[Presidenziali USA] The Political Machine 2016 & 2020 [Presidenziali USA] The Political Machine 2016 & 2020 - Pagina 441

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Discussione: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016 & 2020

  1. #8801
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Si pero' sarebbe anche bello se a un'obiezione del tipo "la soluzione X mi sembra quella sbagliata per risolvere il problema" si smettesse di rispondere sempre con variazioni di "perche' volete negare che esista il problema?".

  2. #8802
    Senior Member L'avatar di Ray
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Nessuno qui mi sembra aver nominato alcuna soluzione.

    Anzi, è stato ribadito che tentare di metterne in pratica una a livello sociale sarebbe un insulto a determinate fasce demografiche che a mio avviso sembra molto negare una disparita' di opportunità iniziale.

    Le battaglie a livello sociale che hanno portato frutti non si sono vinte facendo finta di niente. Il fare finta di niente avvantaggia solo la classe dominante.



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  3. #8803
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    a me pare che si miri ad un egualitarismo di risultato attraverso il disallineamento delle condizioni di partenza.

    in Italia per giustificare tali discriminazioni si è fatto ricorso al concetto di uguaglianza formale da contrapporre all'uguaglianza sostanziale.

    ah, a proposito di classe dominante, alcuni degli uomini più ricchi del mondo hanno iniziato a lavorare nel garage di casa propria.
    Altri sono nati col culo sul petrolio.
    Ultima modifica di balmung; 26-04-19 alle 21:01

  4. #8804
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Citazione Originariamente Scritto da anton47 Visualizza Messaggio
    sta di fatto che io mi sentirei umiliato se venissi preso in considerazione per la mia genia o il mio orientamento sessuale e non per capacità e meriti
    praticamente è un'elemosina a chi non ce la fa da solo
    comunque siamo nel terzo millennio e un "abbronzato" può addirittura diventare presidente
    non mi sembra una buona idea invertire le vittime e carnefici, non se ne esce più
    e poi mi piacerebbe che i sinistri smettessero di raccontarsi che certi traguardi sono conseguenti alle loro battaglie per i diritti civili
    il merito principale ce l'ha l'avanzamento tecnologico, senza le "macchine" la quasi totalità delle produzioni sarebbero ancora basate sulla forza fisica, quindi le donne (quasi tutte) sarebbero ancora intente a ravvivare il fuoco con la ventola e ad allattare bambini
    e i neri a raccogliere cotone
    sono straconvinto che l'effetto positivo di certe crociate sia sempre stato minimo quando non controproducente
    tant'è vero che la maggioranza degli ammerregani si è buttata nelle braccia del donaldone non potendone più degli idealismi (del cazzo) della correttezza politica
    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Nessuno lo ignora, o almeno io non lo ignoro per niente, anzi. Il punto e' che creare "spazi protetti" per chi e' stato storicamente oppresso, e' un'altra forma di discriminazione: mi sentirei molto piu' offeso se venissi assunto solo perche' l'azienda deve rispettare la quota donne/neri/lgbt e non per i miei meriti, piuttosto di sentirmi chiamare sindaco invece di sindaca o altre puttanate sui pronomi irrispettosi e maschilisti. Anzi, detta in social justice warriorese, e' una forma di oppressione dell'uomo bianco che ribadisce la sua superiorita' elargendo agli inferiori degli spazi in cui possano ottenere qualcosa, perche' da soli non ce la farebbero (questo giochino scemo e' facilissimo da fare).

    La discriminazione non si puo' combattere con regole e decreti, e' necessario un cambiamento culturale, e quello purtroppo richiede tempo.
    vi sentireste umiliati perchè avete un approccio virtuoso e non opportunista alla questione.

    Considerate che, in generale e salvo specifiche eccezioni, l'uomo(o uomA) mira a far carriera, guadagnare denaro/potere o altro. Se ha a disposizione uno strumento idoneo a garantirgli dei vantaggi sostanziali, che la leale competizione invece non gli attribuirebbe, li accetterebbe di buon grado.
    La giustificazione morale di tale indebita attribuzione, può essere ottenuta proprio attraverso le varie teorie SJW, riconducibili al generale concetto di uguaglianza sostanziale.

    Probabilmente gli individui coinvolti in prima persona, nemmeno ci credono a quelle scemenze. Ma potendo conseguire un beneficio, le perseguono e le sposano pubblicamente.
    Allo stesso tempo, quelle teorie consentono un autoassolvimento. O meglio una deresponsabilizzazione per coloro che, nonostante la libertà del mercato, non riescono a realizzare nulla.

    "non è colpa mia che ho sbagliato *(percorso di studio, compagnie, metteteci quel che vi pare)*, è il razzismo/sessismo/classismo e via dicendo".

    Insomma, è il solito vizietto di una certa politica egualitarista.
    Ultima modifica di balmung; 26-04-19 alle 21:03

  5. #8805
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Insomma sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re. [cit.]
    "I pity the poor shades confined to the euclidean prison that is sanity." - Grant Morrison
    "People assume that time is a strict progression of cause to effect, but *actually* from a non-linear, non-subjective viewpoint - it's more like a big ball of wibbly wobbly... time-y wimey... stuff." - The Doctor
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  6. #8806
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Scusa Balmung ma il tuo discorso non vale anche per salvaguardare determinati vantaggi da chi li ha sempre avuti?
    E avendo piu' potere ed influenza non puo' farlo piu' efficacemente?
    Ultima modifica di Ray; 27-04-19 alle 04:24

  7. #8807
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Citazione Originariamente Scritto da Ray Visualizza Messaggio
    Scusa Balmung ma il tuo discorso non vale anche per salvaguardare determinati vantaggi da chi li ha sempre avuti?
    E avendo piu' potere ed influenza non puo' farlo piu' efficacemente?
    non capisco la tua domanda. Il punto è che occorre riflettere a quale tipologia di vantaggio si faccia riferimento.
    Per dire, in un altro topic (non mi ricordo quale, era quello dove intervenne dinofly) non mi dissi contrario ad un'imposta patrimoniale, anzi. Tuttavia la ratio non era legata ad una sorta di punizione avverso la ricchezza o ad una esigenza di riequilibrio o redistribuzione del reddito.
    Ma ad una strategia tesa a disincentivare il risparmio. Il "ricco risparmiatore" non andrebbe tassato perchè ricco, ma perchè "risparmiatore". Se si trasforma in ricco investitore, e diventa ancora più ricco, è meglio per lui e per tutti gli altri.

    Detto questo, se il vantaggio di cui si discute è una posizione dominante nel mercato, idonea ad alterare la concorrenza attraverso condotte abusive (ovverosia contrarie a buona fede), allora una regolamentazione statale può essere anche accettata.

    Se, invece, ci si riferisce ad un reddito prodotto in virtù di una particolare intuizione/operazione economica/strategia/lavoro/etc.. allora sarebbe ingiusto definirlo come beneficio indebito. Soltanto perchè altri non hanno conseguito un tale successo.

    Così come in una procedura concorsuale (un appalto, una competizione per un lavoro o quel che è), occorre avere primariamente riguardo delle reali esigenze della stazione appaltante/del datore di lavoro/etc e assumere in base alle capacità in concreto dimostrate dalle imprese/candidati presenti. E non invece ad un astratto egualitarismo di risultato.

    Il punto è che in un sistema ottimale, dove l'individuo possa realizzare la propria personalità, deve essere garantita la libertà e la lealtà della concorrenza. Dev'essere altresì tutelata la proprietà, poiché è attraverso la stessa che l'individuo esercita in concreto la propria libertà personale.

    E' questa la vera essenza della mobilità sociale. L'autorealizzazione attraverso il merito. L'idea che l'individuo possa, attraverso l'impegno e lo studio, raggiungere determinati obiettivi. Ma, correlata a quest'idea, vi dev'essere anche l'accettazione che quel soggetto che non studia e dedica scarso impegno al proprio lavoro, non otterrà un bel nulla.

    Quindi, l'intervento statale deve avere quale obiettivo la tutela della concorrenza. Impedire la discriminazione di genere, razziale e via discorrendo, attraverso la cura della lealtà delle competizioni. E non invece mediante l'attribuzione di un vantaggio sostanziale a taluni individui in ragione del sesso, dell'etnia etc.

    Le quote rosa, ad esempio, costituiscono la negazione del principio generale di libera competizione. Imporre ad un datore di lavoro l'assunzione di un individuo, in luogo di quello che avrebbe voluto assumere ed in ragione del sesso di appartenenza, significa inibirne la capacità negoziale. Determina una restrizione della libertà dell'imprenditore che, ricordiamolo, è il soggetto che si è assunto il rischio dell'attività economica.

    Così come all'interno della funzione pubblica, la scelta di un individuo in base al sesso di appartenenza e non a criteri meritocratici, si traduce non solo in una perdita di efficienza dell'apparato, ma anche in una negazione di chance ad un soggetto che avrebbe ben potuto aspirare a quel ruolo.

    Perchè occorre sempre rammentare che all'attribuizione di un vantaggio ad una categoria attraverso l'esercizio di un potere di imperio, corrisponde la negazione di un diritto nei confronti di un soggetto che, secondo gli ordinari criteri di merito, avrebbe conseguito lealmente quel beneficio. Quest'ultimo che posizione dovrebbe assumere? Che atteggiamento dovrebbe avere verso un sistema che, di fatto, gli impedisce di fare carriera/avere successo/quel che vi pare, in ragione del suo essere nato in un certo modo?

    In breve, un sistema realmente libero, dovrebbe valutare l'individuo per quello che in concreto è.

    A me pare che non si abbia piena comprensione del fenomeno e delle sue reali conseguenze. E ci si limiti invece a sposare delle tesi, in ragione di una generale empatia verso i meno abbienti, senza analizzarne le concrete e possibili evoluzioni.

  8. #8808
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Citazione Originariamente Scritto da Ray Visualizza Messaggio
    Nessuno qui mi sembra aver nominato alcuna soluzione. Anzi, è stato ribadito che tentare di metterne in pratica una a livello sociale sarebbe un insulto a determinate fasce demografiche che a mio avviso sembra molto negare una disparita' di opportunità iniziale. Le battaglie a livello sociale che hanno portato frutti non si sono vinte facendo finta di niente. Il fare finta di niente avvantaggia solo la classe dominante.
    Citazione Originariamente Scritto da Det. Bullock Visualizza Messaggio
    Insomma sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re. [cit.]
    Avreste ragione se decenni di politiche sociali in certe roccaforti democratiche avessero migliorato le condizioni di vita della comunità afroamericana, ma non è il caso.
    Il fatto che pensiate di star parlando con gente che vorrebbe tenerle nella polvere a mangiare hamburger da $1 è solo un problema vostro, che nulla ha a che fare con quello effettivamente viene scritto.
    Citazione Originariamente Scritto da Sinex/ Visualizza Messaggio
    ti stai già sborrando in mano e ti prepari con gli esercizi di apnea per uralre "VE L'AVEVO DETTOOOOO HAHAHAHAAH" mentre l'onda d'urto ti strappa le carni dalle ossa?

  9. #8809
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Meanwhile i soliti imbecilli son rimasti li' col ca**etto in mano(si, potevo metterla più dolcina, del tipo "ci sono rimasti con un palmo di naso", ma "col ca**etto in mano" aderisce perfettamente)...


  10. #8810
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Citazione Originariamente Scritto da ZTL Visualizza Messaggio
    Il fatto che pensiate di star parlando con gente che vorrebbe tenerle nella polvere a mangiare hamburger da $1 è solo un problema vostro, che nulla ha a che fare con quello effettivamente viene scritto.
    A proposito di gente che -a chiacchiere- vorrebbe tirarli fuori dalla polvere etcetera, permettetemi -senza domande e/o obiezioni noiose- di appoggiarla un attimo qui:




  11. #8811
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Citazione Originariamente Scritto da balmung Visualizza Messaggio
    a me pare che si miri ad un egualitarismo di risultato attraverso il disallineamento delle condizioni di partenza.

    in Italia per giustificare tali discriminazioni si è fatto ricorso al concetto di uguaglianza formale da contrapporre all'uguaglianza sostanziale.

    ah, a proposito di classe dominante, alcuni degli uomini più ricchi del mondo hanno iniziato a lavorare nel garage di casa propria.
    Altri sono nati col culo sul petrolio.
    In "Skin in the Game" Nassim Taleb faceva notare come i fini analisti economico-politici non notino mai che il famoso 1% in Usa passa di mano in mano

  12. #8812
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Citazione Originariamente Scritto da balmung Visualizza Messaggio
    non capisco la tua domanda. Il punto è che occorre riflettere a quale tipologia di vantaggio si faccia riferimento.
    Per dire, in un altro topic (non mi ricordo quale, era quello dove intervenne dinofly) non mi dissi contrario ad un'imposta patrimoniale, anzi. Tuttavia la ratio non era legata ad una sorta di punizione avverso la ricchezza o ad una esigenza di riequilibrio o redistribuzione del reddito.
    Ma ad una strategia tesa a disincentivare il risparmio. Il "ricco risparmiatore" non andrebbe tassato perchè ricco, ma perchè "risparmiatore". Se si trasforma in ricco investitore, e diventa ancora più ricco, è meglio per lui e per tutti gli altri.

    Detto questo, se il vantaggio di cui si discute è una posizione dominante nel mercato, idonea ad alterare la concorrenza attraverso condotte abusive (ovverosia contrarie a buona fede), allora una regolamentazione statale può essere anche accettata.

    Se, invece, ci si riferisce ad un reddito prodotto in virtù di una particolare intuizione/operazione economica/strategia/lavoro/etc.. allora sarebbe ingiusto definirlo come beneficio indebito. Soltanto perchè altri non hanno conseguito un tale successo.

    Così come in una procedura concorsuale (un appalto, una competizione per un lavoro o quel che è), occorre avere primariamente riguardo delle reali esigenze della stazione appaltante/del datore di lavoro/etc e assumere in base alle capacità in concreto dimostrate dalle imprese/candidati presenti. E non invece ad un astratto egualitarismo di risultato.

    Il punto è che in un sistema ottimale, dove l'individuo possa realizzare la propria personalità, deve essere garantita la libertà e la lealtà della concorrenza. Dev'essere altresì tutelata la proprietà, poiché è attraverso la stessa che l'individuo esercita in concreto la propria libertà personale.

    E' questa la vera essenza della mobilità sociale. L'autorealizzazione attraverso il merito. L'idea che l'individuo possa, attraverso l'impegno e lo studio, raggiungere determinati obiettivi. Ma, correlata a quest'idea, vi dev'essere anche l'accettazione che quel soggetto che non studia e dedica scarso impegno al proprio lavoro, non otterrà un bel nulla.

    Quindi, l'intervento statale deve avere quale obiettivo la tutela della concorrenza. Impedire la discriminazione di genere, razziale e via discorrendo, attraverso la cura della lealtà delle competizioni. E non invece mediante l'attribuzione di un vantaggio sostanziale a taluni individui in ragione del sesso, dell'etnia etc.

    Le quote rosa, ad esempio, costituiscono la negazione del principio generale di libera competizione. Imporre ad un datore di lavoro l'assunzione di un individuo, in luogo di quello che avrebbe voluto assumere ed in ragione del sesso di appartenenza, significa inibirne la capacità negoziale. Determina una restrizione della libertà dell'imprenditore che, ricordiamolo, è il soggetto che si è assunto il rischio dell'attività economica.

    Così come all'interno della funzione pubblica, la scelta di un individuo in base al sesso di appartenenza e non a criteri meritocratici, si traduce non solo in una perdita di efficienza dell'apparato, ma anche in una negazione di chance ad un soggetto che avrebbe ben potuto aspirare a quel ruolo.

    Perchè occorre sempre rammentare che all'attribuizione di un vantaggio ad una categoria attraverso l'esercizio di un potere di imperio, corrisponde la negazione di un diritto nei confronti di un soggetto che, secondo gli ordinari criteri di merito, avrebbe conseguito lealmente quel beneficio. Quest'ultimo che posizione dovrebbe assumere? Che atteggiamento dovrebbe avere verso un sistema che, di fatto, gli impedisce di fare carriera/avere successo/quel che vi pare, in ragione del suo essere nato in un certo modo?

    In breve, un sistema realmente libero, dovrebbe valutare l'individuo per quello che in concreto è.

    A me pare che non si abbia piena comprensione del fenomeno e delle sue reali conseguenze. E ci si limiti invece a sposare delle tesi, in ragione di una generale empatia verso i meno abbienti, senza analizzarne le concrete e possibili evoluzioni.
    sarei in linea di massima d'accordo con il 90% di quello che scrivi...

    ma se i datori di lavoro considerano le donne inadatte ad un tipo di lavoro in quanto donne e non ne giudicano le reali qualita'/competenze eccetera, non vogliono assumere neri perche' li considera poco piu' di scimmie, o italiani perche' con i mafiosi non ci vuole avere a che fare... come limiti la discriminazione? Spiegargli che il suo modus operandi lede al funzionamento del libero mercato non credo funzioni piu' di tanto.
    Anche il mito del self-made man [per quando casi esistano] Bill Gates era uno studente di Harvard, Jeff Bezos di Princeton, Warren Buffet ha cambiato tre universita' e finito alla Columbia

    se uno studente deve farei i doppi turni per potersi mantenere in che modo puo' competere [ad armi pari] con qualcuno che fa lo studente a tempo pieno e non deve studiare dopo che si e' spaccato la schiena 8 ore? Competere con chi ha i genitori che pagano le migliori scuole mentre l'istruzione pubblica a confronto fa assolutamente pieta'?. Poi ci saranno le eccezioni, ci saranno i geni alla good will hunting ma sono eccezioni rare

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da Lux ! Visualizza Messaggio
    In "Skin in the Game" Nassim Taleb faceva notare come i fini analisti economico-politici non notino mai che il famoso 1% in Usa passa di mano in mano
    negli states anche si, i colossi nascono e muoiono, in Italia molto meno, a Firenze [se non ricordo male] come faceva notare lui non accadeva affatto.

    Ma Taleb non parla solo dell'1% ma anche del 99%. E nel 99% dei casi chi parte da una posizione di medio alta borghesia rimane, nei limiti, medio alto borghese. Chi nasce poco piu' che proletario rimane per lo piu' proletario, A questo va aggiunto il peso di una societa' che quando puo' discrimina e' che ha dovuto avere leggi e guerre perche' si ponesse un limite alla discriminazione. Se nasci poco piu' che proletario, e nero / gay/ latino/ transgender le possibilita' che tu riesca ad emergere sono ancora inferiori

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da ZTL Visualizza Messaggio
    Avreste ragione se decenni di politiche sociali in certe roccaforti democratiche avessero migliorato le condizioni di vita della comunità afroamericana, ma non è il caso.
    Il fatto che pensiate di star parlando con gente che vorrebbe tenerle nella polvere a mangiare hamburger da $1 è solo un problema vostro, che nulla ha a che fare con quello effettivamente viene scritto.
    Se si ha un'infezione [discriminazione/razzismo etc etc] e un ciclo blando di antibiotici non risolve la situazione, o servono antibiotici piu' forti o antibiotici diversi. Non e' smettendo le cure che le cose migliorano.

