(dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo? (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo? - Pagina 495

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Discussione: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

  1. #9881
    Il Paparazzo L'avatar di Chiwaz
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Se fanno una patrimoniale danno dei soldi a me

  2. #9882
    The Baluba L'avatar di Frappo
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

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    Se fanno una patrimoniale danno dei soldi a me
    ti sei fatto assumere dal salvatore di vite Arcuri?

  3. #9883
    Il Paparazzo L'avatar di Chiwaz
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Citazione Originariamente Scritto da Frappo Visualizza Messaggio
    ti sei fatto assumere dal salvatore di vite Arcuri?
    Pensavo che avendo debiti invece che patrimoni...


  4. #9884
    Il Drago Dormiente L'avatar di Zhuge
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

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    Se fanno una patrimoniale danno dei soldi a me
    perché dopo le urla diventa palese il numero mastodontico di immobili che necessitano di isolamento acustico?

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  5. #9885
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Citazione Originariamente Scritto da Zhuge Visualizza Messaggio
    una bella patrimoniale al 5% su tutti i patrimoni superiori a 50K€ e via

    sull'altro discorso: quello che la BCE distribuisce è l'utile, non gli interessi sui titoli in portafoglio (che dell'utile semmai sono una componente), interessi che sono di pieno diritto della BCE; è chiaro che la partecipazione all'utile non può che essere sulla base del CK
    Ma la Capital Key viene usata PRIMA per stabilire la quantità di titoli da acquistare e DOPO per la suddivisione degli utili. Ma se attualmente la principale componente è determinata dagli interessi sui titoli allora significa che viene retrocesso quello che acquista da ogni singolo stato.
    Questo in condizioni normali quando acquista in modo proporzionale.

    Poi c'è il 2018/2019 ma lì ci sarebbero troppi discorsi da fare, spread, Salvini, ecc..., via via...

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Pensavo che avendo debiti invece che patrimoni...

    Allora siamo in 2

  6. #9886
    Il Paparazzo L'avatar di Chiwaz
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Ma no, come compensazione. Signuurr, anche voi

  7. #9887
    Il Drago Dormiente L'avatar di Zhuge
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    sacramen tu mescoli su i concetti; se io sono socio della BCE partecipo agli utili (e alle perdite) in misura proporzionale alla mia partecipazione; come si facciano questi utili è irrilevante, se anche la BCE comprasse solo BTP noi continueremmo ad essere soci al 17% e a vederci retrocedere il 17% del dividendo dell'utile che la BCE si è guadagnata con gli interessi sui BTP italiani

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  8. #9888
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Se fanno una patrimoniale danno dei soldi a me
    e la Lambo come la mantieni?

  9. #9889
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Citazione Originariamente Scritto da Zhuge Visualizza Messaggio
    sacramen tu mescoli su i concetti; se io sono socio della BCE partecipo agli utili (e alle perdite) in misura proporzionale alla mia partecipazione; come si facciano questi utili è irrilevante, se anche la BCE comprasse solo BTP noi continueremmo ad essere soci al 17% e a vederci retrocedere il 17% del dividendo dell'utile che la BCE si è guadagnata con gli interessi sui BTP italiani
    Ma tu però estremizzi con esempi che non stanno in piedi perché BCE non compra SOLO BTP, normalmente compra tutti i titoli ma in misura proporzionale alle Capital Key.

    E si ritorna all'inizio, il PEPP sfonda completamente questo concetto perché slegato alla regola della CK ed è qua che arriva Karlsruhe: non va bene che BCE finanzi gli stati, per quello c'è il MES. Peccato che l'attuale azione della BCE sta di fatto rendendo inutile il MES.

  10. #9890
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Ma tu però estremizzi con esempi che non stanno in piedi perché BCE non compra SOLO BTP, normalmente compra tutti i titoli ma in misura proporzionale alle Capital Key.
    E quindi? Il fatto è che la BCE distribuisce l'utile sulla base delle partecipazioni, cioè in proporzione a quanto sei socio, non importa come questo utile viene realizzato.

    E si ritorna all'inizio, il PEPP sfonda completamente questo concetto perché slegato alla regola della CK ed è qua che arriva Karlsruhe: non va bene che BCE finanzi gli stati, per quello c'è il MES. Peccato che l'attuale azione della BCE sta di fatto rendendo inutile il MES.
    E' qui che mescoli i concetti. Un conto è come viene distribuito l'utile che si realizza ogni anno, tutt'altro è come la BCE investe le proprie risorse per realizzare quell'utile. La BCE si è data delle regole (QE tramite piani di acquisto secondo il CK), poi ha fatto un piano di acquisto straordinario senza CK; benissimo. Quando l'anno prossimo chiuderà il suo bilancio e prenderà atto di avere chiuso in utile, distribuirà quell'utile sempre secondo le quote di partecipazione dei suoi soci, cioè delle varie banche centrali, e alla BdI verrà più o meno il 17% di quell'utile (fatto più che proporzionalmente di interessi di btp che di altri titoli, ma tant'é).

    https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
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  11. #9891
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Citazione Originariamente Scritto da Zhuge Visualizza Messaggio
    E quindi? Il fatto è che la BCE distribuisce l'utile sulla base delle partecipazioni, cioè in proporzione a quanto sei socio, non importa come questo utile viene realizzato.



    E' qui che mescoli i concetti. Un conto è come viene distribuito l'utile che si realizza ogni anno, tutt'altro è come la BCE investe le proprie risorse per realizzare quell'utile. La BCE si è data delle regole (QE tramite piani di acquisto secondo il CK), poi ha fatto un piano di acquisto straordinario senza CK; benissimo. Quando l'anno prossimo chiuderà il suo bilancio e prenderà atto di avere chiuso in utile, distribuirà quell'utile sempre secondo le quote di partecipazione dei suoi soci, cioè delle varie banche centrali, e alla BdI verrà più o meno il 17% di quell'utile (fatto più che proporzionalmente di interessi di btp che di altri titoli, ma tant'é).
    Ehm… Come avevo detto in precedenza, i TdS vengono acquistati da ogni singola BCN per conto della BCE con la logica della Capital Key.
    A livello formale li compra la BCE perché è l'unica che può emettere moneta per pagare i titoli ma sostanzialmente sono acquistati da Banca d'Italia e finiscono nel bilancio di Banca d'Italia.
    Gli interessi sui titoli acquistati vengono formalmente versati dal MEF a BCE che però sostanzialmente li rigira a Banca d'Italia in quanto detentrice effettiva di quei titoli

    https://www.avvenire.it/economia/pag...itative-easing

    A fine anno il bilancio di Banca d'Italia sarà composto anche o soprattutto degli interessi sui BTP e dall'utile verrà tolta la quota di dividendi per le varie banche partecipanti. Sul rimanente, una parte finisce in tasse verso lo stato ed il restante viene girato al Tesoro.

    E' l'80%? 90%? Non c'è una regola scritta perché alla fine dipende da come viene fatto il bilancio di BdI.

    https://www.bancaditalia.it/pubblica...zio/index.html

    Se vuoi il bilancio vero e proprio

    https://www.bancaditalia.it/pubblica...eserc-2020.pdf

    Sta di fatto che con il programma PSPP e meglio ancora col PEPP gli interessi pagati sui titoli acquistati dalla BCE non tornano indietro come quota di CK dal bilancio della BCE ma direttamente dal bilancio di BdI.




    Ah, dimenticavo: e il MES suca
    Ultima modifica di sacramen; 10-06-20 alle 14:35

  12. #9892
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Citazione Originariamente Scritto da sacramen Visualizza Messaggio

    Sta di fatto che con il programma PSPP e meglio ancora col PEPP gli interessi pagati sui titoli acquistati dalla BCE non tornano indietro come quota di CK dal bilancio della BCE ma direttamente dal bilancio di BdI.

    Conte Mascetti, e' lei?

