ignoranti.
l'accusa deve dimostrare i fatti, se l'accusa non porta fatti, la difesa vince, se l' accusa porta fatti, la difesa deve controbattere, quindi ciascuna parte porta delle prove, alla fine il giudice decide quali prove sono meglio. L' accusa dice che tu sei un drogato assassino perché tal giorno hai ucciso una vecchia per rubargli i soldi, e porta come prove le telecamere che raffigurano uno che ti somiglia molto, tu controbatti che quel giorno stavi scopando, se non porti la testimonianza della povera sfortunata, l'alibi non c'è e devi portare altre prove oppure sostenere che le foto non danno la certezza perché in paese ci sono tanti che hanno la faccia brutta
Mmmh, in realtà il common law deriva più dal diritto romano di età repubblicana (legis actiones, processo formulare del praetor vs i writ del Re) mentre il nostro civil law è diritto romano tardo, imperiale (e poi giustinianeo).
Comunque l'espressione inglese è beyond a reasonable doubt.
questo è ovvio. proprio tardo.... tardivo e per ritardati...
cmq i Romani 2000 (ed oltre) anni fa spaccavano i culi, non c'è che dire.
- - - Aggiornato - - -
l'accusa deve dimostrare i fatti, se l'accusa non porta fatti, la difesa vince, se l' accusa porta fatti, la difesa deve controbattere, quindi ciascuna parte porta delle prove, alla fine il giudice decide quali prove sono meglio. L' accusa dice che tu sei un drogato assassino perché tal giorno hai ucciso una vecchia per rubargli i soldi, e porta come prove le telecamere che raffigurano uno che ti somiglia molto, tu controbatti che quel giorno stavi scopando, se non porti la testimonianza della povera sfortunata, l'alibi non c'è e devi portare altre prove oppure sostenere che le foto non danno la certezza perché in paese ci sono tanti che hanno la faccia brutta
ma se è morta la vecchia, che porto il cadavere in aula? a fare che? A dimostrare che era scopabilissima?
(scherzo eh...)
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