    Poi dimentichi che la stragande maggioranza della citta' grosse sono roccaforti Dem, non solo Detroit e Chicago.
    Ultima modifica di Ray; 27-04-19 alle 13:42

  13. #8813
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Citazione Originariamente Scritto da Ray Visualizza Messaggio
    Se si ha un'infezione [discriminazione/razzismo etc etc] e un ciclo blando di antibiotici non risolve la situazione, o servono antibiotici piu' forti o antibiotici diversi.
    Eh
    Citazione Originariamente Scritto da Ray Visualizza Messaggio
    Poi dimentichi che la stragande maggioranza della citta' grosse sono roccaforti Dem, non solo Detroit e Chicago.
    É quello che ho scritto.
    Citazione Originariamente Scritto da Sinex/ Visualizza Messaggio
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  14. #8814
    Senior Member L'avatar di Ray
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    di antibiotici diversi non ho sentito nominare qui, li ho nominati io per onesta intellettuale e perche' non esiste solo il caso statunitense ....piu' che altro qualcuno ha detto che sarebbe lesivo della loro dignita' non fargli superare la loro infezione autonomamente.

    ci sarebbe anche la terza opzione, Antibiotici piu' forti ed antibiotici differenti.

    Poi la metafora dell'infezione credo funzioni bene, una volta sconfitta l'infezione, si smette di prendere/somministrare antibiotici e le cose dovrebbero funzionare come ha detto Balmung. Il problema e' che l'infezione al momento c'e' e per quanto mi riguarda e' moralmente corretto fare qualcosa
    Ultima modifica di Ray; 27-04-19 alle 14:06

  15. #8815
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    doppio

  16. #8816
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Citazione Originariamente Scritto da Det. Bullock Visualizza Messaggio
    Gli ebrei per gran parte della loro esistenza sono vissuti in stati non garantisti quindi non potevano far altro che tenere la testa bassa, e quando sono arrivati chi ti dice che non lo abbiano fatto?
    Io quando vedo gente che si lamenta delle "critiche politiche" dei videogiochi mi viene da ridere perché ho letto critiche ben peggiori di quelle studiando letteratura all'uni e questo è un caso simile, la differenza è che una volta sté cose le trovavi in periodici che circolavano solo tra i "radicali" mentre oggi una pagina web la vedono tutti .


    Ehhh, diciamo che una tendenza del mondo dell'arte dall'illuminismo (cioé da quando si è passati, dall'arte su commissione a quella dell'artista libero) in poi è che chi la fa è comunque gente al di fuori della fascia dominante (sia essa culturale, etnica o sessuale, pensa al numero di ebrei, omosessuali e comunisti nella Hollywood vecchia nonostante ci fosse una dominanza bianca marcatissima nella società) quindi anche se prevalenti i bianchi per forza di cose non sono così prevalenti, specie negli USA, ma appunto circolazione di scritti o anche questioni di "rispettabilità" hanno limitato tantissimo storicamente.


    Solo se ignori che la tua genia, orientamento sessuale, eccetera sono nei casi presi in considerazione storicamente a sfavore degli interessati.
    Ti rammento che Cime Tempestose riuscì ad avere il successo che ebbe presso la critica alta solo perché Emily Brontë si presentò come "Ellis Bell" ovvero con un nome maschile e quando si presentò per la prima volta di persona a una conferenza ci fu gente scandalizzata, fosse stato pubblicato col suo nome direttamente probabilmente qualche "SJW" () lo avrebbe dovuto rivangare o rivalutare (pensiamo a Jane Austen la cui caratura letteraria è stata rivalutata solo recentemente, prima era considerata quasi alla stregua di una autrice di harmony). L'argomento fisico lo puoi fare solo per certe fasce sociali, ma gente come le sorelle Brontë che era abbastanza benestante era sempre inquadrata in certi ruoli perché donne, né più e né meno. Una palentologa storica oggi riconosciuta come una pioniera del campo all'epoca non poté nemmeno laurearsi, indovina perché? Il suo ruolo è stato riscoperto solo in epoche raltivamente recenti perché figurava come "venditrice di fossili" da cui si rifornivano tanti palentologi luminari dell'epoca (anche se di fatto lei era anche quella che li studiava, ma non potendo far leva su un titolo accademico doveva mantenersi vendendo le sue scoperte a "esperti" maschi).
    Poi guarda caso anche quando si doveva estrarre a mano il cotone i neri vennero cacciati a pedate dalle campagne nel momento in cui cessarono di essere schiavi, senza la rivoluzione francese e americana staremmo ancora con le monarchie assolute e i papa re industrie o meno.

