Stamattina mentre spazzolavo il divano mi sono fatto la stessa domanda. Ma poi ho pensato che non valeva la pena fare troppo il trasgressivo
Stamattina mentre spazzolavo il divano mi sono fatto la stessa domanda. Ma poi ho pensato che non valeva la pena fare troppo il trasgressivo
ho davvero fastidio di quest'italia dove o sei con noi o sei contro di noi, l'erba del vicino è sempre più verde, e non si può avere una posizione meditata in maniera autonoma che non implichi la malriposta invidia per le facilitazioni di cui godrebbero gli altri (basterebbe provarci qualche mese per porvi fine).
per mia fortuna io ho avuto esperienza di tutti i settori, sono stato dipendente privato, poi libero professionista per dieci anni, e quando ho smesso per diventare dirigente pubblico in molti mi hanno detto che ero matto, che nel pubblico ero sprecato, che rinunciavo a ricchezza e carriera, e via dicendo; ma nella vostra vita le scelte si fanno solo (o principalmente) per denaro? dev'essere ben misera.
chi mi conosce sa quanto forte sia la spinta etica che mi anima e che l'impegno che metto nelle cose che faccio non è affatto cambiato, e agli estranei non devo alcuna spiegazione; il mio stipendio, per quanto indiscutibilmente basso rispetto ai risultati, non è affatto magro (come peraltro non lo sono le entrate di mia moglie, deve essere davvero difficile la tua situazione, mentale intendo, che ti obbliga a supporre che gli altri siano tutti dei poveracci), ma non è certo il faro che guida il mio percorso lavorativo.
il lavoro autonomo non è un bengodi (chi l'avrebbe detto? non certo io), ma tanto il lavoro autonomo quanto quello dipendente (pubblico e privato) hanno asprezze da smussare, vantaggi di cui usufruire e rospi da ingoiare (potrei intrattenervi a lungo su quelli del lavoro pubblico, che nella vostra non conoscenza della realtà idealizzate per crearvi un opportuno nemico esterno; servirebbe?). perchè non sono più libero professionista? e perchè mia moglie non è diventata dipendente pubblica? perchè ci siamo realizzati con i nostri percorsi, ognuno nel suo, e non è soltanto una questione di soldi (anche se ormai pare che con entrate come le nostre siamo "riccastri di sinistra" come direbbe salvini). nella mia famiglia ho tutte le varianti, e posso dire con tranquillità che nessuno è particolarmente privilegiato rispetto agli altri, nè per questo pentito della scelta che ha fatto. ma davvero nella vostra sfera di conoscenze dirette non ci sono persone *normalmente* per bene e che lavorano con impegno e correttezza e si sentono realizzate nel farlo? se è così sono sinceramente in pena per voi.
e io che mi preoccupavo di non offenderti
vedi che il problema di fondo è che non padroneggi i concetti basilari che distinguono tasse (irpef), contributi (inps) e forse perfino imposte (iva: dal messaggio precedente non è chiaro, ma il dubbio a questo punto è legittimo), che accomuni tutto in un'unico concetto di "tasse" che non corrisponde al vero (solo le tasse sono prelevate dal tuo reddito: l'iva è partita di giro e i contributi risparmio forzoso ma a tuo vantaggio; e non solo tuo: davvero non hai alcun parente in vita pensionato? se è così perdona l'indelicatezza della domanda, ma è un caso fortuitamente estremo), non hai coscienza della competenza contabile degli anni fiscali (sommi acconti e saldi nello stesso valore), nè tantomeno contezza del significato della ritenuta d'acconto (che è già compresa nel calcolo, essendo un anticipo di tasse versate dal sostituto, non un ulteriore prelievo), e rapporti al netto percentuali che vanno calcolate al lordo (e in sequenza, non in sommatoria). un buon commercialista te lo avrebbe spiegato in pochi minuti.
non è questione di offendere o non offendere: se mi dicono che non posso discutere di propagazione della luce perchè non padroneggio le equazioni della relatività, non mi offendo, perchè è vero: non ci può essere discussione al di sotto di una soglia minima di conoscenza, al massimo umiltà e buona volontà ti permettono di imparare qualcosa da chi quella soglia la supera.
bisogna volerlo, però
Ultima modifica di Ronin; 27-06-18 alle 10:03
ronin, i miei due cents:
1. riesci mai a rispondere una volta senza fare un wot allucinante? io davvero non ce la faccio
2. e fattela 'na risata
sono commosso
2. me ne faccio molte, ma qui dentro non riesco più (1. così è abbastanza sintetico, spero)
Ciao Ronin
Purtroppo non hai abbastanza informazioni per desumere la mia preparazione. certamente ne hai abbastanza per costruire una serie di preconcetti che, alla luce dell'idea di categorie italiane che hai maturato e che dichiari di disprezzare, impieghi per etichettarmi facilmente.
Non starò da sanitario a rimarcare perché hai imboccato il discorso iva e ritenute dal lato sbagliato della strada. Peccato solo perché, in base alla competenza che ritieni di avere, si potrebbe intavolare una discussione più interessante e invece sei troppo occupato a far parte di quella categoria di italiani che ti piace disprezzare.
