Queste altre cose quali sarebbero, esattamente?
Cosa c'è che potrebbe essere altrettanto di peso,valore e significato nella vita di una persona quanto la sua religione, e questo valevole per abbastanza persone da giustificarne la protezione a livello costituzionale?
Qualsiasi cosa, la religione è una cosa personale e il valore che ha dipende solo da quello che una persona le dà, non ha un valore intrinsecamente più altro di alte cose. È stato solo socialmente convenuto di ritenere che sia una cosa più alta, ma è appunto una convenzione sociale.
Non tagliare la parte fondamentale.
Non è che se Pippo Mario di Bursto Arsizio ritiene imprescindibile andare a fare jogging ogni mattina allora si può fare un esenzione nazionale per l'andare a jogging, perchè allora si farebbero esenzioni per ogni cosa, ne la si può fare solo per lui perchè allora senno la vorrebbero tutti gli altri.
Deve anche trattarsi di qualcosa ritenuto "imprescindibile" a livello nazionale, senno lallero dire "qualsiasi cosa".
Ultima modifica di Malaky; 26-11-20 alle 16:23
È un po' su quello che si basa da un lato scientology, dall'altro i pastafariani e la chiesa di satana...
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Non ho tagliato nulla, quando ho risposto quella frase non c'era.
Per il resto non vorrei aggiungere altre cose alla tutela costituzionale, anzi il contrario. Vorrei che nessuna credenza personale venisse tutelata costituzionalmente tanto da forzarla anche a chi non la segue.
Forzarla a chi non la segue? Che intendi?
A quanto ne so nessuno è forzato a seguire nessuna religione, ma la pratica religiosa è protetta essendo un fenomeno umano tra i piu grandi della storia.
Se però fai ammassare fedeli senza restrizione alcuna (distanziamento, mascherine etc etc) perché "freedom of religion" diventano dei vettori di contagio ed un pericolo pubblico non indifferente
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Nessuno è forzato a seguire una religione, ma subisce le conseguenze indirette di questo trattamento di favore. Esempi: insegnamento della religione cattolica a scuola (puoi fare l'esonero e stare in giro per i corridoi), beccare un medico obiettore, esenzione dal pagamento delle tasse, possibile veicolo di contagio in tempi covid per via del fatto che le chiese non subiscono lo stesso trattamento di altri luoghi chiusi.
Insomma, insegnare una menzogna che prevede tra le altre cose che la donna non conta un cazzo, i gay sono abomini che vanno ammazzati, l'evoluzione non esiste non mi sembra una cosa esattamente positiva.
Non dico di impedire alla gente di andare in chiesa ci mancherebbe, ma almeno non incoraggiarla.
Ovviamente dovrebbero comunque mantenere misure di prevenzione e sicurezza, poi non so se sia cosi o meno.
Mi sembrano minuzie. Come dici se non ti sta bene a scuola fai l'esonero (quando ci andavo lo facevamo praticamente tutti per goderci l'ora gratis), il medico è raro e nel caso ne pigli un altro, l'esenzione che ti frega, e il contagio se non sei religioso che ci vai a fare in chiesa?
Concordo che l'islam sia una merda, ma non vedo come questo entri nel discorso covid.
Ultima modifica di Malaky; 26-11-20 alle 17:29
No no parlo della bibbia, e se molti cattolici in italia fanno finta che l'antico testamento non esista, in usa non è così.
Sai perché ti sembrano minuzie? Perché fortunatamente viviamo in una società che ha limitato di parecchio il potere che la religione ha, e questo lo abbiamo ottenuto lottando contro l'imposizione di cose come quelle che cito, solo molto peggiori. Come vivremmo se questo percorso non l'avessimo fatto è chiaramente visibile nelle teocrazie. Quindi il punto è che se ora abbiamo diritti, se le persone possono fare cose assurde come divorziare, se le donne possono fare cose ancora più assurde come abortire (e se beccano il medico obiettore che problema c'è, basta cambiarlo, negli ospedali ti danno il menu da cui scegliere), se gli omosessuali possono non solo non essere lapidati ma forse anche avere unioni civili, tutto questo è dovuto al fatto che abbiamo cercato di relegare la religione al contesto che le compete: quello privato di chi ci crede.
Quello che vorrei io è il completamento di questo percorso, non accontentarmi di "mi sembrano minuzie". Saranno minuzie, ma sono comunque prive di senso per chi non ci crede, quindi perché non eliminarle del tutto? Questo comprometterebbe la libertà di chiunque di professare il proprio credo? Non insegnare religione a scuola impedirebbe ai credenti di frequentare il catechismo? Impedire l'obiezione di coscienza ai medici forzerebbe le donne credenti ad abortire?
Secondo questa logica non si dovrebbe chiudere niente no? Se non sei uno studente, che ci vai a fare a scuola?
Il punto è che in lockdown tutte le attività che rendono la vita degna di essere vissuta sono chiuse o comunque molto limitate. Non saranno imprescindibili prese singolarmente (ma neanche tanto: una festa per un compleanno importante con i parenti ad esempio? Un anniversario? O anche solo la cura della persona) ma la loro assenza ha un notevole impatto sulla vita quotidiana. E tra tutte si è scelto di dare la priorità alle funzioni religiose. Perché la sentenza toglie le restrizioni, quindi robe tipo distanziamento/posti limitati ecc., mica si parlava di chiudere le chiese e vietare le messe. È una marchetta e basta
E tu ritieni che si tratti di una visione apprezzata e praticata al giorno d'oggi?
Non vedo come tu possa pensarlo. Non sono certo i cattolici a tirare i gay dai balconi nel 2020.
Perchè la tua libertà finisce dove inizia quella degli altri. Sei libero di non credere, non sei libero di eliminare chi crede.
Sono i cattolici che rendono impossibile avere un aborto in Alabama però...sono i cattolici che danno fuoco ai trans etc etc
L'italia è molto più secolarizzatta della bible belt americana. Fortunatamente
Poi chi va alle funzioni religiose non vive in un compartimento stagno. Sono le stesse persone che trovi al supermercato, o in un qualsiasi altro esercizio ancora aperto.
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Senti Malaky però se non vuoi farti dare del disonesto intellettualmente cerca di non comportarti da tale. Dove avrei detto di voler "eliminare chi crede"?
"La tua libertà finisce dove inizia quella degli altri" è esattamente quello che dico io. Da un lato c'è chi vuole imporre cose agli altri in base al proprio credo, dall'altro c'è chi non vuole imporre nulla a nessuno. Chi è che limita la libertà?
Non so in che mondo si debba vivere per credere che ci siano bande di cattolici radicali in giro a bruciare trans.
E' veramente fantasia.
Hai appena scritto che per te la logica conclusione è la scomparsa di quello in cui non credi.
Il medico obiettore di coscienza ha tutto il diritto di obiettare, non hai tu il diritto di pretendere che scompaia dalla tua vita.
Vivi e lascia vivere, se una grandissima fetta della popolazione ha dei credi religiosi ci si convive, cosi come loro convivono con te che non credi.
Il "percorso" di cui parli è un percorso di convivenza, non separazione o scomparsa.
E no, quando ho detto eliminare ovviamente non intendevo fisicamente
Ultima modifica di Malaky; 26-11-20 alle 18:16
Allora non sai leggere? Io vorrei la scomparsa delle imposizioni di chi crede su tutti, anche se sono minuzie, non dei credenti, questa è un'idiozia che hai tirato fuori da non so dove.
No. Il medico può credere quello che vuole, ma il suo dovere è curare i pazienti al meglio possibile, non "al meglio possibile se questo non va contro le sue credenze arbitrarie". Questo limita la libertà del paziente di avere le migliori cure. Se una persona ritiene che il lavoro di medico sia in contrasto con le proprie credenze, evita di fare il medico.
Se un medico si rifiutasse di curare le persone di colore perché crede che i negri siano esseri inferiori invisi al proprio dio, avrebbe il diritto di farlo?
La convivenza è rispetto reciproco. Dimmi, quanti atei vorrebbero obbligare donne credenti ad abortire contro il loro volere?