Il quadro presentato in questo testo illustra i risultati dell’approfondimento sui dati Piaac contenuto nel rapporto “
Focus Piaac: i low skilled in literacy. Profilo degli adulti italiani a rischio di esclusione sociale” (a cura di Simona Mineo e Manuela Amendola), Inapp gennaio 2018.
Tutto il lavoro dimostra bene come in Italia si sommino tre criticità:1) la debolezza della formazione iniziale rivolta ai giovani (bassa percentuale di diplomati, evasione scolastica, fenomeno dei Neet, limitato numero di laureati, inesistente il ruolo di orientamento della secondaria superiore, che pure per i primi due anni è, almeno sulla carta, obbligatoria); 2) la stasi di un sistema produttivo che non chiede competenze elevate e, laddove le richiede, non le trova neppure tra le giovani leve; 3) l’assenza di un “sistema” di
lifelong learning, che, sul territorio e a livello centrale, sia capace di sollecitare motivazione e dare supporto a chi non trova lavoro, lo perde e non riesce a ricollocarsi.
Il
Rapporto sulla conoscenza pubblicato dall’ Istat nei primi mesi del 2018 si colloca nella stessa prospettiva e appare quasi un testo complementare, che arricchisce il quadro e la lettura dei vari fenomeni precedentemente esposti. I diversi capitoli contengono infatti un’ analisi molto ricca e illuminante sui diversi intrecci che si determinano nel nostro Paese tra debolezza di sviluppo e debolezza di conoscenza, o meglio di cultura. Il rapporto infatti dedica gran parte allo studio ai vecchi e nuovi sistemi di informazione e formazione che, oggi, definiscono la cultura e le prospettive di sviluppo di un Paese, e che non possono non coincidere.
http://www.greenreport.it/leditorial...lled-italiani/