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Visualizza Versione Completa : MOLOCCHIO, troppi complottari. La skuola ha fallito! O forse no...



Cesarino
08-06-16, 18:41
Ogni volta. Ogni volta che. Che un ex violento ammazza una donna che crede sua. Che c'è una discriminazione razzista. Che un cretino posta su Facebook uno status idiota o che commenta da idiota e da analfabeta funzionale lo status, magari intelligente, di qualcun altro, ecco che arriva il commento: “La scuola ha fallito."

Come se la colpa di tutto quello che non va in Italia fosse da attribuire esclusivamente, o almeno in massima parte, della scuola, intesa come istituzione. Se non direttamente degli insegnanti che vi stanno dentro, che magari possono anche essere volenterosi, almeno della Scuola come entità, che è sempre sentita come pesante, poco aggiornata, elefantiaca. La Scuola come lo Stato, una sottile nemica o, nel migliore dei casi, un enorme ed inutile carrozzone, che costa molto e non produce altro che disastri: un popolo rozzo ed ignorante, che legge poco, quel poco che legge non lo capisce nemmeno, si bea di spettacoli di pessimo gusto in tv, usa la rete per condividere bufale o perpetrare atti di bullismo. Se non abbiamo nei test internazionali gli stessi risultati delle nazioni più evolute, se il nostro sistema economico arranca e le competenze medie di lettura e calcolo degli Italiani sono ben al di sotto di quelle di altri stati, è colpa della scuola, che non funziona, e non è riuscita ad emendare o migliorare la società che le sta attorno.

Ma siamo sicuri che sia vero?

Ora, che nella scuola italiana ci siano molte, moltissime cose che sono certamente da rivedere, è chiaro. Ma spesso ho l'impressione che quando ci si lamenta della scuola, si perdano di vista o non si tengano a mente alcune condizioni di partenza. Domanda: se vuoi mettete a fare la stessa gara una Ferrari Testarossa ed una Panda acciaccata, secondo voi chi vince?

La scuola in Italia è spesso una Panda acciaccata. Il che non vuol dire che non funziona, anzi, spesso la Panda acciaccata è la macchina che ti salva la vita, e te la sei comprata non perché la volevi, ma perché è l'unica che nella tua società ti puoi permettere. Per quanto scassatella e tremolante, tenuta su con lo sputo, arrancando fra lo stridore dei bulloni, è la macchinetta che testarda ti riporta a casa con qualsiasi tempo e in qualsiasi circostanza, mentre l'altra corre solo sul circuito e sull'asfalto ben lisciato.

La Panda acciaccata corre dappertutto. Come la scuola italiana. Che è abituata a muoversi in una landa in cui, fino a quarant'anni fa e spesso anche dopo, la maggior parte della gente era completamente analfabeta o sapeva a stento scrivere nome e cognome. Se gli attuali figli non leggono un libro, i padri ed i nonni un libro manco sapevano che forma avesse, ragion per cui nelle loro case, anche se hanno fatto due soldi, non lo tengono nemmeno come bizzarro soprammobile. Se oggi siamo arrivati ad una grossa percentuale di analfabeti di ritorno, non dimentichiamoci che partivamo da una nazione che aveva la quasi totalità di analfabeti in andata. Se non hanno che vaghe cognizioni di educazione civica, non conoscono la Costituzione, non hanno le basi per capire le leggi dell'economia, non dimentichiamo che siamo una nazione nata da quell'"eroico sopruso" che fu il Risorgimento, le leggi e le Costituzioni le hanno sempre scritte un manipolo di intellettuali minoritari, le rivoluzioni da noi sono sempre fallite perché l'unico concetto che si riusciva a far arrivare al popolo era l'idea base di ribellarsi per il pane, ed ottenuta la farina via, la rivolta si smosciava subito.

Se noi misuriamo il successo su parametri alti, per cui sogniamo una società in cui la maggioranza della gente è colta e preparata, in grado di leggere e comprendere testi complessi, la scuola in Italia ha fallito. Non ci siamo riusciti.

Ma se teniamo conto dello scenario di partenza, una nazione povera e travagliata, piena di ignoranza e di debiti, spesso ancora preda di mentalità arcaiche e di superstizioni ancestrali, con vaste aree culturalmente deprivate e altre in cui nemmeno un relativo benessere ha mai portato a sviluppare il rispetto per la cultura, la scuola, in Italia, tutto sommato ha avuto dei grandi successi e si è difesa bene.

La scuola non ha vinto la battaglia, ma la guerra è ancora in corso. Ed è una guerra cruenta, che ogni giorno fa vittime. È una guerra silenziosa e anche spesso dimenticata, come tutte quelle di trincea. Non ci sono vittorie rumorose, ma tanti piccoli, continui e ferocissimi scontri. Si combatte metro per metro.

La scuola spesso è accerchiata. Da pregiudizi vecchi di secoli e millenni, dalla mentalità moderna del tutto e subito, dall'arroganza, dalla prepotenza, dalle richieste delle famiglie che la considerano giustamente l'unico pezzo di Stato sociale a loro vicino ed accessibile, e perciò le chiedono ormai di tutto, anche quello che non è nata per fare.

Combatte, come può, con pochi soldi ed armi spesso vecchie e spuntate. Alle volte, quando non ha i mezzi, sopperisce con l'ingegno e spesso con l'eroismo del singolo o del manipolo di coraggiosi.

Ma c'è. Non molla. Si batte con la testardaggine dell'ultimo giapponese nella giungla quando non può fare altro, e quando invece può tira fuori ogni soldato ed ogni arma per vincere. Si è organizzata nel tempo, in ogni singolo istituto, come può, per resistere e per tentare delle offensive. Quando prende una mazzata, resta tramortita per un attimo, ma poi caparbia si rialza e ricomincia. Anche se nessuno se ne accorge. Anche se tutti la danno per morta.

Non ditele, povera scuola italiana, che ha fallito.

Ci sta ancora provando.

Ginzo
08-06-16, 18:44
Basta

Cesarino
08-06-16, 18:50
leggi, è un articolo molto bello :snob:

lo ha scritto uno dell'espresso :fag:

Zero/2
08-06-16, 18:54
ma trovati un lavoro, lavativo :asd:

golem101
08-06-16, 18:55
Illy?

Lux !
08-06-16, 18:58
ma trovati un lavoro, lavativo :asd:

Gli hanno detto per tutta la vita: "o studi o vai a lavorare". Lui ha terminato gli studi, quindi è esonerato :snob:

golem101
08-06-16, 19:00
Ha terminato un percorso di studi. :teach:

Ne può sempre cominciare un altro. :asd:

Cesarino
08-06-16, 19:21
:spy:

Raist²
08-06-16, 19:23
Persino biocane lavora :shock:

Zhuge
08-06-16, 20:07
Ha terminato un percorso di studi. :teach:

Ne può sempre cominciare un altro. :asd:

non dire così, che poi magari viene a stalkerarti di là dell'oceano :asd: