In questi giorni, da più parti, si festeggiano i 15 anni di introduzione dell'euro. E sempre più voci cominciano a mettere i dubbio la magnifiche sorti e progressive della valuta comune europea, un qualcosa di impensabile fino a poco tempo fa. E sapete perché? Perché la gente ha capito l'inganno. O, quantomeno, l'ha percepito. Non a caso, l'altro giorno il presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella, ha invitato i Paesi dell'Ue a dotarsi di una rete di agenzie pubbliche per combattere la diffusione di notizie-bufale su Internet, spiegando che questa lotta è più efficace se viene svolta dagli Stati, piuttosto che delegarla ai social media come Facebook...
scusate, ma il più clamoroso caso di fake news o bufala, per parlare come mangiamo, in ambito economico non è forse stato estremamente governativo e ufficiale? Non fu Matteo Renzi all'inizio del 2016 a dire che Mps era risanata e che era un affarone investirci? Chi l'avesse fatto, avrebbe perso l'80% del capitale. Eppure nessuno ha detto nulla all'ex premier, come la mettiamo Pitruzzella?
il malefico web, dove la libera circolazione delle idee, nel caso del referendum, ha avuto la meglio contro una ben precisa propaganda renziana che ha diffuso ben più di una bufala (prima fra tutte quella del risparmio con la diminuzione dei senatori, 40-50 milioni di euro contro i 500 sbandierati!), cercando inoltre di nascondere tutte le magagne e gli errori di una riforma assai male impostata.
ib4 il Ministero della Verità