Gli azzurri attaccano il leader del centrosinistra
«Donazione ai figli», scontro tra Prodi e FI
Il Professore versò 870 mila euro senza tasse grazie a una legge del governo Berlusconi. Il leader dell'Unione replica in una lettera
Una donazione di 870mila euro, senza tasse, grazie alla legge voluta dal Governo Berlusconi. È stata fatta da Romano e Flavia Prodi ai figli Giorgio e Antonio nel 2003 per l’acquisto di appartamenti. La storia è emersa a Reggio Emilia, sul giornale «Informazione», che oggi pubblicherà una lettera del leader dell’Unione e della moglie, in cui spiegano la vicenda. «Nella tradizione di trasparenza della nostra famiglia - si legge nella lettera - e nella consapevolezza della rilevanza dei ruoli pubblici ricoperti, ci sentiamo in dovere di fornire ai cittadini ogni informazione che essi richiedano sul nostro stato patrimoniale. Avendo avuto la gioia di vederli "metter su famiglia", li abbiamo aiutati a metter su casa. Secondo quanto quanto prevede la legge, abbiamo quindi proceduto a stipulare il 16 maggio 2003 un atto notarile presso il notaio Dottor Carlo Vico (repertorio n. 94916 fascicolo n. 21915) per la donazione di una somma in denaro di complessivi euro 870mila, suddivisi in relazione al valore degli immobili da loro acquistati e alla composizione dei mutui sottoscritti. Tale somma è il frutto della vendita di un immobile posseduto da anni e dei nostri risparmi». La notizia della donazione, rivelata dal giornale, è stata anticipata ieri pomeriggio dall’emittente locale Radio Nettuno, ricordando che erano state utilizzate le norme varate dal governo Berlusconi. L’ufficio stampa del leader dell’Unione ha precisato che anche con le norme proposte per un eventuale nuovo governo di centrosinistra, questa donazione non sarebbe stata tassata: Prodi, spiega l’ufficio stampa, ha detto più volte che le imposte per successioni e donazioni riguarderanno patrimoni per «diversi milioni di euro». Polemiche da Forza Italia. «Prodi - dice il vicepresidente dei deputati azzurri, Isabella Bertolini - predica male e razzola malissimo. Per il Professore e l'Unione le leggi valgono solo per gli altri: i cittadini devono pagare, lui no. Romano Prodi ha fatto una donazione ai figli da 870 mila euro, un miliardo e seicento milioni delle vecchie lire. Liberissimo di farlo, ma grazie ad una legge voluta dal premier Berlusconi, non ha pagato un euro di tasse. Ora che la questione è risolta - aggiunge - Prodi può rimettere le imposte su successioni e donazioni per stangare gli Italiani. Tutto ciò è scandaloso. Il leader dell'Unione vuole aumentare le tasse ai cittadini, ma lui ha preferito sfruttare una legge sacrosanta del Governo Berlusconi, per tenere i soldi in tasca».
07 aprile 2006