  13. #9893
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Secondo me stuzzica, se prematura

  14. #9894
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Come fosse Antani

  15. #9895
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Crossposto per comodità


    Citazione Originariamente Scritto da Firestorm Visualizza Messaggio
    Non sai ancora leggere quello m a che cosa ti rispondo a fare...


    Esempio: " Nessuno ci hai mai chiesto di riformare il welfare Italiano in senso Olandese ma di renderlo sostenibile".


    Sacram legge: "nessuno ci ha mai chiesto di rendere il welfare sostenibile"

    Ragazzo mio o devi cambiare occhiali o lo fai apposta.

    Io i numeri li ho portati più di una volta. TU MAI.

    Esempio la Germania cattiva ha più debito di noi...portato i numeri sommando pure io debito dei Lander e risultava una balla


    Ah i bravi olandesi hanno un avanzo primario inferiore al nostro: portato i numeri dimostrando che non avendo interessi da pagare il loro avanzo primario può essere più basso del nostro pur facendo meglio di noi.

    Devi avere un conflitto aperto con la matematica, io non chiedo paper io chiedo prove o esempi o numeri TU NON NE PORTI MAI.

    e ripeti pedantemente le stesse cazzate di borghi e bagnai...che fanno lo stesso.
    Poi o leggi male o travisi in maniera importante ogni frase scritta che é esattamente la stessa tattica dei due.

    Ti faccio felice la GERMANIA è cattiva adesso lascia stare, che credo che per te sia troppo stressante.
    Se vuoi rispondere porta dei numeri, altrimenti puoi tranquillamente esimerti dalla discussione.
    Leggiti questo

    http://www.lse.ac.uk/europeanInstitu...EQSPaper57.pdf

    Se non c'hai voglia leggiti questo



    - In un suo studio recente, Design Failures in the Eurozone: Can they be fixed?, ha dimostrato come l'Unione monetaria europea non sia riuscita ad uniformare le cosiddette dinamiche di espansione e arresto – “boom and busts” - anzi la sua presenza ha di fatto amplificato gli effetti negativi per i singoli paesi membri. Ci può spiegare meglio le ragioni?




    Ripeto spesso come la zona euro, al momento della sua creazione, appariva come una bella villa in cui tutti gli europei volevano entrare. Ma era una villa che non aveva un tetto. Quindi, fino a quando il tempo è stato buono, abbiamo continuato a voler restare tutti al suo interno, ma ora che il tempo è pessimo cresce la voglia di scappare.
    In quello studio, in particolare, prendevo a riferimento uno dei fallimenti di progettazione, riguardante le dinamiche endogene interne all'Unione delle espansioni – “boom” – ed arresti – “busts” – dimostrando come la partecipazione alla zona euro abbia "spogliato" gli Stati delle vecchie protezioni lasciandoli in balia di effetti molto più ampi dei normali cicli tipici di tutti i sistemi capitalistici.
    Nella zona euro le politiche monetarie sono centralizzate, ma il resto delle misure macroeconomiche rimangono nelle mani dei governi nazionali, producendo dinamiche peculiari e senza costrizioni per l'esistenza di una moneta unica. Come risultato, la dinamica dei “booms and bust” non può convergere a livello della zona euro, ma, al contrario, l'esistenza di un'unione monetaria ne amplifica l'ampiezza a livello nazionale, perché il tasso d'interesse è uguale per tutti i paesi membri. Ed è un tasso troppo basso per i paesi che registrano l'espansione e troppo alto per i paesi in recessione: quando Spagna, Irlanda e Grecia hanno incominciato a registrare alti tassi di crescita, anche l'inflazione ha chiaramente seguito il passo. Tuttavia, restando lo stesso il tasso d'interesse nominale deciso dalla Bce, il tasso d'interesse reale era, per quei paesi, eccessivamente basso, aggravando l'arresto e le conseguenze dell'esplosione della bolla creditizia alimentata dall'afflusso dei capitali dal nord Europa. L'opposto è accaduto per i paesi con bassa crescita o in recessione. L'Unione monetaria ed un solo tasso d'interesse, quindi, amplificano questi effetti distorsivi per le economie nazionali.


