https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
Corsair iCue5000X RGB - Asus ROG-STRIX Z690 F-GAMING ARGB - Intel Core i7 12700K - Corsair iCue H150i Capellix RGB - 2X Corsair Dominator Platinum RGB DDR5 5600MHz 16GB - Samsung 980PRO M.2 1TB NVMe PCIe - PCS 1TBe SSD M.2 - Seagate Barracuda 2TB - Corsair 1000W RMx Series MOD. 80PLUS GOLD - Asus ROX-STRIX GEFORCE RTX3070Ti 8GB - Kit 4 ventole Corsair LL120 RGB LED - Windows 11 64bit
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In realtà non è proprio così...
i soldi del PNRR sono vincolati ad alcune destinazioni d'uso, e sono di 2 tipi, circa 1/3 a fondo perduto, non vanno restituiti, il resto a debito a carico dell'UE...che noi ci impegniamo a restituire e sempre vincolati a determinati usi (di fatto titoli di stato emessi direttamente dall'UE, cosa che fino a qualche anno fa la germania non voleva assolutamente si facesse, perchè è condivisione del debito, ma si sa la cattiva è sempre la germania e noi i poveri maltrattati, dopo tutto ci hanno costretto a fare mega mila miliardi di debito pubblico
).
Il vantaggio di questo prestito è che non ricade direttamente sul nostro debito e sopratutto ha tassi decisamente vantaggiosi, praticamente negativi.
Nessuno ci obbligava a prendere i soldi in prestito così dall'UE, potevamo emettere tranquillamente nostri titoli di stato, come ha fatto per lo più spagna e francia, che hanno preso solo la parte "a fondo perduto" e poco altro.
Ma loro hanno molto meno debito pubblico di noi e tassi più bassi, dunque hanno preferito indebitarsi "direttamente" e non avere nessuno che gli dicesse come spendere quei soldi.
Detto questo i soldi del PNRR liberano risorse per poter fare anche altri investimenti.
Per esempio, se io ho già stanziato per un progetto non ancora avviato tot miliardi, e quel progetto può rientrare nel PNRR, quei 5 miliardi già stanziati li posso tenere in tasca (sono soldi "nostri"), ora a quel punto si può decidere se risparmiarli magari per ridurre il deficit (scelta che praticamente mai si fa), o destinarli ad altro, tanto sono soldi già stanziati e messi a bilancio dunque non aumentano la spesa perchè già conteggiati.
Ecco che ho 5 miliardi che mi avanzano e posso usarli per spese che non possono essere fatte con i soldi del PNRR...tipo fare preprensionamenti che piace tanto ai nostri lungimiranti governanti.
Che bbbellla la propaganda
Non ho voglia di riscrivere 2 anni di puttanate raccontate dalla tv e dei fantastiliardi di Conte, ne riparleremo quando reintrodurranno il Patto di Stabilità (si lo so, in quella scatola che spara immagini hanno detto che non sarà più come prima quindi farà tutto belliffimo)
Ultima modifica di sacramen; 22-02-22 alle 11:22
Ricordati Sacra, il parassita non uccide mai l'ospite, lo spreme e basta.
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Tra le 6 maggiori strategie parassitarie del mondo animale c'è n'è una che ha come esito comune l'uccisione dell'ospite, in realtà.
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ehhh se solo avessimo ancora la nostra lira potremmo fare tutto il deficit che vogliamo che tanto poi ripaghiamo stampando tutte le lire che ci servono
No altrimenti poi il pieno dobbiamo andare a farlo con le carriole piene di soldi (cit.)
Tanto adesso c'abbiamo l'euro che ci protegge (semicit.)
esatto!
Ultima modifica di Salutava Sempre; 04-03-22 alle 08:51
"Un euro oggi sarà un euro anche domani, il suo valore è stabile." (Nonno Banchiere)
"L'han deciso i ricchioni e io devo accettarlo" EELST
Saranno contenti i miei amici frontalieri
vi ricordate di me? scommetto di sì e no, non ho intenzione di tornare stabilmente sul forum, è che vista la gravità della situazione ho voglia di utilizzare di nuovo un po' le vecchie emoticom
premessa, per chi non se lo ricorda
per dire che so di quello di cui si parla. non ho nessuna voglia di far polemica (come ai vecchi tempi? ); rimuovo anche i nomi di chi ha postato i messaggi originali, tanto poco ne ho voglia. vi dico soltanto alcune cose che so e che se avete tempo/voglia di cercare per conto vostro potete capire che sono la realtà . mettetevi comodi
primo capitolo, ovvero del come si forma il prezzo dell'energia in tutti i mercati UE (in italia dal 1999, quando non c'era nemmeno maastricht, altro che bruxelles matrigna), ripeto praticamente tutti (SPA, GER, FRA, POL e pure UK e USA; in russia non lo so, confesso). ci sono vari meccanismi, maOriginariamente Scritto da vari
il prezzo marginale più alto. ecco perchè l'energia costa carissima quasié dappertutto, anche dove hanno una valanga di nucleare: basta una piccola quota di presenza del gas (e ce la hanno TUTTI), per far saltare il prezzo a livello massimo.
c'è chi pensa che sia colpa della UE e si dovrebbe passare al prezzo pay as bid (cioè ognuno prende quello che ha offerta)
nemmeno i contratti a lungo termine sono stati eliminati, ma anche questi contratti non sono a prezzi fissi, ma indicizzati a loro volta.
perchè sono indicizzati? perchè la creazione della borsa del gas e l'indicizzazione ha fatto scendere negli ultimi 20 anni il prezzo di circa 0,15 €/Sm3 che se lo moltiplicate per i 70 mld e per 10 anni di media (per quella elettrica i risparmi sono 50 €/MWh per 300 TWh per 10 anni) ottenete i risparmi di costi della nostra bolletta,. ora non è che perchè c'è una guerra (perchè dipende pure da quello: il gas è l'arma di putin più potente) in pochi mesi ci si dimentica di centinaia di mld risparmiati in due decadi.
secondo capitolo, ovvero allora che cosa sta accadendo, per quale motivo i prezzi sono esplosi e stanno esplodendo ancora?Originariamente Scritto da vari
il problema vero è che alla carenza di gas russo si assomma una tremenda crisi del nucleare francese, con oltre il 20% di reattori fermi per manutenzione o per mancata manutenzione (corrosioni), una stagione con siccità mai vista (=poco idroelettrico) e poco vento, e la conseguente drammatica scarsità di alternative al metano. ciò fa sì che sia più difficile produrre energia e quindi fa schizzare il prezzo di borsa, perchè comunque non siamo disposti a fare senza (e il meccanismo del prezzo marginale più alto la fa crescere tutta* a valori stratosferici).
terzo capitolo, ovvero cosa si è fatto e cosa fare. cominciamo dai francesi: è vero, EDF è costretta dal governo francese a vendere alle industrie francesi parte dell'energia nucleare a 40 €/MWh contro un prezzo di borsa di 600 (tra parentesi quello che in ITA non si può fare perchè la UE lo vieta, in FRA si può perchè loro sono francesi... ). allora facciamo tutti il nucleare come i francesi? eh no, perchè la povera EDF è sostanzialmente già fallita (come già successo a westinghouse in USA).Originariamente Scritto da vari
. quanto alla spagna, in realtà siamo noi a comprare dall'algeria (quest'anno sarà il primo fornitore con circa il 40% del fabbisogno, già l'anno scorso era il secondo dopo la russia). *perchè allora in SPA il prezzo è più basso (200 quando da noi sta a 500)? perchè loro hanno introdotto un price cap al gas (che non è quello proposto da Letta)
in questo modo ottengono sull'energia elettrica più sconto di quanto non gli costi il sussidio erogato sul gas, e così ci guadagnano.
potremmo farlo anche noi? a livello di numeri sì, potremmo (
perchè non lo facciamo? potete scegliere tra varie versioni:
e quindi sì, il price cap alla spagnola si potrebbe fare (ma naturalmente non è un price cap nel senso letterale del termine). in italia comunque non è che non si sia fatto niente, il governo ha impegnato oltre 10 mld per azzerare gli oneri di sistema, ridurre l'iva e varare crediti di imposta vari per le industrie. ma è voler fermare la piena del fiume con un secchio.
