TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora - Pagina 584

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Discussione: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

  1. #11661
    Il Paparazzo L'avatar di Chiwaz
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Per la miseria di 25$, ho preso l' Humble Bundle di Warhammer FRP. TUTTO, ma dico proprio TUTTO quello che è stato pubblicato sulla seconda edizione.

    26 libri

    In digitale, eh.

  2. #11662
    Senior Member L'avatar di anton47
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    a me, a parte il solito titolo scemo tipico della testata, sembra un'interpretazione sensata:
    http://www.liberoquotidiano.it/news/...atastrofe.html

  3. #11663
    Giù nel gargaroz L'avatar di Kemper Boyd
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Non ho intenzione di cliccare su nessun link di liberoquotidiano, magari riporta la parte rilevante (cosa che comunque andrebbe sempre fatta, un forum non e' twitter).

  4. #11664
    Senior Member L'avatar di anton47
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Non ho intenzione di cliccare su nessun link di liberoquotidiano, magari riporta la parte rilevante (cosa che comunque andrebbe sempre fatta, un forum non e' twitter).
    hai paura di contrarre l'aids?
    comunque:

    C' è la sintetica lezione di Carlo Rubbia in Commissione ambiente, risalente a tre anni fa, e ci sono le articolate e complete revisioni di tutti gli studi pubblicati finora sul rapporto tra cambiamenti climatici e riscaldamento globale, compresi quelli avanzatissimi del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) che negli Stati Uniti si occupa principalmente di meteorologia. C' è molto, insomma, per smontare tutte le sciocchezze che in questi giorni si vanno ripetendo sul riscaldamento globale: e questo senza dover per forza scegliere tra le posizioni specularmente ottuse dei negazionisti o dei catastrofisti, coloro cioè, in entrambi i casi, che non perdono neppure questa occasione per colpevolizzare o criminalizzare gli avversari o i presunti responsabili. Per esempio c' è la sindaca Raggi che ha citato il riscaldamento globale per giustificare le inefficienze romane di fronte a un giorno di pioggia, c' è la presidenta Boldrini che si è inventata 500 milioni di rifugiati climatici «se continuiamo così», c' è il Papa che ha citato esclusivamente «la colpa di tutti noi» come se gli umani fossero l' unica causa e soluzione possibile del problema, poi ci sono le responsabilità ridicolmente attribuite a Trump (che è lì da qualche mese) quando persino lo statunitense Gfdl (Geophysical Fluid Dynamics Laboratory) è arrivato alla recentissima conclusione (per fermarci agli uragani) che è ancora prematuro attribuire alle attività umane un impatto rilevabile sui ciclioni e gli uragani che si formano nell' Atlantico: impatto che probabilmente c' è, ma - spiegano gli studi - non siamo ancora in grado di rilevarlo, sia per la sua portata (contenuta) sia per i limiti tecnici nell' analizzarlo.
    Ci sono poche certezze, però ci sono. Liquidiamo quelle politiche, che tanto facciamo presto: una è che se abbassare la temperatura di 2 gradi fosse anche possibile - Carlo Rubbia è convinto del contrario, per esempio - la cosa comporterebbe un abbattimento del Pil mondiale da 2 al 6 per cento: e nessuno se lo sobbarcherà da solo. Un' altra certezza è che a ogni progresso segue una reazione, ergo, per dire, chi ha già sviluppato delle energie alternative (che sono costose) spesso ha compensato tornando anche al carbone; in Texas, paradossalmente, il costo dell' energia solare è calato dell' 80 per cento (dal 2009) ma il risultato è che, calato il prezzo del petrolio, ricominciano a circolare macchinoni inquinanti. Poi ci sono, sempre politicamente parlando, Cina, Russia, India e Brasile che hanno posizioni rivendicative con Usa ed Europa, cioè dicono: ma come, inquinate da 200 anni e volete fermarci ora che ci stiamo sviluppando? Gli Usa di Trump (e prima di Trump) hanno la difficoltà di spiegare perché un americano inquina tre volte un cinese, mentre l' Europa, abituata a far la prima della classe, è stata zittita dall' ancora caldo caso Wolkswagen.
    Più in generale, c' è la certezza scientifica ormai accettata - i negazionisti si mettano l' anima in pace - che che il riscaldamento globale è causato anche (anche) dall' uomo, ma non è calcolabile con precisione quanto: ciò rende difficile capire quanto si possa realmente incidere nel contenerlo.
    Detto questo - lo ha spiegato ancora Carlo Rubbia - l' evidenza dei cambiamenti climatici è in parte dovuta a fattori naturali, e ben vengano gli esempi di quando Annibale attraversò le Alpi con gli elefanti (periodo in cui faceva molto più caldo di ora) o quando ci fu la cosiddetta «piccola glaciazione» tra il 1500 e il 1600. Questi cambiamenti ci sono sempre stati, e poi sì, c' è l' azione antropica, cioè dell' uomo: lo stesso Rubbia ammette di aver osservato almeno undici cambiamenti climatici solo da quand' è nato - nel 1934 - e in pratica stiamo parlando delle massicce emissioni di gas serra e anidride carbonica dovute alle produzioni industriali e alle flatulenze degli animali da allevamento. Ma ci sono azioni naturali che fanno impallidire quelle dell' uomo, e basti pensare a certe devastanti eruzioni vulcaniche come quella ottocentesca del Krakatoa: le onde d' aria generate (e relativa Co2) viaggiarono sette volte intorno al mondo, e il cielo si oscurò per giorni. Ma la difficoltà nel calcolare l' influenza dell' uomo sul riscaldamento non toglie che l' influenza ci sia, anche se Rubbia - che parla per fatti e per dati - nega che le nazioni del mondo siano in grado di abbassare la produzione di anidride carbonica come invece dicono che potrebbero. E qui si rientra nelle opzioni politiche e tecniche per affrontare comunque il problema: Rubbia - non da solo - diffida dell' impegno «coercitivo» dell' Europa nell' autoridursi le emissioni, impegno contrastato anche da tanti lobbisti-negazionisti dell' industria energetica e petrolifera: ma il premio Nobel parte comunque dal principio che sia evidente un ruolo umano nella crescita delle temperature (che definisce «esponenziale») ma tra le soluzioni oppone l' esempio degli Stati Uniti e del riutilizzo di gas naturale a zero emissioni: in questo lo scienziato porta acqua al proprio mulino (da anni persegue un progetto del genere con l' Institute for Advanced Sustainability Studies, a Potsdam, in Germania) e l' obiettivo, dice, è produrre energia senza emissione di anidride carbonica partendo appunto dal gas, soluzione a suo dire definitiva perché la materia prima è disponibile ancora per migliaia di anni. Ma è un progetto che all' Europa non interessa. Il vecchio continente ha puntato tutto sullo sviluppo delle energie rinnovabili (costose, con poca resa, perlopiù non trasportabili) mentre gli Stati Uniti hanno fatto una scelta che ha dato risultati positivi, puntando sul gas naturale come materia prima prodotta in casa: col risultato che costa molto meno (sino a cinque volte meno rispetto al prezzo europeo) e impatta ancora meno. L' Europa, colpevolmente, si limita a importare il gas dalla Siberia e dall' Algeria e tralascia appunto lo «shale gas», che invece è diventato regola negli Usa e lo sta diventando in Cina: estratto da riserve autoctone, è il cosiddetto «gas di scisto» intrappolato nelle rocce a circa 2-3 chilometri di profondità, nelle rocce sedimentarie. Poi ci sarebbero i clatrati - che Rubbia ha citato nella commissione ambiente del Senato, nel gennaio 2016, lasciando tutti interdetti - che sono disponibili nelle profondità degli oceani: in sostanza è metano in quantità infinita, ma anche questa soluzione non pare interessare alla Comunità Europea, che si fustiga, si colpevolizza e soprattutto si crogiola nel proprio antropocentrismo: illusa che, a salvare o distruggere la biosfera di un intero Pianeta, possa essere una volontà politica e non, come capita da milioni di anni in tutto l' universo, la natura stessa.


    spoiler perché articolo lunghetto e non riassumibile

  5. #11665
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da anton47 Visualizza Messaggio
    hai paura di contrarre l'aids?
    Non voglio regalare click a siti come quello.

  6. #11666
    Senior Member L'avatar di anton47
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Kemper Boyd Visualizza Messaggio
    Non voglio regalare click a siti come quello.
    duro&puro eh?
    beh! anch'io mi sento un po' a disagio quando apro repubblica

  7. #11667
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Recidivo Visualizza Messaggio
    Adoro i reati di opinione.
    Anche io. Perchè una volta sdoganato ed accettato il concetto, il cazzo nel culo arriverà bello diretto anche a tutti i sinistrorsi. Basta avere pazienza

  8. #11668
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da MrVermont Visualizza Messaggio
    Anche io. Perchè una volta sdoganato ed accettato il concetto, il cazzo nel culo arriverà bello diretto anche a tutti i sinistrorsi. Basta avere pazienza
    Ma speriamo

    Inviato dal mio LG-D855

  9. #11669
    Il Paparazzo L'avatar di Chiwaz
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Chiedo venia, ma Facci non me lo vedo come uno che sa di cosa parla in ambito energetico

  10. #11670
    Senior Member L'avatar di anton47
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Chiwaz Visualizza Messaggio
    Chiedo venia, ma Facci non me lo vedo come uno che sa di cosa parla in ambito energetico
    ma certamente!
    però sembra essersi un po' informato e voglioso di fare la sua piccola analisi non preventivamente schierata

  11. #11671
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da MrVermont Visualizza Messaggio
    Anche io. Perchè una volta sdoganato ed accettato il concetto, il cazzo nel culo arriverà bello diretto anche a tutti i sinistrorsi. Basta avere pazienza
    Si si facile a dirlo,
    Poi eccoti li a giocare a D3, parti a livello 1, son li a T8 e mi dico, vai che se me lo porto dietro in mezz'ora lo fo arrivare almeno a T2.
    O un tu mi vai a rifiutare l'invito.

    Ecco che li si forma il reato di opinione.
    Ma ero a casa mia, quindi puppa la legge.

  12. #11672
    Marotta Vattene L'avatar di MrVermont
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    magari fossi stato tormento 1 ero a livello 28

    Cmq la prossima volta che mi vedi online reinvitami, ora sto a tormento 6

  13. #11673
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da anton47 Visualizza Messaggio
    a me, a parte il solito titolo scemo tipico della testata, sembra un'interpretazione sensata:
    http://www.liberoquotidiano.it/news/...atastrofe.html
    miscela di scemenze e di falsità (magari spostatelo nel thread sull'energia). in sintesi:

    - NON è vero che l'europa non punta sul CCS (carbon capture and storage, cioè sistemi per cui continuiamo a usare combustibili fossili e sequestriamo la CO2 emessa per evitare che se ne vada in atmosfera); ci punta, anche con diversi bandi specifici di ricerca da centinaia di milioni di euro (basta cercare EU funds CCS), è solo che a differenza delle FER, nessun impianto ha mai funzionato completamente (la stessa enel ha lucrato oltre 100 milioni per un sistema che separa la CO2 dal resto dei fumi, ma siccome poi non si sa dove metterla, a valle la rilascia a sua volta), mentre invece le fonti rinnovabili sono una tecnologia disponibile su scala industriale

    - la "soluzione degli USA" in realtà è la soluzione di obama: siccome negli usa domina il carbone, si usa lo shale gas che costa meno e abbatte le emissioni, così il carbone non domina più; peraltro trump se la sta rimangiando (i danni si vedranno presto). e noi che usiamo il gas come prima fonte energetica perchè non facciamo come gli usa, eh, perchè? perchè? perchè l'abbiamo già fatto con vent'anni di anticipo, ecco perchè (può passare da carbone a metano chi usa il carbone; chi già usa il metano, è difficile che ottenga un miglioramento passando a metano )

    - ma la ue non punta sullo shale gas, dice l'articolista disinformato. non ci punta perchè lo shale gas si trova solo nelle rocce di scisto, formazioni geologiche che nel territorio UE semplicemente non ci sono (ce ne sono ma in assai piccole quantità solo in polonia e uk). come dire che l'italia non punta sui giacimenti di oro, per forza, mica siamo il sudafrica, da noi l'oro non c'è

    - la riduzione della CO2 che riduce il PIL mondiale . continuate pure a foraggiare chi i combustibili ve li deve vendere in realtà i modi per intervenire guadagnandoci un pacco di quattrini ci sono e sono molti. e danno lavori qualificati a persone selezionate, come me. se non volete partecipare a questo recupero di ricchezza (altro che trivellazioni, quelli dello spreco sono i nostri veri giacimenti), continuate pure a pagare.

    - i cambiamenti climatici sono una balla inventata dagli scienziati? può anche essere, ma non si vede perchè non dovremmo guadagnare soldi riducendo le spese energetiche, e guadagnare salute riducendo le emissioni di PMxx dei fossili (c'abbiamo le centrali a carbone nei centri delle città... i polmoni ringraziano, e il servizio sanitario paga). non c'è bisogno di credere ai cambiamenti climatici per convincersi che dobbiamo tagliare in modo drastico le emissioni

    - i clatrati (formazioni di metano intrappolate nel ghiaccio artico degli oceani, ndr) che non interessano alla UE bella forza, la Ue non ha diritti territoriali per estrarli. l'unico che sta facendo ricerca (ricerca) sul tema è il giappone. prevede se tutto va bene di avere una tecnologia applicabile fra solo vent'anni

    - però parla male della raggi, quindi ha ragione
    Ultima modifica di Ronin; 14-09-17 alle 16:30

  14. #11674
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Mi tocca dare ragione a Ronin.
    D'altra parte l'unica cosa certa è che l'aumento di temperatura è dovuto anche all'uomo. Sarà anche vero che ancora non si capisce quanto dell'aumento è dovuto all'uomo, ma non mi sembra un argomento sufficiente per non cercare di contenerlo.
    ...there's no need to say thank you, the best way to say it is beeing here and fight with us. - Skip

  15. #11675
    Il Paparazzo L'avatar di Chiwaz
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da caesarx Visualizza Messaggio
    Mi tocca dare ragione a Ronin.
    D'altra parte l'unica cosa certa è che l'aumento di temperatura è dovuto anche all'uomo. Sarà anche vero che ancora non si capisce quanto dell'aumento è dovuto all'uomo, ma non mi sembra un argomento sufficiente per non cercare di contenerlo.
    Al di là del riscaldamento globale o meno, controllare l'inquinamento e le emissioni antropiche porta benefici innanzitutto a breve termine e a livello locale, liberando le città dall'inquinamento. E' questo che mi sembra surreale di tutta la faccenda del riscaldamento globale.

    Così come ritengo che prevedere adesso un innalzamento globale di due gradi sia una minchiata, e minchiata ancora più grossa sia pensare di avere le contromisure. Mi sembrano quelle previsioni che facevano nel 1990 per cui nel giro di dieci anni sarebbe finito il petrolio, l'acqua potabile, estinti i panda etc.

  16. #11676
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    - i cambiamenti climatici sono una balla inventata dagli scienziati? può anche essere, ma non si vede perchè non dovremmo guadagnare soldi riducendo le spese energetiche, e guadagnare salute riducendo le emissioni di PMxx dei fossili (c'abbiamo le centrali a carbone nei centri delle città... i polmoni ringraziano, e il servizio sanitario paga). non c'è bisogno di credere ai cambiamenti climatici per convincersi che dobbiamo tagliare in modo drastico le emissioni
    :
    Assolutamente d'accordo.

  17. #11677
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da caesarx Visualizza Messaggio
    Mi tocca dare ragione a Ronin.
    D'altra parte l'unica cosa certa è che l'aumento di temperatura è dovuto anche all'uomo. Sarà anche vero che ancora non si capisce quanto dell'aumento è dovuto all'uomo, ma non mi sembra un argomento sufficiente per non cercare di contenerlo.
    Un ma.
    Lo stato del pianeta Terra, è statico o è "in divenire"?
    Diciamo la seconda.

    Una discriminante è il tempo, ovvero quanto tempo ci vuole perché cambi qualcosa che sia apprezzabile dall'uomo.

    Poi altra cosa non da poco, se anche i tempi fossero "ristretti", e parliamo di quanto?
    Cinquanta anni? Cento?

    Per me, allora fottesega.

  18. #11678
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Recidivo Visualizza Messaggio
    Un ma.
    è un "ma" che nasce dal non aver letto quello che ho scritto

  19. #11679
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Comunque non vogliamo fare niente perché non vogliamo dare da lavorare a tanti Ronin. L'inquinamento calerebbe ma non potresti girarti senza venir sommerso da spiegoni.

  20. #11680
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    "il sugo della storia" (cit.) è che la meteorologia dimostra ogni giorno di essere una scienza esatta quanto l'astrologia
    e che "dobbiamo ridurre le emissionih!!!!11111111!!!!!!!!!!" è affermazione di ovvietà e banalità desolanti
    e che, al solito, se l'argomento non fosse ormai sommerso da una mole enorme di sparate tanto supponenti quanto cretine, fanatiche e catastrofiste (alla mercalli, per intenderci), forse non si farebbe più il gioco dei negazionisti e su qualche intervento più incisivo si troverebbe più facilmente un accordo

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