Io potrei anche essere d'accordo su quota 100 se però fosse regola per sempre. Invece io andrò in pensione a 70+ anni col contributivo quindi con valori decisamente più bassi e incrociando le dita che il mio fondo privato non faccia investimenti del cazzo o l'economia collassi o la Lega non esca dall'euro rendendo i miei risparmi carta straccia.
Lo schifo di quota cento non è il criterio con cui è fatta ma la disparità di trattamento riservata alle future generazioni condannate, anche grazie alla situazione lavorativa ballerina e sempre più tragica, ad andare in pensione pericolosamente vicino alla soglia della povertà. Intanto però i loro contributi vengono usati per avvantaggiare vecchi che hanno potuto comprarsi casa/case, mettere via soldi e avere una pensione con cui vivere, non solamente sopravvivere.
Per me andava riservata la quota cento a quei lavoratori disoccupati e non in grado di riconvertirsi e non indiscriminatamente a tutti. Il dipendente pubblico poteva pure lavorare fino a 80 anni visto quanto è produttivo.
Intanto io rido al pensiero che se perdessi il lavoro a 60 anni avrei altri 10 anni di lavoro da fare...
Ma basta con sta scemenza delle cavallette in UK.
E tra l'altro con l'enorme incertezza di questi ultimi anni e sta trattativa infinita, se doveva esserci il tonfo ci sarebbe già stato.
L'accordo si troverà con l' UE (la Germania) e sarà anche molto accomodante, visto che, come avrò ripetuto altre 15 volte, l UK ha un saldo commerciale negativo nei confronti dell UE.
il balzo in borsa è dovuto anche alle voci di accordo commerciale usa-cina
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La sostenibilità pensionistica ce l'hai solamente con la piena occupazione o al massimo un tasso di disoccupazione al minimo possibile. Certo un 12% non va bene ma allora la soluzione non è alzare il limite pensionistico ogni 2 anni ma aumentare l'occupazione e conseguentemente il PIL. Altrimenti diventeremo la seconda potenza industriale europea ma piena di vecchi rinco.
No, no e no.
Non è che “si fottano gli altri”, perché allora o non leggere o non capite.
Se la narrazione del
“ahhh per le nuove generazioni”
“Per I figli ...”
“Per i gggiovani”
Ora ti chiedo?
A me, interessa?
No.
Non ho figli, non sono giovane e mediamente delle nuove generazioni me ne frega anche un cazzo.
Ma se tutto questo interessa a te ( te impersonale frappo), e vuoi che io faccia dei sacrifici, bisognerebbe anche che me lo chiedessi gentilmente.
Se ho bisogno che tu mi presti soldi, te lo vengo a chiedere per favore.
Non è che vengo lì e ti dico
“dammi li sordi puzzone”,
perché ci sta che tu mi mandi a cacare e giustamente.
Dopo anni passati ad occuparsi anche degli altri e prenderlo in culo a ripetizione uno si rompe anche i coglioni.
——-
Riprendendo da voi, ma veramente, veramente avete scritto che siccome qualcuno campa fino a 80 anni bisogna lavorare fino ai 70?
Ma davvero?
Cazzo siete fuori dalla realtà.
40 anni di contributi oggi, vuol dire aver iniziato nel 1979, non negli anni 60.
Cioè uno deve lavorare 50 anni per poter andare in pensione, forse.
Per riprendere i soldi che ha versato.
ma la generazione '80 lavorerà fino a 70 anni
Come ripeto a tutti i miei conoscenti, fate finta di buttare i soldi al secchio e trovatevi una exit strategy.
Che ne so, un paio di appartamenti in affito, un B/b, un fondo di accumulo con rendita vitalizia, una gelateria/piadineria da dare in gestione sarcazzo.
Sono serio.
fate finta di buttare i soldi al secchio
sicuramente una seconda forma di entrate oltre al solo stipendio di deve trovare
purtroppo non possiamo creare lavoro dall'aria. se per incapacità politica o limiti del mercato l'occupazione è quella che è tocca cmq fare i conti con la realtà. in ogni caso credo che il problema maggore, piu' che qualche punto in piu' di disoccupazione, sia proprio l'innalzamente evidente della vita media che costringe a rivedere l'età pensionistica.
Ultima modifica di gmork; 13-12-19 alle 12:56
si allunga la vita media, si inizia a lavorare più tardi, si lavora più a lungo
E vabbè, se tocca fare i conti con lo status quo allora mettiamocela via e andiamo a lavorare col deambulatore.
Però rimane il problema: hai un sistema pensionistico che è legato al PIL e le politiche non dovrebbero essere rivolte alla sostenibilità delle pensioni ma alla sostenibilità del PIL.
Finchè non entra in testa questo particolare si andrà sempre più giù in tutto...
no no e no (cit)
se il sistema pensionistico non è... sostenibile, e quindi legato anche all’aspettativa di vita, significa che qualcun’altro (chi verrà in futuro) dovrà pagare di più.
fino ad ora abbiamo speso x e incassato x-n, quota100 è un privilegio (per pochi) che è andato nella stessa identica direzione.
cosa arcinota anche a chi lo ha fatto ma i voti contano di più, e i pensionati e pensionandi sono più dei giovani, che quindi
si attaccano al quarzo e tirano forte
e con giovani intendo anche noi Masp, che per via di queste scelte irresponsabili la pensione la vediamo col binocolo
L'innalzamento dell'aspettativa di vita come giustificazione ad una vita lavorativa più lunga è una puttanata epocale.
Se io campo fino a cent'anni non è che tutte le fasi della mia età aumentano, aumenta solo il tempo che trascorrerò da vecchio, ovvero in quella condizione per cui, oltre ad essere un peso per il SSN, sarò un peso per la mia azienda, nella quale a meno di essere assunto all'Olimpo dirigenziale, non sarò più in grado di competere con i colleghi più giovani, sia a livello fisico che a livello mentale. E visto che le aziende dei pesi tendono a disfarsene, l'orizzonte è un periodo di miseria, nel quale il lavoro non è più recuperabile, e la pensione non ancora raggiungibile.
be', non è che sia sostenibile avere come norma 40 anni di contributi e 20 o piu' anni di pensione. e imho non è manco vero che non s'e' allungata l'eta' attiva rispetto anche a 40-50 anni fa. poi ovvio che dipende dai lavori. di certo uno non puo' fare lo scaricatore o il manovale a 60 anni, ma chi fa un lavoro sedentario non vedo come possa essere un peso per l'azienda, anzi è il contrario con tutta l'esperienza accumulata.