Ma si sa, lui vuole solo il bene della Roma, infatti ha pensato bene di appiccare un incendio prima di uscire
L'equivoco di Totti è che lui si identifica con la Roma, ma non nel senso buono, lui la vede così: se vai contro quel che dice Totti vai contro la Roma, se dopo un anno non dai pieni poteri a Totti, che ha appena smesso di giocare, che non ha mai fatto il dirigente, che nella vita ha studiato solo "er cucchiaio", vai contro la Roma. E se Totti vuole Conte e gli fai gentilmente notare che non te lo puoi permettere allora vai contro la Roma.
A me non sembra uno che vuol fare il bene della Roma uno che non ha nemmeno l'umiltà di dire "non ho mai fatto il dirigente, magari per qualche anno sto in disparte, studio, imparo da chi ha più esperienza e poi entro più deciso nelle dinamiche operative", no, per lui è: "Se fossi un presidente darei tutto in mano a Totti e De Rossi", che manco si sa se ha smesso di giocare e gli devi dare in mano un'azienda da oltre 200 mln di fatturato. A Totti e De Rossi. E siccome giustamente Pallotta sti poteri non glieli vuol dare cosa fa Totti? Indice una conferenza al Coni del suo amicone Malagò praticamente bruciando le fondamenta della stagione della Roma. E siccome è Totti può dire le cose più agghiaccianti (tipo "io se dovessi convincere uno a venire alla Roma gli parlerei della città". Francè, ma che cazzo stai a dì?) e comunque giù grandi risate e applausi in sala dai giornalisti accuratamente selezionati (il più "incisivo" è stato Zampa ed ho detto tutto)