    - Professore in diversi suoi scritti lei aveva anticipato come l'austerità imposta ad i paesi europei avrebbe peggiorato e non certo migliorato l'andamento del rapporto debito/Pil. Esattamente quello che è successo. Ed ora la zona euro è anche molto vicina ad entrare in una pericolosissima spirale deflattiva. Si può dire che le autorità siano riuscite nell'impresa di commettere esattamente gli stessi errori degli anni '30?


    Dobbiamo essere molto precisi in proposito e differenziare la situazione americana da quella europea. Negli anni '30, gli errori erano stati commessi sia dalle autorità governative che hanno applicato politiche di austerità in una fase depressiva in cui era necessario dare stimolo alla domanda interna; ed anche da quelle monetarie, che hanno frenato l'accesso al credito dell'economia reale, producendo un drammatico circolo vizioso deflattivo. Oggi, abbiamo governi che nella fase recessiva o di ripresa stagnante hanno deciso di commettere lo stesso errore con politiche di austerità, ma la Fed, ben conscia degli insegnamenti della Grande Depressione, negli Stati Uniti ha agito con misure straordinarie, efficaci nel ridare ossigeno all'economia e porre un freno a quegli stessi rischi di deflazione.

    Al contrario, la Banca centrale europea continua a non rifornire l'economia del credito necessario. La Bce dovrebbe intervenire pesantemente per comprare i titoli governativi a rischio e gli asset tossici in mano alle banche per alleviare la situazione deflattiva ormai presente nei paesi del sud. Ma non lo sta facendo e quindi si, per l'Europa, possiamo affermare che tutte le autorità, governative e monetarie, stanno commettendo gli stessi errori che sono stati fatti negli anni '30.

    - Dopo aver sbagliato tutte le previsioni negli ultimi cinque anni, quelli che Paul Krugman definisce gli “austerici”, continuano a guidare il dibattito economico e le loro scelte, come è il caso del ministro dell'economia italiano Saccomanni, continuano ad influire sulla vita di milioni di cittadini. Come lo ritiene possibile?



    Anche io me lo domando spesso e non riesco proprio a comprendere come, ancora oggi, la voce degli “austerici” continui ad essere così forte nel dibattito. Individuo due ragioni principali che penso possano aiutare a costruire una risposta: da un lato c'è l'idea molto radicata in un gran numero di persone che tutto ciò che è collegabile all'azione di governo sia cattivo per definizione, in particolar modo per quel che riguarda il debito: nessun paese, secondo questa visione, dovrebbe averne uno e tutti dovrebbero impegnarsi ad eliminarlo il prima possibile. Per chi conosce e studia l'economia si tratta chiaramente di un'impostazione molto stravagante, ma è l'opinione di un numero ampio di politici, dalle cui scelte dipendono la vita di milioni di cittadini.

    In secondo luogo, vi è l'atteggiamento delle nazioni creditrici, in particolare nell'Europa settentrionale, che hanno chiarito che rivogliono indietro i loro soldi dalle banche dei paesi dell'Europa meridionale, dove hanno massicciamente investito, nel minor tempo possibile. Questi paesi, la Germania in primis, hanno il potere politico dalla loro, e hanno imposto il modello economico dell'austerità e si stanno battendo per la sua prosecuzione.


    - Il suo libro sulla politica monetaria europea è tra i più studiati nelle università di tutto il mondo e nessuno più di Lei ci può aiutare a capire meglio l'azione attuale della Bce nel contesto della crisi. Giudica, in particolare, il programma Omt sufficiente ad arginare il rischio di implosione della zona euro e ritiene corrette le argomentazioni di coloro che chiedono l'avvio immediato di misure straordinarie come il Quantitative Easing?



    Penso che la decisione del programma OMT dello scorso anno - con cui la Bce si è impegnata all'acquisto dei titoli obbligazionari a rischio e si è di fatto trasformata in prestatore di ultima istanza - sia stata corretta, perché ha eliminato la paura esistente nei mercati ed ha impedito il collasso dell'euro, allora possibile. L'OMT ha aiutato a ricreare la stabilità nei mercati, che avevano iniziato a scommettere pesantemente sul fallimento di alcuni paesi dell'area euro ed ha permesso di abbassare lo spread, anche in Italia. Una buona scelta, ma, il semplice annuncio del programma è un risultato non sufficiente, considerando soprattutto anche la serie di vincoli non necessari imposti al suo interno, con i beneficiari che vengono obbligati ad un impegno all'austerità. Questi paesi stanno già applicando tagli deleteri e la Bce dovrebbe intervenire nei mercati senza alcuna condizione, proprio per compensare le misure fiscali restrittive imposte dalla Germania.

    La Bce dovrebbe applicare certamente misure straordinarie come l'acquisto incondizionato dei titoli del debito pubblico a rischio e degli asset tossici in mano alle banche per alleviare la situazione della crisi. Se non ora quando. La decisione del Governatore della Banca centrale della Svezia, al contrario, di alzare i tassi d'interesse per prevenire immaginifiche spirali inflattive è un non senso economico in un periodo a rischio deflattivo per l'Europa, ma purtroppo rappresenta un punta di vista molto forte anche nel board della Bce.

    - Quindi politiche fiscali e monetarie sbagliate all'interno di un'architettura complessiva che amplifica a livello nazionale le distorsioni. Il risultato è una situazione, soprattutto per quel che riguarda i paesi del sud, socialmente esplosiva. Si può far ancora cambiare il punto di vista a Berlino o la situazione è secondo Lei irrimediabilmente compromessa?



    Le possibilità di intervento esistono, ma il tempo si sta esaurendo e dobbiamo smettere questo inutile esercizio di moralità. Le responsabilità per il disastro attuale sono esattamente le stesse: per ogni debitore in difficoltà, infatti, c'è dietro un creditore imprudente.

    Se ci pensiamo bene, non è così difficile far cambiare atteggiamento a Berlino. Basterebbe che i paesi dell'Europa meridionale con l'Irlanda, quindi la maggioranza nelle votazioni nei vari consessi decisionali, formassero un'alleanza politica e dicessero chiaramente che non sono in grado di proseguire con queste misure di politica economica. Dovrebbero poi chiarire che non sono disposti a seguire più il Diktat del Nord Europa. Hanno i voti per rendere efficaci le loro indicazioni ed urgenze. Si può fermare l'austerità oggi stesso ed isolare la Germania, ma solo se tutti questi paesi decidono di agire insieme ed in modo coordinato. Fino ad ora però questo non è accaduto.


    - Prendiamo a riferimento il caso specifico dell'Italia. Qual è secondo Lei la migliore strategia di politica economica percorribile oggi per il nostro paese?



    Non è una risposta facile perché l'Italia è un caso particolare all'interno della zona euro: a differenza della Spagna e dell'Irlanda, ad esempio, non ha registrato un boom dal lato del credito, ma è entrata in crisi nel momento in cui è crollata la fiducia dei mercati sul suo alto debito pubblico. Di fronte ad una Germania ed agli altri paesi del nord che impediscono politiche monetarie e fiscali espansive in grado di rilanciare le prospettive di crescita del paese, l'Italia dovrebbe in primis cercare un'alleanza con i paesi dell'Europa meridionale, ma, da subito, deve chiarire che non è più disposta a proseguire con l'austerità e non può accettare di entrare in deflazione.

    Al contrario, il tema dominante resta quello delle riforme strutturali. Può essere un aspetto vero, ma bisogna sempre ricordarsi come le riforme strutturali possono aumentare la produttività di un paese e quindi influire positivamente sulla crescita solo nel lungo periodo. Al contrario, non aiutano in nessun modo a risolvere i problemi drammatici che l'Italia deve affrontare nel breve periodo, in particolare il crescente tasso di disoccupazione.