Ma ti abbraccio
super this
e magari proviamo ad accantonare per un attimo faziosità e sarcasmi, facciamo invece un paio di conti della serva in stile squisitamente populista:
mettiamo che uno studi vent'anni, faccia praticantato gratis o quasi per un bel po' e poi succeda un evento che lo convinca a tentare il grande salto (incontri fortunati, vincita di un concorso cui aveva lavorato di notte o similari ecc.)
il folle pensa di possedere qualità da valorizzare e decide di rischiare un'attività propria, non avrà più certezze ma accetta i rischi sperando in una vita più agiata (anche lui ne ha una sola)
se, per esempio, apre uno studio professionale, impara presto che il netto in tasca viaggia tra l'otto e il venti % del giro d'affari, a seconda dei costi di struttura e del carico fiscale
non potrà permettersi una malattia di più di 24 ore pena la perdita dei clienti (e rovina istantanea), le ferie non saranno pagate, le festività un optional e così via
ma, soprattutto, sarà perseguitato dallo stato con una burocrazia assassina e ottusa che farà l'impossibile per impedirgli di lavorare
e, peggio ancora, da un fisco rapace che lo considera presunto colpevole
se non arriverà dove sognava rimpiangerà amaramente un posto fisso anche se più modestamente retribuito
quindi smettiamola di considerare sempre gli autonomi dei privilegiati la cui principale occupazione è l'evasione fiscale, è aria fritta e fake news propagandate dagli invidiosi sociali, i "furbetti" sono equamente distribuiti in tutte le categorie
Per me i privilegiati sono i dipendenti pubblici. Le altre categorie di lavoratori invece sono chi più chi meno solo delle vacche da mungere da parte del fisco.
Forse per i professionisti della sanità che devono avere macchinari iper costosi.
Per un Avvocato, un Ingegnere o un Architetto la redditività (fortunatamente) è molto più alta.
Certi discorsi non stanno nè in cielo nè in terra, forse potevano valere 20 anni fa, quando i costi di struttura erano molto più alti (segretaria, contratti per le stampanti, tariffe telefoniche e internet da furto, licenze software da rapina, cancelleria presa da rappresentanti o cartolaio sotto casa).
Oggi con pochissimo puoi aprirti uno studio tuo o avere uno spazio in coworking.
La media del lordo degli Ingegneri è sotto ai 40k, i geometri mi sembra siano intorno ai 30k, addirittura gli Architetti sono sotto i 20. Secondo il tuo ragionamento sono tutti evasori o vivono con 300€ al mese.
dove vivi? (nel pianeta di Ronin? )
io uno studio di architettura ce l'ho ancora oggi (malgrado monti) e so di cosa parlo
vatti a vedere, per esempio, cosa costano i cad, gli aggiornamenti annuali di autocad (non piratato), gli affitti, le pulizie, i materiali di consumo e di aggiornamento, le spese automobilistiche per i cantieri lontani e compagnia cantante)
forse tu credevi ingenuamente che bastasse una matita e una cameretta solitaria!
se ti riferisci, invece, a situazioni da codice penale in certe aree del sud, il tuo commento non c'entra niente, qui si parla di gente che cerca disperatamente di operare nella legalità
quindi, di grazia, prima di sparare simili cazzate sesquipedali su argomenti che non conosci, sarà meglio che tu faccia un lungo respiro
Permettimi ma sui software e le macchine non mi venire a dire che aggiorni ogni anno perché non ci credo...conosco studi di ingegneria abbastanza ben messi che viaggiano con autocad 2008 e Windows 7.
È vero AutoCAD chiedo tanti soldini ma per fortuna non serve aggiornarlo ogni 6 mesi come le macchine.
Per il resto non conosco ma su questo proprio no.
Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
BattleTag F1r3st0rm#2428
25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
Le mie foto su 500px - PER ASPERA AD IMAGINEM
www.andreamanna.it
Sono argomenti che conosco bene, visto che sono tuo collega.
Io mi faccio le pulizie, uso software poco blasonati, cartucce compatibili e sto in un fondo di proprietà (non ho lo studio figo in centro città, pazienza).
Nei minimi ci campo dignitosamente, facendo settimana bianca e vacanze estive (queste quest'anno mi sa che salteranno perchè ho preso la moto ).
Se puoi permetterti di spendere come nei ruggenti anni 90 buon per te, ma c'è modo di risparmiare, al giorno d'oggi.
Autodesk non vende più licenze perpetue da due anni, le nuove licenze sono solo in abbonamento e autocad costa sui 1500 all'anno. mentre una volta era 4500.
Chi ha le vecchie licenze con le subscription da 700 euro all'anno se le tiene strette, noi ne abbiamo due perpetue e due in abbonamento che abbiamo scelto di downgradare ad autocad LT per risparmiare 2k all'anno.
edit, so che non aggiungo molto la discussione, ma era per fare la punta al cazzo
Sì, di gestionali e software a livello professionale si paga la licenza annuale. Fosse anche zero il numero degli aggiornamenti rilasciati
la situazione è mostruosamente variegata, se fai solo "verande" hai certe spese, se lavori per ditte grosse la struttura comincia a pesare proprio tanto...(anche se la voce fisco è la più insopportabile)
e provate ad essere costretti a prendere un collaboratore (o più)
io non provo neanche a entrarci in questo discorso perché va a finire che bestemmio forte o insulto qualcuno o entrambi