la prossima fermata probabilmente è chiavari . le previsioni attuali per il 2022 sul 2021 sono di un +250% sull'elettricità e di un +450% sul prezzo del gas (medie annue: agosto su agosto ci aggiriamo intorno al +1000%). e c'è chi promette denti d'oro, ponti sullo stretto e alberi della cuccagna in ogni piazza.Originariamente Scritto da vari
si può fare qualcosa per difenderci? probabilmente sì,
tuttavia la situazione è talmente grave che ARERA (l'autorità) ha cambiato l'aggiornamento da trimestrale a mensile: altrimenti le garanzie (fidejussioni che gli operatori devono prestare in anticipo) sarebbero state talmente alte da farli fallire a raffica: anche per quello i prezzi sono così elevati: stiamo riempiendo a forza gli stoccaggi (con diversi mdl stanziati dal governo), meglio pagare il gas 2,5 € ad agosto che pagarlo 4 € (previsione-minaccia di gazprom) a dicembre.
ultimo capitolo: il dibattito italiano sull'energia (ma su qualunque tema, sospetto) è inquinato dal fatto che i mass media invece di spiegare le notizie le usano come slogan. se è vero che la UE li ha inseriti entrambi nella cosiddetta tassonomia verde (cioè l'elenco delle cose "buone per l'ambiente" che possono accedere ai finanziamenti europei), ciò non è avvenuto tout court come sembrerebbe dai giornaliOriginariamente Scritto da vari
perciò il dibattito nucleare sì/no e transizione sì/no è una semplificazione fasulla lontana dalla realtà: la "colpa" della situazione attuale non è della transizione energetica (per il semplice motivo che non c'è: nessun paese UE la sta seriamente perseguendo), e il nucleare non è la soluzione a niente (perchè chi lo sta costruendo, ci sta impiegando 15 anni e altrettanti miliardi per 1 GW, e per risolvere qualcosa ci servirebbero tipo 40 GW): semplicemente chi ce l'ha ormai l'ha pagato e se lo deve tenere stretto e ben manutenuto più che può (tranne i tedeschi; ma si sa che loro piuttosto che ammettere di starsi impuntando preferiscono farsi accerchiare e ammazzare tutti a stalingrado ).
e salvinimelonilettacalendarenzi? ho già fin troppo ma se avete capito cos'è il prezzo marginale più alto e cosa si intende per price cap, forse almeno adesso ne sapete un po' di più per valutare criticamente cosa (non) dicono
Ultima modifica di Ronin; 24-08-22 alle 20:09
Programma completo:
print(f"Risultato: {eval('*'.join(str(x + 1) for x in range(max(1, int(input('Inserisci un numero: '))))))}")
Lista scambi Lista scambi
la cosa davvero divertente è che 5 anni fa dicevo che per realizzare una centrale ci volevano 10 anni, oggi che ne sono passati 5 dico che ce ne vogliono 15 , perchè nel frattempo, in tutta la UE, non abbiamo messo in funzione nessun impianto (ma allegri, forse olkiluoto in finlandia ce la fa, e dopo soli 11 anni in più e con costi soltanto tripli del preventivato), in UK hanno approvato il progetto prima che iniziassi a dirlo, sono partiti nel 17 e hanno già due anni di ritardo (e costi ancora più alti di quelli astronomici di flamanville).
il problema non è solo il tempo di per sè, quanto il costo e chi lo deve pagare: sia il costo di costruirlo, sia il costo di non fare niente mentre aspettiamo che venga costruito (che è il costo forse maggiore: nei quindici anni in cui la filiera nucleare in tutta l'UE non faceva niente, solo in italia aumentavamo la produzione FER di 40 TWh, quanto 6 centrali nucleari, e nei 15 anni precedenti aumentavamo l'efficienza dei cicli combinati con risparmi per almeno 60 TWh, altre 8 ).
per me se c'è un investitore che vuole realizzare uno o più reattori in italia con soldi propri, si accomodi, i prezzi dell'energia non sono mai stati così alti: il problema è che non ne trovi, nemmeno in francia.
il nucleare ha infatti due strane caratteristiche:
quella di essere la soluzione ottimale, ma solo con i soldi degli altri (dello stato, dei francesi, dei cinesi, a piacere), mentre quando i soldi da mettere nel nucleare improvvisamente sono i tuoi, stranamente il nucleare diventa subito un'opzione non praticabile
e quella di risolvere i problemi che non abbiamo, perchè come ho spiegato sopra in francia dove di reattori ce ne sono a dozzine il prezzo è dell'elettricità è più alto che in italia, per via del meccanismo con cui si forma, che dipende comunque dal gas: il modo in cui in francia l'elettricità costa di meno (per alcune selezionate grandi industrie) è scaricando le perdite nel bilancio del ministero della difesa, mica producendola con l'uranio
Ultima modifica di Ronin; 24-08-22 alle 20:33
Qui però bisogna essere un po' pragmatici e capire che in Europa abbiamo due problemi fondamentali:
- per motivi geopolitici dobbiamo sganciarci dalla dipendenza russa per il gas
- dobbiamo arrivare il più vicino possibile a zero emissioni entro il 2050
Il nucleare aiuta per entrambi gli obiettivi. Richiede tempo e investimenti? Certo, come tutte le grandi opere strutturali.
Se avessimo avuto una politica più lungimirante ora non sarebbe un problema così grave, ma ormai siamo messi così, quindi per un po' di anni dovremo arrangiarci con fornitori di gas alternativi. Però non possiamo andare avanti così per sempre, serve una soluzione definitiva.
Anche le rinnovabili aiutano in questo senso, ma il fatto che la produzione sia quasi totalmente in Cina non aiuta a livello geopolitico.
Per quanto riguarda le emissioni invece, è praticamente impossibile arrivare a zero o near zero senza una componente di nucleare, questo è confermato da tutti gli studi approfonditi fatti al riguardo.
Quindi o decidiamo che alla fine del cambiamento climatico tutto sommato ce ne sbattiamo il cazzo, oppure dobbiamo fare i conti con la realtà.
La questione scorie è abbastanza ridicola, perché a parte il fatto che sono molto meno pericolose di quanto non si pensi, sono in quantità bassissima (eh sì, basta pochissimo uranio per fare andare le centrali nucleari) e in ogni caso di scorie ne produciamo molte di più per la radiologia medica, quindi un deposito nazionale definitivo sarebbe anche ora che lo avessimo, anche senza centrali nucleari. I siti sono già stati individuati, ma la questione è più che altro politica. Va sensibilizzata la popolazione facendo capire i bassissimi rischi, come hanno fatto in Finlandia, dove il deposito ce l'hanno. Se no ci tocca continuare a pagare tri paesi per tenersi le nostre scorie... Si può fare, ma è il solito effetto NIMBY che ha rovinato questo paese.
Also, coi prezzi attuali dell'energia le centrali nucleari sono molto profittevoli: https://twitter.com/LionHirth/status...0EKyRAHbA&s=19
non volevo discutere solo di nucleare, ma a quanto pare è l'unico tema che appassiona, probabilmente perchè è quello dove la tecnica conta di meno (chi di noi ha esperienza di gestione di centrali nucleari? io no di certo , pur facendo parte di una selezionata elite di 2.500 professionisti certificati Esperti in Gestione dell'Energia).
se dobbiamo essere pragmatici, il primo fatto di cui prendere atto è che il nucleare in UE non lo sta facendo nessuno; quei pochi che lo stanno facendo hanno iniziato 15 anni fa, stanno spendendo 3-4 volte il preventivato e mettendoci altrettanto, e le imprese occidentali che ne sviluppa(va)no la tecnologia sono tutte fallite o nazionalizzate (o entrambe le cose, in sequenza ); inoltre l'opposizione popolare è fortissima e ubiqua: mandare l'esercito è una soluzione buona per raccogliere qualche voto, ma impraticabile nella realtà.
qui una raccolta di studi tutti basati sul 100% rinnovabili (una delle tante reperire in rete):
https://www.qualenergia.it/articoli/...uarda-altrove/
qui l'inventario nazionale delle scorie dell'ISN: https://www.isinucleare.it/it/pubblicazioni/inventari
come si vede (pagg 69-70 rapporto 2020) il grosso della radioattività non sono le scorie (2800 TBq in tutto), ma le barre di combustibile esaurito (34.000 TBq), e anche in volume/peso la produzione delle scorie degli ospedali è una quota minoritaria rispetto a quelle prodotte dalla produzione di energia (dal 2016 al 2020 sono aumentati di 2000 m3, quindi ogni anno aumentano di 400/32000=1,2%).
poi guarda, nel percorso di decarbonizzazione il vero problema emissioni non è mica l'elettricità. è il calore, e in particolare quello usato ad alta temperatura (>1000°C, ad es. per la produzione di acciaio e cemento). quello si fa con il carbone (e l'unico modo serio di decarbonizzarlo è con il cofiring dei rifiuti). e l'uso di carburanti per la trazione aerea e navale (insieme emettono percentuali importanti del totale), che non abbiamo idea di come decarbonizzare (per l'aereo perfino le batterie al litio pesano troppo per sollevarle da terra e avere ancora un carico utile; per la nave, con quello che consumano a muoversi, l'unica chance reale di ridurne le emissioni è il GNL; qualcuno dice idrogeno, ma usare l'idrogeno vuol dire aver bisogno del triplo di energia per fare lo stesso di adesso, a un costo molto maggiore). perciò per quanto mi riguarda lo "zero" carbon va bene in una villetta, ma a livello sistemico non esiste (anche il FV va prodotto e poi riciclato), è un concetto di marketing per dare forza all'idea della transizione, ma nessuno (nel mondo dei tecnici) si aspetta uno zero effettivamente zero, "soltanto" si fa per dire, una riduzione di un ordine di grandezza.
proprio questo dovrebbe essere il campanello d'allarme principale: i prezzi non sono mai stati così alti eppure nessun paese UE ha deciso di costruire nuovi impianti nucleari (tranne i francesi, a parole; ma dopo gli annunci in campagna elettorale per la presidenza non sono seguiti fatti); i tedeschi stanno dismettendo quelli che hanno. e mica parlo dell'italietta nimby, parlo dell'intera UE, UK inclusa. tutti giovani idealisti gretini? tutti ostaggio di fondamentalisti rimbambiti?
il punto è proprio chi paga gli investimenti (perchè i costi del tempo è chiaro che li sosteniamo tutti in proporzione dei consumi, quindi tutto sommato sono equi). se ci sono filiere industriali che ci mettono i capitali, ben venga il nucleare. ma appunto non ce ne sono, ne mai ce ne saranno.
la differenza è tutta qui: un energy manager (migliaia di energy manager, o Esperti in Gestione dell'Energia) come me può consigliare i propri clienti (milioni di clienti, di cui migliaia grandi consumatori sopra i 100 GWh) per investire nell'efficienza e nelle rinnovabili ricavandone profitti a breve termine. nessun EM (o EGE) può farlo con il nucleare. quello lo può fare solo lo stato.
perciò le due linee non sono alternative, è una falsa contrapposizione: tutti i milioni di singoli consumatori possono e devono investire in efficienza e rinnovabili (anche nelle case: non è mai stato conveniente come oggi), ricavandone ampi benefici. anche i produttori privati di impianti di taglia medio-grande (centinaia di MW!!!) investiranno soltanto in FER. quei soldi lì non saranno mai investiti nel nucleare, neanche se fossimo tutti nuclearisti convinti, non c'è modo.
salvo che tu abbia in tasca 15 mld da investire in un impianto da 1500 MW, in tal caso ti sostengo
la "taglia" del nucleare è gestibile solo dallo stato (o da imprese di stato): i liberisti (a parole) de noantri vogliono il nucleare, ma poi ovviamente mica deve finanziarlo il mercato. allora lo stato deve investire nella produzione di energia? alla fine degli anni '90 abbiamo deciso di no.
si può anche cambiare idea, ma allora voglio sapere a spese di quali altre spese pubbliche, e voglio studi che dimostrano che sia la scelta economicamente migliore, in termini di energia prodotta a pari investimento (gli impianti degli ultimi vent'anni non lo sono: it's a fact), e contratti blindati per la costruzione a prezzi fissi con eventuali sovracosti tutti a carico del costruttore, e penali killer per i ritardi sui tempi (al limite in cambio di un prezzo fisso ad impianto funzionante, perchè no). e un sistema di gestione delle scorie GIA' funzionante, per quelle quattro manciate degli ospedali, non da realizzare dopo, nel paese dove diventano emergenza perfino gli RSU. per inciso, è più o meno quello che dice la tassonomia UE; infatti a queste condizioni non ci pensa nessuno stato UE, tranne quell'unico dove c'è l'unica industria (di stato) rimasta.
e non è un caso.
perciò, in attesa di questi studi/contratti, che mai arriveranno, a meno che, appunto, ci proponiamo di accettare standard (di sicurezza, di democrazia, di costi sociali e ambientali, chè non ci sono soltanto le emissioni) cinesi, voler risolvere i problemi dell'energia col nucleare è come proporre di risolverli con amedeo nazzari, come nel formidabile sketch di corrado guzzanti. lo dico a tutti i compagni della mozione, sarebbe perfetto, peccato che sia morto: https://www.ilpost.it/2012/06/05/guzzanti-veltroni/
.
Ultima modifica di Ronin; 24-08-22 alle 23:14