    - A parte l'austerità e le scelte della Bce, è chiaro oggi come le distorsioni macroeconomiche create per la partecipazione ad un'unica moneta non siano più, soprattutto per l'Europa meridionale, sostenibili. Giudica l'euro “irreversibile” come ha recentemente dichiarato Draghi o ritiene possibile la sua fine nel breve periodo?


    Non è mai facile parlare del futuro e fare previsioni. Ogni cosa è certamente sempre possibile ed anche la fine della zona euro è uno scenario da tenere sempre in considerazione. La mia opinione personale è che oggi non siano alte le probabilità di un collasso della zona euro, ma è assolutamente imprudente dire che la moneta unica sia irreversibile. Tutti gli scenari devono essere considerati e studiati per essere poi pronti alle conseguenze. Il maggiore rischio oggi per la sopravvivenza della zona euro è lo smantellamento del Welfare - figlio dell'austerità e della spirale deflattiva – che produrrà proteste sociali sempre maggiori in grado di destabilizzare politicamente un numero crescente di paesi.

    Mentre la Bce con il programma Omt, agendo come prestatore di ultima istanza, ha ridotto la possibilità di un'implosione finanziaria della moneta unica, questo rischio è stato sostituto da uno nuovo: un'implosione politica. Senza un cambiamento di rotta immediato e deciso in grado di dare una risposta concreta soprattutto al livello insostenibile di disoccupazione, le possibilità di una dissoluzione potrebbero aumentare rapidamente.



    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da Firestorm Visualizza Messaggio
    Alleluia almeno ci sono degli scritti leggo e poi commento. Da una prima analisi manca il nome della persona di cui si parla pace me la cerco.
    Paul De Grawe

    Leggiti anche questo

    https://www.studocu.com/it/document/...e/1593834/view

    Poi se vuoi continuiamo il discorso secondo cui portare il semplice Def/PIL come indicatore del "Loro sono mejo" è una cazzata tonante.

    - - - Aggiornato - - -

    In Germania si stanno dannando come matti per convincere i nederlandesi ad accettare il Recovery Fund


    https://www.socialeurope.eu/seven-su...mpression=true

  16. #9896
    Senior Member L'avatar di battlerossi
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Oh la trattativa sul Recovery vedo che procede a gonfie vele

  17. #9897
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Gomito a gomito e pancia a terra verso risultati fenomenali

    A questo punto sarà meglio non ci arrivi un cazzo...

  18. #9898
    Marotta Vattene L'avatar di MrVermont
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Grandi risultati questa fantastica UE

    E i problemi li stanno creando i partiti cosiddetti europeisti

    Inviato dal mio SM-A920F utilizzando Tapatalk

  19. #9899
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Citazione Originariamente Scritto da MrVermont Visualizza Messaggio
    Grandi risultati questa fantastica UE

    E i problemi li stanno creando i partiti cosiddetti europeisti

    Inviato dal mio SM-A920F utilizzando Tapatalk
    Ma dove? Che Tutte è il romoicoglioni ed è tenuto per le palle dalla paura che gli amici di Salvini facciano casino.
    Poi abbiamo Orban che è così Europeista da volersi fare uno stato dittatoriale a se.

    Abbiamo la Danimarca che manco è nell'Euro e la Svezia che sta nella stessa situazione di Rutte.


    Uhm
    Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
    BattleTag F1r3st0rm#2428

    25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
    Le mie foto su 500px - PER ASPERA AD IMAGINEM
    www.andreamanna.it

  20. #9900
    Marotta Vattene L'avatar di MrVermont
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    Re: (dis)Unione Europea, vicino il fallimento definitivo?

    Citazione Originariamente Scritto da Firestorm Visualizza Messaggio
    Ma dove? Che Tutte è il romoicoglioni ed è tenuto per le palle dalla paura che gli amici di Salvini facciano casino.
    Poi abbiamo Orban che è così Europeista da volersi fare uno stato dittatoriale a se.

    Abbiamo la Danimarca che manco è nell'Euro e la Svezia che sta nella stessa situazione di Rutte.


    Uhm
    colpa di salvini

    che altra risposta potevo aspettarmi

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