Originariamente Scritto da
Rage
Ok ho visto ora. Ti direi, "perché sì", perché è la mentalità corrente nella GDO, ma capisco che visto da fuori non abbia molto senso (invece ce l'ha, in un modo suo piuttosto distorto).
Da quello che ho osservato di persona e sentito da conoscenti, è più una questione di controllo, ti stupiresti di quanto persone adulte siano disposte a sottomettersi completamente quando il lavoro viene impostato in un certo modo - soprattutto, a sottomettersi preventivamente, nel senso che certe cose nemmeno le pensano di sfuggita e, di conseguenza, non provano neanche a farle.
E' una questione di autorità, per farti un esempio banale: tu questa settimana hai un certo turno, il tuo collega Giggino ne ha un altro. Coincidenza vuole che i vostri impegni extralavorativi siano tali per cui, idealmente, vorreste entrambi scambiarvi di turno a vicenda e la vostra vita ne gioverebbe. Del tipo che semplicemente, il turno X passa a te, quello Y a Giggino, e per l'azienda tutto resta esattamente come prima - avete la stessa mansione, il turno è coperto alla stessa maniera, eccetera.
Se sei in un piccolo punto vendita col responsabile compagnone, se provi a chiedere forse ti viene concesso, realisticamente col sottinteso che ti stia facendo una specie di favore.
Se per qualunque motivo gli stai sulle palle, non ti viene concesso e così è, ti attacchi al cazzo. Oppure se stai sulle palle all'amicone/a del responsabile che si troverebbe a fare il turno con te in seguito al cambio, e così via per tutte le possibili casistiche che col lavoro effettivo c'entrano una sega.
Se lavori per la grossa catena tipo quelle menzionate sopra, solo a chiederlo ti tiri addosso l'ira del direttore di turno, non ti viene concesso e ti attacchi al cazzo, perchè l'azienda ti ha stabilito quel turno, e quello è, il semplice fatto di sindacare in merito ti rende un elemento sgradito ed un piantagrane.
E' il fatto in sé di contestare l'autorità dell'azienda in ogni sua possibile forma ed emanazione. Il risultato è che ti trovi con dipendenti che non avrebbero il coraggio di dire "merda" nemmeno se ne avessero la bocca piena.
La cosa delle turnistiche fatte last minute rientra in quest'ottica, tanto il dipendente non ha NESSUNA leva per contestare le turnistiche che gli vengono assegnate.
Quando lavoravo al Bennet le ragazze allo scatolame erano sempre le stesse, tutte part time, stesse ore di lavoro, stessa fascia oraria, non hanno mai avuto due turni esattamente uguali, venivano semplicemente rimestate nel corso delle settimane quando ognuna di loro avrebbe potuto avere ogni settimana gli stessi identici giorni.
Coi piani ferie è la stessa identica cosa. Puoi mandare il piano ferie estivo al primo gennaio, e ti verrà approvato (o contestato) sempre e solo rigorosamente pochi giorni prima di quando inizierebbe il primo turno di ferie :fag: e idem per altre pratiche da terrorismo psicologico di vario genere.
Quando lavoravo in negozio, la segreteria mandava le mail con gli allestimenti da fare ogni settimana. Se una mail ti viene mandata al lunedì a metà mattina una volta, quando l'allestimento dovrebbe GIA' essere pronto all'apertura di lunedì, è una coincidenza, un errore di comunicazione. Se ogni singola settimana ti viene mandata al lunedì a metà mattina, è intenzionale, e coincidenza vuole che l'allestimento sia la prima cosa che i capi area controllano nei loro giri di ronda tra i vari punti vendita.
E se per caso il capo area di turno capita nel tuo punto vendita, con l'allestimento incompleto perché la mail ti è arrivata a metà mattina del lunedì invece che alla sera di domenica, anche se l'errore è "dei piani alti", il capo area di turno si sfoga sul responsabile del punto vendita, che a sua volta si sfoga sui dipendenti :fag:
EDIT: e aggiungo, in queste strutture non esiste "il capo" di fantozziana memoria. E' una guerra tra poveri. I dipendenti rispondono ad un responsabile o capo settore, che a sua volta risponde al direttore, che a sua volta risponde al capo area, che a sua volta risponde al capo di un'area più vasta, che a sua volta risponde ad altra gente che i dipendenti nemmeno mai vedranno coi propri occhi. E ognuna di queste figure riceve pressioni da chi sta più in alto.
Già che ci sono, esempio fresco di qualche mese fa, sotto il cinema dove lavoro c'è il Bennet. Scendo col mio collega, entriamo a comprare due cose, incrociamo una ragazza con cui scambiamo due parole quando la becchiamo - incazzata come una iena. Al mattino aveva messo le lenti a contatto e dopo un po' le davano fastidio e ha dovuto toglierle, MA ha commesso il fatidico errore di dimenticare gli occhiali in macchina. E nell'arco di tutta la giornata, non le è stato permesso di andarli a recuperare. Macchina situata in un parcheggio dove in un minuto e mezzo vai, recuperi gli occhiali e rientri al Bennet.
EDIT: aggiungo che in strutture tipo il Bennet, i tizi che controllano le telecamere mica controllano i clienti, controllano i dipendenti, quindi l'opzione di avvisare per telefono qualcuno e farseli portar dentro non è contemplata :fag:
Ora, tu cosa preferiresti: avere un dipendente in grado di vedere ciò che fa e fargli recuperare il minuto e mezzo in cui è uscito a fine turno, cosa banalissima, o tenerti lì tutto il giorno un dipendente incazzato che per di più non vede una sega di quello che deve fare?
La risposta è ovvia per chiunque abbia un grammo di buonsenso e qualcosa di remotamente simile all'umana empatia, ma come vedi, la GDO non funziona secondo questi canoni :asd:
Una volta sono andato a recuperare mio fratello (che lavorava per una catena di supermercati), contrattura alla schiena, quasi non riusciva a muoversi. Al di là che essendo infortunio sul lavoro il responsabile del punto vendita dovrebbe semplicemente prenderti e metterti da parte e non farti muovere di una virgola, la disabile direttrice del posto gli ha fatto continuare a far cassa mentre "aspettavamo che arrivasse il sostituto".
Sono arrivato io che erano quasi le 12, si aspetta il sostituto il cui arrivo è previsto per le 13, alle 13.15 non arriva ancora, alle 13.30 prendo da parte la direttrice e le estorco che il rimpiazzo non sarebbe arrivato prima delle 14.30 perché era l'orario di inizio del suo turno e farlo arrivare prima avrebbe comportato di pagare lo straordinario, le dico che porto via mio fratello e di levarsi dalle palle, si lamenta che lei sarebbe costretta a lavorare da sola fino alle 14.30 e minaccia poco velatamente ritorsioni per mio fratello, con cortesia le ricordo che il punto vendita è situato in un'area malfamata dove qualcuno potrebbe casualmente picchiarle la testa nel muro se prova anche solo a pensarci. Segue viaggio in ospedale, viene trovata una contrattura/strappo abbastanza seria.
Un dipendente infortunato tenuto a lavorare un'ora e mezza (che sarebbero diventate due e mezza) con l'inganno per non pagare due spicci di straordinario al rimpiazzo, ovviamente perché come sempre il numero di dipendenti on location è meno del minimo necessario e se un ingranaggio si inceppa appena, tutto il punto vendita va in malora :boh2:
Potrei scrivere un libro lungo un chilometro di queste storielle :asd: