TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora - Pagina 599

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Discussione: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

  1. #11961
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da NOXx Visualizza Messaggio
    Che poi, francamente, di chi sta peggio non me ne frega un cazzo.
    lo ho capito, ma appunto invece dovrebbe, perchè a loro di te frega eccome, sei nel loro mirino

    il problema è che qua si parla di un reset generale perchè non c'è niente da salvare (cit.).
    reset generale per molti intuitivamente significa che si riparte NON DA ZERO, ma da un livello che danno per acquisito del tenore di vita occidentale, "soltanto" (si fa per dire) abbattendo le istituzioni piene di parassiti/menefreghisti/privilegiati/vecchi e redistribuendo la ricchezza che oggi costoro hanno in mano e tengono tutta per sè.
    pia illusione.

    se fai reset (=abbatti le istituzioni che garantiscono il livello attuale), NON si riparte da dove siamo, ma da molto (MOLTO ) più in giù.
    non verrà ridistribuita la ricchezza che oggi vedete in mano ai parassiti tal quale: molta di quella ricchezza verrà semplicemente distrutta (o predata da predatori multinazionali incontrollabili, che già oggi le istituzioni faticano a contenere, figuriamoci abbattendole del tutto), come già accaduto tutte le volte che si è percorso questa strada.
    e soprattutto verrà distrutta anche buona parte di quella che in mano ai parassiti NON è, perchè tutto il valore patrimoniale (a partire dagli immobili, ad es., che in italia sono di proprietà per quasi il 90% delle famiglie, ormai) ne verrà drasticamente depresso, e partiranno a man bassa acquisizioni dagli ex partner europei che improvvisamente si troveranno in mano un super-euro che se compri edifici, fabbriche, aziende, qualsiasi cosa in italia vale il doppio (o di più ).

    mentre chi pensa al tanto peggio tanto meglio dentro di sè pensa "sì, sarà uno sfacelo, ma dopo ci riprenderemo perchè venderemo montagne di prodotti, a prezzi competitivi", la realtà sarà che "compreranno direttamente le nostre imprese, a prezzi competitivi", per acquisire il know how quando non proprio smontare gli stabilimenti e portarli via (è già accaduto in diversi settori, figuriamoci dopo).
    siccome negli anni '50-'80 siamo stati la Cina d'Europa, e c'è chi pensa che uscendo dalla UE possiamo ritornare ad esserlo; invece no, non solo quella cinese, ma anche quella argentina e brasiliana sono poltrone già occupate: l'unica rimasta libera è quella dell'Africa.

    Citazione Originariamente Scritto da Lux ! Visualizza Messaggio
    Ma cosa mi dici mai?! L'importante è combattere le diseguaglianze; se riusciamo a portare giù quel 20% sarà tutto più bello *TopoGigioEconomista*
    questo è esattamente quello che si otterrà a forza di tanto peggio tanto meglio. chi si trova in posizione 85-88 (cioè le fasce della classe media più deboli dell'occidente) pensa che il "grande reset" farà più danno a chi si trova in posizione >90 (cioè la middle class) oppure >99 (cioè i super-ricchi). non sarà così.

    cioè, senza dubbio io nel grande reset ci rimetterò più di molti che hanno scritto qui dentro, così come tronchetti e debenedetti (lasciatemi cambiare imprenditore ogni tanto ) ci rimetteranno molto più di me, ma questo è vero solo in valore assoluto. in termini reali i danni maggiori, fatti salvi coloro che non hanno davvero niente e quindi niente da perdere, li subiranno proprio i più deboli: quelli che la pensione ce l'hanno ma è bassa, quelli che il lavoro ce l'hanno ma è precario e/o da operaio o impiegato di livello basso (non di basso livello: intendo proprio contrattuale), quelli che la casa ce l'hanno ma nei quartieri popolari, e così via.
    saranno proprio costoro a pagare il prezzo più alto, perchè i super-ricchi perderanno moltissimo, ma tutto superfluo, e la classe medio alta perderà molto, ma comunque non tanto da farla precipitare in povertà: sono quelli che navigano sul bordo della tempesta, che perderanno poco, ma abbastanza da finirci dentro del tutto. e senza più navi appoggio.
    Ultima modifica di Ronin; 02-10-17 alle 13:13

  2. #11962
    Senior Member L'avatar di anton47
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Lux ! Visualizza Messaggio
    Ma cosa mi dici mai?! L'importante è combattere le diseguaglianze; se riusciamo a portare giù quel 80% sarà tutto più bello *TopoGigioEconomista*
    cioè: riduciamo l'altro 20% nelle condizioni di "quel" 80%?
    una volta si chiamava "livellamento al basso" ed è quello che stanno facendo da qualche anno
    (e poi mi accusano di vedere Kommunistih dietro ogni angolo )
    Ultima modifica di anton47; 02-10-17 alle 18:57

  3. #11963
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    saranno proprio costoro a pagare il prezzo più alto, perchè i super-ricchi perderanno moltissimo, ma tutto superfluo, e la classe medio alta perderà molto, ma comunque non tanto da farla precipitare in povertà: sono quelli che navigano sul bordo della tempesta, che perderanno poco, ma abbastanza da finirci dentro del tutto. e senza più navi appoggio.
    Ronin io non so che gente frequenti te, ma questi discorsi razionali, ponderati, su i massimi sistemi, li fanno quattro gatti. Ed infatti qua su Backstage siamo quattro gatti.

    Molti altri invece sono così:

    - chi in modalità fottesega. E sono tantissimi. Quindi il Sistema sta affondando? Ti rispondono: cosa? Ah Boh? Io c'ho il diesel! (cit.)

    - chi in modalità "schadenfreude". Ergo è gente che non gliene frega niente degli spiegoni razionali. Vogliono gustarsi il falò generale.

    - chi in modalità "tanto peggio, tanto meglio" (variante dello shadencoso). Banale spiegazione psicologica: se si è tuttti nella merda è meno merda. Se invece sono io nella merda, mentre intorno a me la gente gozzoviglia al ristorante e va in giro in Audi, il peso psicologico diventa insopportabile.

    - chi in modalità apatia, nevrosi e depressione. In Occidente continuano a sottovalutare queste piaghe, ma sono uno dei motivi per cui la gente è sempre più scazzata.

    - chi in modalità "ho perso la speranza": avendo visto che in Occidente non c'è più niente in cui credere ferocemente, nè Dio nè il paradiso rosso/nero, si danno all'apatia totale o alle puttanate new age.

    - chi in modalità "meglio il collasso ora, che dopo in altre modalità peggiori": questo di solito lo dicono una minoranza fra i 20/30 anni, auspicando che è meglio affondare ora e ripartire, invece che farlo fra 10/20 anni con un disastro ancora maggiore, però essendo più vecchi.

  4. #11964
    Utente dal 09-05-2002 L'avatar di Firestorm
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Ho aperto adesso l'ansa...cazzo gli americani si impegnano a decimarsi da soli...
    Non puoi insegnare la fotografia, devono imparare da soli come farla meglio che si può, guardando ottime fotografie e facendone di pessime. (Cit. Cecil Beaton)
    BattleTag F1r3st0rm#2428

    25/08/2012 - Un ultimo piccolo passo per un grande uomo, un grande ricordo per tutta l'umanità.
    Le mie foto su 500px - PER ASPERA AD IMAGINEM
    www.andreamanna.it

  5. #11965
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da anton47 Visualizza Messaggio
    cioè: riduciamo l'altro 80% nelle condizioni di "quel" 20%?
    no, no, tu sei nel 20% privilegiato, non nell'80% (il 100% è l'intera popolazione mondiale, non quella della UE o dell'italia).

    Citazione Originariamente Scritto da Edward Green Visualizza Messaggio
    Ronin io non so che gente frequenti te, ma questi discorsi razionali, ponderati, su i massimi sistemi, li fanno quattro gatti.
    sono uno dei quattro
    mi sembra l'abbiamo già fatto questo discorso: io capacità di trascinare le masse verso il nuovo sol dell'avvenire non ce ne ho.
    quindi:
    1- lotto nella realtà per cercare di oppormi al degrado
    2- cerco di spiegare che la profondità di tale degrado (o livello della m&rda, per dirlo come lo dici tu) che ci si profila in caso di fallimento dell'ordine attuale è MOLTO più profondo di quello che dicono i sostenitori del tanto peggio tanto meglio

    sarebbe davvero bello che io fossi così brillante da saper mobilitare le folle dietro di me (ehh, come no). nell'attesa ch'io mi svegli punto da un ragno radioattivo (che poi potendo, ora preferisco batman), preferisco fare quel che posso fare, invece che niente del tutto

  6. #11966
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    sono uno dei quattro
    mi sembra l'abbiamo già fatto questo discorso: io capacità di trascinare le masse verso il nuovo sol dell'avvenire non ce ne ho.
    quindi:
    1- lotto nella realtà per cercare di oppormi al degrado
    2- cerco di spiegare che la profondità di tale degrado (o livello della m&rda, per dirlo come lo dici tu) che ci si profila in caso di fallimento dell'ordine attuale è MOLTO più profondo di quello che dicono i sostenitori del tanto peggio tanto meglio

    sarebbe davvero bello che io fossi così brillante da saper mobilitare le folle dietro di me (ehh, come no). nell'attesa ch'io mi svegli punto da un ragno radioattivo (che poi potendo, ora preferisco batman), preferisco fare quel che posso fare, invece che niente del tutto
    Lo so Semplicemente ti stavo rispondendo sul perchè la gente vuole lo spettacolo finale o non si accorge di stare andando nel burrone

  7. #11967
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    non credo siano poi cosi tanti a bramare l'esplosione finale con i punk per le strade

    C'è più una voglia di cambiamento. Di un riequilibrio teso a consentire a chi è in difficoltà di emergere. Come scrivevo prima, le difficoltà strutturali degli ultimi anni, sono state scaricate su specifiche categorie. Benché l'Italia non sia più la Cina d'Europa, taluni individui godono ancora di diritti acquisiti in quel periodo di crescita.

    Il mio non è un discorso mirato ad auspicare una redistribuzione delle perdite economiche da chi le ha subite a chi ne è rimasto indenne.Il contrario.
    E' l'avversione ad un sistema che ha scaricato le sue difficoltà strutturali su specifiche categorie.

    Il buonsenso imporrebbe di adeguare quelle prestazioni, ancora oggi erogate, alle condizioni economiche attuali.
    Ma quando lo si fa, salta fuori la Corte Costituzionale a ravvisarne la illegittimità. Illegittimità che, invece, è assente quando due operai, che eseguono il medesimo lavoro e producono la medesima ricchezza, godono di trattamenti economici difformi.

    Visto che prima si chiedeva di aneddoti ed esperienze personali, io quest'estate ho assistito ad una scena grottesca posta in essere da chi la legge la dovrebbe applicare. Una "dottoressa"(così è generico e nessuno si sente offeso) si trovava a bordo piscina con un portatile aperto sulla propria sdraio.
    Ve la faccio breve, per il Ministero il fatto che quel computer fosse acceso significava che la dottoressa stesse lavorando
    ma di cosa vogliamo discutere?

    Il problema è tutto qui. La risposta statale alla crisi è stata

    a)riduzione delle tutele del lavoratore subordinato privato
    b)gravame fiscale crescente

    Persino nella metodologia di riduzione del numero dei lavoratori pubblici, si è inteso adoperare uno strumento teso a scaricare sui giovani le predette difficoltà.

    Il blocco del turnover.

    Ovverosia un taglio lineare, posto in essere a prescindere da uno studio vertente sull'efficienza dell'azione amministrativa degli Enti pubblici coinvolti. Si è deciso "non assumiamo più nessuno".
    Oggi, a distanza di anni, ci si sveglia e si scopre che l'avere mandato in pensione i vecchi più tardi e non avere assunto i giovani, ha cagionato un incremento dell'età media dei dipendenti pubblici.

    Chi se lo sarebbe mai aspettato?
    Si è scoperto, ma pensa un po', che lo stesso lavoro che prima veniva svolto da 10 individui non può essere fatto da 4, per di più vecchi.

    A tutto questo, aggiungasi che i venti di riforma coinvolgono sempre le medesime categorie, cioè i subordinati privati o gli autonomi presunti evasori.

    Vi sono, infatti, delle isole felici che con cicli annuali finiscono in turbini di polemiche la cui conclusione è sempre

    un cazzo di niente

    .
    Mi riferisco, in particolare, a tassisti, notai, farmacisti e compagnia cantando. Per quale arcana ragione, per esercitare la professione di notaio, deve esservi un concorso a numero chiuso?

    Nota, che io non mi scaglio avverso gli esami tesi ad accertare l'idoneità di un candidato, così come avviene per gli ordini professionali. Ma per un numero specifico di individui che questo stato dirigista decide possa o meno esercitare una precisa professione.




    In questo delirio, per quanto concerne l'Italia, vi è un atteggiamento della classe dirigente che lascia senza parole.
    Non si può andare da un individuo che ha sacrificato gli anni migliori sui libri, studiando per 10-15 anni, rompendosi la schiena e consumando le proprie natiche sulla seggiola e dirgli "Beh, la tua laurea non serve ad un cazzo. Abbiamo scherzato.".
    E soprattutto aspettarsi che questo risponda "beh dai, poco male vorra' dire che faccio il panettiere".

    I "W Peppe" non hanno preso il 20 e passa per cento perchè un comico scriveva della biowashball sul blog. A me pare evidente che vi è un malessere molto diffuso che, spesso, sfocia in frustrazione.

    E' quest'ultima a generare pericolose idee riconducibili alle espressioni che avete usato, come "tanto peggio, tanto meglio" o "muoia Sansone e i fili-cosi".


    bah, scusate se ho scritto troppo. Ma sono stanco perchè ieri (domenica) ho lavorato e oggi mi godo il riposo
    Ultima modifica di balmung; 02-10-17 alle 15:08

  8. #11968
    Senior Member L'avatar di anton47
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da balmung Visualizza Messaggio
    ...Il problema è tutto qui. La risposta statale alla crisi è stata

    a)riduzione delle tutele del lavoratore subordinato privato
    b)gravame fiscale crescente.....
    se ci pensi bene, a) è spesso conseguenza di b)
    non è un paradosso: i titolari scaricano le loro angosce e le loro difficoltà sui dipendenti, in un'economia in espansione uno ha meno difficoltà a mandare a fan culo un datore di lavoro grifagno
    A tutto questo, aggiungasi che i venti di riforma coinvolgono sempre le medesime categorie, cioè i subordinati privati o gli autonomi presunti evasori.
    questo è un must
    ....
    In questo delirio, per quanto concerne l'Italia, vi è un atteggiamento della classe dirigente che lascia senza parole.
    Non si può andare da un individuo che ha sacrificato gli anni migliori sui libri, studiando per 10-15 anni, rompendosi la schiena e consumando le proprie natiche sulla seggiola e dirgli "Beh, la tua laurea non serve ad un cazzo. Abbiamo scherzato.".
    E soprattutto aspettarsi che questo risponda "beh dai, poco male vorra' dire che faccio il panettiere".
    vero, ma tieni conto che un'istruzione superiore può anche essere considerata un privilegio, non necessariamente una fonte di diritti acquisiti
    lo scopo della la scuola dovrebbe essere quello di fornire maggiori capacità per affrontare il mondo, non di dare un pezzo di carta

  9. #11969
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da anton47 Visualizza Messaggio
    cioè: riduciamo l'altro 80% nelle condizioni di "quel" 20%?
    una volta si chiamava "livellamento al basso" ed è quello che stanno facendo da qualche anno
    (e poi mi accusano di vedere Kommunistih dietro ogni angolo )
    Hai invertito le percentuali, ma azzeccato il concetto

    Prova questo: http://www.globalrichlist.com/

  10. #11970
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da NOXx Visualizza Messaggio
    Peccato che per migliorare bisognerebbe guardare al restante 20% che sta meglio, non a chi sta peggio...


    Che poi, francamente, di chi sta peggio non me ne frega un cazzo.

    Inviato dal mio LG-D855
    Bene così.
    Ora sottotenente si occupi di quello che straparla di ridistribuire il reddito.

  11. #11971
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora


  12. #11972
    Senior Member L'avatar di anton47
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Lux ! Visualizza Messaggio
    Hai invertito le percentuali, ma azzeccato il concetto

    Prova questo: http://www.globalrichlist.com/
    editato...

  13. #11973
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da balmung Visualizza Messaggio
    non credo siano poi cosi tanti a bramare l'esplosione finale con i punk per le strade

    C'è più una voglia di cambiamento. Di un riequilibrio teso a consentire a chi è in difficoltà di emergere. Come scrivevo prima, le difficoltà strutturali degli ultimi anni, sono state scaricate su specifiche categorie. Benché l'Italia non sia più la Cina d'Europa, taluni individui godono ancora di diritti acquisiti in quel periodo di crescita.

    Il mio non è un discorso mirato ad auspicare una redistribuzione delle perdite economiche da chi le ha subite a chi ne è rimasto indenne.Il contrario.
    E' l'avversione ad un sistema che ha scaricato le sue difficoltà strutturali su specifiche categorie.

    Il buonsenso imporrebbe di adeguare quelle prestazioni, ancora oggi erogate, alle condizioni economiche attuali.
    Ma quando lo si fa, salta fuori la Corte Costituzionale a ravvisarne la illegittimità. Illegittimità che, invece, è assente quando due operai, che eseguono il medesimo lavoro e producono la medesima ricchezza, godono di trattamenti economici difformi.

    Visto che prima si chiedeva di aneddoti ed esperienze personali, io quest'estate ho assistito ad una scena grottesca posta in essere da chi la legge la dovrebbe applicare. Una "dottoressa"(così è generico e nessuno si sente offeso) si trovava a bordo piscina con un portatile aperto sulla propria sdraio.
    Ve la faccio breve, per il Ministero il fatto che quel computer fosse acceso significava che la dottoressa stesse lavorando
    ma di cosa vogliamo discutere?

    Il problema è tutto qui. La risposta statale alla crisi è stata

    a)riduzione delle tutele del lavoratore subordinato privato
    b)gravame fiscale crescente

    Persino nella metodologia di riduzione del numero dei lavoratori pubblici, si è inteso adoperare uno strumento teso a scaricare sui giovani le predette difficoltà.

    Il blocco del turnover.

    Ovverosia un taglio lineare, posto in essere a prescindere da uno studio vertente sull'efficienza dell'azione amministrativa degli Enti pubblici coinvolti. Si è deciso "non assumiamo più nessuno".
    Oggi, a distanza di anni, ci si sveglia e si scopre che l'avere mandato in pensione i vecchi più tardi e non avere assunto i giovani, ha cagionato un incremento dell'età media dei dipendenti pubblici.

    Chi se lo sarebbe mai aspettato?
    Si è scoperto, ma pensa un po', che lo stesso lavoro che prima veniva svolto da 10 individui non può essere fatto da 4, per di più vecchi.

    A tutto questo, aggiungasi che i venti di riforma coinvolgono sempre le medesime categorie, cioè i subordinati privati o gli autonomi presunti evasori.

    Vi sono, infatti, delle isole felici che con cicli annuali finiscono in turbini di polemiche la cui conclusione è sempre

    un cazzo di niente

    .
    Mi riferisco, in particolare, a tassisti, notai, farmacisti e compagnia cantando. Per quale arcana ragione, per esercitare la professione di notaio, deve esservi un concorso a numero chiuso?

    Nota, che io non mi scaglio avverso gli esami tesi ad accertare l'idoneità di un candidato, così come avviene per gli ordini professionali. Ma per un numero specifico di individui che questo stato dirigista decide possa o meno esercitare una precisa professione.




    In questo delirio, per quanto concerne l'Italia, vi è un atteggiamento della classe dirigente che lascia senza parole.
    Non si può andare da un individuo che ha sacrificato gli anni migliori sui libri, studiando per 10-15 anni, rompendosi la schiena e consumando le proprie natiche sulla seggiola e dirgli "Beh, la tua laurea non serve ad un cazzo. Abbiamo scherzato.".
    E soprattutto aspettarsi che questo risponda "beh dai, poco male vorra' dire che faccio il panettiere".

    I "W Peppe" non hanno preso il 20 e passa per cento perchè un comico scriveva della biowashball sul blog. A me pare evidente che vi è un malessere molto diffuso che, spesso, sfocia in frustrazione.

    E' quest'ultima a generare pericolose idee riconducibili alle espressioni che avete usato, come "tanto peggio, tanto meglio" o "muoia Sansone e i fili-cosi".


    bah, scusate se ho scritto troppo. Ma sono stanco perchè ieri (domenica) ho lavorato e oggi mi godo il riposo
    Ottimo intervento.
    ...there's no need to say thank you, the best way to say it is beeing here and fight with us. - Skip

  14. #11974
    Senior Member L'avatar di Geralt di Rivia
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Non so manco da dove iniziare. Se studi Filologia romanza (o anche Giurisprudenza, sapendo il sovraffollamento incredibile che c'è) e poi devi andare a fare il panettiere è colpa del governo, qualunque esso sia, è uguale, che non t'ha trovato lavoro? Le assunzioni pubbliche in massa come ai bei tempi per fare assistenzialismo selvaggio non si possono più fare. Al governo ci potete mettere chi vi pare, pure Padre Pio, ma 'sta cosa non cambierà. Punto. Un'economia del genere, così improduttiva, non funziona. Il privato dovrebbe assorbire quelli che hanno la bella idea di laurearsi in robe che sanno pure i sassi non avere alcuno sbocco, facendogli fare quello per cui hanno studiato? Ovviamente non funziona così. Non può funzionare così. Non funzionerà mai così. Le aziende non possono fungere da opere pie, anche perché altrimenti dopo un po' sbaraccano. Se il mercato del lavoro cerca, chessò, programmatori ABAP o infermieri (ultimamente manco quelli, vabbè) devi essere tu, per forza di cose, a riqualificarti, a venire incontro alle richieste dell'azienda. Non puoi trattenere il fiato, battere i piedini e urlare "NO IO O STUDIATO SGIENZE DELLA KOMUNIKAZIONE MI DOVETE FAR FARE QUELLO IN KUI MI SONO L'AUREATO O DIRITTO DI SENTIRMI REALIZZATO NELLA VITA HO VOTO APPEPPEKRILLO!!!". Vota pure "a Beppe Grillo", che peraltro dice tutto e il contrario di tutto, ma la furia verso la casta porta ognuno a vederci solo quello che vuole (il liberista lo vede liberista perché un giorno sbraita contro gli sprechi statali, lo statalista lo vede statalista perché il giorno dopo urla che bisogna fare cose che porterebbero la spesa pubblica over 9000, eccetera eccetera. Manco ve ne rendete conto). Fai pure il punk. Tra un po' di mesi saremo di nuovo daccapo, ci saranno solo un po' di cocci in terra in più da raccogliere.

    Riguardo alla "riduzione delle tutele del lavoratore subordinato privato" come "risposta dello Stato". Vedi sopra. Puoi tenere tutti gli articoli diciotto e le tutele che ti pare, ma se le aziende semplicemente poi non ti assumono non ci fai un cazzo. E quelle riforme hanno cominciato a farle (le hanno fatte governi di tutti i colori) perché, banalmente, il mercato del lavoro era cambiato e le aziende non stavano più assumendo, perfino in tempi che erano molto meno problematici degli attuali. Ovviamente l'osservazione "landiniana" "eh, ma non è servito a niente, guardate quanta disoccupazione c'è!1" è capziosa: con un mercato del lavoro rigido come negli anni Settanta, come se niente fosse successo da allora, ce ne sarebbe ancora di più, parecchia di più. La risposta statale corretta dovrebbe essere quella di riformare pesantemente il sistema in tutte le cose che non vanno. Più facile a dirsi che a farsi. Se tocchi timidamente qualche categoria "privilegiata" succede il finimondo. L'Italia è il Paese delle caste e delle corporazioni, che ovviamente difendono con le unghie e con i denti le loro posizioni. Se provi vagamente a ventilare l'idea di riformare la Giustizia (una delle cose che più frenano il Paese) subito scatta il solito circo equestre... Se provi a riformare in senso vagamente meritocratico la scuola, idem. Ovviamente andrebbe fatta una spending review coi controcojoni, proprio per tagliare in maniera mirata le spese, e non con l'accetta. Praticamente sarebbe un suicidio per chiunque la facesse (BTW, un limite degli economisti è non capire quasi mai un cazzo di politica, un Phastidio o un Boldrin al governo, per citare un paio di quelli che strepitano quasi quotidianamente per queste cose, durerebbe due settimane): la politica vive di consenso, quindi di clientelismo. È un bug grosso come una casa della democrazia: non ci sono incentivi a comportarsi responsabilmente, anzi, l'irresponsabilità paga profumatamente.

    Riguardo al "blocco del turn over". Probabilmente è sbagliato e eccessivo se fatto in maniera lineare. Finisce che vengono meno delle competenze necessarie per mandere avanti la baracca e poi magari c'è il piccolo centro che mantiene la figura dell'autista comunale. Il punto è che quando si eccede in maniera allucinante in un senso (l'assistenzialismo selvaggio di cui sopra) poi le misure per cercare di rimediare non possono che essere ovviamente drastiche, almeno nel primo periodo. Poi il ragionamento di facile presa "mandiamo presto in pensione i vecchi così i giovani lavorano che ci vuole a capirlo!1" è semplicemente, gravemente fallace dal punto di vista economico. Siamo sempre al sistema superfisso, cioè suppergiù la causa di tutti i mali http://noisefromamerika.org/articolo...onomico-italia
    I'm Major Sludgebucket (ABS). This is an alternative account I created years ago for some reason.

  15. #11975
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da ABS Visualizza Messaggio
    Se studi Filologia romanza (o anche Giurisprudenza, sapendo il sovraffollamento incredibile che c'è) e poi devi andare a fare il panettiere è colpa del governo, qualunque esso sia, è uguale, che non t'ha trovato lavoro?
    un po' hai ragione e un po' no.
    è assolutamente vero che i laureati nelle facoltà umanistiche (e in certe sottospecie di lauree in ingegneria genetica della cipolla borrettana) non possono lamentarsi se le industrie poi non ne hanno bisogno. è altrettanto vero che in italia si investe la metà in cultura che negli altri grandi paesi occidentali, e si investe la metà anche in generale (intendo come investimenti pubblici e privati sul totale del PIL).
    se in italia si investisse (a partire dallo stato, e poi giù ai privati che mediamente sono peggio rispetto ai loro omologhi) come si investe nelle economie OCSE avanzate, ci sarebbero più posti sia per i laureati "culturali" (storia, arte, letteratura), sia per i laureati "scientifici di base" (biologia, chimica, fisica).
    e perchè in italia si investe sempre meno? perchè le risorse per i tagli alla spesa pubblica (che ci sono stati, ingenti) vengono prese dagli investimenti, visto che non si vuole comprimere le spese, che sono poi i soldi che il pubblico dà alle imprese grosse (che sole possono vincere gli appalti di servizi delle centrali di acquisto).

    Citazione Originariamente Scritto da ABS Visualizza Messaggio
    Se il mercato del lavoro cerca, chessò, programmatori ABAP o infermieri (ultimamente manco quelli, vabbè) devi essere tu, per forza di cose, a riqualificarti, a venire incontro alle richieste dell'azienda.
    come sopra. tutto verissimo, ma se ci sarebbe bisogno di infermieri, che non ce ne sono abbastanza, mentre il blocco del turnover ti impedisce di assumerli (te lo impedisce ANCHE se l'ASL ha la capacità di bilancio di pagarli ), allora il discorso cade e si rende evidente che quella di ridurre le spese è solo la scusa, in realtà le spese le si vuole aumentate, costringendo l'ASL a fare lucrosi contratti di servizio con le cooperative di fornitura di manodopera (che sarebbe anche vietato, ma si camuffa) e far correre i contatori della sanità privata convenzionata.

    Citazione Originariamente Scritto da ABS Visualizza Messaggio
    Riguardo al "blocco del turn over". Probabilmente è sbagliato e eccessivo se fatto in maniera lineare. Finisce che vengono meno delle competenze necessarie per mandere avanti la baracca e poi magari c'è il piccolo centro che mantiene la figura dell'autista comunale.
    meno male, che qualcuno se ne accorge. sì, forse nell'emergenza del 2008 è stato necessario per porre un freno alla follia spendacciona degli enti locali, ma sono passati DIECI ANNI in cui ci si è baloccati senza riformare alcunchè. in compenso ha creato una drammatica crisi dei consumi, e le spese della PA comunque sono cresciute (meno dipendenti, meno controlli e più contratti di servizi, i quali costano di più perchè il privato deve anche guadagnarci). nei prossimi 4 anni va in pensione oltre mezzo milione di dipendenti della PA, un'occasione da non perdere per un rinnovamento generale e riorganizzazione come anche balmung scriveva. occasione che la politica si sta già attrezzando a perdere (già si parla di "concorsone" per sostituzione uno a uno). invece di sognare improbabili rivoluzioni da seduti in poltrona, non lasciamoglielo fare.

    Citazione Originariamente Scritto da ABS Visualizza Messaggio
    la politica vive di consenso, quindi di clientelismo. È un bug grosso come una casa della democrazia: non ci sono incentivi a comportarsi responsabilmente, anzi, l'irresponsabilità paga profumatamente.
    e qua ti volevo. di chi è la responsabilità? mia risposta: di tutti noi, che al bar tuoniamo contro le inefficienze, gli sprechi, i clientelismi, la casta, la corruzione, ma poi operativamente come singoli non facciamo NIENTE per cambiare le cose, anzi quando un rivoletto di spreco bagna vicino a casa nostra siamo pure contenti.
    votare bene? forse nel '73 sarebbe bastato; oggi è davvero troppo poco.
    vuoi che le cose vadano meglio? devi fare di più.
    non dico mica che tutti devono fare come me (ingollarsi 10 anni di guano puro per entrare nel sistema e lavorare a cambiare le cose dall'interno); alcuni sì però. e per tutti gli altri, ti devi organizzare, e mettere sotto controllo i politici (chiedendo l'accesso agli atti). e scrivendo agli organi di stampa. e diffondendo conoscenza delle malefatte, perchè come è stato detto, di gente che è stanca dell'andazzo ce n'è, ma poi di capaci di mettere i puntini sulle i invece ce ne è pochi. invece di giacimenti di spreco di risorse da trivellare ce ne è molti, bisogna farli uscire dal sottoterra in cui si trovano. i politici sono abituati a farlo al riparo degli albi pretori degli enti pubblici, che nessuno guarda. è ora che invece il laureato disoccupato (che saprebbe leggerli) si prenda il tempo di guardarli, gli atti del suo comune, della sua asl, della sua regione. e faccia vedere la nudità del re.
    chi non si oppone al clientelismo ne è complice, e ne paga le conseguenze
    Ultima modifica di Ronin; 03-10-17 alle 10:15

  16. #11976
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da ABS Visualizza Messaggio
    Non so manco da dove iniziare. Se studi Filologia romanza (o anche Giurisprudenza, sapendo il sovraffollamento incredibile che c'è) e poi devi andare a fare il panettiere è colpa del governo, qualunque esso sia, è uguale, che non t'ha trovato lavoro? Le assunzioni pubbliche in massa come ai bei tempi per fare assistenzialismo selvaggio non si possono più fare. Al governo ci potete mettere chi vi pare, pure Padre Pio, ma 'sta cosa non cambierà. Punto.
    eh punto. Scusa eh, ma di quello che ho scritto io non hai proprio capito un cazzo

    Dov'è che avrei auspicato un intervento dello stato nell'Economia? Dov'è che avrei scritto che è lo Stato che deve trovare il lavoro allo studente di Filologia? E dove avrei manifestato doglianze verso le difficoltà nel mondo del lavoro dei soli laureati in scienze umanistiche?
    Le assunzioni di Massa nella PA dove le ho richieste? Sul discorso del blocco del turnover sei proprio fuoristrada

    io, non voglio offendere nessuno, ma cristo leggete e cercate di capire quello che viene detto prima di rispondere.

  17. #11977
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da balmung Visualizza Messaggio
    io, non voglio offendere nessuno, ma cristo leggete e cercate di capire quello che viene detto prima di rispondere.
    io il tuo messaggio lo ho letto più volte ed apprezzato.
    ma anche tu ti lamenti di un impersonale sistema che ha scaricato le magagne su alcune categoria: quel sistema è la nostra società, ed ha sempre fatto così. chi ha 10 (e 20, e 30 e 40) anni più di te ha ingollato lo stesso guano, perchè 10 anni fa (e 20, e 30, e 40) il sistema faceva esattamente lo stesso, e cioè scaricava il peso dei privilegi sulle generazioni più giovani che avevano meno forza contrattuale.
    la differenza è forse che essendo i giovani sempre meno e sempre più disinteressati alla politica, la loro capacità di rappresentare interessi è andata scemando, ma il concetto è lo stesso.
    e chi dice che ora è peggio non ha idea delle crisi degli anni '70 e degli anni '90: ora è peggio, ma soltanto perchè nel frattempo sono stati saccheggiati i depositi di risorse che dovevano servire nei tempi bui (e che invece abbiamo sperperato: l'abbiamo fatto noi tutti, mica berlusconi da solo); ed è peggio perchè le vittime principali della crisi accettano il ruolo ed il destino di vittime.

    ti lamenti di una risposta "dello stato" che però non è un soggetto reale: è un insieme di decisioni prese da partiti politici che hanno una larga maggioranza di voti (anche se tra di loro ufficialmente si detestano): quella che tu chiami "risposta statale" è esattamente l'esito voluto dai padri e nonni per i loro figli, insomma, non un governo straniero invasore ed oppressore del popolo italiano, ma il popolo italiano che non sapendo mitigare i suoi difetti si sta autodistruggendo.
    la classe politica mediamente è vecchia, e quindi sfrutta la bestia da soma finchè è in grado di camminare, il dopo non le interessa.
    il dopo dovrebbe interessare soprattutto a voi, che siete quelli che hanno "più dopo" di tutti. invece l'unica risposta che i giovani riescono a dare è la fuga.
    Ultima modifica di Ronin; 03-10-17 alle 10:13

  18. #11978
    Υπήρχαν ήρωες L'avatar di balmung
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Citazione Originariamente Scritto da Ronin Visualizza Messaggio
    io il tuo messaggio lo ho letto più volte ed apprezzato.
    e io ti ringrazio, anche perchè hai risposto nel merito e sei sempre molto educato. Trovo anche che le tue riflessioni siano condivisibili

  19. #11979
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    Re: TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    anche se oggi la mia situazione è del tutto distante, so perfettamente quanto è drammatico, anche perchè nella società del mercato, senza lavoro socialmente non sei niente, ancora di più che in quella contadina da cui veniamo (dove in qualche modo qualcosa da fare te lo trovavano).

    (ho sempre lavorato, durante il liceo per aiutare mio padre, e durante l'università per pagarmela. poi da neolaureato e trasferito a 300 km per seguire la mia futura moglie ho inviato in 11 mesi oltre 1400 curricula; mi hanno risposto in tre. uno mi portò al secondo colloquio, e uno addirittura al terzo, a milano a spese mie, prima di dirmi che no, avevano scelto un altro candidato. partita iva, collaborazioni saltuarie in studi professionali, poi per puro caso incarico all'ASL, e una volta entrato mi sono fatto largo con le unghie e coi denti fino a diventare indispensabile, fino a vincere il concorso. tutti mi dicevano sei matto, sei sprecato, uno come te, ti faranno a pezzi. ho masticato amaro, tra mobbing e soperchierie varie, ma sono ancora qua. mio fratello, che suppergiù c'avrà la tua età, è stato anche lui disoccupato e sballottato tra i vari contratti di finta formazione per anni e anni, anche se finalmente oggi ha un contratto a tempo indeterminato e comincia a risalire la catena aziendale verso maggiori responsabilità)



    la battaglia per il lavoro è un sentiero stretto e pieno di curve, affacciato su due burroni contrapposti (da un lato l'assistenzialismo, dall'altro il darwinismo sociale). ma percorrerlo è dirimente per la sopravvivenza di una società (per la sua sanità mentale proprio, come direbbe edward green). temo che nessuno di noi abbia soluzioni, ma soltanto gambe per fare singoli passi.

  20. #11980
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    TITANIC II - Il Transatlantico vive ancora

    Si ok tutto bello e bravissimi educatissimi e gentilissimi
    ( che m'è venuta voglia di uscire e insultare qualcuno a caso per bilanciare ).

    Ma sti wottoni in Titanic anche no, apritevi un topic e wottatevi li.

    Qui si discuteva del nuovo pc di marlb, quello che a giorni gli arriverà.

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