    Sul serio, secondo te Martin Luther King per esempio non era uno che rompeva il cazzo? Lui era tremendo, specie per l'epoca e veniva etichettato come terrorista e la gente che oggi è ricordata come dalla parte del torto la pensava esattamente come te: "MLK fa solo danni alla causa dei neri con la sua violenta retorica" era l'opinione prevalente al tempo.

    E nota bene che io sono il primo che faceva incazzare la prof di filosofia ultracomunista facendole notare che la tecnologia influiva tantissimo sui rapporti tra classi sociali ed economiche alla faccia di Marx e Weber, ma il fattore umano è sempre fortissimo altrimenti per esempio non ci sarebbero state differenze tra le politiche industriali dei Sabaudi e dei Borbone: i Sabaudi non poterono mai fare le politiche antiprogresso dei Borbone del regno delle due Sicilie proprio perché il rilascio dello statuto albertino dopo le lotte di rito li costringeva ad essere meno chiusi a innovazioni non potendo imporre al 100% eventuali paranoie reazionarie contro le ferrovie come invece fecero i Borbone.
    Scherzi! l'uomo scrive libri da più di mille anni da 500 mi stampa pure...e tu prendi 50 anni come riferimento temporale?
    È un fatto puramente statistico, se ci sono più scrittori è indubbio che ci saranno più libri.

    500px.com/andream
    Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
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    25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
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  17. #8817
    Senior Member L'avatar di royp
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Nel frattempo il NYT, edizione internazionale, pubblica una vignetta che ritrae Donald Trump cieco e con la kippah, guidato da un cane ebreo con la stella di David e la faccia di Netanyahu.... alla faccia del combattere l'antisemitismo..... poi in seguito si "scusa" per aver pubblicato una vignetta con "riferimenti antisemiti". Ma tanto il danno e' fatto e il messaggio e' mandato

  18. #8818
    Senior Member L'avatar di caesarx
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Citazione Originariamente Scritto da royp Visualizza Messaggio
    Nel frattempo il NYT, edizione internazionale, pubblica una vignetta che ritrae Donald Trump cieco e con la kippah, guidato da un cane ebreo con la stella di David e la faccia di Netanyahu.... alla faccia del combattere l'antisemitismo..... poi in seguito si "scusa" per aver pubblicato una vignetta con "riferimenti antisemiti". Ma tanto il danno e' fatto e il messaggio e' mandato
    Però non è che abbia tutti i torti...


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    ...there's no need to say thank you, the best way to say it is beeing here and fight with us. - Skip

  19. #8819
    Senior Member L'avatar di royp
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Citazione Originariamente Scritto da caesarx Visualizza Messaggio
    Però non è che abbia tutti i torti...


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    Trump fa le proprie politiche in base alla propria ideologia e all volonta' del suo elettorato. Anzi solitamente il Presidente anteponeva la propria ideologia anti Israeliana (e il proprio protagonismo) alla volonta' del popolo, tanto che le politiche pro Israele sono sempre state spinte dal Congresso, piu' che dal Presidente in carica. Il culmine e' stato Obama, ma anche Carter e altri erano sulla stessa lunghezza d'onda.

    Il punto e', mentre le critiche sono legittime, usare simbologia antisemita, non lo e'. E rappresentare gli ebrei come cani che controllano gli usa, e' proprio fare questo.

  20. #8820
    Il perditempo L'avatar di Yuki
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    Re: [Presidenziali USA] The Political Machine 2016

    Fammi un esempio di una simbologia non antisemita.
    Perché io più conosco ebrei più mi faccio l'idea di un popolo di "checche" isteriche, cui non si può dire niente senza offenderli in qualche modo.
    Chiaro che in questi tempi è una cosa comune a un sacco di persone, ma rimane sempre piuttosto snervante, e per certi versi ridicolo
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